i g t c unità c3 obiettivo Scoprire che la periodicità degli elementi dipende dal numero atomico e non dalla massa x÷ –+ La tavola periodica degli elementi L tavola di Mendeleev 1 La e la scoperta della periodicità Dopo alcuni tentativi di classificazione degli elementi fino ad allora noti, sulla base delle scarse conoscenze delle loro proprietà chimiche e fisiche, Mendeleev in Russia e, indipendentemente, L. Meyer in Germania, scoprirono che le proprietà degli elementi sono “periodiche”, cioè si ripetono a intervalli regolari quando gli elementi vengono ordinati in funzione delle loro masse atomiche crescenti. Sulla base di questa scoperta nel 1869 Mendeleev mise a punto la sua tavola periodica dove collocò tutti gli elementi allora noti, ordinandoli in funzione della massa atomica crescente. Ottenne così otto colonne, in ognuna delle quali venivano a trovarsi elementi che presentavano spiccate analogie nelle loro proprietà. Quando l’ordine sembrava interrotto, dovette lasciare spazi vuoti nell’attesa che altri elementi venissero scoperti per riempirli. Mendeleev riuscì addirittura a predire la massa atomica di elementi ancora ignoti e anche le loro proprietà in base alla posizione che avrebbero dovuto occupare nella tavola. Egli chiamò ekaboro, ekalluminio ed ekasilicio tre elementi, le cui proprietà coincidevano perfettamente con quelle dello scandio, del gallio e del germanio, scoperti sei anni più tardi. La sorprendente corrispondenza tra le previsioni fatte e le caratteristiche trovate per gli elementi mancanti costituì una formidabile conferma della periodicità delle proprietà chimiche degli elementi. KXY%(<c\d\ek`gi\m`jk`[XD\e[\c\\m ekaboro massa atomica = 44 ekalluminio =`^%( CXkXmfcXg\i`f[`ZX [`D\e[\c\\m% ekasilicio densità *ossido = 3,50 massa atomica = 68 densità = 6 massa atomica = 72 densità = 5,50 <c\d\ek`jZfg\ik``ej\^l`kf massa atomica = 44,96 densità ossido = 3,86 gallio massa atomica = 69,72 densità = 5,96 germanio massa atomica = 72,60 densità = 5,47 scandio * la densità è espressa in g/cm3 La scoperta di Mendeleev non riusciva però a spiegare alcune apparenti anomalie. Il cobalto, per esempio, pur avendo massa atomica maggiore di quella del nichel, possiede delle proprietà che nella tavola periodica porterebbero a collocarlo prima di questo elemento. ('' modulo c i g t c La struttura della materia x÷ –+ Quasi mezzo secolo più tardi Moseley, con i suoi esperimenti sull’emissione di raggi X da parte degli elementi sottoposti a radiazioni ad alta energia, scoprì che la carica nucleare degli atomi cresce di un’unità passando da un elemento al successivo nella tavola periodica. Per spiegare il ripetersi periodico delle proprietà degli elementi, Moseley suggerì che questi andassero sistemati in funzione della carica nucleare crescente anziché della massa atomica, come aveva ipotizzato Mendeleev. In tal modo la posizione corretta del cobalto (Z = 27) è proprio quella che precede il nichel (Z = 28), dal quale, appunto, differisce per una unità di numero atomico. Pertanto, la legge periodica stabilisce che: c\gifgi`\k~[\^c`\c\d\ek`i`Zfiifefg\i`f[`ZXd\ek\hlXe[f ^c`\c\d\ek`m\e^feffi[`eXk`j\Zfe[f`ccfifeld\ifXkfd`Zf Zi\jZ\ek\% Clicca qui per eseguire il test interattivo -.!*ÊÊÍgÄÍÊ^ÊSÍÀ Stabilisci Stabilis isci se le seguenti nti affe affermazioni sono vere(V) o false(F). 1. Secondo Mendeleev, le proprietà degli elementi ricorrono periodicamente quando vengono ordinati in funzione delle loro masse atomiche crescenti. obiettivo Conoscere la periodicità delle proprietà degli elementi correlata alla loro configurazione elettronica esterna 2. Moseley suggerì che gli elementi V F nella tavola periodica andassero sistemati in funzione del numero atomico crescente. V F 2 LLa tavola periodica moderna Esaminando la configurazione elettronica dei primi 20 elementi, secondo il modello di Bohr, scopriamo una caratteristica assai importante: la periodica distribuzione degli elettroni nel livello più esterno. Infatti, se confrontiamo le configurazioni elettroniche dell’idrogeno (H), del litio (Li), del sodio (Na) e del potassio (K) riportate nello schema qui sotto, possiamo notare che tutti e quattro gli elementi hanno in comune il fatto di avere un solo elettrone nel livello più esterno. H 3 Li 11 Na 19 K 1 1s1 1s2 1s2 1s2 2s1 2s22p6 3s1 2s22p6 3s23p6 4s1 Analogamente, se confrontiamo le configurazioni elettroniche del berillio (Be), del magnesio (Mg) e del calcio (Ca), scopriamo che questi elementi possiedono due elettroni nel loro ultimo livello energetico, mentre, se confrontiamo la configurazione elettronica del boro (B) con quella dell’alluminio (Al), notiamo che entrambe presentano tre elettroni nel livello esterno. Be 12 Mg 20 Ca 1s2 1s2 1s2 2s2 2s22p6 3s2 2s22p6 3s23p6 4s2 B 13 Al 1s2 1s2 2s22p1 2s22p6 3s23p1 4 5 Questa caratteristica è valida anche per gli elementi che presentano configurazioni elettroniche esterne con quattro, cinque, sei, sette e otto elettroni e per tutti gli altri elementi oltre il ventesimo. i g t c unità c3 La tavola periodica degli elementi x÷ –+ Da quanto osservato scaturisce che: c\jkilkkli\\c\kkife`Z_\\jk\ie\[\^c`\c\d\ek`j`i`g\kfef g\i`f[`ZXd\ek\f^e`hlXcmfckXj`ZfeZcl[\`ci`\dg`d\ekf [`lec`m\ccfg\i`e`q`Xie\leXckif% Di conseguenza possiamo dedurre che la causa della periodicità degli elementi va attribuita proprio alle strutture elettroniche più esterne dei loro atomi che, come abbiamo visto, si ripetono periodicamente. Pertanto: m`\e\Z_`XdXkf^ljZ`f[`mXc\eqX`cc`m\ccfg`\jk\ief[`\e\i^`X\# XeXcf^Xd\ek\#\c\kkife`[`mXc\eqX^c`\c\kkife``e\jjfZfek\elk`% I gruppo 1 VIII gruppo 2 H He 1 Periodo 1o strato II gruppo 3 Li 4 III gruppo IV gruppo Be 5 B 6 Mg 13 Al 14 C V gruppo 7 VI gruppo VII gruppo N 8 O 9 P 16 S 17 F 10 Ne Cl 18 Ar 2 Periodo 2o strato 11 Na 12 Si 15 3 Periodo 3o strato 1 elettrone di valenza 2 elettroni di valenza 3 elettroni di valenza 4 elettroni di valenza 5 elettroni di valenza 6 elettroni di valenza 7 elettroni di valenza 8 elettroni di valenza (eccetto He) I periodi Sulla base del nuovo criterio di classificazione gli elementi vengono collocati in ordine di numero atomico crescente, incasellati in file orizzontali dette periodi, il cui numero progressivo corrisponde al livello di riempimento. Ogni nuovo periodo inizia con un elemento che ha un solo elettrone in un nuovo livello principale di energia. Pertanto l’idrogeno H inizia il primo periodo, il litio Li inizia il secondo periodo, il sodio Na inizia il terzo periodo e così via fino al settimo periodo, essendo sette i livelli energetici disponibili. Tenendo conto del numero massimo di elettroni che ogni livello può ospitare, possiamo così costruire la tavola periodica: il primo periodo conterrà soltanto due elementi, l’idrogeno, H, e l’elio, He, perché due al massimo sono gli elettroni appartenenti al primo livello; il secondo periodo conterrà otto elementi, dal litio, Li, al neon, Ne, perché otto sono al massimo gli elettroni permessi nel secondo livello; il terzo periodo dovrebbe contenere diciotto elementi, essendo diciotto gli elettroni che al massimo possono disporsi nel terzo livello. Come si è visto, però, il sottolivello 3d segue il 4s nel diagramma energetico per cui nel terzo periodo avremo soltanto otto elementi, corrispondenti al riempimento dei sottolivelli 3s e 3p. I dieci elementi, dallo scandio, Sc, allo zinco, Zn, corrispondenti al riempimento del sottolivello 3d, si trovano invece nel quarto periodo. Gli elementi che riempiono il sottolivello 3d, ma anche quelli che riempiono il 4d e il 5d, sono detti elementi o metalli di transizione e si distinguono, rispettivamente, in elementi della prima serie di transizione (3d ), della seconda serie (4d ) e della terza serie (5d ). ('( (') modulo c i g t c La struttura della materia x÷ –+ Analogamente, gli elementi che utilizzano i sottolivelli 4f e 5f costituiscono due serie di 14 elementi ciascuna, che vengono denominate rispettivamente serie dei lantanidi e degli attinidi. Queste due file, per comodità, nella tavola vengono rappresentate in basso. I gruppi Dopo aver disposto gli elementi lungo i periodi e aver collocato i periodi uno sotto l’altro, si ottengono otto colonne verticali dette gruppi, al cui interno troviamo elementi che possiedono uguale numero di elettroni nel livello più esterno. Questi elementi presentano analoghe proprietà chimiche e pertanto si dice che appartengono alla stessa “famiglia chimica” e fanno parte dello stesso gruppo. Così, per esempio, al primo gruppo appartengono gli elementi che hanno un solo elettrone nel livello esterno. Essi costituiscono la famiglia dei metalli alcalini, ad eccezione dell’idrogeno che presenta proprietà chimiche nettamente diverse, dal momento che nel primo livello, a differenza degli altri, possono stare al massimo due elettroni. Al secondo gruppo troviamo gli elementi con 2 elettroni esterni che fanno parte della famiglia dei metalli alcalino-terrosi. Analogamente, nel terzo gruppo troviamo gli elementi con 3 elettroni nel livello di valenza e così fino ad arrivare al settimo gruppo, dove troviamo gli elementi appartenenti alla famiglia degli alogeni che hanno 7 elettroni nell’ultimo livello. Nell’ottavo gruppo, infine, troviamo i gas nobili, gli elementi cioè che hanno la configurazione esterna completa. =`^%) :cfif#Yifdf\`f[`f XggXik\e^fefXc^ilggf[\^c`Xcf^\e`% Le notazioni di Lewis Per evidenziare gli elettroni appartenenti al livello di valenza, G.N. Lewis ha proposto una semplice e comoda rappresentazione che utilizza il simbolo chimico dell’elemento circondato da “puntini” corrispondenti agli elettroni di valenza. Utilizzando le notazioni di Lewis per atomi che hanno soltanto elettroni negli orbitali s e p dell’ultimo livello, possiamo notare che il numero di “puntini” corrisponde proprio al gruppo di appartenenza della tavola periodica, con la sola eccezione dell’elio che, pur avendo soltanto due elettroni nell’ultimo livello, viene collocato nell’ottavo gruppo in quanto, come il neon e l’argon, ha completato il suo livello esterno con la sua configurazione elettronica 1s2. KXY%)EfkXq`fe`[`C\n`j[\`gi`d`(/\c\d\ek` Gruppo I II III IV V VI VII VIII primo periodo H He secondo periodo Li Be B C N O F Ne terzo periodo Na Mg Al Si P S Cl Ar Na Mg Ca 21 Sc 44,9559 3 22 Ti 47,90* 4 Idrogeno 0,30 313 2,1 H 1,0079 elettronegatività (secondo Pauling) simbolo 23 V 50,9414* 5 24 Cr 51,996 6 25 Mn 54,9380 7 26 Fe 55,847* 8 27 Co 58,9332 9 28 29 Cu 63,546* 11 non metalli semimetalli metalli 58,70 Ni 10 ELEMENTI DI TRANSIZIONE energia di ionizzazione in kcal/mole raggio atomico in Å 1 massa atomica 30 Zn 12 6 C 12,011 7 N 14,0067 V 15 VII 17 567 Elio 0,93 O F Ne 8 15,9994* 9 18,99840 10 20,179* VI 16 Si P S Cl Ar Ga Ge As Se Br Kr Alluminio Silicio Fosforo Zolfo Cloro Argon 0,98 1,10 1,04 0,99 1,43 1,17 138 1,5 188 1,8 254 2,1 239 2,5 300 3,0 363 65,38 31 69,72 32 72,59* 33 74,9216 34 78,96* 35 79,904 36 83,80 Al Boro 0,88 B 10,81 IV 14 He 4,00260 VIII Carbonio Azoto Ossigeno Fluoro Neon 0,77 0,70 0,71 0,66 0,64 191 2,0 260 2,5 335 3,0 314 3,5 402 4,0 497 13 26,98154 14 28,086* 15 30,97376 16 32,06 17 35,453 18 39,948* 5 III 13 2 18 Sr Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd In Sn Sb Te I Xe 90 0,7 Ra Radio 2,20 Fr Francio 2,70 87 *La Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg Tl Pb Bi Classificazione dei gruppi comunemente usata. 0,9 1,1 * ATTINIDI ** LANTANIDI Attinio 2,00 **Ac 140,12 Pr Nd 59 140,9077 60 144,24* 61 1,3 1,5 Pa Protoattinio Th Torio 1,65 Cerio 1,65 Ce [145] Pm 62 150,4 Sm 63 151,96 Eu U Uranio 1,42 1,7 Np 1,3 Nettunio Pu 1,3 Plutonio Am 1,3 Americio Po Polonio 1,40 2,0 At Astato 1,40 Gd Tb Dy Curio Cm Bk Berkelio Cf Californio Es 1,2 [254] Einsteinio 99 Olmio 1,58 Ho 1,2 Fm Fermio Md Mendelevio 174,97 Lu Nobelio No Laurenzio Lr Lutezio 1,56 1,1 115 1,2 [259] 103 [260] Itterbio Yb 1,2 143 [258] 102 Tulio 1,56 Tm 100 [257] 101 Erbio 1,57 Er Rn Radon 2,2 248 64 157,25* 65 158,9254 66 162,50* 67 164,9304 68 167,26* 69 168,9342 70 173,04* 71 Praseodimio Neodimio Promezio Samario Europio Gadolinio Terbio Disprosio 1,65 1,64 1,62 1,85 1,61 1,59 1,59 1,1 133 1,1 145 1,2 133 1,2 131 1,1 155 1,2 157 159 129 142 [251] 90 232,0381 91 231,0359 92 238,029 93 237,0482 94 [244] 95 [243] 96 [247] 97 [247] 98 58 Tungsteno Afnio Tantalio Renio Osmio Iridio Platino Oro Mercurio Tallio Piombo Bismuto Lantanio (Wolframio) 1,57 1,43 1,37 1,37 1,34 1,35 1,38 1,44 1,50 1,71 1,75 1,46 1,88 0,7 120 0,9 129 1,3 138 1,5 184 1,7 182 1,9 201 2,2 212 2,2 207 2,2 213 2,4 241 1,9 141 1,8 171 1,8 185 1,9 1,1 127 [227] [223] 88 226,0254 89 Ba Bario 2,17 Cs Cesio 2,62 Stronzio Ittrio Zirconio Niobio Molibdeno Tecnezio Rutenio Rodio Palladio Argento Cadmio Indio Stagno Antimonio Tellurio Iodio Xenon 1,31 1,41 1,37 1,33 2,15 1,80 1,57 1,41 1,36 1,32 1,33 1,34 1,38 1,44 1,49 1,62 1,40 0,8 131 1,0 152 1,2 160 1,4 156 1,6 166 1,8 167 1,9 173 2,2 178 2,2 192 2,2 175 1,9 207 1,7 133 1,7 169 1,8 199 1,9 208 2,1 241 2,5 280 96 [209] 85 [210] 86 [222] 55 132,9054 56 137,34* 57 138,9055* 72 178,49* 73 180,9479* 74 183,85* 75 186,207 76 190,2 77 192,22* 78 195,09* 79 196,9665 80 200,59* 81 204,37* 82 207,2 83 208,9804 84 Rubidio 2,44 Rb Manganese Potassio Calcio Scandio Titanio Vanadio Cromo Ferro Cobalto Nichel Rame Zinco Gallio Germanio Arsenico Selenio Bromo Kripton 1,12 1,21 1,17 1,14 2,31 1,97 1,60 1,46 1,31 1,25 1,26 1,25 1,24 1,28 1,33 1,22 1,22 1,29 100 0,8 141 1,0 151 1,3 158 1,5 156 1,6 156 1,6 171 1,5 182 1,8 181 1,8 176 1,8 178 1,9 216 1,6 138 1,6 187 1,8 231 2,0 225 2,4 273 2,8 323 [99] 44 101,07* 45 102,9055 46 106,4 47 107,868 48 112,40 49 114,82 50 118,69* 51 121,75* 52 127,60* 53 126,9045 54 131,30 37 85,4678* 38 87,62 39 88,9059 40 91,22 41 92,9064 42 95,94* 43 K Sodio Magnesio 1,86 1,60 117 0,9 177 1,2 19 39,098* 20 40,08 Classificazione dei gruppi secondo la IUPAC (1986) che suggerisce la numerazione progressiva da 1 a 18. 7 6 Be 9,01218 Berillio 1,11 124 1,0 215 1,5 11 22,98977 12 24,305 Litio 1,52 Li 4 II 2 numero atomico TAVOLA PERIODICA DEGLI ELEMENTI x÷ –+ 5 4 3 2 H 1,0079 I ss Idrogeno 0,30 313 2,1 3 6,941* gruppi periodi 1 1s i g t c unità c3 La tavola periodica degli elementi ('* ('+ modulo c i g t c La struttura della materia x÷ –+ La tavola in blocchi Come è facile osservare, la tavola periodica è una sorta di mappa che permette di ricavare la configurazione elettronica degli elementi. Essa può essere anche suddivisa in blocchi, ognuno dei quali fa riferimento al riempimento di un particolare sottolivello. Così al blocco s corrispondono i primi due gruppi, al blocco p i gruppi che vanno dal III all’VIII, mentre al blocco d e al blocco f corrispondono rispettivamente gli elementi di transizione (1a, 2a e 3a serie) e i lantanidi e gli attinidi. Per una più immediata lettura, tali blocchi vengono rappresentati con colori diversi. I 1 H s II p He III IV V VI VII VIII B C N O F Ne Al Si P S Cl Ar 2 Li Be 3 Na Mg 4 K Ca Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn Ga Ge As Se Br Kr 5 Rb Sr Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd In Sn Sb Te I Xe 6 Cs Ba La Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg Tl Pb Bi Po At Rn 7 Fr Ra Ac Ku Ha d f =`^%* CXkXmfcXg\i`f[`ZX jl[[`m`jX`eYcfZZ_`% Ce Pr Nd Pm Sm Eu Gd Tb Dy Ho Er Tm Yb Lu Th Pa U Np Am Cm Bk Cf Es Fm Md No Lr Pu Clicca qui per eseguire il test interattivo -.!*ÊÊÍgÄÍÊ^ÊSÍÀ Stabilisci se le seguenti affermazioni sono vere(V) o false(F). Completa le frasi inserendo le parole mancanti. 1. Gli elementi appartenenti allo stesso periodo 5. La tavola periodica moderna è organizzata in ……........….. hanno lo stesso numero di elettroni esterni. 2. Gli elementi dei metalli alcalini posseggono un elettrone nel livello più esterno. 3. Il neon è un gas nobile che possiede 8 elettroni nel livello più esterno. 4. Il terzo periodo della tavola periodica va dal potassio allo zinco. obiettivo V F V F V F verticali chiamate e righe orizzontali chiamate …….......................…... 6 La periodicità degli elementi è dovuta alle strutture elettroniche V F …….......................….. ……...............................….. …….......................….. degli atomi che si periodicamente. 3 LL’energia di ionizzazione Conoscere l’esistenza dei livelli energetici attraverso l’andamento dei valori dell’energia di ionizzazione e i livelli energetici In condizioni normali, come si è detto, l’atomo di ogni elemento è elettricamente neutro in quanto il numero dei protoni contenuti nel nucleo è uguale a quello degli elettroni. È possibile tuttavia, fornendo una certa quantità di energia, vincere l’attrazione elettrostatica del nucleo e allontanare uno o più elettroni. In tal modo nel nucleo rimarranno uno o più protoni in eccesso che conferiranno all’atomo una o più cariche positive. Un atomo elettricamente carico viene definito ione; in questo caso, ione positivo o catione. Indicando con A un generico atomo e con A+ il suo corrispondente ione positivo, il processo può essere così schematizzato: A + energia –––––> A+ + e– i g t c unità c3 La tavola periodica degli elementi x÷ –+ Nel caso del litio (Z = 3), lo schema può essere così rappresentato: Li(g) + Li+(g) + energia e- Quando l’elettrone viene estratto dall’atomo neutro si parla di energia di prima ionizzazione: j`[\]`e`jZ\\e\i^`X[`gi`dX`fe`qqXq`fe\[`leXkfdfcË\e\i^`X i`Z_`\jkXg\i\jkiXii\cË\c\kkife\g`\jk\ief[Xhl\ccËXkfdfXccf jkXkf^Xjjfjf% Se proviamo però a estrarre un secondo elettrone dallo ione prima ottenuto, l’energia richiesta viene denominata energia di seconda ionizzazione: A+ + energia –––––> A2+ + e– Analogamente chiameremo energia di terza ionizzazione, quarta ionizzazione e così via l’energia richiesta per rimuovere il terzo e il quarto elettrone rispettivamente. Se rappresentiamo in un istogramma i valori dell’energia di prima ionizzazione, relativa ai primi 20 elementi, cioè dall’idrogeno (Z = 1) al calcio (Z = 20) (Fig. 3), possiamo trarre importanti considerazioni: energia di ionizzazione tra i primi due elementi, H (Z = 1) e He (Z = 2), si ha un notevole salto dei valori di energia di ionizzazione; dal terzo elemento, Li (Z = 3), l’energia di ionizzazione cresce gradualmente fino a raggiungere un valor massimo per il Ne (Z = 10); per il sodio, Na (Z = 11), si osserva un valore di energia paragonabile a quello del litio; dal sodio in poi si ha ancora un graduale aumento dell’energia di ionizzazione, fino a raggiungere un valore massimo per l’Ar (Z = 18), paragonabile a quello del Ne (Z = 10); per il K (Z = 19) e il Ca (Z = 20), i valori dell’energia di ionizzazione sono paragonabili a quelli di Na (Z = 11) e di Mg (Z = 12). He Ne F N H C Be Ar O Cl P Si Mg B Li S Ca Na Al K 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 numero atomico =`^%+ @jkf^iXddX[\cc\ \e\i^`\[`gi`dX`fe`qqXq`fe\[\` gi`d`)'\c\d\ek`% L’andamento dei valori dell’energia, o potenziale, di prima ionizzazione, ci permette di ordinare i 20 elementi in tre blocchi ben distinti: 1° blocco che va dall’H all’He; 2° blocco che va dal Li al Ne; 3° blocco che va dal Na all’Ar. (', ('- modulo c i g t c La struttura della materia x÷ –+ È importante osservare come ciascun blocco inizia con un elemento a bassa energia di ionizzazione e si conclude con un gas nobile che presenta sempre un valore massimo di energia di ionizzazione. Si osservi inoltre che ciascun blocco è costituito da otto elementi, a eccezione del primo che, invece, è costituito soltanto da due elementi. Non è difficile scoprire allora che gli elementi di ciascun blocco sono proprio quelli che nella tavola periodica appartengono a un periodo: il primo con due elementi, il secondo e il terzo con otto elementi. L’analogia dei valori tra elementi che si trovano nelle stesse posizioni nei vari blocchi (Li, Na, K; Be, Mg, Ca ecc.) ci porta a scoprire i gruppi dove sono collocati gli elementi che hanno proprietà chimiche analoghe. Se estendiamo le misure delle energie di ionizzazione relative al 2°, al 3°, al 4° e così via fino ad arrivare all’ultimo elettrone di uno stesso elemento, si possono ottenere altre importanti informazioni. Esaminiamo, per esempio, le energie di ionizzazione di tutti gli elettroni del sodio, così come riportato nella Tabella 3. KXY%*<e\i^`\[``fe`qqXq`fe\[\cjf[`fbA&dfc 1ª 2ª 3ª 4ª 5ª 6ª 7ª 8ª 9ª 500 4600 6900 9500 13 300 16 600 20 100 25 500 28900 =`^%, ;`X^iXddX[\cc\ \e\i^`\[``fe`qqXq`fe\[\cjf[`f% livello più esterno 158 800 Energia di ionizzazione (kJ/mol) 141 300 28 900 4600 500 1a 2a 3a 4a 10ª 11ª 141 300 158800 Come si vede, tali energie presentano un andamento crescente in accordo con il fatto che togliere successivamente elettroni da uno stesso atomo è sempre più difficile, in quanto lo ione si va caricando sempre più positivamente. Ciò che sorprende, però, è il notevole salto che si ha quando si passa dalla 1a alla 2a ionizzazione, e anche dalla 9a alla 10a, e questo è una conferma della disposizione a strati degli elettroni all’interno dell’atomo. Scopriamo così che l’atomo di sodio organizza i suoi elettroni in tre livelli (Fig. 5): quello più esterno contenente un solo elettrone (a cui compete una energia di ionizzazione E.I. = 500 kJ/mol), quello intermedio che ne contiene 8 (con E.I. comprese tra 4600 e 28900 kJ/mol) e infine quello più prossimo al nucleo, che ne contiene 2 (con E.I. dell’ordine di 150000 kJ/mol). Il modello atomico a livelli appena descritto livello livello più intermedio interno per il sodio può assumere validità generale se misuriamo le E.I. di tutti gli elettroni appartenenti a tutti gli elementi. In tal modo è possibile “contare” direttamente quanti elettroni si trovano attorno al nucleo e in che modo sono distribuiti nei vari livelli. Da tutte queste considerazioni possiamo concludere che il modello atomico che Bohr aveva ipotizzato è in perfetto accordo con i dati dell’analisi delle energie di ionizzazione, che ne costituiscono una valida conferma sperimentale. 5a 6a 7a 8a 9a 10a 11a Numero di ionizzazione Clicca qui per eseguire il test interattivo -.!*ÊÊÍgÄÍÊ^ÊSÍÀ Stabilisci Stabilis isci se le seguenti nti affe affermazioni sono vere(V) o false(F). 1. Il valore dell’energia di prima ionizzazione è superiore a quello di seconda ionizzazione. 2. L’energia di prima ionizzazione si riferisce a un atomo neutro. 3. Il sodio possiede un valore di energia V F V F di prima ionizzazione paragonabile a quella dell’alluminio. 4. L’argon possiede un basso valore di energia di ionizzazione. V F V F i g t c x÷ –+ obiettivo 4 LLe proprietà periodiche Conoscere le proprietà periodiche degli elementi e prevederne l’andamento sulla base della loro posizione nella tavola periodica unità c3 La tavola periodica degli elementi Conosciamo ora alcune proprietà caratteristiche degli atomi, correlate direttamente alle loro configurazioni elettroniche esterne che, come abbiamo visto, si ripetono periodicamente. Raggio atomico e volume atomico Con una certa approssimazione, come si è visto, gli atomi possono essere assimilati a delle minuscole sfere le cui dimensioni possono essere espresse in termini di raggio atomico e, di conseguenza, di volume atomico. Il raggio atomico esprime la distanza tra il nucleo e l’elettrone più esterno ed è misurato in nanometri o in ångström (Å). Nella tavola periodica le dimensioni di un atomo variano lungo un gruppo e lungo un periodo. Scendendo lungo un gruppo, aumenta il numero quantico principale e di conseguenza il numero di livelli occupati dagli elettroni. In tal modo, gli elettroni del livello più esterno si trovano sempre più distanti dal nucleo e sempre più schermati per la presenza dei livelli intermedi, e di conseguenza saranno meno attratti dal nucleo. Pertanto: `ciX^^`fXkfd`Zf#\[`Zfej\^l\eqX`cmfcld\#Xld\ekXefcle^fle ^ilggfgifZ\[\e[f[XccËXckfm\ijf`cYXjjf% Lungo un periodo, invece, si ha un aumento del numero atomico, cioè del numero di protoni, e quindi un aumento della carica positiva del nucleo. Gli elettroni che via via si aggiungono hanno però lo stesso numero quantico principale e pertanto si collocano nello stesso livello di energia. L’effetto che ne deriva è un aumento dell’attrazione degli elettroni da parte del nucleo con conseguente riduzione del raggio e contrazione del volume: `ciX^^`fXkfd`Zf#\[`Zfej\^l\eqX`cmfcld\#[`d`el`jZfefcle^f leg\i`f[fgifZ\[\e[f[Xj`e`jkiXm\ijf[\jkiX% Decrescente I Crescente H =`^%- 8e[Xd\ekf [\ccXmXi`Xq`fe\[\c iX^^`fXkfd`Zf`ew XccË`ek\ief[\`^ilgg` \XccË`ek\ief[\` g\i`f[`% 0,3 II III IV V VI VII Li Be B C N O F 1,52 1,11 0,88 0,77 0,70 0,66 0,64 Na Mg Al Si P S Cl 1,86 1,60 1,43 1,17 1,10 1,04 0,99 K Ca Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn Ga Ge As Se Br 2,31 1,97 1,60 1,46 1,31 1,25 1,29 1,26 1,25 1,24 1,28 1,33 1,22 1,22 1,21 1,17 1,14 Rb Sr Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd In Sn Sb Te I 2,44 2,15 1,80 1,57 1,41 1,36 1,32 1,33 1,34 1,38 1,44 1,49 1,62 1,40 1,41 1,37 1,33 Cs Ba La Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg Tl Pb Bi Po At 2,62 2,17 1,88 1,57 1,43 1,37 1,37 1,34 1,35 1,38 1,44 1,50 1,71 1,75 1,46 1,4 1,4 Fr Ra Ac 2,7 2,20 2,0 Elementi di transizione ('. modulo c i g t c La struttura della materia x÷ –+ Andamento dell’energia di ionizzazione L’energia di ionizzazione è una proprietà periodica particolarmente importante in quanto, come si è detto, è strettamente legata alla configurazione elettronica. Vediamo qual è il suo andamento nella tavola periodica. Scendendo lungo un gruppo, l’elettrone da rimuovere si trova su livelli di energia sempre più esterni e quindi sarà sempre meno attratto dal nucleo. Pertanto: cË\e\i^`X[``fe`qqXq`fe\[`d`el`jZ\cle^fle^ilggfgifZ\[\e[f [XccËXckfm\ijf`cYXjjf% All’interno di un periodo, invece, procedendo da sinistra verso destra, l’elettrone da rimuovere sarà sempre più attratto dal nucleo perché, con l’aumentare del numero atomico, aumenta la carica nucleare. Pertanto: cË\e\i^`X[``fe`qqXq`fe\Xld\ekXcle^fleg\i`f[fgifZ\[\e[f [Xj`e`jkiXm\ijf[\jkiX% crescente H decrescente ('/ =`^%. 8e[Xd\ekf[\ccË\e\i^`X [``fe`qqXq`fe\% He Li Be B C N O F Ne Na Mg Al Si P S Cl Ar K Ca Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn Ga Ge As Se Br Kr Rb Sr Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd In Sn Sb Te I Xe Cs Ba La Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg Tl Pb Bi Po At Rn Fr Ra Ac Th Pa U Np-Lr Affinità elettronica e suo andamento Abbiamo visto che per allontanare uno o più elettroni da un atomo neutro è necessario fornire energia. Si avrà invece cessione di energia quando un atomo acquista uno o più elettroni. Tale processo può essere così schematizzato: A + e– –––––> A– + energia dove con A– è indicato lo ione negativo o anione. Pertanto: j`[\]`e`jZ\X]]`e`k~\c\kkife`ZXcXhlXek`k~[`\e\i^`XZ\[lkX hlXe[fleXkfdfe\lkifXccfjkXkf^XjjfjfXZhl`jkXle\c\kkife\% Analogamente al catione, l’anione è un atomo elettricamente carico, ma di carica negativa. Il nuovo elettrone, infatti, non potendo essere neutralizzato da un corrispondente protone del nucleo, conferisce all’intero atomo una carica unitaria negativa. Anche per l’affinità elettronica valgono le stesse considerazioni fatte per il potenziale di ionizzazione. L’elettrone acquistato, infatti, va a collocarsi sempre nel livello più esterno e quindi lungo un gruppo, allontanandosi dal nucleo, sarà sempre meno attratto, mentre lungo un periodo, con l’aumento della carica nucleare, sarà sempre più attratto. i g t c unità c3 La tavola periodica degli elementi x÷ –+ Pertanto: cËX]]`e`k~\c\kkife`ZX[`d`el`jZ\cle^fle^ilggfgifZ\[\e[f [XccËXckfm\ijf`cYXjjf#d\eki\Xld\ekXcle^fleg\i`f[f# gifZ\[\e[f[Xj`e`jkiXm\ijf[\jkiX% crescente decrescente H =`^%/ 8e[Xd\ekf[\ccËX]]`e`k~ \c\kkife`ZX% He Li Be B C N O F Ne Na Mg Al Si P S Cl Ar K Ca Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn Ga Ge As Se Br Kr Rb Sr Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd In Sn Sb Te I Xe Cs Ba La Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg Tl Pb Bi Po At Rn Fr Ra Ac Th Pa U Np-Lr Andamento dell’elettronegatività L’energia di ionizzazione e l’affinità elettronica sono, come si è visto, grandezze che indicano la tendenza che ha ogni atomo a perdere o acquistare elettroni e da esse si può prevedere il comportamento chimico degli elementi che, come si è detto più volte, dipende dagli elettroni esterni. Tali proprietà, per una più immediata lettura della tavola periodica, sono state correlate insieme in un’unica proprietà molto usata in chimica: l’elettronegatività. Per la sua misura L. Pauling ha proposto una scala arbitraria che assegna il valore più elevato (4) al fluoro, e quello più basso (0,7) al francio e valori intermedi a tutti gli altri elementi. Tali valori indicano la capacità che ha l’atomo di un elemento di attrarre gli elettroni che condivide con l’atomo di un altro elemento quando si trovano legati. Una più completa comprensione di tale proprietà si avrà dopo aver studiato il legame chimico, nel prossimo modulo. Anche l’elettronegatività è ovviamente una proprietà periodica che, come il potenziale di ionizzazione e l’affinità elettronica, diminuisce lungo un gruppo e cresce lungo un periodo. crescente H He 2,1 decrescente =`^%0 8e[Xd\ekf [\ccË\c\kkife\^Xk`m`k~% - Be B C N O F 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 - Na Mg Al Si P S Cl Ar Li 0,9 1,2 K Ca Sc Ti 0,8 1,0 1,3 1,5 Rb Sr Y Zr Cr Mn 1,6 1,6 1,5 1,8 1,8 1,8 Nb Mo Tc Ru Rh Pd V Fe Co Ni Ne 1,5 1,8 2,1 2,5 3,0 - Zn Ga Ge As Se Br Kr 1,9 1,6 1,6 1,8 2,0 2,4 2,8 - Ag Cd In Sn Sb Te I Xe Cu 0,8 1,0 1,2 1,4 1,6 1,8 1,9 2,2 2,2 2,2 1,9 1,7 1,7 1,8 1,9 2,1 2,5 - Cs Ba La Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg Tl Pb Bi Po At Rn 0,7 0,9 1,1-1,2 1,3 1,5 1,7 1,9 2,2 2,2 2,2 2,4 1,9 1,8 1,8 1,9 2,0 2,2 - Fr Ra Ac Th Pa U Np-Lr 0,7 0,9 1,1 1,3 1,5 1,7 1,3 ('0 modulo o c i g t c La struttura della materia x÷ –+ Metalli e non metalli Un primo tentativo di classificazione degli elementi è stato già descritto precedentemente. Esso si basava fondamentalmente sulle caratteristiche fisiche. Dopo aver studiato la struttura elettronica possiamo notare che gli elementi denominati metalli sono quelli che posseggono basse energie di ionizzazione, basse affinità elettroniche e di conseguenza basse elettronegatività, e che quindi presentano spiccata tendenza a cedere elettroni. Essi sono normalmente localizzati nella parte sinistra o in basso della tavola periodica. I non metalli, viceversa, sono quelli che presentano spiccata tendenza ad acquistare elettroni, cioè quelli che hanno alta affinità elettronica e alto potenziale di ionizzazione, e di conseguenza alto valore di elettronegatività; essi sono collocati a destra della tavola periodica. I semimetalli, infine, sono ovviamente gli elementi che presentano valori intermedi di tali grandezze e, di conseguenza, caratteristiche intermedie. =`^%(' :i`jkXccf[`qfc]f eXk`mf#leefed\kXccf% crescente proprietà metalliche Li Be B C N O F Ne Na Mg Al Si P S Cl Ar K Ca Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn Ga Ge As Se Br Kr Rb Sr Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh Pd Ag Cd In Sn Sb Te I Xe Cs Ba La Hf Ta W Re Os Ir Pt Au Hg Tl Pb Bi Po At Rn Fr Ra Ac Th Pa U =`^%(( 8e[Xd\ekf[\cc\ gifgi`\k~d\kXcc`Z_\\efe d\kXcc`Z_\% Np-Lr crescente proprietà non metalliche -.!*ÊÊÍgÄÍÊ^ÊSÍÀ Completa le frasi inserendo le parole mancanti. 1. Procedendo lungo un periodo il raggio atomico, e di 3. L’energia di ionizzazione …….............................….. lungo conseguenza il ……................. atomico, ……......................... un gruppo procedendo dall’ …….............................….. verso a causa della …….......…....................….. attrazione degli il ……....................…... elettroni da parte del nucleo. 2. L’elettronegatività ……....................….. lungo un gruppo e ……....................….. lungo un periodo. 4. L’affinità elettronica è la quantità di energia ……............... quando un atomo neutro gassoso …….............................….. un elettrone. Clicca qui per aprire la sintesi dei concetti principali crescente He proprietà non metalliche crescente H proprietà metalliche (('