Il Comportamentismo A cura di Eleonora Bilotta La scuola comportamentista I dubbi e le incongruenze metodologiche ravvisate dagli allievi di Wundt, furono condivisi anche da altri studiosi , in paesi diversi, che diedero origine ad una nuova scuola che si contrappose in modo feroce allo strutturalismo wundtiano, il comportamentismo. Gli iniziatori di questa nuova scuola sono il fisiologo russo I.P. Pavlov e lo psicologo statunitense J.B Watson. Questi autori sostennero che lo studio della coscienza era troppo legato alle impressioni soggettive e non suscettibile di verifica intersoggettiva. – Per cui era necessario abbandonare la metodologia dell’introspezione e cercare spiegazioni soltanto sui dati effettivamente osservati. Pavlov Pavlov, che studiava infatti i riflessi dell’apparato digerente, valutava soltanto i dati obiettivi, ovvero gli stimoli forniti dallo sperimentatore e le risposte manifeste del soggetto sottoposto all’esperimento, non considerando affatto le impressioni soggettive dello stesso. Si consolidò in tal modo un modo di fare psicologia valutando soltanto i dati oggettivi, o psicologia senz’anima, che, influenzata anche dalle idee evoluzionistiche di Darwin, si proponeva di individuare gli aspetti materiali del fenomeno psichico. Ivan Pavlov Il condizionamento classico Cane di Pavlov Esperimento di condizionamento Oggetto di studio del comportamentismo Tale indirizzo di ricerca, detto comportamentismo o behaviorismo, fiorì soprattutto in America, grazie all’opera di J.B Watson. Oggetto di studio del comportamentismo sono soltanto gli aspetti osservabili della psiche, ovvero i comportamenti: vengono tralasciati completamente gli aspetti introspettivi che sfuggono all’osservatore e che non possono essere riprodotti e valutati obiettivamente. Setting di condizionamento Watson Esperimenti di Watson Conseguenze In tal modo un ampio settore della psicologia si avviò verso lo studio del comportamento manifesto e in particolare dell’apprendimento, tralasciando gli stati intrapsichici e i tratti originali individuali, considerando che l’individuo fosse soltanto il prodotto dei condizionamenti ambientali. Tavola riassuntiva del comportamentismo I postulati principali del comportamentismo sono: a) oggetto di osservazione e di studio deve essere il comportamento manifesto, essendo l’esperienza conscia imprecisa e difficile da delimitare e descrivere in termini esatti; b) l’introspezione non è un metodo valido perché deve essere lo psicologo ad osservare e misurare le risposte del soggetto; c) lo studio dei fenomeni mentali (sensazioni, immagini, atti mentali) va rimpiazzato con lo studio del comportamento, che è osservabile in termini di connessioni fra stimoli (S) e risposte (R); d) ne deriva che sensazione, percezione e apprendimento vanno studiati analizzando le risposte specifiche a stimoli dati. Skinner Elementi della Skinner box Skinner box Topo nella Skinner box