TEMA 0 UNO
Scheda
L’Asia precoloniale
La conquista coloniale
degli europei
Anticamente gli europei raggiungevano
l’Asia soltanto attraverso la “via della seta”,
• LEZIONE 5 L'ASIA
ANTROPICA
L’identità dell’Asia
Possedimenti coloniali (1878)
Francesi
Portoghesi
Spagnoli
Britannici
Olandesi
Russi
Confini attuali
I M P E R O
1853-75
R U S S O
1858
1860
Cipro
1878
1878
1873-81
Bahrein
1861
Aden
1839
Is. Kuria Muria
1854
Diu
Daman
INDIA
Yanam
Goa
Is. Laccadive
Pondicherry
Mahe
Hong Kong
1841
Macao
Calcutta
(capitale nel 1833)
Karikal
Is. Andamane
CAMBOGIA
1857
Cocincina
1861-67
Is. Nicobare
1869
Is. Maldive
Pattani
Malacca
Lubuan
1846
Singapore
INDIE
Arc. di Sulu
1878-99
OLANDESI
(In d o n esia)
lungo la quale si muovevano mercanti e
missionari. Gli arabi aprirono invece una via
marittima che raggiungeva India e Indocina
attraverso il mar Rosso e l’oceano Indiano,
mediante la quale importavano non soltanto
tessuti, vasi e pietre preziose, ma soprattutto
spezie. Agli inizi del XVI secolo, prima i portoghesi, poi gli olandesi, riuscirono a circumnavigare l’Africa e a raggiungere l’Asia meridionale, dove costruirono porti e basi militari,
indispensabili per potenziare il commercio
delle spezie. Fu così che i portoghesi giunsero a controllare i porti di Goa e di Macao,
mentre gli olandesi si impossessarono di
gran parte dell’Insulindia, cui diedero il nome di Indie olandesi. Dopo di loro fu la volta
degli inglesi, che conquistarono quasi tutta
la penisola indiana, la Birmania, l’isola di
Ceylon e il porto di Hong Kong. I francesi,
a loro volta, si insediarono nella penisola indocinese, mentre gli spagnoli occuparono
le Filippine.
Diversi furono i rapporti con Cina e
Giappone, imperi abbastanza solidi per opporsi a una penetrazione straniera. Essi po-
IS. FILIPPINE
Timor
Ambeng
1859-1904
tevano però fornire merci pregiate a basso
prezzo – per esempio la seta – e a loro volta
diventare mercati per le industrie europee.
Perciò, alla metà dell’Ottocento, gli inglesi e
le principali potenze europee pretesero libero
accesso ai porti cinesi e il controllo di tutti
i commerci internazionali. Qualche anno più
tardi anche il Giappone dovette uscire dal
proprio isolamento e aprirsi ai commerci e
alle relazioni internazionali.
La penetrazione occidentale riguardò anche,
fin dal XVI secolo, la Siberia (vedi volume,
T2-L2, scheda La Siberia).
Le conseguenze
del colonialismo
e la decolonizzazione
I secoli dell’occupazione coloniale furono
un periodo di sfruttamento e di saccheggio
delle risorse locali. Molti popoli furono depredati delle proprie risorse minerarie, espropriati delle terre più fertili, costretti a lavorare
nelle piantagioni; alcune attività tradizionali,
per esempio l’artigianato tessile, vennero
pesantemente danneggiate dalla concor-
E. Fedrizzi-A. Della Valentina, Dossier Terra. Italia, Europa, Mondo, Minerva scuola
In Asia si svilupparono le prime città del
mondo e le prime grandi civiltà fluviali: in
Mesopotamia, a partire dal IV millennio a.C.
si succedettero gli imperi dei sumeri, degli
accadi, degli assiri e dei babilonesi. Nelle
pianure dell’Indo e del Gange, nel III e nel
II millennio a.C., si svilupparono le civiltà di
Harappa e di Mohenjo Daro, sostituite attorno al 1.500 a.C. dalle popolazioni indoeuropee degli arii. Già dal III millennio a.C.
anche in Cina, nelle vallate del fiume Azzurro
e del fiume Giallo, si formò un grande impero. Altre civiltà si svilupparono sugli altopiani
dell’Anatolia (impero degli ittiti) e dell’Iran
(impero persiano).
Accanto a queste civiltà, nelle immense
steppe e praterie dell’Asia centrale abitarono popoli nomadi, che a più riprese andarono a insidiare le civiltà sedentarie. In tempi
diversi ne rimasero vittima la Cina e l’India,
ma anche l’Europa fu investita da ripetute
invasioni di popoli asiatici.
A partire dal VII secolo d.C., furono gli arabi, nomadi e convertiti alla nuova religione
musulmana, a espandersi in tutto il Medio
Oriente, fino a raggiungere l’India settentrionale e l’Insulindia. Nel Medioevo, mentre
in Medio Oriente si affermavano i turchi,
dall’Asia centrale dilagarono i mongoli, che
diedero vita a un impero esteso dalla Cina
alla Russia orientale. Al suo crollo si avviò un
periodo di relativa stabilità, durante il quale si
affermarono tre grandi imperi – ottomano
nell’Asia occidentale, persiano in Iran, moghul in Cina – e alcune monarchie regionali,
in Giappone, India e Indocina.
In Asia hanno avuto origine le più importanti religioni: l’India è stata la culla dei sikh,
dell’induismo e del buddismo; in Cina nacquero Confucio e Lao Tse, che diedero ai
loro seguaci principi etici e norme di comportamento; in Medio Oriente ebbero origine
ebraismo, cristianesimo e islamismo, le
tre religioni monoteiste più diffuse al mondo.
SGUARDO SUL MONDO
E. Fedrizzi-A. Della Valentina, Dossier Terra. Italia, Europa, Mondo, Minerva scuola
TEMA 0 UNO
SGUARDO SUL MONDO
• LEZIONE 5 L'ASIA
ANTROPICA
renza dei prodotti delle industrie europee,
mentre i commerci risultarono penalizzati dai
tributi imposti dai colonizzatori.
La dominazione coloniale risultò comunque
più difficile che in altri continenti, soprattutto
per il rifiuto delle popolazioni di riconoscere la legittimità dei governi coloniali e per la
consapevolezza con cui rivendicavano le loro
identità nazionali. Non a caso, proprio in Asia
prese il via il processo di decolonizzazione.
I primi paesi a liberarsi furono, verso la metà del Novecento, India e Cina, ma in modi
molto diversi: la prima, guidata da Gandhi,
scelse la via della non violenza; la seconda
fu teatro di una sanguinosa rivoluzione ispirata ai principi del socialismo. Anche nelle
altre aree il processo di decolonizzazione
non fu indolore, come dimostrano le guerre
che si sono succedute in Indocina, i conflitti fra India e Pakistan o le tensioni seguite
all’abbandono di Timor est da parte dei portoghesi. Inoltre, alcune piccole colonie sono
sopravvissute fino a poco tempo fa: Hong
Kong è tornato alla Cina nel 1997, Macao
nel 1999.
Del periodo coloniale rimangono ancora
molte tracce, sia negative, come il ritardo
economico di alcune aree, sia positive, come
le infrastrutture costruite dagli europei, che
avviarono il processo di industrializzazione. Resta anche un’impronta culturale profonda, come dimostra la diffusione di alcune
lingue europee, in particolare dell’inglese.
Un tempio buddista in Tibet. Qui si pratica una forma particolare di buddismo, detto “lamaista”,
ispirato al Dalai Lama, considerato l’incarnazione del Buddha.
Antica scultura rinvenuta nel sito archeologico di Mohenjo Daro, nella pianura
alluvionale del fiume Indo. In Asia si svilupparono numerose altre civiltà fluviali,
tutte molto progredite.