Febbre suina: cos'è e come si evita Il Centro per la prevenzione e la cura sanitaria ha distribuito regole e informazioni utili agli abitanti delle zone colpite dal virus. Il Centro per la Prevenzione e la cura sanitaria ha pubblicato sulla sua pagina web alcune informazioni utili sull'influenza suina che, dopo aver fatto 60 morti in Messico, sta suscitando panico negli Stati Uniti. «L'unico modo certo per evitare il contagio -informa il centro- è quello di sottoporsi al vaccino». Nel frattempo, comunque, esistono alcune semplici regole da rispettare che riducono i rischi di contrarre la malattia e soprattutto esistono informazioni utili circa l'origine e la diffusione della malattia che servono per evitare allarmismi inutili. Che co'è l'influenza suina? La “febbre suina” è un problema respiratorio tipico dei maiali causato da un tipo particolare di virus influenzale (tipo A). Episodi di questa malattia sono piuttosto frequenti tra i suini, Le persone normalmente non vengono contagiate ma un’infezione di questo tipo è comunque possibile. Le probabilità di contrarre la malattia sono più alte nel caso di persone che lavorano a contatto stretto con gli animali ma, dopo il primo malato, il virus si propaga velocemente da una persona all’altra. In America i primi casi di contagio si sono registrati tra la fine di marzo e l’inizio di aprile In Sud Carolina e Texas. Quali sono i segnali e i sintomi della malattia sulle persone? I sintomi della “febbre suina” sugli esseri umani sono simili ai sintomi di una normale influenza e includono febbre, tosse, spossamento, mal di testa, nausea e affaticamento. Molte delle persone colpite dal virus suino sono state colpite da diarrea e vomito persistenti. Come si può essere infettati? Il contagio può avvenire in due modi: o attraverso il contatto con suini infetti o attraverso il contatto con persone malate. Le persone affette dalla malattia sono considerate contagiose per tutto il tempo dell’influenza e fino a sette giorni dopo la completa sparizione dei sintomi. I bambini, soprattutto, sono potenzialmente contagiosi anche per lunghi periodi. Si può essere contagiati mangiando carne suina? E’ impossibile contrarre il virus attraverso il contatto con la carne di maiale. Mangiare carne suina debitamente trattata e cotta non crea nessunissimo problema. Quali sono le regole basilari per evitare il contagio? In primo luogo è meglio evitare contatti troppo ravvicinati, specialmente con persone influenzate. Viceversa nel caso ci si ammalasse, anche solo di un normale raffreddore, è consigliabile evitare di uscire per non entrare in contatto con altre persone. Un altro consiglio è quello di coprire con un panno o un semplice fazzoletto il naso e la bocca in caso di tosse o sternuti per prevenire le persone che si trovano nelle zone circostanti. Oltre a queste precise indicazioni è necessario anche rispettare alcune regole igieniche basilari come lavarsi bene e spesso le mani, soprattutto dopo essere entrati in contatto con estranei, ed evitare di toccarsi gli occhi o la bocca con le mani sporche. In conclusione il Cdc invita ad essere attivi psicologicamente, evitando di farsi prendere dal panico, e fisicamente mangiando cibi sani e nutrienti. Febbre suina/ Cos'è, come si trasmette, c'è un vaccino? scheda di Apcom Almeno 20 decessi accertati in Messico, altri 42 quelli sospetti Parigi, 25 apr. (Apcom) - La febbre suina, che ha causato finora almeno 20 decessi e 42 casi di morte sospetti in Messico, e otto casi non mortali negli Stati Uniti, ha suscitato grande allarme tra le autorità sanitarie mondiali, che temono un pandemia umano. Che cos'è la febbre suina? Si tratta di una malattia respiratoria dei maiali da allevamento, un virus influenzale di tipo A/H1N1 che può diffondersi rapidamente. Si può trasmettere all'uomo? La febbre suina si trasmette occasionalmente all'uomo, in genere se è venuto in contatto con il maiale. Ci si può infettare mangiando carne suina? No. La temperatura di cottura (71° celsius) distrugge virus e batteri, precisano dal Centro Usa di controllo delle malattie. Si può trasmettere da uomo a uomo? Ci sono già stati dei casi di trasmissioni da uomo a uomo. Negli Stati Uniti si registrarono due decessi nel 1976 e 1988. Il Centro Usa di controllo delle malattie ha riportato il 17 aprile due casi riguardanti due bambini di 9 e 10 anni, che non erano entrati in contatto con maiali. Si tratta di un nuovo tipo di febbre suina? Come accade nell'uomo, i virus influenzali mutano continuamente anche nei maiali. Tuttavia, i maiali hanno nelle loro vie respiratorie ricettori sensibili ai virus influenzali suini, umani e aviari. I maiali possono così fungere da "incubatrice", favorendo la comparsa di nuovi virus influenzali, tramite nuove combinazioni genetiche, nel caso di contaminazioni simultanee. Tali virus ibridi fanno temere la comparsa di un nuovo virus influenzale, virulento come la febbre aviaria ma trasmissibile come l'influenza umana. Questo tipo di virus, sconosciuto dal sistema immunitario umano, potrebbe avere le caratteristiche necessarie per scatenare una pandemia di febbre. Quali sono i paesi interessati al momento? Oltre a Messico e Stati Uniti, le autorità sanitarie di Perù, Cile e Costa Rica hanno attivato piani di monitoraggio sanitario. In Canada non è stato registrato alcun caso, ma il ministro della Sanità, Leona Aglukkaq, ha sollecitato grande attenzione. Esiste un vaccino contro questa malattia? Sì, per i maiali. Sì e no per l'uomo. Secondo le autorità messicane, che citano l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), il vaccino corrisponde ancora a un ceppo precedente del virus, per cui sarebbe poco efficace. Tuttavia, "la produzione di un vaccino è possibile se viene identificato il virus", ma ci vorrà "un po' di tempo", ha detto l'Oms. Nel frattempo, risulta efficace il Tamiflu, già utilizzato contro la febbre aviaria. Il vaccino contro l'influenza stagionale umana non protegge contro la febbre suina. Perché l'Oms ha lanciato l'allarme? Perché ci sono casi umani legati a un virus di febbre animale, ma anche per la dimensione geografica dei casi denunciati finora e "dell'età insolita dei gruppi colpiti", ha precisato l'Oms. (fonte Afp) Febbre suina, cosa è, sintomi, cura Il termine è riferito ai casi di influenza provocati da trasmissione endemica di Orthomyxoviruses dai suini all’uomo. I virus sono denominati Swine influenza viruses (SIV). La distinzione non è basata sulla filogenesi. I ceppi SIV isolati finora sono stati classificati come Influenzavirus C o come uno dei numerosi sottotipi dell’Influenzavirus. Al momento i sintomi hanno molti tratti in comune con quelli della normale influenza, prevalentemente a carattere respiratorio, accompagnati talvolta da nausea, vomito e diarrea. Tuttavia al momento non si conosce perfettamente né l’estensione né si hanno sufficienti informazioni sul particolare ceppo di influenza umana derivata da quella suina. Per la cura sembrano essere efficaci i comuni antivirali come il Tamiflu. Il virus è stato isolato e si sta procedendo allo produzione di un vaccino.«Stiamo analizzando la sequenza nucleotidica e ci stiamo attivando per il vaccino», ha detto il direttore del Centro Novartis Vaccines and Diagnostics di Siena, che si pensa non potrà essere disponibile prima di sei mesi Il sottosegretario alla Salute assicura che l'Italia è già attrezzata e insieme all'Oms sta anche valutando l'ipotesi dei vaccini Fazio: "Pronti i farmaci antivirali abbiamo già 40 milioni di dosi" Non vietati, ma sconsigliati i viaggi nelle zone a rischio: "In ogni caso è meglio evitare i luoghi molto affollati. Se ci sono sintomi, farsi controllare subito" ROMA - In Italia ci sono dosi sufficienti di farmaci antivirali specifici per contrastare i peggiori effetti della febbre suina. Ad assicurarlo è il sottosegretario al Welfare Ferruccio Fazio- "Abbiamo 40 milioni di dosi - ha detto a Radio Capital - delle quali 10 milioni già pronte, e 30 mila da incapsulare, ma comunque utilizzabili in caso di urgenza". Fazio ha assicurato che si tratta degli antivirali specifici, in grado cioè di contrastare il virus di questo nuovo tipo di influenza. Ma il ministero, ha aggiunto il sottosegretario, si sta anche attrezzando per le eventuali vaccinazioni: "Stiamo valutando adeguate strategie vaccinali e contiamo di avere la situazione sotto controllo. Poi, in collaborazione con l'Oms, stiamo agendo in sintonia con tutti i Paesi Europei". La situazione sembra sotto controllo, anche se è stata creata una unità di crisi. Dal momento che l'influenza dei maiali sta colpendo soprattutto persone tra i 25 e i 40 anni, le fasce della popolazione più a rischio -i bambini e gli anziani - sono parzialmente difesi dai vaccini influenzali ordinari. "Ci stiamo preparando da anni, fin dai tempi dell'aviaria -sostiene Fazio- ad affrontare un'eventuale pandemia di influenza". I viaggi. Il ministero della Salute al momento non vieta i viaggi in Messico, ma, come la Farnesina, li sconsiglia: "E comunque suggeriamo di evitare situazioni di grande affollamento, come i mercati o le sale cinematografiche, dove c'è più rischio di contagio", dice Fazio. Un invito a chi ritorna dal Messico dal Texas o da altre zone nelle quali ci sono già stati casi di febbre suina: "Se ci sono sintomi influenzali, è meglio farsi controllare subito, ci sono già diversi 'medici sentinella'". A Fiumicino prime rinunce. Era in partenza un charter per Cancun: due sposini hanno rinunciato alla loro luna di miele. Altri passeggeri sono regolarmente partiti, ma crescono le cancellazioni di prenotazione. La carne. Non è il caso, assicura il sottosegretario, di eliminare la carne di maiale dall'alimentazione: "Il nostro maiale è assolutamente sicuro, lo diciamo con certezza. Non esiste alcun pericolo. L'influenza suina si prende prima da contaggio dal maiale, e poi da uomo a uomo. E' un virus nuovo e quindi parzialmente sconosciuto: ma sicuramente non si prende mangiando carne cotta di maiale. Poi noi non importiamo carne dal Messico e quindi non esiste nessuno spazio per pensare che i nostri maiali non siano sicuri". 24ORE - ESTERI Citta' del Messico, 08:27 INFLUENZA SUINA: IN MESSICO ALMENO 103 I MORTI Il governo messicano ha quantificato in 103 il numero dei decessi che si sospetta siano dovuti all'epidemia da febbre suina. Sono 1.614 le persone ricoverate in ospedale. Il ministro della Salute, Jose' Angel Cordova, ha assicurato che continua l'attivita' di prevenzione e la distribuzione di antivirali. (27 aprile 2009)