SCLEROSI MULTIPLA, EFFETTO DIVERSO SUI GENI DI

SCLEROSI MULTIPLA, EFFETTO DIVERSO SUI GENI DI
GLATIRAMER ACETATO E DEL SUO GENERICO
21 gennaio 2014
Appena pubblicati i dei dati che dimostrano differenze significative sia a livello biologico,
sia a livello immunologico tra gli effetti di glatiramer acetato (GA) e un glatiramer acetato
equivalente, commercializzato in India da Natco Pharma, che potrebbero avere come
effetto con potenziali deviazioni cliniche.
I dati, pubblicati sulla rivista scientifica online PLOS ONE sono il risultato di un’analisi
dell’espressione genica condotta su splenociti di topo (globuli bianchi individuati nella
milza) esposti sia a glatiramer sia ad un suo supposto equivalente.
Lo studio ha dimostrato un impatto di glaturamer sui geni associati alle cellule chiave
della risposta immunitaria prevedibile e in linea con i suoi effetti terapeutici. Ciò è in
contrasto con un impatto significativamente diverso e irregolare sui geni associati a queste
cellule da parte del supposto equivalente di glatiramer acetato.
Le cellule identificate in questo studio includono le cellule T regolatorie (Tregs) che
controllano le risposte immuni e autoimmuni, e le cellule della linea mieloide – precursori
di molte cellule immunitarie. L’impatto sull’espressione genica e la variabilità del
supposto equivalente di glatiramer acetato indicano i diversi effetti biologici di questi
farmaci.
“I dati di questo studio mostrano le possibili importanti conseguenze che derivano dalla
variazione delle proprietà fisiochimiche tra glatiramer e il supposto equivalente” ha
dichiarato Michael Hayden, presidente del Global R&D e Chief Scientific Officer di Teva
Pharmaceutical Industries Ltd, nonché uno degli autori dello studio. “Questo studio
suggerisce una potenziale differenza nell’impatto del supposto equivalente sul sistema
immunitario dei pazienti, con possibili implicazioni sull’efficacia e sulla sicurezza nei
pazienti con SMRR. Teva ritiene che l’unica strada per comprendere appieno l’impatto di
queste differenze sia condurre un’intera batteria di studi clinici”.
L’analisi ha evidenziato che la molecola di glatiramer messa a punto da Teva aumenta i
livelli di FOXP3 in maniera più consistente e più effettiva rispetto al supposto equivalente.
FOXP3 è un fattore chiave nel controllo dello sviluppo e del funzionamento delle Tregs
che può contribuire a bloccare l’autoimmunità nociva nei pazienti affetti da Sclerosi
Multipla. L’espressione di ulteriori geni associati alle cellule T-regolatorie benefiche viene
aumentata in maniera maggiore da glatiuramer originator rispetto al supposto
equivalente. Quanto questo differente impatto sulle Tregs possa influenzare la risposta dei
pazienti rimane sconosciuto.
Il supposto equivalente di glatiramer acetato, ha dimostrato di aumentare anche
l’espressione dei geni associati alle cellule della linea mieloide, quali i monociti e i
macrofagi, in misura molto maggiore rispetto alla molecola originatrice. Queste cellule
giocano un ruolo rilevante nel sistema immunitario degli individui in salute, ma possono
anche contribuire a un peggioramento della SMRR. In assenza di studi clinici, quanto il
maggior impatto del supposto equivalente sulle cellule ella linea mieloide può modificare
gli outcome clinici dei pazienti con SMRR rimane sconosciuto.
Lo studio dimostra inoltre che i diversi lotti di glatiramer originator hanno un impatto
biologico più consistente rispetto a quelli del supposto equivalente di GA. È stato
riscontrato un elevato grado di consistenza fra 34 campioni di glaytiramer provenienti da
30 differenti lotti. Ciò a confronto dell'alto livello di inconsistenza rilevato in soli 11
campioni rappresentativi di appena 5 lotti differenti del supposto equivalente di GA.
“Questa analisi estensiva indica a mio parere, una preoccupante mancanza di consistenza
e di predittibilità nell’effetto del supposto equivalente sugli elementi chiave del sistema
immunitario dei topi. Inoltre, la variabilità riscontrata nell’espressione di alcuni geni, da
un lotto del presunto equivalente all’altro, fa considerare la possibilità che i pazienti
possano non avere il medesimo effetto terapeutico con ogni dose” ha specificato Ben
Zeskind, CEO, Immuneering Corporation, e coautore dello studio.
L’analisi completa dei dati è disponibile su PLOS ONE. I dipendenti di Teva sono tra gli
autori di questo articolo pubblicato; la ricerca è stata commissionata e sponsorizzata da
Teva.
LO STUDIO
Lo studio, condotto dai ricercatori di Teva in concerto con quelli di Cambridge, MA-based
Immuneering Corporation, si è servito di profili trascrizionali per comparare un farmaco
brand a una sua presunta versione equivalente, caratterizzando nettamente le differenze
di impatto biologico. Diversi metodi analitici sono stati combinati per comprendere se la
differenza nell’espressione genica fosse il risultato di una variazione casuale oppure
indicazione di importanti differenze nell’impatto biologico del glatiramer acetato supposto
equivalente confrontato con il farmaco brand. Queste metodologie sono state applicate per
analizzare i dati dell’espressione genica in splenociti di topo esposti sia a glatiramer sia al
suo supposto equivalente di GA.
Guarda i dati dello studio
http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0083757