Sintomi e cura febbre suina (Influenza A/H1N1)

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Sintomi e cura febbre suina (Influenza A/H1N1)
Scritto da Ale
Domenica 17 Maggio 2009 18:08
Salgono di 1000 persone, a 8.451, i casi di influenza "A" conclamati nel mondo. E' l'ultimo
aggiornamento dell'Oms secondo cui anche le vittime sono balzate a 72 dalle 65 di venerdì.
Continuano a essere gli Usa il Paese con più casi, pari a 4.714 con 4 morti, seguito dal
Messico, 2.895 casi e 66 morti. Due nuovi Paesi si sono inoltre aggiunti alla lista delle nazioni
contagiate, Ecuador e Perù. Mentre stamane sono stati confermati primi casi di H1N1 in
Giappone, Turchia e India.
[ Salute Sicilia ]
Il quesito che tutti si pongono è quali sono i sintomi specifici della febbre suina?
Purtroppo non è facilmente distinguibile dalla comune influenza, infatti i sintomi hanno molti
tratti in comune, prevalentemente è a carattere respiratorio, febbre sopra i 38 gradi,
accompagnati
talvolta da raffred
dore, mal di gola, tosse,
nausea,
vomito e diarrea
.
Tuttavia è bene chiarire che chi avverte questi sintomi non deve preoccuparsi
eccessivamente
per due motivi. In primo luogo ci sono ancora casi
sporadici di Pacifica, la forte influenza che lo scorso inverno ha colpito milioni di persone nel
nostro Paese. E, in secondo luogo, perché in questo periodo sono molto diffusi virus
parainfluenzali, caratterizzati da una sintomatologia simile ma molto più lieve. Raffreddore,
tosse e qualche linea di febbre.
La caratteristica tipica che crea sospetto è l’essere stato negli ultimi 7 giorni in uno dei
paesi a rischio
(Messico e USA) o con soggetti
giunti da quei paesi e che poi si sono ammalati. Il soggetto che può trasmettere la malattia può
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Scritto da Ale
Domenica 17 Maggio 2009 18:08
non avere i sintomi, perchè ancora in incubazione o convalescente. Una volta appurato questo
rischio è bene informare il proprio medico di famiglia ed evitare di avere rapporti stretti con i
propri familiari.
Per evitare l’infezione non bastano le comuni mascherine ma occorrono quelle chirurgiche che
però rendono difficile la respirazione. I consigli per non ammalarsi sono quelli consueti in questi
casi: evitare di andare nei paesi d’origine della malattia, non frequentare luoghi affollati. La
febbre suina si trasmette per via area. Quindi con colpi di tosse e starnuti, e stando in luoghi
chiusi, umidi e affollati. Per cui
chi mangia maiale non
corre nessun rischio.
Il
vaccino attualmente in vendita
non
è efficace contro l’influenza suina, probabilmente sarà disponibile tra 6 mesi.
Nel caso in cui i sintomi vengano rilevati è necessario, e urgente, recarsi in centri ospedalieri
che hanno laboratori in grado di fare la diagnosi rapida di un virus influenzale. In questi
laboratori vengono effettuati prelievi con un tampone faringeo, un aspirato naso-faringeo e un
prelievo del sangue. Non si attende la positività certa al virus ma si procede subito alla cura.
- Cura
Ferruccio Fazio, ha detto: “Ci attendiamo a breve i primi casi anche in Italia, ma siamo tranquilli
perché abbiamo visto l’evoluzione clinica negli altri Paesi. Questo virus si sta dimostrando poco
aggressivo, inferiore a una normale influenza”.
Zanamivir e Oseltamivir sono i farmaci che si sarebbero dimostrati efficaci contro campioni
virali della nuova malattia. Il primo sembra godere di maggiore fiducia poichè, nell’ultima
influenza invernale l’Oseltamivir non ha dato buoni risultati nel 90% dei casi, contrariamente al
Zanamivir. Sono farmaci che vengono usati solo per il trattamento di persone che a causa delle
loro precarie condizioni di salute rischiano di peggiorare a causa del’influenza. Questi farmaci
hanno anche potenziali effetti collaterali per cui devono essere presi sotto controllo
medico
. Mai
assumerli preventivamente.
L’OMS ha perso molta credibilità, il virus non sembra è così virulento come è stato giudicato
alla fine di aprile. Qualcuno sospetta pressioni di case farmaceutiche, effettivamente alcuni
sono guariti addirittura senza uso dei comuni farmaci!
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Scritto da Ale
Domenica 17 Maggio 2009 18:08
In conclusione non bisogna sottovalutarla, ma nemmeno spaventarsi. E' curabile quasi come
tutte le altre influenze, l'importante è curarsi.
Infatti ancora oggi, ad ogni epidemia la “banale” influenza uccide nella sola Italia 8.500
persone,
soprattutto anziani e se si
contano i
morti da influenz
a
o
complicanze della stessa in tutto il pianeta, i numeri appaiono ben altro che tranquillizzanti, ben
mezzo milione di
morti
all’anno
.
C’è, invece, molto da inquietarsi per i paesi sottosviluppati, dove non è facile trovare le
medicine antivirali. In quei paesi, dove non c’è un servizio sanitario efficace e la gente non può
permettersi delle cure, potrebbe consumarsi l’ennesima ecatombe. Fonte:
www.saluteme.wordpress.com
------ aggiornamento 6/6/2009
Come già pronosticato a metà maggio in vari articoli su www.saluteme.wordpress.com, il virus è
stato sopravvalutato, forse dolosamente, dall'OMS.
Livello 5. Cinque su sei: un passo dal baratro, quindi. L'allarme febbre suina viene gridato ai
quattro venti dall'Organizzazione mondiale della sanità. E la gente si spaventa. Ovvio, no?
Quando a gridare più forte di tutti è la massima autorità mondiale, non si può poi pretendere
che l'opinione pubblica non si allarmi. Invece, ecco qui un virus blando, pericoloso sulla carta
ma di fatto attutito. Ed ecco una gran brutta figura, fatta in prima persona dal colosso di Ginevra
che resta al palo, col suo livello 5. E la febbre messicana rivela impietosamente che una o due
cose che sono successe a Ginevra negli ultimi vent'anni
hanno messo in pericolo la credibilità dell'organizzazione chiamata a vigilare nientemeno
che sulla salute del mondo
..
Questa pandemia, paventata, si aggiunge alla vergogna dell'aviaria, quando l'Indonesia ha
sbattuto le porte in faccia all'Oms, accusandola di aver ceduto alla farmaceutica australiana Csl
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Scritto da Ale
Domenica 17 Maggio 2009 18:08
i frammenti del virus influenzale, grazie ai quali l'industria avrebbe prodotto e brevettato un
vaccino contro la temuta influenza, poi dimostratasi un bluff.
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Tamiflu efficacia non dimostrata 
Influenza A-h1n1 falsità senza fine 
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