TASSI DI ACCRESCIMENTO Sia N il numero di individui di una data popolazione. N varia col tempo: N= f(t) Se indichiamo con t1 e t2 due istanti distinti di tempo, allora f(t1) ed f(t2) sono i numeri di individui corrispondenti. La differenza ΔN= f(t2) - f(t1) è la variazione totale dell’ampiezza della popolazione nell’intervallo di tempo da t1 a t2 . Per ΔN>0 si ha un aumento, per ΔN<0 si ha una diminuzione. E’ rilevante anche la lunghezza dell’intervallo di tempo Δt = t2 - t1 TASSI DI ACCRESCIMENTO Il rapporto ΔN f(t2) - f(t1) Δt = t2 -t1 rappresenta la variazione media per unità di tempo nell’intervallo da t1 a t2 . Diremo tale quantità tasso medio di variazione, detto anche tasso di accrescimento o, in termini matematici, rapporto incrementale. Si osserva che l’ “accrescimento” può essere talvolta una quantità negativa. TASSI DI ACCRESCIMENTO Sia M=f(t) la massa di un certo alimento nutriente in funzione del tempo, supponiamo che l’alimento si disgreghi chimicamente e, quindi M diminuisca nel tempo ΔM= f(t2) - f(t1) indica la diminuzione della massa nel passare dal tempo t1 a t2 ΔM f(t2) - f(t1) Δt = t2 -t1 Rappresenta il tasso medio di reazione. Per quanto supposto, se t1 < t2 , tale tasso è negativo TASSI DI ACCRESCIMENTO OSSERVAZIONE Non è necessario che la variabile libera sia il tempo, ad esempio potremmo pensare al tasso di variazione del volume di una cellula, supposta approssimativamente sferica, in funzione del raggio: V(r ) e considerare ΔV/Δr. Indichiamo, più in generale, y=f(x). Il tasso di variazione, o rapporto incrementale è Δy f(x2) - f(x1) Δx = x2- x1 DERIVATE La variazione media è il coefficiente angolare della retta che collega i punti (x1, f(x1)) e (x2,f(x2)), che ha equazione Δf y = f(x1 ) + Δx (x-x1) Facciamo tendere x2 a x1 e consideriamo la variazione istantanea, che indicheremo indifferentemente Δy limx →x Δx 2 1 Δf limx →x Δx 2 1 DERIVATE Genericamente si indica il punto verso cui si fa tendere x con x0 f(x1) - f(x0) Δf limx →x Δx =limx →x x - x 1 0 1 0 1 0 f(x0+Δx) - f(x0) f(x0+h) - f(x0) =limΔx→0 = limh→0 Δx h DERIVATE Se il limite del rapporto incrementale esiste ed è finito, diremo che la funzione è derivabile in x0. Il valore del limite viene detto derivata di f in x0, ed indicato con varie simbologie Δy dy df limx→x Δx = y'= f '(x0 ) = dx = dx = Df(x0 ) 0 DERIVATE In effetti il limite del rapporto incrementale non è detto che esista. Per esempio, scriviamo f(x) - f(x0) f(x) - f(x0 ) = (x-x0 )· x-x 0 Se f è derivabile in x0, allora per x→x0 il secondo membro tende a 0 (perché?); quindi f(x) tende a f(x0), cioè f è continua in x0 DERIVATE Possiamo quindi affermare che se la funzione non è continua in x0 allora non può essere derivabile in x0, vale a dire: f(x) derivabile in x0 ⇒ f(x) continua in x0 Tuttavia la continuità in x0 non assicura la derivabilità in x0 DERIVATE Geometricamente l’esistenza del limite del rapporto incrementale significa che le rette secanti per x e x0 tendono ad una retta limite quando x tende a x0. Questa retta è detta retta tangente al grafico di f in x0 ed ha equazione y=f(x0) + f’(x0)(x-x0) CALCOLO DI DERIVATE La derivata di una funzione costante, f(x)=c per ogni x, è 0, infatti [f(x+h)-f(x)]/h = (c - c)/h = 0 Pensando in termini geometrici…non stupisce…! Vale anche il viceversa Una funzione derivabile con derivata identicamente nulla su un intervallo è necessariamente costante su quell’intervallo CALCOLO DI DERIVATE La derivata di una funzione lineare, f(x)=mx+q costante, infatti [f(x+h)-f(x)]/h = [m(x+h) +q - (mx+q)]/h = mh/h =m è Pensando in termini geometrici…non stupisce…! La funzione valore assoluto f(x)=|x| non è derivabile in x=0, infatti il rapporto incrementale è |h||h, ed ha limite destro, per x che tende a 0, 1 e limite sinistro -1 CALCOLO DI DERIVATE Se le funzioni f e g sono derivabili in x anche la loro somma (o la loro differenza) è derivabile in x e si ha (f ± g)’(x) = f’(x) ± g’(x) Provalo per esercizio! Due funzioni derivabili che hanno la stessa derivata differiscono per una costante additiva, infatti se f’=g’ allora (f-g)’ = f’-g’=0, per cui f-g è una costante c e quindi f=g+c CALCOLO DI DERIVATE La derivata di f(x)=ax2 è f’(x)= 2ax, infatti il rapporto incrementale [a(x+h)2 - ax2]/h = (2axh + ah2)/h = 2ax +ah quindi per h→0, si ottiene il limite f’(x)=2ax La derivata di una funzione quadratica f(x) = ax2 +bx+c è quindi f’(x)= 2ax + b CALCOLO DI DERIVATE Più in generale, si dimostra che la derivata di f(x)=axn è f’(x)= naxn-1 La derivata di un prodotto fg di due funzioni derivabili: [(fg)(x+h)-(fg)(x)]/h =[f(x+h)g(x+h)-f(x)g(x)]/h = [f(x+h)g(x+h) -f(x)g(x+h) +f(x)g(x+h)-f(x)g(x)]/h= [(f(x+h)-f(x))/h]g(x+h) + [(g(x+h)-g(x))/h]f(x) Passando al limite per h→0, si ha (fg)’(x) = f’(x)g(x) + f(x)g’(x) CALCOLO DI DERIVATE Supponiamo che f:I→R sia una funzione derivabile in un punto x con f(x)≠0 allora 1/f è derivabile in x e si ha (1/f)’ = -f’/ f2 Dimostriamolo: [1/f(x+h) - 1/f(x)]/h = (f(x) - f(x+h))/(f(x+h)f(x)h)= -[(f(x+h)-f(x))/h]·1/(f(x+h)f(x) da cui, passando al limite per h→0, si ottiene il risultato annunciato Esempio: deriviamo 1/x3, si ha (1/x3)’=-3x2/x6 =-3x-4 CALCOLO DI DERIVATE Più in generale deriviamo 1/xn, si ha (1/xn)’=-nxn-1/x2n =-nx-n-1 Si osserva che poiché 1/xn = x-n, e si è ottenuto (x-n)’ =-nx-n-1 la regola di derivazione per le potenze ad esponente naturale si estende anche alle potenze intere CALCOLO DI DERIVATE Supponiamo che f e g siano funzioni derivabili in un punto x con g(x)≠0 allora f/g è derivabile in x e si ha (f/g)’ = (f’g-fg’)/ g2 Infatti, per la regola del prodotto, si ha (f/g)’ = (f·1/g)’=f’·(1/g) + f·(1/g)’ =f’· (1/g) +f · (-g’/g2)= = (f’g-fg’)/g2 CALCOLO DI DERIVATE Esempio: deriviamo la seguente funzione razionale (x2-3x+6)/(3x+2) per x≠-2/3 ((x2-3x+6)’·(3x+2) - (x2-3x+6)(3x+2)’)/(3x+2)2 = ((2x-3) ·(3x+2) - 3(x2-3x+6))/(3x+2)2 = (6x2 -5x -6 -3x2 +9x -18)/(9x2+12x+4)= (3x2 +4x-24)/(9x2+12x+4) CALCOLO DI DERIVATE Vogliamo determinare la derivata di una funzione composta go f, supponendo f derivabile in x e g derivabile in f(x), e la composizione go f definita vicino ad x, si ha (go f(x+h)- go f(x))/h = [g(f(x+h)) -g(f(x))]/h= [g(f(x)+f(x+h)-f(x))-g(f(x))]/(f(x+h)-f(x))· (f(x+h)-f(x))/h= [g(y+h1)-g(y)]/h1 (f(x+h)-f(x))/h dove si è posto y=f(x) ed h1=f(x+h)-f(x). Poiché f, essendo derivabile, è anche continua, quando h tende a 0 anche h1 tende a 0, e quindi passando al limite, otteniamo (go f)’(x)=g’(f(x))f’(x) CALCOLO DI DERIVATE Sia f una funzione invertibile, derivabile in un punto x, tale che f(x)=y, con f’(x)≠0, allora la funzione inversa f-1 è derivabile nel punto y=f(x) e vale (f-1)’(y) = 1/f’(f-1(y)) Infatti, dal rapporto incrementale [f-1(y+h)- f-1 (y)]/h= [f-1(y+h)- x]/(y+h-y) = (x1 -x)/[f(x1)-f(x)] = h1/[f(x+h1)-f(x)] dove si è posto x1 = f-1(y+h) ed h1 = x1 -x Poiché f-1 è continua in y, per h→0 anche h1→0, quindi si ottiene la regola enunciata CALCOLO DI DERIVATE Siamo in grado ora di calcolare la derivata della funzione potenza con esponente razionale xp/q. Tale funzione può essere vista come funzione composta go f(x), dove f(x)= x1/q e g è la funzione potenza di esponente p, quindi, utilizzando la relazione vista per la derivata di una funzione composta, abbiamo (xp/q)’=((x1/q)p)’=p (x1/q)p-1(x1/q)’ Dobbiamo calcolare la derivata di x1/q che possiamo vedere come funzione inversa della funzione potenza con esponente q, si ottiene (x1/q)’=1/[q (x1/q)q-1]=(1/q)·(x(1-q)/q) CALCOLO DI DERIVATE Ed infine (xp/q)’=((x1/q)p)’=p (x1/q)p-1(x1/q)’= p (x1/q)p-1·(1/q)·(x(1-q)/q)= (p/q) x(p/q)-1 Possiamo quindi concludere che, anche per le potenze con esponente razionale, vale la stessa regola di derivazione delle potenze con esponente naturale. CALCOLO DI DERIVATE Calcoliamo la derivata della funzione logaritmo in base naturale , si ha [log(x+h) - logx]/h =(log[(x+h)/x])/h = log(1+h/x)1/h Ricordiamo che limn→∞ (1+a/n)n = ea quindi, indicando con a=1/x, e ponendo h=1/n, si ottiene che limh→0 (1+h/x)1/h = e1/x per cui il limite del rapporto incrementale esiste ed è uguale a log( e1/x)= 1/x La derivata del logaritmo in base naturale è 1/x CALCOLO DI DERIVATE Si osserva che il calcolo della derivata per un logaritmo in una base b diversa dalla naturale procederebbe in modo analogo e si avrebbe (logbx)’=logb( e1/x)=(1/x) logbe =1/(x·logb) dove, nell’ultima uguaglianza, si è applicato cambiamento di base, ripordandoci alla base naturale il CALCOLO DI DERIVATE Per ottenere la derivata della funzione exp(x)=ex , possiamo applicare il teorema per la derivata della funzione inversa, considerando ex come funzione inversa di logx, si ha (ex )’= 1/(1/ ex ) = ex per cui la derivata della funzione esponenziale con base e è uguale alla funzione stessa Per una funzione esponenziale di base b>0, possiamo considerare la relazione bx =exp(xlogb), per cui, utilizzando la derivata di una funzione composta, si ha (bx )’=(logb) bx CALCOLO DI DERIVATE Possiamo analogamente calcolare la derivata di una qualsiasi funzione potenza xα, dalla relazione xα =exp(log xα)=exp(αlogx), per cui (xα )’= xα (α/x)= αxα−1 Tale regola di derivazione per una funzione potenza vale, quindi, per ogni esponente reale CALCOLO DI DERIVATE Calcoliamo la derivata della funzione sinx: Scriviamo il rapporto incrementale e usiamo le formule di prostaferesi [sin(x+h)-sinx]/h= [2cos((x+h+x)/2)sin((x+h)-x)/2)]/h= [2cos(2x+h)sin(h/2)]/h =cos(2h+x)sin(h/2)/(h/2) Passando al limite per h→0 e ricordando che limx→0 (sinx)/x =1, otteniamo (sinx)’= cosx In modo analogo si ottiene (cosx)’= - sinx CALCOLO DI DERIVATE Per la derivata della funzione tanx, teniamo conto che tanx=sinx/cosx, applichiamo quindi la regola di derivazione per il rapporto tra due funzioni (tanx)’= [cosxcosx-sinx(-sinx)]/(cosx)2 =1/ (cosx)2 Per la derivata della funzione arcsinx, usiamo la derivata della funzione inversa (arcsinx)’= 1/cos(arcsinx), poiché cost=sqr(1-sin2t) nell’intervallo [-π/2, π/2] dove è possibile invertire sint, si ottiene (arcsinx)’=1/sqr(1-sin2(arcsinx))=1/sqr(1-x2) CALCOLO DI DERIVATE Analogamente per la derivata della funzione arccosx, si ottiene (arccosx)’= -1/sqr(1-x2) Per la derivata della funzione arctanx, si ha (arctanx)’= cos2(arctanx) scrivendo 1+tan2x=1+sin2x/cos2x=1/cos2x, cos2x=1/(1+tan2x), da cui (arctanx)’=1/(1+ tan2(arctanx))=1/(1+x2) si ha