SOLUZIONE DEL PROBLEMA DI LUGLIO 2003 Prima di dimostrare il teorema occorre enunciare 2 proposizioni e un lemma. PROPOSIZIONE 1 Dato un triangolo di vertici H, K e L, consideriamo le tre regioni piane: H R2 R1 A B K L C R3 R1 = K̂ - Triangolo(HKL) R2 = L̂ - Triangolo(HKL) R3= Ĥ - Triangolo(HKL) dove K̂ , L̂ e Ĥ sono gli angoli convessi determinati dal triangolo HKL. Presi tre punti A, B e C tali che A ∈ R1 , B∈ R2 e C∈ R3 , si ha: i) A, B e C formano un triangolo; ii) Triangolo(ABC) ∩ Triangolo(HKL) ≠ ∅ Dim. i) Poiché Rh ∩ Rk = ∅ per ogni h, k = 1,2,3 distinti, i punti A, B e C sono distinti. Non sono allineati perché altrimenti uno dei tre punti si troverebbe all’interno del segmento avente come estremi gli altri due, supponiamo senza perdere di generalità che sia B contenuto in AC: allora essendo il segmento AC appartenente al semipiano HK contenente il triangolo HKL ciò accadrebbe anche a B, ma questo è assurdo perché B appartiene al semipiano opposto. ii) 1° Caso: F (ABC) ∩ F (HKL) ≠ ∅ , dove F indica la frontiera del triangolo: allora banalmente: ∅ ≠ F (ABC) ∩ F (HKL) ⊆ Triangolo(ABC) ∩ Triangolo(HKL) 2° Caso: F (ABC) ∩ F (HKL) = ∅ , vedremo che in questo caso si ha: Triangolo(HKL) ⊆ Triangolo(ABC) e quindi di nuovo: Triangolo(ABC) ∩ Triangolo(HKL) ≠ ∅ Per prima cosa notiamo che i punti A e B si trovano nei semipiani opposti determinati dalla retta HK, quindi il segmento AB incontra la retta HK in un punto P. Tale punto si trova nel semipiano determinato dalla retta KL e contenente A e B, ma non può appartenere al segmento HK per ipotesi. P A B H R2 R1 L K R2 C Analogamente il segmento BC incontra la retta HK in un punto Q del semipiano determinato dalla retta HL e contenente B e C che non può appartenere per ipotesi al segmento HK. P A B H R2 Q R1 L K R2 C Ne segue che il segmento HK è contenuto all’interno del segmento PQ, ed essendo P e Q due punti del triangolo ABC si ha che il segmento HK è contenuto all’interno del triangolo ABC. Infine essendo F (ABC) ∩ F (HKL) = ∅ il triangolo HKL non può che essere all’interno del triangolo ABC. PROPOSIZIONE 2 Date tre rette distinte r, s e t passanti per un punto P r R2 A B R1 P s C R2 t consideriamo tre angoli non adiacenti R1, R2, e R3 dei sei formati dalle tre rette r, s e t. Presi tre punti A, B e C tali che A ∈ R1 , B∈ R2 e C∈ R3 , si ha: i) A, B e C formano un triangolo; ii) P∈Triangolo(ABC) Dim. Si prova con considerazioni analoghe alla proposizione precedente. Si noti che la presente proposizione rappresenta il caso limite della proposizione 1 nel quale il triangolo HKL si riduce al punto P. LEMMA Dati tre cerchi C1 , C2 e C3 tali che: C1 ∩ C2 ∩ C3 ≠ ∅ e una figura convessa D che: D ∩ Ch ∩ Ck ≠ ∅ per ogni coppia h, k con h e k in {1, 2, 3 } e h ≠ k , si ha: tale D ∩ C1 ∩ C2 ∩ C3 ≠ ∅ Dim. 1° caso: esistono h , k e l (con h, k e l in {1, 2, 3 } e distinti) tali che: Ch Banalmente si ha: C1 ∩ C2 ∩ C3 = Ch ∩ Ck e quindi: D ∩ C1 ∩ C2 ∩ C3 = D ∩ Ch ∩ Ck ⊆ Cl . ∩ Ck ≠ ∅ 2° caso: le restanti configurazioni corrispondono a tutte le terne di cerchi a due a due secanti non trattate nel caso 1). Indicati con P e Q i punti di intersezione tra le frontiere di Ch e Ck : P C C Ch ∩ Q la frontiera di Cl incontrerà la frontiera della regione Ch tre cerchi) in uno dei 4 seguenti modi: ∩ Ck (a meno di ridenominare i I) sottocaso: la frontiera di Cl incontra la frontiera di Ch ∩ Ck solo nel punto P (o Q) e quindi interseca le frontiere di Ch e Ck rispettivamente in due punti R e S fuori dagli archi PQ che contengono i loro punti comuni. Cl S R ∩ Ck P C Ch ∩ C Ch ∩ Q Per ipotesi la regione convessa D deve contenere almeno tre punti A, B e C appartenenti rispettivamente alle tre regioni Ch ∩ Ck , Ck ∩ Cl e Ch ∩ Cl : se uno questi coincide con P si ha: D ∩ C1 ∩ C2 ∩ C3 = { P }≠ ∅ , altrimenti tracciamo le tre tangenti per P ai tre cerchi e osserviamo che i tre punti A, B e C si trovano all’interno di tre angoli non adiacenti dei sei formati dalle tangenti. Cl S P R B C A C C Q In virtù della prop 2, A, B e C formano un triangolo contenente il punto P; il triangolo ABC è a sua volta contenuto in D ( D è convessa) e quindi si ha ancora: D ∩ C1 ∩ C2 ∩ C3 = { P }≠ ∅. II) sottocaso: la frontiera di Cl incontra la frontiera di Ch ∩ Ck nei due punti R e S distinti da P e da Q e interseca le frontiere di Ch e Ck rispettivamente in due punti T e U fuori dagli archi PQ che contengono i loro punti comuni oppure coincidenti entrambi con P o con Q. Cl U ∩ Ck P Ch ∩ C T S R C Ch ∩ Q Ch ∩ Ck ∩ Per ipotesi la regione convessa D deve contenere almeno tre punti A, B C appartenenti rispettivamente alle tre regioni Ch ∩ Ck , Ck ∩ Cl e Ch ∩ Cl : se uno questi si trova in C1 ∩ C2 ∩ C3 si ha immediatamente: D ∩ C1 ∩ C2 ∩ C3 ≠ ∅ , altrimenti tracciamo le tre rette PR, PS e RS e osserviamo che i tre punti A, B e C si trovano all’interno rispettivamente delle tre regioni: Ŝ - Triangolo(PRS); R̂ - Triangolo(PRS);P̂ Triangolo(PRS) avendo indicato con Ŝ , R̂ e P̂ gli angoli convessi determinati dal triangolo PRS Cl U P T B A C S R C C Q In virtù della prop 1, A, B e C formano un triangolo che interseca il triangolo PRS contenuto in C1 ∩ C2 ∩ C3 ; il triangolo ABC è a sua volta contenuto in D ( D è convessa) e quindi si ha: ∅ ≠ Triangolo(ABC) ∩ Triangolo(PRS) ⊆ D ∩ C1 ∩ C2 ∩ C3 La figura nel caso in cui T e U coincidono è la seguente (la dimostrazione segue gli stessi passi): Cl P≡T≡U B A S R C C Q C III) sottocaso: la frontiera di Cl incontra la frontiera di Ch S, T e U distinti da P e da Q. ∩ Ck nei quattro punti diversi R, ∩ Ck P C S R Ch ∩ Cl C T U Q Ch ∩ Ch ∩ Ck ∩ Per ipotesi la regione convessa D deve contenere almeno due punti A e B appartenenti rispettivamente alle due regioni Ck ∩ Cl e Ch ∩ Cl : se uno questi si trova in C1 ∩ C2 ∩ C3 si ha immediatamente: D ∩ C1 ∩ C2 ∩ C3 ≠ ∅ , altrimenti tracciamo le quattro rette RS, TU , RT e SU e osserviamo che i due punti A e B si trovano all’interno dell’intersezione H del semipiano determinato dalla retta RS e contenente i punti T e U , e del semipiano determinato dalla retta TU e contenente i punti R e S; notiamo inoltre che A e B appartengono ai semipiani opposti determinati dalla retta RT e quindi il segmento AB incontra la retta RT in un punto D. P S R C C D A B U T Cl Q Essendo la regione H convessa, tale punto deve appartenere a H e quindi al segmento RT lato del quadrilatero RTUS contenuto in C1 ∩ C2 ∩ C3 ; ma il segmento AB è a sua volta contenuto in D ( D è convessa), ne segue che: ∅ ≠ {D} ⊆ Segmento(AB) ∩ Segmento(RT) ⊆ D ∩ Quadrilatero(RTUS) ⊆ D ∩ C1 ∩ C2 ∩ C3 TEOREMA Sei nel piano n cerchi a tre a tre si intersecano allora esiste un punto comune a tutti i cerchi. Dim. Per induzione per n ≥ 3 A) n=3. Segue immediatamente dall’ipotesi del teorema che i cerchi si intersecano a tre a tre. B) n ⇒ n+1. Dati gli n+1 cerchi C1, C2, C3 , ... , Cn , Cn+1 consideriamo l’insieme dei primi n −2. Se n ≥ 5 per ipotesi induttiva la loro intersezione è non vuota e, siccome si tratta di un numero finito di figure convesse, la loro intersezione è una figura convessa D. Nel caso n = 4 si hanno solo due cerchi che, dovendo intersecare un qualunque altro cerchio, hanno un’intersezione non vuota (convessa) D. Infine se n=3 l’intersezione si riduce ad un solo cerchio che prenderà il posto di D. Consideriamo ora gli ultimi tre cerchi Cn-1, Cn e Cn+1 , per le ipotesi del teorema essi si incontrano, e per ipotesi induttiva si ha: D D D ∩ Cn-1 ∩ Cn = C1 ∩ C2 ∩C3 ∩ ... ∩ Cn-2 ∩ Cn-1 ∩ Cn ≠ ∅ ∩ Cn-1 ∩ Cn+1 = C1 ∩ C2 ∩C3 ∩ ... ∩ Cn-2 ∩ Cn-1 ∩ Cn+1 ≠ ∅ ∩ Cn ∩ Cn+1 = C1 ∩ C2 ∩C3 ∩ ... ∩ Cn-2 ∩ Cn ∩ Cn+1 ≠ ∅ ma allora per il lemma si ha: D ∩ Cn-1 ∩ Cn ∩ Cn+1 = C1 ∩ C2 ∩C3 ∩ ... ∩ Cn-2 ∩ Cn-1 ∩ Cn ∩ Cn+1 ≠ ∅.