un tocco di zenzero - La Dolce Vita Cineclub

CINECLUB “LA DOLCE VITA”
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INVITO AL CINEMA
15a EDIZIONE
UN TOCCO DI ZENZERO
(“POLITIKI KOUZINA”) GRECIA/TURCHIA, 2004
REGIA E SCENEGGIATURA: TASSOS BOULMETIS
INTERPRETI: GEORGES CORRAFACE, TASSOS BANDIS
GIOVEDI’
10
NOVEMBRE
2005
Quando il cinema sposa la gastronomia e i buoni sentimenti, di solito nasce un film di successo.
Dopo “Il pranzo di Babette”, “Come l’acqua per il cioccolato”, “Chocolat”, è ora la volta di
UN TOCCO DI ZENZERO, esordio sul grande schermo del regista pubblicitario greco
Tassos Boulmetis, che ha scelto di narrare la propria storia trasfigurandola in un realismo poetico
dove il cibo e la cucina sono il veicolo per raccontare l’amore di una comunità per la propria terra e
i propri valori.
Il titolo originale è “Politiki Kouzina” che ha un doppio significato in greco ed è intraducibile.
Il gioco di parole è fra la cucina della “polis”, della città (Instanbul), e la cucina politica,
e racchiude il doppio significato del film: la vita in famiglia, con i rituali della cucina e della tavola,
e le interferenze che la politica ha sui suoi membri.
Comunità greco ortodossa di Istanbul, fine anni ’50: Fanis Iakovidis (Markos Osse) è un bambino
di origine greca che vive in Turchia e cresce con l’adorato nonno Vassilis (Tassos Bandis),
proprietario di una bottega di spezie che insegna al nipote i segreti della cucina e gli effetti delle
spezie sull’animo umano. La filosofia del nonno è legata all’amore e alla conoscenza delle spezie,
dell’arte culinaria e dell’astronomia (d’altra parte, la parola “gastronomo” contiene in sé
“astronomo”), passioni che trasmette con trasporto al piccolo Fanis. La famiglia è numerosa,
abbondano le feste a base dei piatti prelibati preparati dalle zie, competitive e gelose delle proprie
ricette. A queste seduzioni si aggiunge, fondamentale, anche l’amicizia, che forse è qualcosa di più,
per la coetanea Saime. Purtroppo la Storia, quella con la S maiuscola, prende un’altra piega:
il contrasto greco - turco si acuisce e la crisi di Cipro del 1964 costringe la famiglia Iakovidis
ad abbandonare la Turchia e rifugiarsi in Grecia. Qui Fanis cresce (ora ad impersonarlo è l’attore
Georges Corraface) con il rimpianto dell’amato nonno rimasto sul Bosforo e di Saime di cui non ha
più notizie, e sviluppa un’ossessione tutta sua: cucinare, per lo più di notte, piatti prelibati come
aveva promesso alla ragazza in caso di una sua visita. Fanis diventa professore di astrofisica
all’università, subisce la dittatura dei colonnelli in Grecia dopo il golpe del 1967, ma solo tornando
ad Instanbul riesce a fare veramente i conti con il passato…
UN TOCCO DI ZENZERO racconta la storia di una famiglia a metà tra due culture –
entrambe mediterranee ma intrecciate tra Europa e Oriente - considerata greca dai turchi
e turca dai greci. La nostalgia per una terra che non è quella di origine, ma in cui ci si è
profondamente radicati, senza potervi tornare; ed il rimpianto per le occasioni mancate della vita
sono temi importanti di un film che, attraverso il cibo, parla di famiglia, di amore, di politica.
E’ la cucina ad avvicinare le persone, a permettere di manifestare sentimenti intensi, affetti duraturi:
Fanis, nel retrobottega del negozio di spezie del nonno, imparando a dosare coriandolo, cumino,
pepe e chiodi di garofano, impara a vivere. Comprende che la cucina è arte del conoscere,
che il piacere della buona tavola si fonde spesso con il piacere della vita e, cosa più importante,
che gli imprevisti non si possono evitare ma, con un pizzico di zenzero e di ironia, si possono
affrontare e superare.
UN TOCCO DI ZENZERO è stato un grandissimo successo in patria, record d’incassi e
pluripremiato al “Thessaloniki International Film Festival” ed è stato scelto per rappresentare la
Grecia agli Oscar 2005 nella categoria Miglior film straniero.
La prossima settimana, a causa della maggiore durata di “Una canzone per Bobby Long”
gli orari degli spettacoli saranno i seguenti: 18,00 – 20,15 – 22,30
UN TOCCO DI ZENZERO