CANNELLA L'origine della “cannella regina”, albero tropicale sempreverde (lauracee) dalla corteccia profumata di colore rosso bruno, è Ceylon attuale Sri Lanka. Attraversando l'isola da nord a sud, nella foresta tropicale, si raggiunge Kandy sede dei giardini di spezie, nei quali il sistema di raccolta non é quasi per nulla cambiato in migliaia di anni. Durante la stagione umida intere famiglie si occupano della raccolta dei rami, della rimozione della corteccia più esterna con aste di ottone, dell'essicazione e della composizione, tramite arrotolamento, dei bastoncini (cannelle). Usi in cucina La cannella è una spezia calda e dolce, morbida e fragrante, uno tra gli ingredienti comuni a moltissime cucine al mondo: nella pasticceria mediorientale e marocchina, con miele e frutta secca, in quella indiana (soprattutto nei curries) e nei risi dolci dello Sri Lanka. In Messico aromatizza la cioccolata. Cina, Indonesia e Stati Uniti preferiscono invece più facilmente la cassia (cinnamomum cassia), molto meno pregiata e profumata. Esistono sul mercato diverse varietà di cannella classificate per qualità, colore e finezza da c1 a c5. NOCE MOSCATA L'albero tropicale della noce moscata è originario delle isole Molucche (Indonesia) e produce frutti carnosi simili a una pesca dai quali si estrae il nocciolo scuro e lucente avvolto in una rete arancio chiamata macis. Per le sue molteplici proprietà ascrivibili agli oli essenziali che contiene, costituì tra il XV e il XVII secolo ragione di imprese avventurose per navigatori e mercanti europei alla volta delle Isole delle spezie, comportando sfruttamento e sottomissione delle popolazioni e della vegetazione locali. Il sistema di raccolta é ancora manuale, con canne di bambù. Spolpati i frutti, i semi vengono estratti ed essiccati al sole. Usi in cucina Ha sapore dolce resinoso dal sentore di bosco. Si impiega nei piatti dolci insieme a chiodo di garofano, cannella e cardamomo. E' utilizzata in moltissimi curries, nei piatti di riso e nei pudding in India, Sri Lanka, Giappone e Cina. In Europa insaporisce purè, besciamelle, ripieni di verdure o pasta fresca, liquori, bevande calde, sformati di formaggi. Analogamente al pepe,si grattuggia a fine cottura, meglio se a fuoco spento. SESAMO Dal sapore pieno di una noce, questo seme più che una semplice spezia è un alimento ricco di vitamina E, di sali minerali, di proteine e oli molto nutritivi; per questo completa molte diete anche vegetariane. Racchiuso in baccelli di piante resistenti (famiglia delle pedaliaceae) si é diffuso rapidamente nei climi subtropicali di Cina, Asia orientale, Africa fino al Centro America. È coltivato soprattutto nei paesi dove la manodopera costa poco, poiché la raccolta é ancora manuale. La varietà chiara é la più diffusa: nella cucina indiana per i curries o per la pasta di sesamo (a base di semi tostati, o tahina mediorientale). In medio oriente si usa per pani, dolci e biscotti e se ne ricava un olio alimentare leggero utile per friggere o marinare molti piatti come il tempura giapponese. Usi in cucina L'impiego del sesamo in cucina é una sana abitudine alimentare. Suggerimenti: guarnire con semi interi le insalate o le verdure in padella, passarvi le polpette, decorarvi pani fatti in casa o croccanti per bambini e utilizzare il gomasio (preparato giapponese di sesamo tostato) al posto del sale in tavola. ZAFFERANO Dai pistilli rossi del fiore di crocus sativus, pianta floreale delle iridacee,si ricava lo zafferano, in arabo sahafarn, asfar, giallo. Questa preziosa spezia (sono necessari più di 150.000 fiori per 1 kg di prodotto) si trova più comunemente in bustine,nelle quali possono venire miscelate parti diverse dal fiore. Usi in cucina Molto diffuso in Iran per il riso e il pollo al vapore, in Francia nella nota bouillabaisse, in Spagna nella paella e in Iitalia nel risotto alla milanese. Gli abbinamenti possono essere di ogni genere, dalle carni bianche, al pesce, ai crostacei, ai gelati o alle salse delicate. E' bene aggiungerlo a metà cottura per non perdere la parte volatile dell'aroma. Sono sufficienti pochi filamenti per insaporire un piatto. Una confezione da 1 gr è utile infatti per preparare una ventina di risotti. Prima dell'uso reidratare alcuni filamenti (una ventina a porzione) in acqua tiepida o latte caldo per 20 minuti. VANIGLIA Preziosa eredità delle civiltà precolombiane come il cioccolato, la vaniglia (vanilla fragrans o planifolia) é un'orchidea, della quale si utilizza il frutto essiccato, un carnoso baccello verde. Cresce nei climi tropicali, è molto delicata e ha tempi lunghi di maturazione. Il suo valore varia in base alla lunghezza, alla carnosità delle bacche ed al contenuto in vaniglina, principio attivo che sprigiona il caratteristico bouquet di aromi. Usi in cucina Aromatizza creme, budini, gelati,dolci al cucchiaio, caramelle. Si abbina a spezie dolci come la cannella e lo zafferano. Costituisce un' ingrediente insolito per pasta fresca, verdure, pesce o carni bianche. Riposta nel vaso dello zucchero conferisce un piacevole profumo. Per l'utilizzo ammorbidire le bacche incise per lungo per almeno mezzora in poco latte tiepido. CURRY Sebbene esista una pianta chiamata curry, le cui foglie argentate e sottili sono chiamate kari puhlia utilizzate nella cucina indiana e cingalese, per curry si intende una miscela di spezie, che varia a seconda del piatto al quale si abbina. Il curry è riconducibile alla filosofia indiana, presente nei testi in sanscrito di oltre tremila anni fa, che lega indissolubilmente la preparazione ed il significato delle spezie alla vita e alla salute. I curries possono combinare decine di spezie diverse, fresche, essiccate, macinate o intere, a seconda dei colori, della loro intensità di sapore. Usi in cucina Suggerimenti: preparare da se il proprio curry, conservarlo per un tempo limitato per evitare che perda la sua caratteristica, insaporire soffriggendo la polvere di curry in olio caldo insieme a cipolla, scalogno o altri ingredienti prima di aggiungervi carne, verdura, pesce o legumi CUMINO Regina della cucina asiatica, che caratterizza moltissimi curries, questa piccola pianta selvatica e delicata dai fiori bianco rossastri a ombrello cresce spontanea nella valle del Nilo, in Egitto, cullandosi nel clima molto caldo. Tuttavia i suoi semi sono coltivati in tutto il mediterraneo orientale, in Argentina, Asia occidentale, Turchestan, Sri Lanka ed Arabia. Presente nella maggior parte delle ricette culinarie e mediche dei romani e del medioevo, in erboristeria si usa ancora per estrarne un'olio essenziale dal potere digestivo analogo al finocchio. Usi in cucina Una leggera tostatura impartita ai semi in una padella senza condimento esalta l'aroma ed il sapore del cumino, che ha un'ottima affinità culinaria con il pepe, il coriandolo ed il peperoncino. Molto diverso dal cumino dei prati o kummel (carvi),diffuso nei paesi nordici; ha sapore più carico e deciso ed è ricco nelle marinate, negli stufati, nei curries, nelle salse e, intero, per il confezionamento di alcuni formaggi. CURCUMA La curcuma ama il sole, il caldo e l'umido e regala bei fiori rosa. È una canna della famiglia delle zinziberacee simile allo zenzero. Cresce in Asia meridionale ed in molte regioni tropicali ma la sua terra madre é l'India. Qui coincide con l'identità del territorio e del suo popolo. Trionfa nei piatti e nelle miscele di curry. E' considerata pianta della fertilità, spezia della fortuna ed è parte di molti rituali sociali e religiosi. Grazie alla curcumina, sostanza attiva e colorante, é utilizzata in medicina ayurvedica ed in fitoterapia come medicamento dalle molteplici proprietà (vitaminiche, antiossidanti, analgesiche). Usi in cucina In cucina se ne usano i rizomi; le radici estratte dalla terra, vengono bollite, pulite, essicate e poi macinate. E' una spezia dal sapore deciso, che punge nel gusto, molto differente dallo zafferano con il quale viene spesso erroneamente confusa Si impreziosisce nella cottura lenta e si scioglie facilmente nei grassi. E' prevalentemente utilizzata nella cucina indiana, bengalese e cingalese I migliori abbinamenti sono con uova, legumi, verdurem riso, pesce e molluschi. CHILI Questa pianta originaria del Messico si è diffusa facilmente in moltissime parti del mondo e per il 95% è coltivata e utilizzata localmente. Esistono moltissime varietà di peperoncini con gradi di piccantezza diversi in base al contenuto di capsicina nei semi. Tra i più delicati con grado 0-1 la paprica dolce, tra i piu piccanti con intensità 10 il chili habanero. Manifesta interessanti proprietà analgesiche, antiossidanti, rubefacenti, stimolanti, circolatorie e digestive. Usi in cucina Tra le cucine più celeberrime a base di chili quella creola, messicana, thailandese, indiana, spagnola e quella del sud d'Italia. Per riso, pasta, carni e fagioli, salse e zuppe, pesce, pizze, fino a insoliti gelati e cioccolate. Inserire il peperoncino a inizio cottura in modo che piano piano rilasci il suo sapore caratteristico; saltarlo a fuoco vivo in olio. CORIANDOLO Il coriandolo, dal greco kordiandrum, che fa bene all'uomo, e sativum, che può essere coltivato,è una pianta delicata, che profuma di agrumi, pungente e dolce. Ha origine in medio oriente ma, purchè al sole, si acclimata bene in molti luoghi. Per le sue foglie larghe e dentellate ricorda il prezzemolo (c'è chi lo chiama “prezzemolo cinese”), per i suoi fiori piatti e chiari il finocchio, per i suoi semi piccoli e rotondi, color sabbia, il pepe. Usi in cucina Si utilizzano i semi interi, meno piccanti delle foglie, meglio se pestati al mortaio e tostati leggermente. La polvere è molto delicata, può essere utilizzata in notevoli quantità, a cucchiai, per bilanciare altre spezie che si dosano a cucchiaini da caffè. Insieme ad aglio, peperoncino, chiodo di garofano e cumino si adatta perfettamente a piatti di carne e zuppe di verdura e da vivacità ai piatti di pesce. CHIODI DI GAROFANO Dai paradisi delle Molucche (Indonesia) ha origine il chiodo di garofano, il bocciolo del fiore di maestosi alberi tropicali. Il lavoro di selezione delle gemme, prima della schiusa del fiore, è ancora totalmente manuale; spesso ai coltivatori viene pagato un prezzo molto basso, considerato che per una tonnellata di spezia sono necessari da 10 a 20 milioni di chiodi. Al chiodo di garofano sono riconosciute proprietà analgesiche e disinfettanti, grazie all'eugenolo, olio essenziale contenuto nel germoglio, doti aromatizzanti per profumi, fragranze e oli balsamici. In indonesia viene utilizzato per fare delle particolari sigarette (kerek) Usi in cucina Ottimo per carni in umido, sformati, prosciutti, frutta cotta, salse (es. worchester), pane speziato, brodo di carne, marinate, dolci e budini, vin brulè. L'aroma del chiodo di garofano è talmente spiccato che rischia di sovrastare altri sapori. È allora opportuno toglierlo a fine cottura, picchettando una cipolla nel caso di brodi, zuppe o stufati o immergendo e poi estraendo dal piatto un sacchettino di garza con al massimo 1 o 2 chiodi per preparazione. ZENZERO Delle sue canne eleganti, dalle foglie allungate e fiori tropicali gialli e porpora, si utilizza la radice nodosa, dall'aroma piccante e pungente. Lo zenzero ha origine in Cina, dove già 3000 anni fa ne erano note le doti benefiche, corroboranti e digestive. Per l'interesse economico, alimentare e fitoterapico, lo zenzero è coltivato in molti paesi come l'Indonesia (più grande produttore), la Cina, l'Africa occidentale, i Caraibi, la Giamaica, la Nigeria e l'Australia. Usi in cucina Lo zenzero rappresenta un' esempio di incontro tra occidente e oriente; mentre in Europa viene utilizzato essiccato o in polvere, per dolci (pan di zenzero), confetture, canditi o bevande (gingerale, gingerbeer, ginger soda), nelle cucine orientali è molto apprezzato fresco. Principe nella cucina cinese ed indonesiana, abbinato al peperoncino e all'aglio; nelle salse giapponesi per il pesce crudo. In India caratterizza i chutneys e le zuppe di dahl (lenticchie). Lo zenzero ha un aroma dominante, gradevole e rinfrescante. Ottimale è non eccedere nelle quantità ed aggiungerlo a metà cottura, grattugiandolo fresco o dalla radice intera essiccata. SENAPE La senape è una pianta erbacea montana molto diffusa allo stato spontaneo in Europa e in India che appartiene alla famiglia delle crocifere, i cui semi o frutti, piccole sfere brillanti, possono avere colore rosso scuro (più piccoli e aromatici) o bianco (più tondeggianti e pungenti), a seconda delle varietà. Tali semi hanno una particolarità: pestati, a contatto con l'acqua o con un liquido acidulo, attivano un enzima che sprigiona una piena esplosione pungente caratteristica. Usi in cucina Viene impiegata nelle mostarde (come essenza),mentre in grani è più diffusa nelle insalate o in cottura in olio caldo, per ravvivare le verdure. In alcune regioni dell'India e Bengala, dai semi macinati di senape si ottiene un olio saporito che viene utilizzato per cucinare. Si abbina a cereali, formaggi freschi o pietanze a base di verdura. CARDAMOMO E' una pianta perenne (zinziberacea come curcuma e zenzero) che sviluppa una canna affusolata, sottile ed elegante come le sue origini: le foreste pluviali indiane del ghats occidentale e dello Sri Lanka. Nei baccelli di colore bruno verde striato si trovano numerosi semini che sprigionano un caratteristico aroma fresco, pungente, tra il limone e l'eucalipto. I semi sono colti uno ad uno, prima che si schiudano a maturazione. La resa di coltivazione è minima; per questo è annoverato tra le spezie più preziose. Per i suoi accenti afrodisiaci e per il suo passato essenziale in profumi ed unguenti è anche definito “regina delle spezie”. In India e Sri Lanka celebri sono i piatti a base di riso per le festività come il pilau e il biriani, i curries e il garam masala. Spesso s'accompagna a mandorle, zafferano e ad altre spezie dolci. Gli arabi ne insaporiscono il caffè, mentre in nord europa i sottaceti. Usi in cucina Aprire i baccelli (l'involucro ha sapore sgradevole) e pestarne i semini; inserirlo a inizio cottura, in modo che sprigioni lentamente la sua essenza. Il cardamomo aiuta la digestione, rinfresca i cibi grassi, insaporisce verdure dolci, tè, creme e gelati, frutta al forno, liquori, pesce bollito, riso e pollami. Rinomato nelle lenticchie all'indiana. PEPE Il pepe, dal sanscrito pippali, bacca, è una liana che si sviluppa lungo tutta la linea dell'equatore per arrampicamento e non necessita di grandi cure; la raccolta delle bacche, non ancora mature, richiede un' attività molto faticosa. Nulla o quasi è cambiato per chi lo coltiva, mentre lo sono oggi le restrizioni e i vincoli imposti dal commercio internazionale che fanno sì che il prezzo che come consumatori paghiamo per il pepe, sia circa il 1000 per cento più alto di quello che riceve in media il produttore. Il pepe nero, il più piccante, è la droga aromatica rappresentata dai frutti essiccati, ricavati da lunghe infruttescenze a spiga, rossi a maturità e, una volta secchi, neri. Il pepe bianco corrisponde ad una fase successiva: le bacche più grosse vengono messe a macerare in acqua per separarne l'involucro esterno. I semi chiari essiccati vengono venduti a prezzi superiori rispetto a quelli del pepe nero. La Cina è grande estimatrice di questo tipo di pepe, che ha sapore meno acuto di quello nero e si sposa meglio ai sapori agrodolci, ai fondi di cottura chiari, ai gusti più delicati come soufflè, maionesi e insalate Usi in cucina Il pepe andrebbe aggiunto a fine cottura, meglio se a fuoco spento e se macinato o pestato al mortaio al momento dell'utilizzo.