CAPITOLO 15 I METALLI DI TRANSIZIONE 15.1 Gli elementi di transizione (metalli di transizione) hanno orbitali d parzialmente riempiti o danno origine a cationi che hanno orbitali d parzialmente riempiti. Lo Zn non rientra in questa definizione e infatti forma cationi perdendo gli elettroni dagli orbitali s. 15.3 Sc: [Ar] 4s23d1 Ti: [Ar] 4s23d2 V: [Ar] 4s23d3 Cr: [Ar] 4s13d5 Mn: [Ar] 4s23d5 Fe: [Ar] 4s23d6 Co: [Ar] 4s23d7 Ni [Ar] 4s23d8 Cu: [Ar] 4s13d10 il livello d semipieno possiede una extrastabilità il livello d pieno possiede una extrastabilità 15.5 I metalli di transizione hanno numerosi elettroni che possiedono energie simili. Quindi i metalli di transizione possono perdere uno, due, tre o più elettroni dando origine a diversi stati di ossidazione. 15.7 (a) (b) (c) (d) en è l’abbreviazione dell’etilendiammina (H2NCH2CH2NH2). Il numero di ossidazione di Co è +3. Il numero di coordinazione di Co è 6. L’etilendiammina (en) è un legante bidentato. 15.9 (a) (b) (c) La carica complessiva dello ione è la somma delle cariche dei leganti e dello ione metallico. In questo caso lo ione complesso ha carica −3. Siccome i sei cianuri hanno carica -1, il Fe deve essere +3. Lo ione complesso ha carica −3. Ciascun ossalato ha carica −2. Quindi il Cr deve essere +3. Siccome lo ione cianuro ha carica −1, il Ni deve essere +2. 15.11 (a) (c) tetraamminodiclorocobalto(III) triamminotriclorocromo(III) 15.13 (a) [Zn(OH)4] 2− (b) (d) 2− (b) [CrCl(H2O)5]Cl2 (c) [CuBr4] dibromobis(etilendiammino)cobalto(III) esaamminocobalto(III) cloruro 2− (d) [Fe(EDTA)] 15.15 Br Br Ni cis 15.17 (a) CN CN 2− NC Br Ni Br 2− CN trans I sei leganti sono equivalenti. Non ci sono isomeri geometrici o ottici. Brian B. Laird, Chimica Generale – Copyright © 2010 The McGraw-Hill Companies S.r.l., Publishing Group Italia 195 CAPITOLO 15: I METALLI DI TRANSIZIONE NH3 H3N H3N Co NH3 NH3 NH3 (b) Non ci sono isomeri geometrici o ottici. Per avere gli isomeri cis e trans ci dovrebbero essere due leganti cloruro. Cl H3N H3N Co NH3 NH3 NH3 (c) Ci sono isomeri ottici. Co Co mirror 15.19 __ d x 2 − y2 ↑↓ d xy ↑↓ d xz ↑↓ dz2 ↑↓ [Ni(CN)4] 15.21 (a) 2− ↑↓ ↑ ↑ d xy d xz d yz ↑↓ ↑↓ d x 2 − y2 dz2 d yz [NiCl4] 2− 2+ Ciascun cianuro ha carica −1, per cui la carica di Cr è +2. La configurazione elettronica di Cr è 4 [Ar]3d . Il cianuro è un legante a campo forte (si veda il Problema 15.20). I quattro elettroni 3d occupano i tre orbitali inferiori; ci sono due elettroni disaccoppiati. _____ dz2 _____ d x 2 − y2 196 CAPITOLO 15: I METALLI DI TRANSIZIONE ↑ dxz ↑↓ dxy [Cr(CN)6] (b) ↑ dyz 4− L’acqua è un legante a campo debole. I quattro elettroni 3d occupano gli orbitali come indicato. Quattro orbitali disaccoppiati ↑ d 2 z ↑ dxy d ↑ dxz x2 − y2 ↑ dyz [Cr(H2O)6] 2+ 15.23 La lunghezza d’onda e l’energia sono inversamente proporzionali. Assorbimento di lunghezze d’onda elevate significa transizioni poco energetiche. Basse energie corrispondono a piccola separazione del campo cristallino. (a) H2O è un legante a campo più debole di NH3. Quindi l’acquo complesso assorbe a più basse frequenze. (b) Lo ione fluoruro è un legante a campo più debole del cianuro. Quindi il fluoro complesso assorbe a più basse frequenze. (c) Lo ione cloruro è un legante a campo più debole del NH3 Quindi il cloro complesso assorbe a più basse frequenze 15.25 Il principio di funzionamento dell’antiruggine è la formazione di uno ione complesso di ferro con l’ossalato 3− solubile in acqua [Fe(C2O4)3] . La reazione complessiva è: + 3− Fe2O3(s) + 6H2C2O4(aq) → 2Fe(C2O4)3 (aq) + 3H2O(l) + 6H (aq) La reazione dipende dal pH? 15.27 Il precipitato verde è CuF2. Quando si aggiunge KCl, la soluzione verde chiaro è dovuta alla formazione di 2− CuCl4 : 2+ − 2− Cu (aq) + 4Cl (aq) CuCl4 (aq) 15.29 La reazione complessiva è: − 2− 2+ CuCl4 (aq) + 6H2O(l) Cu(H2O)6 + 4Cl (aq) verde blu L’aggiunta di acqua (diluizione) sposta l’equilibrio a destra (principio di Le Châtelier). 15.31 L’energia di terza ionizzazione aumenta rapidamente da sinistra a destra. I metalli tendono a formare ioni 2+ 3+ M piuttosto che ioni M . 15.33 (a) Siccome il carbonio è meno elettronegativo dell’ossigeno, è più plausibile che il carbonio condivida elettroni con il Fe formando un legame sigma metallo legante. L’orbitale sp sul carbonio contenente la 3 2 coppia si sovrappone con l’orbitale vuoto sp d del Fe. 197 CAPITOLO 15: I METALLI DI TRANSIZIONE (b) sp3d2 hybrid C sp hybrid orbital Fe sp3d2 hybrid orbital orbital 15.35 I tre composti di cobalto si dissociano nel modo seguente: 3+ − [Co(NH3)6]Cl3(aq) → [Co(NH3)6] (aq) + 3Cl (aq) 2+ − [Co(NH3)5Cl]Cl2(aq) → [Co(NH3)5Cl] (aq) + 2Cl (aq) + − [Co(NH3)4Cl2]Cl(aq) → [Co(NH3)4Cl2] (aq) + Cl (aq) Le concentrazioni degli ioni liberi nelle soluzioni 1.00 M sono rispettivamente 4.00 M, 3.00 M, e 2.00 M. Se si preparano delle soluzioni 1.00 M di FeCl3, MgCl2, e NaCl, queste servono come soluzioni di riferimento nelle quali le concentrazioni degli ioni sono rispettivamente 4.00 M, 3.00 M, e 2.00 M. Una soluzione 1.00 M di [Co(NH3)5Cl]Cl2 deve avere una conducibilità elettrolitica simile a quella della soluzione di MgCl2, etc. 15.37 (a) (b) 15.39 Girando la prima equazione: Lo zinco(II) ha orbitali 3d completamente pieni. Normalmente i colori degli ioni dei metalli di transizione derivano dalle transizioni elettroniche fra gli orbitali d parzialmente riempiti. Gli orbitali 3d dello zinco(II) sono pieni. + + + K1 = Ag (aq) + 2NH3(aq) Ag(NH3)2 (aq) − − Ag (aq) + 2CN (aq) − + Ag(CN)2 (aq) K2 = 1.0 × 10 1 1.5 × 10 7 = 6.7 × 10−8 21 − Ag(NH3)2 (aq) + 2CN (aq) Ag(CN)2 (aq) + 2NH3(aq) −8 21 13 K = K1K2 = (6.7 × 10 )(1.0 × 10 ) = 6.7 × 10 13 4 ΔG° = −RTln K = −(8.314 J K −1 mol−1 )(298 K) ln (6.7 × 10 ) = −7.89 × 10 J mol −1 15.41 Le semi reazioni sono: − 2+ o Ecathode = 1.20 V Pt (aq) + 2e → Pt(s) + − o Eanode = 0.80 V 2[Ag (aq) + e → Ag(s)] 2+ + 2Ag(s) + Pt (aq) → 2Ag (aq) + Pt(s) o o o Ecell = Ecathode − Eanode = 1.20 V − 0.80 V = 0.40 V Siccome il voltaggio di cella è positivo, sono favoriti i prodotti. A 25°C, 0.0257 V o Ecell = ln K n 0.0257 V 0.40 V = ln K 2 ln K = 31.1 31.1 13 K = e = 3 × 10 15.43 L’ossiemoglobina assorbe radiazione a più alta energia rispetto alla deossiemoglobina. L’ossiemoglobina è diamagnetica (basso spin), mentre la deossiemoglobina è paramagnetica (alto spin). Queste differenze ci sono poiché l’ossigeno (O2) è un legante a campo forte. Il diagramma della separazione del campo cristallino è: 198 CAPITOLO 15: I METALLI DI TRANSIZIONE __ ↑ d ↑ d x2 − y2 ↑↓ dxy d __ d 2 x2 − y2 z z2 ↑ dxz ↑ dyz ↑↓ dxy deosiemoglobina ↑↓ dxz ↑↓ dyz ossiemoglobina 15.45 I complessi sono colorati quando ci sono da uno a nove elettroni negli orbitali d. Tali complessi possono avere transizioni d → d (che cadono solitamente nella regione visibile dello spettro elettromagnetico). Gli 5+ 2+ 3+ 0 + 2+ 2+ ioni V , Ca , e Sc hanno configurazione elettronica d mentre Cu , Zn , e Pb hanno configurazione 10 1 9 elettronica d : essi sono incolori. I complessi con configurazione elettronica d - d sono invece colorati. 15.47 Misure di momento di dipolo. Solo l’isomero cis ha momento di dipolo. 15.49 L’EDTA sequestra ioni metallici (come Ca 15.51 Il complesso planare quadrato mostrato nel problema ha 3 isomeri geometrici: 2+ a b b a Pt d 2+ e Mg ) che sono essenziali per la crescita e vita dei batteri. a Pt c d c Pt c d b Nella prima struttura a è trans a c, nella seconda a è trans a d, e nella terza a è trans a b. 15.53 La reazione è: + − − Ag (aq) + 2CN (aq) Ag(CN)2 (aq) K f = 1.0 × 1021 ≈ + [Ag(CN)−2 ] [Ag + ][CN − ]2 − Si calcolano le concentrazioni iniziali di Ag e di CN . Siccome Kf è grande, si considera che la reazione vada a completezza. 5.0 mol × 9.0 L 1L = 0.455 M [CN − ] = 99.0 L 0.20 mol × 90.0 L 1L + = 0.182 M [Ag ] = 99.0 L Si costruisce la tabella seguente. + − − Ag (aq) + 2CN (aq) Ag(CN)2 (aq) inizio (M): 0.182 0.455 0 variazione (M): −0.182 −(2)(0.182) +0.182 fine (M): 0 0.0910 0.182 Kf ≈ [Ag(CN)−2 ] [Ag + ][CN − ]2 1.0 × 1021 = 0.182 M + [Ag ](0.0910 M )2 199 CAPITOLO 15: I METALLI DI TRANSIZIONE + −20 [Ag ] = 2.2 × 10 15.55 (a) M La costante di equilibrio può essere calcolata da ΔG°. Il ΔG° può essere ricavato dal potenziale di cella. Dalla Tabella 13.1 del testo, 2+ − 4 Cu + 2e → Cu E° = 0.34 V e ΔG° = −(2)(96500 J V −1 mol−1 )(0.34 V) = −6.562 × 10 J mol−1 2+ − + 4 E° = 0.15 V e ΔG° = −(1)(96500 J V −1 mol−1 )(0.15 V) = −1.448 × 10 J mol−1 Cu + e → Cu Riordinando le equazioni nel modo seguente si ha: 2+ − 4 ΔG° = −6.562 × 10 J mol−1 Cu + 2e → Cu + 2+ 2Cu → 2Cu + − + 2e 4 ΔG° = +(2)(1.448 × 10 J mol−1 ) 2+ 4 4 4 2Cu → Cu + Cu ΔG° = −6.562 × 10 J mol−1 + 2.896 × 10 J mol−1 = −3.666 × 10 J mol−1 Dall’Equazione: ΔG° = − RT ln K K = e −ΔG ° RT −(−3.666 × 104 J mol−1 ) K = e (8.314 J mol−1 K −1 )(298 K ) 6 (b) 15.57 (a) (b) (c) K = 2.7 × 10 + + Gli ioni Cu sono instabili in soluzione [parte (a)]. Quindi i composti stabili che contengono gli ioni Cu sono insolubili. 3+ 2+ Cu non è stabile in soluzione poiché può essere ridotto a Cu . Dalla Figura 15.3 del testo si osserva che 3+ l’energia di terza ionizzazione è molto elevata. Quindi, gli ioni Cu hanno elevata tendenza ad accettare un elettrone. 3− 3− 3+ 8 Esafluorocuprato (III) di potassio. Cu è 3d . CuF6 ha geometria ottaedrica. CuF6 deve essere paramagnetico. 3+ Tutti i complessi planari quadrati di Cu devono essere diamagnetici.