Bibliografia: -Manuale di condizionamento fisico e di allenamento della forza, NSCA a cura di TR Baechle; R.W.Earle 2010 -Metodimodernidiallenamentoperlapreparazionedeipugili,FrancoFalcinelli2010 -BoscoC.laforzamuscolare,aspettifisiologicieapplicazionipratiche,sssRoma1997 -BoscoCelasticitàmuscolareeforzaesplosiva,nelleattivitàfisicosportive1985 -MelaN.SciotiM.Boxesparringcondizionatoed.Cerboni1991 -La forza e le sue espressioni nel pugilato dilettantistico, tesi di laurea di Emanuele D’Ambrosio, relatore Prof.NicolaSilvaggi,2008 -L’allenamentodellespecialitàdicorsavelocepergliatletid’élite,C.Vittori2004 1 Titolodell’elaboratodiMarcoTori: “Preparazionecomplessivastagionaledell’atletapugiledilettante” 2 Primocapitolo: 1) Qualisonolequalitàelecaratteristichefisicheepsichicherichiesteall’atletapugile; a)Qualitàfisiche: Resistenza aerobica, anaerobica, potenza, mobilita articolare e scioltezza muscolare, prontezza di riflessi, coordinazione,agilitàedestrezzamotoria. b)Qualitàpsichiche: Intelligenza,volontàd’affermazione,esperienza, 2) Comepossonoesseremiglioratequestequalitàtramitel’allenamento(metodologied’allenamento.) Secondocapitolo: Laforzaelesueespressioninelpugilato: La forza massima, forza esplosiva, pliometria , resistenza alla forza veloce, relazione fra forza massima forzaesplosivaeforzavelocenellaboxe. Terzocapitolo: Comeorganizzarealmegliolapreparazionediunpugiledilettanteélite. Periodizzazionedell’allenamento -Macrocicli(prendiamoinesameunperiododiunanno) -Mesocicli(prendiamoinesameilperiododiunmese) -Microcicli(comesvolgiamolapreparazioneall’internodellasettimana) LequattroFasidellaperiodizzazione: Preparatoria,primatransizione,competizione,secondatransizione Conclusioni:Risultatidiquestostudio 3 PRIMOCAPITOLO Resistenzaaerobica: E’ la qualità fisica che permette di eseguire, il più a lungo possibile, un lavoro muscolare relativamente generalizzato, in condizioni aerobiche. Si parla di lavoro aerobico quando il meccanismo di produzione dell’energia necessaria al funzionamento dei muscoli avviene per degradazione del materiale energetico (glicogeno)peroperadell’ossigenocherespiriamo. Glicogeno più ossigeno = energia per lavoro muscolare +anidride carbonica +acqua. Anidride carbonica e acquavengonoeliminatedurantelarespirazione. Dunqueillavorononèeccessivamenteintenso,malasuaduratapuòesseremoltolunga.Tuttodipende dallacapacitàdidiffusionedell’ossigenoalivellopolmonare,daltrasportodell’ossigenonell’unitàditempo ai muscoli interessati e dall’assicurare scambi efficaci a livello cellulare. L’Apparato respiratorio, il sangue (contieneemoglobina)el’apparatocardio-circolatorio,sonoiprincipalielementichedeterminanoilgrado diresistenzaaerobica. L’esercizioaerobicohacomerisultato,infatti,unaumentonellagittatacardiaca,nelvolumesistolico,nella frequenza cardiaca, nel consumo d’ossigeno, nel flusso sanguigno verso i muscoli attivi e un calo della pressionediastolica. Durante esercizio aerobico grandi quantità di ossigeno si diffondono dai capillari ai tessuti, quantità superiori di anidride carbonica si spostano dal sangue agli alveoli e la ventilazione minuto aumenta, per mantenereun’adeguataconcentrazionealveolarediquestigas. Dunque uno degli adattamenti che si riscontrano più facilmente durante l’allenamento aerobico riguarda l‘aumentonelmassimoconsumod’ossigeno,l’aumentodellacapacitàrespiratoria,l’aumentodellagittata cardiacamassima.Hainoltrecomeconseguenzaunariduzionedelgrassocorporeo,inferioriconcentrazioni dilattato,unaumentodelladensitàmitocondrialeecapillareeunmiglioramentodellacapacitàenzimatica. La resistenza aerobica nella boxe è allenata prevalentemente tramite corsa, fartlek, interval training, ma soprattuttotramitesparringesparringcondizionatocontinuativosenzapausapercirca20minuti. Resistenzaanaerobica Laresistenzaèditipoanaerobicoquandolaquantitàdienergiachepuòessereliberataconilmeccanismo precedente non è sufficiente per il lavoro che si effettua per cui l’energia maggiormente richiesta viene fornitainassenzadiossigenomediantelascissionedirettadelglicogeno. Glicogeno=energiaperlavoromuscolare+acidolattico Quanto più alto è il grado di sopportabilità per l’accumulo di acido lattico tanto maggiore è il grado di resistenzaanaerobica.Inquestocaso,essendoillavoromuscolaremoltointenso,nonpuòesserepretesoa lungo. Questo procedimento, infatti, presenta alcuni inconvenienti. Primo che quest’energia prodotta genera anche acido lattico, che è responsabile di limitare il lavoro. L’allontanamento dell’acido lattico durante il periodo di riposo genera un extra consumo di ossigeno nel periodo di riposo immediatamente successivo,detto”debitod’ossigenolattacido”. 4 L’esercizio anaerobico acuto ha come risultato un aumento nel flusso cardiaco, nel volume di gittata sistolica,nellafrequenzacardiaca,nell’assorbimentodell’ossigeno,nellapressionesanguignasistolicaenel flusso sanguigno verso i muscoli attivi. Inoltre si è visto come l’esercizio anaerobico, in particolare con sovraccarichi, provochi un’elevata risposta di testosterone, di ormone della crescita, delle sue varianti molecolari e di cortisolo. Si può dire, dunque, che le risposte ormonali acute anaboliche all’esercizio anaerobicosonofondamentaliperilrendimentonell’esercizioepericonseguentiadattamenti.L’aumento nellaregolazionedeirecettoridegliormonianabolicièimportanteperlamediazionedeglieffettiormonali. Nelpugilatodilettantistico,dovesisvolgonotreripresedatreminuti(conunsolominutodipausafral’una el’altra)aunritmomoltoelevato,èchiarochealterminediogniripresailpugileavràaccumulatoacido latticoneimuscoli.Quindi,tantopiùsaràelevatoilsuogradodiresistenzaanaerobica,tantopiùelevata saràlacapacitàdell’organismoditollerarealtreconcentrazionidiacidolatticoedunqueminoresaràilsuo affaticamento. La più rapida ristabilizzazione delle condizioni di recupero dipende anche dal grado di resistenzaaerobica. Infatti, l’allenamento della resistenza aerobica, come detto prima, consente maggior apporto di sangue attraverso la più fitta rete di capillari che sì e creata e dunque permette una migliore diffusione dell’ossigeno e la neutralizzazione di catabolici acidi depositati nei muscoli e il recupero avviene più rapidamente. Dunque questi due tipi di resistenza che, per essere incrementati, vengono allenati in maniera differente, nel pugilato però, s’integrano e appaiono come un'unica qualità fisica “resistenza specifica“. Laresistenzaanaerobicanellaboxesiavvale,comemetodologied’allenamento,dilavoriadaltaintensità come”guanti”,circuittraning,lavoridiresistenzaallavelocità. Potenza La potenza Muscolare è quella qualità che permette al muscolo o gruppo muscolare di produrre lavoro fisico in forma esplosiva. In fisica la formula che esprime la potenza è p =l/s, in altre parole il lavoro compiutonell’unitàditempo.Lamanifestazioneesplosivadellaforzadapartediunmuscoloodiungruppo di muscoli si realizza in condizioni necessariamente dinamiche tant’è che sviluppando la precedente formulafisicasigiungealrisultatochelapotenzaèugualealprodottodellaforzaperlavelocità. P=fxv Dunquelapotenzapuòessereincrementatainfluendosiasullavelocitàchesullaforza.Quest’ultimaverrà trattatainseguitonelcapitolodedicatoallaforzaelesueespressioninellaboxe. Lavelocitàinveceèsenzadubbiounacaratteristicacheingrossapartebisognapossederenaturalmente. Essa è strettamente correlata al patrimonio genetico di fibre muscolari bianche e veloci, alla frequenza degli stimoli derivanti dal sistema nervoso centrale, alla rapidità di contrazione muscolare, alla coordinazione dei movimenti. Per migliorare la velocità nella boxe ci si allena eseguendo migliaia di ripetizionidelgestoalmassimodellavelocitàinuntemporidottoemigliorandolacoordinazione. Unallenamentoclassicosuggeritoperlapotenzaèilpowertrainingconcarichileggeriemedifinomassimo al60percento:pocheripetizionialmassimodellavelocità. 5 Laforzanelpugilatoeilsuoincrementotramiteallenamentoverrannoaffrontatineicapitolisuccessivi. Mobilitaarticolareescioltezzamuscolare. La scioltezza articolare interessa diversi aspetti anatomici (cartilagini, capi ossei, capsule, parti molli) sui quali si può influire compiendo massime ampiezze nei movimenti. Quest’ultime dipendono dall’elasticità deimuscoliedeilegamenti,dallatemperaturadelcorpoedaltonomuscolare.Persvilupparelamobilità articolare vengono eseguiti esercizi che permettono un’elevata ampiezza dei movimenti. Il pugile non necessita di un elevato sviluppo della mobilità articolare, ma questa contribuisce a rendere più fluidi i movimenti e dunque più veloci. La scioltezza muscolare è invece estremamente importante nel gesto pugilistico,poichéinparticolaresiripercuotesullavelocitàdelgestoesull’affaticamentodeimuscoli.Ogni movimento propone una contrazione e una decontrazione dei muscoli. Nella boxe è importante che duranteilgestoimuscoliantagonistisianodecontrattipermigliorarelascioltezza,lavelocitàefluiditàdel gestochesarebbealtresìfrenatodall’intervento(irrigidimento)deimuscoliantagonisti.L’irrigidimentopuò avvenireinoltrepertensionepsichicaoscarsacoordinazioneoeccessivotonomuscolare. “FLOATLIKEABUTTERFLY,STINGLIKEABEE!” ALì 6 Prontezzadiriflessi Può essere definita come capacità di reagire il più velocemente possibile a seguito di uno stimolo. La prontezza di riflessi nel pugilato si migliora soprattutto con l’addestramento tecnico tattico. L’addestramentoprovocanelpugileazionisistematicheeautomatiche,cosicchél’atletariescearapidizzare lerisposteaivaristimoli. Coordinazione In ogni individuo la coordinazione risente della cosiddetta intelligenza motoria, cioè la naturale caratteristicaindividualechepermettedieseguireunmovimentocomplesso.Nelpugilatoèfondamentale 7 una coordinazione che interessa insieme gambe, braccia e tronco. Perciò gli esercizi saranno finalizzati a coinvolgerenell’insiemetuttequesteparticontemporaneamente. Abilità,agilitàedestrezzamotoria Peragilitàs’intendel’espressionedelleabilitàcoordinativediunatletachesonolabasedell’accelerazione, dellavelocitàmassimaedelleabilitàmultidirezionali. Il metodo primario per lo sviluppo della velocità e dell’agilità è l’esecuzione di una corretta tecnica di movimentoinuncompitospecifico;imetodisecondariincludonolaresistenzaaun’accelerazione;imetodi terziariincludonol’allenamentodellamobilitàdellaforzaedellaresistenzaallavelocità. L’agilitàcomprendel’interoinsiemediabilitàdimovimentodiunatleta.Spessol’agilitàvienedefinitacome abilitàcoordinativecollettivediunatleta. L’abilità è quell’elemento dell’azione che permette di eseguire una grande quantità di lavoro con una quantità relativamente piccola di sforzo. Questa migliora per lo più con lo sviluppo della coordinazione e dell’allenamento tecnico. Un campione si differenzia in virtù anche della sua abilita motoria. Quindi un pugileabileèanchepiacevoledavedereperchétuttosembrafacileemenofaticoso.Facilericonoscerne uno meno abile, il quale cerca di sopperire con la forza e con attacchi continui e rischiosi, mentre l’altro pugile riesce a sfruttare il tempismo esecutivo e stabilire un giusto rapporto fra il bersaglio e il proprio corpo e colpisce soltanto nel momento propizio. La sua precisione, quando arriva a bersaglio, impedisce all’avversario di reagire adeguatamente, data anche la velocità del campione. Esercizi che possono migliorareleabilitàmotoriesonoancheesercizidiacrobatica,eserciziconmutamentodiritmooanchela praticadisportdidestrezza,comeiltennisolaginnasticaartistica. Qualitàpsichiche Intelligenza Unapersonaintelligentedifronteaunasituazionedifficileoaunproblemanuovoriesceacapiredichesi tratta e cerca di risolverli nella maniera più conveniente. Quindi non agisce istintivamente né mediante tentativi. Nel pugilato l’intelligenza può far sì che si prendano scelte vincenti sul ring, durante un combattimento, perché ragionate, anticipando le mosse dell’avversario, sapendosi gestire fisicamente, sapendo leggere i punti deboli dell’avversario e quindi sapendo scegliere un’adeguata strategia di combattimento. Volontàd’affermazione Ildesideriodivincere,unafortevolontàd’affermazione,ècertamenteunodeivettorifondamentalidella motivazionedellapraticadiquestosport.Ciòpuòcomunquedareancheunapressionepsicologicanegativa all’atleta. Tuttavia, nonostante alcuni aspetti negativi, questa volontà di affermazione propria del pugile rimaneunelementofondamentaleperilsuosuccesso.Lareputazioneelagloriasonovaloriimportantiper unpugile,essedannoaluilagiustamotivazioneperaffrontarelegare. Esperienza 8 Anchel’esperienzahaunvalorenontrascurabilenellaboxeeconsentealpugiledidistricarsineivari incontrialmegliodellesuepossibilità,servendosiappuntodelleconoscenzetecnicheetattichecheha acquisitoconiltempoelapratica SECONDOCAPITOLO Laforzaelesueespressioninelpugilato Forzamassima La forza è definita in fisica come causa dello stato di quiete o di moto di un corpo. Nel nostro caso è la capacitàdell’uomodifronteggiaretuttequellesituazioni,incuiènecessariovincereoppureopporsiauna resistenza. La contrazione volontaria del muscolo inizia in un’area remota del cervello, da dove l’impulso nervoso muove attraverso il midollo spinale; da lì il muscolo che produce la forza, ottiene l’impulso stimolante.Ipontichesistabilizzanofraifilamentidiactinaemiosina,costituisconolacontrazioneenello stesso tempo producono forza. In questo modo si produce tensione che viene trasmessa, mediante i tendinialleossasucuiagiscono. Laforzainfisicaèdatadallaformulaf=mxadovemèlamassaeall’accelerazione.Appareevidenteche l’aumento della forza si può avere influendo su m, cioè l’entità del carico e su a, cioè la velocità d‘esecuzione. Al pugile interessa senz’altro il secondo sistema. Inoltre il pugile può dedicare un periodo dell’anno(lontanodallegare,preparatorio)alpotenziamentomuscolare,perpoieffettuareunasedutadi richiamoadesempioogni10giorni. Perforzamassimas’intendelacapacitadisviluppareforzachepermettedisollevareuncaricomassimale, senza poterne modulare la velocità d’esecuzione. Quindi è la forza più elevata che il sistema neuromuscolareèingradodiesprimereconunacontrazionevolontariasenzalimitazioniditempo. Lacapacitàdiesprimereforzaèstrettamentecorrelataadalcunifattori: -sezionetrasversadeimuscoli -inserzionedeimuscoli -frequenzadegliimpulsicheineuronimotoritrasmettonoaimuscolinell’unitàditempo -ilnumerodifibrecuivengonoinviatigliimpulsi -lasincronizzazionenellacontrazionedivarieunitàmotorie -laprevalenzadifibremuscolariveloci 9 -l’interventocoordinatodimuscolisinergici Sebbenenelpugilatol‘atletanonsitrovimaiaesprimerelasuaforzamassima,ciòcherendelaFMAXun elementocomunquefondamentaleanchenellaboxeèlasuaimportanzanelmassimizzarelaprestazione pugilistica sfruttando le interazioni biologiche che intercorrono fra la forza massima e la forza esplosiva. Quest‘ultima FE caratterizza proprio la gestualità del pugile. Possedere un livello alto di FMAX è fondamentalepersvilupparegradientielevatidiFE. L‘allenamentodiFMAXmiglioralacapacitàdimiglioramentotemporale,cioèvengonoreclutatenell’unità ditempounnumeromaggiorediunitàmotorie,inoltremiglioralacapacitàdiemettereimpulsidistimolo ad alta frequenza. Pertanto segue anche un miglioramento della coordinazione intramuscolare e un aumentodellasezionetrasversa(ipertrofia). Relazionefraforzamassimale,forzaesplosivaeiltestosteronesierico La velocità di esecuzione nella boxe diventa un fattore fondamentale. Si cerca pertanto di migliorare la forza esplosiva, sia con metodologie dirette, sia attraverso il miglioramento della forza massima. Inoltre l’ormone maschile, il testosterone, è di fondamentale importanza per lo sviluppo della forza esplosiva. Il testosteronesvolgeancheun’azioneanabolizzantefavorendol’incrementodellasintesiproteica.L’effetto biologicodelTfavorisceprevalentementesullavelocitàdeimovimenti. Studihannoevidenziatounacorrelazionepositivafrapercentualedifibrebianchevelocieconcentrazioni sieriche di testosterone. Il collegamento biologico e ormonale che esiste fra il miglioramento della forza massimaequellodellaforzaesplosivaèsuggeritodalfattocheallenamentidellaFMAXprovocanoaumenti delT.L’aumentodeilivelliditestosteronefavorirebbelafenotipizzazionedellefibrevelociequindicreai presuppostiperrealizzareespressionielevatediforzaesplosiva. 10 Al T è anche attribuito un effetto neuromodulatore che favorirebbe la trasmissione nervosa degli impulsi chedalcervellopartonoperraggiungerelefibremuscolari.InoltrevièancheunacorrelazionepositivafraT eaggressività,sicuramentenecessarianelpugilato. Stimoli indotti dall‘allenamento FMAX devono tendere a influenzare l’asse ipofisi –gonadi, favorendo l’incremento del T. Per fare ciò bisogna eseguire poche ripetizioni al massimo della potenza (di carichi massimali)rispettandodaitreai5minutidirecupero. Un metodo utilizzato è spesso anche quello a contrasto, eseguendo prima poche ripetizioni con carico moltoalto(es.85/90xcento)edopoeseguirnealtredinumeromaggiore,maconcaricoinferiore(aes.40 percento)almaxdellavelocità.Intervallatedatreminutidirecupero. Utilissimisonoanchegliesercizidellapesisticaqualistrappoeslancio,conunnumerodiserieabbastanza altofraleottoeledieci,maunnumerodiripetizionemoltobassofraledueelequattro. Gliesercizidellapesisticarisultanofavorireelevatiincrementidiforzaacausadi: -unelevatosviluppodellecapacitàdicoordinazioneintermuscolareeintramuscolare -unincrementodellaqualitàdiforzaesplosiva -unosviluppodellamobilitàarticolareedellaflessibilità -unmiglioramentodellecapacitàcognitivosensoriali L’utilizzo della pesistica sottintende una conoscenza ottimale degli aspetti tecnici, dunque richiede con l’atletaunapprocciograduale. ForzaesplosivaFE.Importanzadellaforzaesplosivanelpugilato Ogni azione che il pugile compie, sul ring o in allenamento, deve essere eseguito manifestando le doti esplosivedicuidispone. Un colpo esplosivo e quindi rapido, che manifesta tutta la sua potenza nell’impatto, non solo ha più possibilità di giungere a bersaglio, aumentando il punteggio a favore del pugile che colpisce, ma mette il pugilenellacondizionedirientrareinbrevissimotemponellaposizionediguardia.Inoltreicolpiesplosivi provocano più dolore all’avversario e dunque hanno conseguenze su di esso oltre che fisiche anche psichiche,inquantoaumentanolasuaansiaeattivazione. 11 CARATTERISTICADELLAFE LaFEsiconcretizzanellacapacitàdelmuscolodisvilupparealtissimigradientidiforzainpochissimotempo. Questacapacitàdipendedaltipodimovimento,dallecondizioniincuisitrovailmuscoloprimadieseguire il movimento, dalle strutture morfologiche dei muscoli interessati, al grado di allenamento del soggetto, dalle caratteristiche neurogene dalle condizioni ormonali. Ma soprattutto la FE è connessa alla concentrazionedifibrevelocicheilsoggettopossiede. Ciòcheinfluenzalosviluppodellaforzainformaesplosivasonoiseguentifattori: -frequenzadeglistimolinervosi,chedalcervelloarrivanoaimuscoli -numerodellefibremuscolaricuivengonoinviatiimessaggi -tipodifibremuscolari(veloci) -condizionifisiologichedellafibramuscolare -statod‘allenamento -livellodellaconcentrazioneditestosterone LaFEdeterminalavelocitàdeimovimenti.LamassimaespressionediFEcoincidesempreconlamassima potenzamuscolare.Ilmassimodellapotenzamuscolaresiesprimeconcarichicompresifrail40eil55per centodellamassimaforzaisometricaelavelocitàdiaccorciamentoècircail35-45percentodellavelocità massima. IldiagrammadiHilldimostrache,manmanocheilcaricoaumenta,diminuiscelavelocità,finoadarrivarea una velocità negativa, producendo contrazioni di tipo eccentrico; mentre la velocità pura si esprime soltantoacaricoesternougualeazero. 12 Per l’allenamento della FE l’esecuzione del movimento deve essere più rapida possibile, sviluppando la potenza massima conseguita con quel carico. Valori sotto il 90 per cento della potenza massima non possonoessereconsideratiallenanti.Ilnumerodiripetizionideveessereeseguitoentroi15secondi. Il recupero fra le serie deve essere completato in 3-5 minuti. Per la FE l’allenamento con carichi molto elevati deve essere usato solo periodicamente, secondo tappe ben definite. Per la FE il lungo impiego di carichi isometrici è un errore in quanto comporta una significativa crescita del tessuto connettivo intramuscolare,cherafforzalastabilitadeimuscoli,manediminuiscel’elasticità,qualitàfondamentaleche favorisceimovimentirealizzaticolprestiramento. LapliometrianellosviluppodellaFE L’allenamentopliometricomiglioraleespressionidiforzaedipotenzamuscolare.Taleaumentosispiega meglioattraversoduemodelli.Quellomeccanicoequelloneurofisiologico Modellomeccanico: L’energia elastica delle componenti muscolo-tendinee aumenta con un allungamento rapido e poi viene immagazzinata. Quando questo movimento viene immediatamente seguito da un’azione muscolare concentrica,l’energiaelasticaimmagazzinatavienerilasciata,aumentandolaproduzionetotalediforza.Fra ivarielementidelmodellomeccanicoc’èlacomponenteelasticainserieCES,chelavorainstancabilmente durantel’eserciziopliometrico.SonoitendinichecostituisconolamaggiorpartedellaCES.Quandol‘unità muscolo-tendinea è allungata (eccentrica), la CES agisce come una molla e viene allungata e in questo momento l’energia elastica viene immagazzinata. Se il muscolo inizia immediatamente dopo un’azione concentrica, l’energia immagazzinata viene rilasciata permettendo alla CES di contribuire alla produzione totalediforzaeriportandonaturalmenteimuscolieitendiniallaloroconfigurazione. Modelloneurofisiologicodell’eserciziopliometrico: Riguardailpotenziamentodell’azioneconcentricamuscolareattraversol’usodelriflessodastiramento.Il riflesso da stiramento è la risposta involontaria del corpo a uno stimolo esterno che allunga i muscoli. Questa capacità riflessiva dell’esercizio pliometrico è dovuta ai fusi neuromuscolari, organi propriocettivi sensibili alla misura e all’ampiezza dell’allungamento, quando viene rilevato un allungamento veloce, l’attivitàmuscolareaumentaalivelloriflesso.Negliesercizipolimetriciifusineuromuscolarisonosollecitati da allungamento rapido, che causa un’azione muscolare riflessa, che potenzia o aumenta l’attività del muscoloagonistaequindilaforzaprodotta.Comenelmodellomeccanico,ancheinquesto,seun’azione muscolare concentrica non segue immediatamente all’allungamento la capacità di potenziamento del riflesso di stiramento viene vanificata. Entrambi i modelli comunque, meccanico e neurofisiologico, contribuiscononegliallenamentipliometriciall’aumentodellaforza. IlciclodiallungamentoaccorciamentoSSCimpiegalecapacitàd’immagazzinamentodell’energiadellaCES e la stimolazione del riflesso da stiramento per facilitare un incremento massimale del reclutamento muscolareinunaquantitàminimaditempo.L’SSCprevedetrefasidistinte:1-faseeccentricacheprevedeil caricamentodelgruppomuscolareagonista;2-secondafase,rappresentailtempocheintercorrefralafase eccentricaequellaconcentricaevienechiamatafasediammortizzazioneeditransizione.Questafasedella SSCèforselapiùimportanteperpermetterelamassimaproduzionedipotenza;perquestolasuadurata deveessereilpiùbrevepossibile.Seduratroppoalungo,l’energiaimmagazzinatasidisperdesottoforma 13 di calore e il riflesso di stiramento non aumenterà l’attività muscolare; 3- la terza fase concentrica, è la risposta del corpo alla fase eccentrica e a quella di ammortizzazione. L’energia immagazzinata viene utilizzataperaumentarelaforzadelmovimentoconseguente. Riassumendo, il ciclo di allungamento-accorciamento combina due meccanismi, meccanico e neurofisiologico,edèallabasedell’eserciziopliometrico.Un’azionemuscolareconcentricarapidasollecita ilriflessodastiramentoel‘immagazzinamentodienergiaelastica,conlaconseguenzadiunaumentodella forzaespressadurantelasuccessivaazioneconcentrica. Programmipliometriciefficacicontengonolestessevariabilichesonofondamentaliinqualsiasiprogramma diallenamento:tipo,intensità,frequenza,volume,recupero,duratadelprogramma,progressione,fasedi riscaldamento. Secondo Bosco la funzione principale degli esercizi pliometrici è quella di stimolare le proprietà neuromuscolari, provocando sollecitazioni in cui si sviluppano, in tempi brevissimi, elevatissimi livelli di forza,chevengonomanifestatiadaltissimavelocità. Organizzazionedeimezzidell‘allenamento Impossibile mantenere per diversi mesi livelli altissimi di prestazione, perciò è consigliabile stabilizzarsi attornoal90percentoditalilivelli. Sono a questo scopo sufficienti esercitazioni specifiche con allenamenti bisettimanali, anche senza migliorarelaFMAX. Seilperiododipreparazionedellaforzaèlimitatoneltempo,èopportunoutilizzareilmetodocomplessodi organizzazione dei mezzi di allenamento della forza: questo metodo consiste nell‘utilizzare contemporaneamentemezzidiallenamentoper: -LaFE(acorpoliberooconcarichileggeri) -LaFMAX -PerlaFEelareattivitàmuscolareconesercitazionipliometriche Questometodogarantisceunaumentonotevoleerapidodellaforzaesplosiva,manonvienemantenutoa lungo,diminuisceconaltrettantavelocitàconcuivieneraggiunto;dunqueèopportunochevengautilizzato aridossodellegareprincipali.InquestocasoimezzidipreparazionedellaFMAXdevonoessereutilizzati durante le prime tre/quattro settimane che precedono la gara. Il loro utilizzo deve cioè essere sospeso otto/dieci giorni prima di essa. Se c’è possibilità di eseguire esercizi specifici di forza per una tappa più lunga è opportuno utilizzare il cosiddetto metodo successivo contiguo di organizzazione dei mezzi di allenamento. Il termine successione in questo caso sta per ordine preciso e consecutivo d’introduzione in allenamento deicarichi,secondol’aumentogradualedelloroeffettoallenanteedellalorospecificità. Inordine: -inprimoluogosieseguonoeserciziacorpolibero 14 -successivamentesieseguonoesercitazioniperlaforzamassimale -infineesercitazionipliometriche Altrimezziemetodiperl’allenamentodellaFE DiseguitoalcunieserciziutiliperincrementarelaFE: -respingereilbilancierechecadedaunacertaaltezzaalmultipower -respingerelacadutadiunapallamedica -spingereilsaccodaboxeerespingereaduemaniilsuoritorno Laresistenzaallaforzaveloce Lareiterazionedellaforzaesplosiva LaresistenzaallaforzavelocepuòesseredefinitacomelacapacitàdireiterareneltempoazionirapidediFE conservandone,ilpiùalungopossibile,valorimoltoprossimiaquelliiniziali. La RFV risponde alle esigenze di quelle specialità sportive dove azioni dinamiche di FE si susseguono nel tempo.Senellaboxebisognareiterareazionidiforzaesplosiva,èchiarochequest’ultimaèlaqualitàpiù importante.Bisognaperòoperareunadistinzione:questotipodiFEnonècomequelladelsaltatoreinalto, ilqualefasolounaprestazioneepoihauntempodirecuperodicirca10minutiprimadieseguireunnuovo salto.Nelpugilatooccorreesprimereazioniefficacigrazieall’utilizzodellaFEedeimeccanismienergetici che la sostengono, occorre inoltre cercare di conservare nel tempo la stessa capacità. L’allenamento specificoconsentiràdiripristinareimeccanismienergeticiadeguatinelpiùbrevetempopossibile.Loscopo fondamentaledell’allenamentoèquellodimigliorarelacapacitàdiresistenzaallafatica. Criteriperlapianificazionedell’allenamentodellaresistenzaallaforzaveloce NellapraticaiparametridarispettarenellosviluppodellaRFVsono: -icarichidautilizzaresiaggiranofrazeroeil40percentodelcaricomassimale -il numero delle ripetizioni deve essere tale da non permettere una riduzione della potenza massima superioreal20percento.Altrimentiilnumerodelleripetizionideveesseretaledaessereeseguitoinun intervalloditempochevadai15ai45secondi. Secondo Bosco il miglioramento della forza massimale, della forza esplosiva e della resistenza alla forza veloce, deve avvenire contemporaneamente. Questo perché si cerca di sfruttare le forti correlazioni che esistono fra questi tipi di forza. Il concetto di base è quello di stimolare allo stesso tempo più proprietà biologiche,permigliorarnelecapacitàfunzionali. 15 Relazionefraforzamassima,forzaesplosivaeresistenzaallaforzaveloce. Ora andiamo ad analizzare la relazione che intercorre fra forza massima forza esplosiva e resistenza alla forzaveloceecheredeopportunaunastimolazioneconcomitantediquestecapacitàperesprimerebuoni livellidiRFV. Iltestosteroneèunormonefondamentalenonsoltantonellaforzaesplosivamaanchenellaforzaveloce. Lacapacitàdireiterarelaforzaesplosivaècollegataall’entitàdelTcircolante. La presenza elevata di testosterone favorirebbe, a livello cellulare, una migliore funzione biochimica e meccanicadelmuscolo.IlTpotenzierebbel‘attivitàdellapompadelcalcio,favorendolosviluppodielevati gradientidipotenzamuscolare,rendendolapompadelcalciomenoperturbatadall’abbassamentodelph indottodall’aumentodellaproduzionediacidolattico. L’acidolatticorappresentailfattorechelimitalareiterazionedellaFEequindideterminal’insorgenzadella faticacui,conl’allenamento,sideveaumentarelatolleranza. Lavorare con la forza massimale serve proprio per fare in modo che ci siano nell’atleta alti livelli di T circolante in quanto con alti livelli di T circolante si favorirebbe la fenotipizzazione delle fibre veloci e il soggetto migliorerebbe la velocità. Migliorare la velocità significa aumentare la RFV perché questa è connessa alla velocità massimale. Maggiore è la capacità di FE, migliore è la capacità del soggetto di resistere alla forza veloce e ripeterla nel tempo, in quanto connessa alla capacità di reclutare un elevato numerodiFT(fibreveloci). Correlazioneinversafralapotenzaaerobicaeleconcentrazioniditestosterone Le ricerche di Bosco nell’ambito dell’allenamento della RFV dimostrano che questa non ha alcuna correlazioneconl’efficienzadelmetabolismoaerobico.E’stataosservatainoltreunarelazioneinversafra lapotenzaaerobicaelaconcentrazionediT:negliatletichepossiedonounamigliorepotenzaaerobicail livellodiTèpiùbasso.Unaspiegazioneèchegliallenamentidienduranceproduconoalcuniadattamentidi naturabiochimica(processiossidativineimitocondrieprocessoossidativodeigrassi)edinaturaormonale (l'aumentodelledopaminebendorfine),cheabbassanoilivellidiT. Questi cambiamenti permettono di sopportare con maggiore facilità la fatica al lavoro strenuo tanto da provocare un senso di benessere chiamato euforia del corridore. Allo stesso tempo però le b endorfine inibirebbero l’ormone lutenizzante LH, che a sua volta cesserebbe di stimolare le gonadi a produrre testosterone. Allenamenti,chealivellomuscolaredeterminanounatrasmissioned’impulsiabassafrequenza,inibiscono la capacità di sviluppare movimenti che richiedono alte frequenze di stimolazione (stifness) e hanno una marcataazioneinibentedellaproduzionediT. Quanto detto ci deve far riflettere sull’opportunità dell’utilizzo di allenamento per la potenza aerobica in specialitàdovelaFEelaRFVsonopoilecapacitàchemaggiormentedeterminanolaprestazione,cosicome nelpugilato. 16 Quindinellapraticaesercitazionidicorsalentaeprolungatapotrebberoessereevitatedapartedelpugile soprattuttodalpugiledilettante. Qualorasivolesseroeffettuareesercitazioniaerobichenelpugilatosarebbeopportunoeseguirleinforma disparringcontinuatocondizionato,procedendopercircaventitrentaminutisenzapause. Anche l’eccessivo numero di riprese al sacco può generare condizioni non desiderate poiché coinvolge metabolismoaerobicoeabbassaperviadellafaticagliimpulsiditrasmissionemuscolare. Proprio l’eliminazione degli impulsi a bassa frequenza rappresenta già un fattore positivo in grado di migliorarelecapacitàdiforzadinamicamassima,resistenzaallaforzaveloceeforzaesplosiva.Ilpugilato rimaneunosportdisituazioneaciclico,chenonhabisognodistimoliciclici,cheinpartemodificherebbero ilsistemanervoso.Bisognaallenareilpugileesaltandopropriolasuacondizioneneuromuscolare,chelo portaacontinuiadattamentiall’avversariocheagisce. Mezziemetodiperl’allenamentodellaRFVeresistenzaspecificadelpugile Le prove di resistenza alla velocità sviluppano la capacità di mantenere elevata la velocità anche in un lavorointensoprotrattoneltempo.Essepossonoportareilpugileadunafrequenzadi200/220battitial minuto.Ciòprevedelasuddivisionedellavoroinbrevieripetutiperiodi,intercalaticonpausedirecupero altrettantobreviequindiincompleteeilrispettodeiseguentiprincipi: -l’intensità del lavoro deve risultare molto elevata con il rapido manifestarsi della fatica e l’atleta deve compiereancheunnotevolesforzodivolontàpermantenerelavelocitàilpiùpossibilevicinoalmassimo; -laduratadellavoronondevesuperarei30secondi; -laduratadellepausedopounaprimafasedistabilitàdeverisultaredecrescente; -lapausadeveavereuncaratteredirecuperoattivo,cioèbisognaevitareilriposoassoluto; -ilnumerodelleripetizioninonèsolitamentemoltoelevato.Sipuòallenarealsaccooconscatti. I metodi per l’allenamento della resistenza specifica e la resistenza alla forza veloce per il pugile sono: intervaltrainingecircuittraining. -allenamentoaintervalliointervaltraining: Alcuni esempi, al sacco 8 secondi al max della velocità e 24 secondi di recupero attivo (accelerazione), oppure30secal90percentodellavelocitae30secondidirecuperoattivo(resistenzaallavelocità). Significativi adattamenti prodotti dall’allenamento anaerobico e interval training sono l’incremento della capacità tampone del muscolo scheletrico, una maggiorazione delle riserve di fosfocreatina (instaura una funzione tampone nel muscolo, la creatina fa da tampone agli idrogenioni liberati dal acido lattico) e un incrementodellescortediglicogenomuscolare. Unaltrometododiallenamentoaintervaltrainingvalidoperlaboxesonogliscattiolacorsaconfartlek ,quest’ ultimo efficace per potenziare il cuore incrementare la portata cardiaca, facendo sì che maggiore 17 afflussodisanguericcodiossigenoraggiungaimuscoli.Inquestocasoillavoroinvelocitànondeveessere inferiore ai quindici secondi e non superiore alla sessanta, durata delle pause di recupero attivo da quarantacinque a novanta secondi; intensità dello sforzo tale da raggiungere circa 180 battiti e alla fine dellapausadirecuperononscenderesottoi120battiti. -allenamentoacircuitoCircuittraining: Dàlapossibilitàdiorganizzareindicielevatiediversificatidistimolifornendoconcretamente:-possibilitàdi introdurre esercitazioni di carattere generale o speciale oppure generale e speciale insieme; differenziazionidell’intensitàedelvolumedelcaricofralevariestazioni;-possibilitàdiripetereilgestodi garainparticolarestress. La durata complessiva di un circuito va dai due ai tre minuti; studi recenti hanno stabilito di non andare oltreidueminutie40secondi,poichésuperandotalelimitesubentranoiprocessiaerobici.Ilnumerodegli esercizi va in genere dai 6 ai 12. I carichi devono consentire un certo numero di ripetizioni alla massima velocitàpercuinonpossonoesserepesanti.Treilnumeroottimaledicircuitidacompiereinogniseduta. L’intervalloditempofraunoel'altrodeveessereattivoevadai6ai10minuti.Durantel’intervalloèbene eseguireesercizidisouplesse,comeilvuoto.Tempoutileperognieserciziocirca15secondi. “SONO TALMENTE VELOCE CHE IERI NOTTE,QUANDO HO SPENTO LA LUCE NELLA MIA CAMERA , HO TOCCATOL’INTERRUTTOREEDEROGiàALETTOPRIMACHELASTANZAFOSSEBUIA!” ALì 18 TERZOCAPITOLO Comeorganizzarealmegliolapreparazionedell’atletapugiledilettante. Inquestoelaboratoprendiamoinesameunpugiledilettanteélitechedimediagareggiaunavoltaalmese. Dalperiodoincuièpossibileallenarsiinpalestraedessereiscrittoalleriunionipugilistichepercombattere dobbiamoperòescludereilmesediagosto,unaventinadigiornifralafinediDicembreeiprimidiGennaio 19 (Natale, Capodanno, Epifania). Anche Luglio in genere può considerarsi un mese in cui si gareggia o ci si allena meno. Ma a parte queste poche settimane, un pugile dilettante dovrà quasi sempre essere al top dellaforma,datocomedetto,ilsuoimpegnoalmenomensilenellecompetizioniagonistiche. Periodizzazionedell’allenamento Siprenderàinesameunmacrociclodiunannodivisoin4fasi:laprimafaseèquellapreparatoriachevada AgostoametàSettembre,lasecondafaseèquelladiprimatransizionesecondametàdiSettembre,laterza fase che è quella di competizione che va da Ottobre a Giungo e la quarta fase e quella di seconda transizionecheriguardailmesediLuglio. PREPARATORIO: (Agosto-metàSettembre) PRIMATRANSIZIONE (metàSettembre) DICOMPETIZIONE: (Ottobre,Novembre,Dicembre,Gennaio,Febbraio,Marzo,Aprile,Maggio,Giugno) SECONDATRANSIZIONE (Luglio) Per quanto riguarda il mesociclo questo corrisponderà a ogni mese di allenamento e cioè un periodo di circa4settimanesuddivisosemprein4fasi. Eccounesempiodimesociclo: 1)primasettimana(periodopreparatorio) 2)metàdellasecondasettimana(periododiprimatransizione) 3)metàdellasecondasettimana,piùl’interaterzasettimana(periododicompetizione) 4)quartasettimana(periododisecondatransizione); Imicrocicliinvececorrisponderannoaognisettimanadiallenamentoeinquestocasosaràpiùopportuno suddividere ogni seduta giornaliera seguendo un percorso ondulatorio e non più lineare. Ad esempio è spessoosservabileinunapalestradiboxeunmicrociclodiunasettimanaorganizzatoinquestamaniera: Lunedì, allenamento di volume alto e moderata intensità (sacco, corda, corsa); martedì alta intensità e moderatovolume(guanti,sovraccarichi);mercoledìallenamentodimediaintensitàemediovolume(circuit training,saccoresistenzavelocità);giovedìaltaintensitàvolumemoderato(guanti,figure);venerdìvolume 20 medio intensità media (corda, sacco) sabato, alta intensità volume moderato (guanti), domenica riposo assoluto. Seinvecelagarac’èladomenicaallorasabatoriposoassoluto.Ovviamenteintensitàevolumevarianoa seconda che ci si trovi in un periodo preparatorio o di transizione o di competizione e dalla condizione dell’atletaedallesuespecifichenecessità.Adesempiopossonoesserepropostiancheduegiornidiriposoa settimana,sabatoedomenica. Ilmodelloondulatorioproponedunqueunapprocciochealternaunlavoro“,pesante,leggero,medio”e nonquindiunaumentogradualeprogressivodell’intensità,comeavvienenelmodellolineare,piùadattoal macrocicloemesociclo. LINEEGUIDAPERLEVARIEFASIDIPERIODIZZAZIONE PERIODOPREPARATORIO: In queste settimane vi sarà un grande volume di lavoro negli allenamenti anche se l’intensità sarà moderata.Ciòserviràperprepararel’atletaadaffrontareinseguitonelperiodocompetitivolavoriadalta intensità e un più moderato volume. In questo periodo, data la lontananza dalle gare (maggiore nel macrocicloeminorenelmesocicloomicrociclo)l’atletasosterràallenamentidifferentidaquellidelperiodo competitivo.E’statospiegatoneicapitoliprecedenticheilpugilenondevelavoraretropposullaresistenza aerobica ma molto di più sulla resistenza anaerobica, la forza esplosiva, la resistenza alla forza veloce, la potenza, ecc.… Ma nel periodo preparatorio (specialmente del macrociclo) gli è anche consentito di svolgereallenamentipiùviciniallaresistenzaaerobicarispettoaquelliusualieaddiritturaalcunesedutedi BODYBUILDINGinsalapesi. Piùprecisamentegliallenamenticonsigliatiinquestoperiodosono:corsaconfartlek;sparringcontinuato senza pause per 25 minuti; lavori in sala pesi con sovraccarichi; lavori al sacco di durata come sacco continuato; lavori pliometrici, corda lavori per il core. Chiaramente essendo nel macrociclo il periodo preparatorio molto più lontano dalla competizione, piuttosto che nel mesociclo o nel microcilo, il tempo dedicatoaquestotipodiallenamentisaràmaggiore. PERIODODICOMPETIZIONE: Ilvolumedegliallenamentiverràridottoeaumenteràinvecel’intensitàeanchel’attenzionesullatecnicae latattica. 21 I lavori prevalenti in questo periodo saranno infatti: lavori di resistenza alla velocità; di accelerazione; interval training; circuit training; power training; e almeno due volte a settimana guanti con sparring partnerefigureconcolpitoriconmaestro,piùunavoltaogni10giornilavoridipotenzainsalapesi. PERIODOTRANSITORIO: Si diminuirà sia l’intensità sia il volume dell‘allenamento e inoltre si consiglia, specialmente in quello di seconda transizione di svolgere attività ricreative differenti dalla boxe, come il tennis, il nuoto, per ricaricare sia la testa che il fisico. In questo periodo è consigliabile anche introdurre alcune sedute di streatching. 22 Conclusioni Abbiamodescrittosiacosailpugiledevefaresiaquandodevefarloperottenereilmassimodelrisultato dagliallenamenti.Neiprimicapitoliabbiamodettoqualisonolecaratteristichecheunpugiledeveaveree comepuòmigliorarleconallenamentispecifici,descrivendoquestiultimiqualisianoecheeffettiabbiano sullasuapreparazione. Nell’ultima parte invece abbiamo osservato quali sono i criteri e le linee guida per organizzare gli allenamenti nel lungo e nel breve periodo: macrociclo, mesocicli, microcicli. Con l’obiettivo sempre di arrivare a gareggiare al top della condizione atletica, proponendo quella che sembra essere la migliore soluzionedaadottarenellaprogrammazionedegliallenamentiperpugilidilettanti. Ovviamente tutte queste informazioni offrono una guida per la preparazione di questi atleti, ma poi la realtàècosìvariabilechenonèpossibileridurretuttoaschemistandardizzatiequindimoltostaanchealla discrezionedeivaripreparatoriatleticiealledifferenzesoggettivefraivaripugili. 23