Psicologia – Gestalt e Comportamentismo

Battista Giuseppe
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Psicologia – Gestalt e Comportamentismo
Classe 1 AOSS
Domande Capitolo 2 (1-26)
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In quali campi di ricerca sono avvenuti gli studi degli psicologi della Gestalt?
Cosa spiegano le Leggi di unificazione e segregazione?
Cosa spiegano le Leggi di articolazione figura/sfondo?
Spiega le differenze che esistono nella percezione dello sfondo e della figura?
Quante e quali sono le leggi di unificazione/segregazione?
Quante e quali sono le leggi di articolazione figura/sfondo?
Spiega la legge dell’esperienza passata e fai un esempio.
Spiega la legge della simmetria e fai un esempio. In quali casi provoca l’illusione ottica? Fai
un esempio.
Cosa vuol dire che una forma è pregnante?
Le leggi della Gestalt hanno origine….
Chi è Kurt Lewin? Di che cosa si è occupato?
Chi è il “padre” del comportamentismo?
Quale articolo segna la nascita del comportamentismo? In che anno?
Dove e per quanto tempo è stato attivo il comportamentismo?
Secondo il comportamentismo la mente è una black box. Cosa significa?
Qual’è l’oggetto di studio del comportamentismo?
Secondo il comportamentismo tutti gli apprendimenti sono possibili tramite quale
meccanismo?
Quale finalità aveva lo studio del comportamento per i comportamentisti?
Chi era Ivan Pavlov?
Che cos’è uno stimolo incondizionato? È uguale per tutti gli organismi?
La bontà del condizionamento classico fa in modo che….
Descrivi l’esperimento del cane e della campanella di Pavlov.
In che modo uno stimolo neutro diventa uno stimolo condizionato?
Cos’è un riflesso?
Cosa vuol dire che una risposta incondizionata è automatica e involontaria?
Descrivi la legge della vicinanza. Fai un esempio.
Descrivi la legge della somiglianza. Fai un esempio.
Descrivi la legge della chiusura. Fai un esempio.
Risposte
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Gli psicologi della Gestalt hanno effettuato ricerche prevalentemente nel campo del pensiero e
dell'intelligenza (Insight) e della percezione
Sono leggi che descrivono come gli elementi del campo percettivo si raggruppano
(unificazione) o si separano (segregazione) per dar luogo alle unità percettive (es. gli oggetti)
in cui strutturiamo la realtà.
Sono le leggi che descrivono quali parti del campo percettivo diventano la figura e quali lo
sfondo.
Nella percezione delle immagini il contorno tra due regioni appare come il bordo di una
superficie che occlude un’altra. Le regioni dell’immagine si organizzano in figure con
proprietà differenti rispetto allo sfondo: a) La figura ha una forma ben definita, lo sfondo no (è
amorfo). b) Il contorno appartiene alla figura, ma non allo sfondo (funzione unilaterale del
contorno). c) La figura ha un colore ben definito mentre lo sfondo ha colori sfocati. d) La
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figura ha una localizzazione definita in profondità mentre lo sfondo si colloca a una distanza
indefinita. e) La figura ha risalto e colpisce l’attenzione, lo sfondo no.
Leggi di unificazione e segregazione sono sei: vicinanza, somiglianza, chiusura,
continuazione, regione comune, esperienza passata.
Le leggi di articolazione figura/sfondo sono 6: inclusione, convessità, area relativa,
orientamento, simmetria, articolazione senza resti.
L’esperienza passata non modifica le leggi di organizzazione strutturale ma può imporre dei
vincoli che rendono più probabili determinate organizzazioni piuttosto che altre. (Esempio
della E).
A parità di altre condizioni diventa figura la regione simmetrica rispetto al suo asse (rettilineo
o curvilineo). (Esempio del candelabro e delle 2 facce).
Le gestalt percepite tendono alla pregnanza, alla buona forma, intesa come: armonia,
semplicità, stabilità e simmetria. Per pregnanza di una “forma” si intende anche un punto di
“eccellenza” all’interno di una serie di configurazioni: ad es. il cerchio è più pregnante rispetto
alla serie degli infiniti ellissi e ovali, un triangolo equilatero è pregnante rispetto all’isoscele,
ecc..
Le leggi della Gestalt hanno origine innata, non devono essere apprese e sono comuni per tutte
le persone.
Fu Watson, uno dei più importanti studiosi di psicologia del comportamento del secolo scorso.
Era un esponente della psicologia della Gestalt. Emigrato negli USA dopo l’avvento del
nazismo in Germania fu l’unico esponente di questa scuola ad avere successo intraprendendo
studi di psicologia sociale e della motivazione, particolarmente apprezzati dal pragmatismo
della cultura americana incentrata sulla figura del self-made man, l’uomo che si è fatto da
solo.
L’articolo che segnala nascita del comportamentismo fu “La psicologia dal punto d vista di
un comportamentista” di Watson, del 1913.
Il comportamentismo ha dominato la psicologia americana per circa 50 anni, dal 1913 al 1961,
anno in cui comparve il cognitivismo.
Per i comportamentismi non ha senso studiare le componenti mentali di un soggetto, ridotte a
semplici comportamenti interiori, perché non osservabili e quantificabili. L’organismo e la sua
mente diventano una scatola nera (black box) il cui contenuto non interessa al ricercatore. La
ricerca si occupa di studiare quali stimoli provocano quali risposte secondo il modello S --> R
in cui mente e soggetto sono esclusi dall’indagine.
L’oggetto di studio del comportamentismo è il comportamento manifesto, osservabile e
misurabile.
Tramite il meccanismo del condizionamento (classico o operante).
Lo studio del comportamento ha 3 finalità principali: esplicativo/descrittiva, predittiva, di
controllo.
Era un fisiologo russo tanto importante da aver vinto il premio Nobel nel 1904 per i suoi studi
sul sistema digestivo del cane. Nel 1908 studiando la salivazione del cane scoprì casualmente
il condizionamento classico.
Uno stimolo incondizionato è uno stimolo che ha un valore biologico per l’organismo e a cui
l’organismo risponde per il suo valore intrinseco. Il valore di uno stimolo è specie-specifico.
Tanto migliore è il condizionamento classico e tanto migliore risulterà l’apprendimento, tanto
più simili saranno la risposta condizionata e la risposta incondizionata del soggetto.
L'esperimento classico di Pavlov si propone la dimostrazione del riflesso condizionato, cioè
con uno stimolo si è in grado di provocare il verificarsi di un determinato evento (risposta).
Gli organismi (animali ed umani) imparano ad associare uno stimolo con un altro. Centrali per
il condizionamento classico sono i riflessi, ovvero risposte non apprese, come la salivazione,
la contrazione pupillare, la chiusura degli occhi. Associando per un certo numero di volte la
presentazione di carne ad un cane con un suono di campanello, alla fine il solo suono del
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campanello determinerà la salivazione nel cane. La salivazione è perciò indotta nel cane da un
riflesso condizionato provocato artificialmente. Pavlov approntò la fase di condizionamento:
dava da mangiare al cane ogni qualvolta si presentava il suono del campanello. Dopo varie
ripetizioni, lo stimolo del campanello si trasformava in stimolo condizionato capace di
produrre da solo una risposta, questa volta condizionata, di salivazione.
Uno stimolo neutro diventa uno stimolo condizionato in seguito ad una procedura di
condizionamento per cui viene associato ad uno stimolo incondizionato.
Per riflesso si definisce una risposta rapida, automatica e involontaria che un organismo
emette in seguito a uno stimolo.
Una risposta incondizionata è un riflesso, viene emessa in maniera spontanea (automatica) e
senza che il soggetto decida di produrla (involontaria) in seguito alla corrispondente
stimolazione.
A parità di altre condizioni si tende a raggruppare in unità percettive gli elementi più vicini.
(matrice di pallini uguali organizzata per righe o per colonne)
A parità di altre condizioni si tende a raggruppare in unità percettive gli elementi simili.
(matrice di pallini e crocette organizzata per righe o per colonne)
A parità di altre condizioni si tende a raggruppare in unità percettive gli elementi che tendono
a formare forme chiuse. (esempio del 3 e del 4 uniti)
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