Biomeccanica dell’Articolazione Temporo Mandibolare III Pag 1 DIRITTI Tutti i diritti sono riservati a norma di legge. Nessuna parte di questo e-book può essere riprodotta senza l’autorizzazione scritta dell’autore. È espressamente vietato trasmettere ad altri il presente e - b o o k , in formato cartaceo, elettronico o tramite pubblicazione in pagine web. Per chiarimenti o domande: Email: [email protected] @Copyright - www.assfer.it - P. Iva 03782660280 Biomeccanica dell’Articolazione Temporo Mandibolare III Pag 2 MUSCOLATURA DELL’ARTICOLAZIONE TEMPORO MANDIBOLARE In questa sezione del corso andremo a discutere le funzioni di ogni singolo muscolo masticatorio, andando ad esaminare la loro normale funzione. I muscoli che andremo ad esaminare sono i seguenti: - PTERIGOIDEO LATERALE - MASSETERE - TEMPORALE - PTERIGOIDEO MEDIALE - MUSCOLI SOVRAIOIDEI ed INFRAIOIDEI @Copyright - www.assfer.it - P. Iva 03782660280 Biomeccanica dell’Articolazione Temporo Mandibolare III Pag 3 Pterigoideo Laterale Il muscolo Pterigoideo è l’unico muscolo in grado di applicare un range di forza vettoriale diretto sull’articolazione temporomandibolare ( Murray 1999). In letteratura il capo superiore ed inferiore dello Pterigoideo Laterale sono stati raggruppati in un unico muscolo anche se in altri studi queste due strutture sembrano svolgere due diverse funzioni (Wildmalm 1987, Uchida 2001). Secondo questi autori il capo superiore ha un vettore forza così diretto all’articolazione temporomandibolare che esso sembra avere un ruolo di stabilizzatore articolare, mantenendo il condilo in contatto con la superficie posteriore dell’eminenza articolare e mantenendo il disco in contatto con il condilo. Iniziamo ad esaminare in dettaglio l’anatomia del capo superiore dello Pterigoideo Laterale: per prima cosa le inserzioni sul condilo e sul disco da parte di questo capo muscolare non sono uguali in tutti i soggetti (Antonopoulou 2013). Esistono 3 varianti di inserzione del muscolo e sono state classificate nel seguente modo: @Copyright - www.assfer.it - P. Iva 03782660280 Biomeccanica dell’Articolazione Temporo Mandibolare III Pag 4 TIPO I: il capo superiore si inserisce sul condilo e sul complesso DiscoCapsula TIPO II: il capo superiore si inserisce soltanto sul condilo TIPO III: il capo superiore si inserisce soltanto sul complesso Disco-Capsula Nello studio di Antonopoulou effettuato su 36 cadaveri si è testato se trazionando il capo superiore cambiava l’effetto meccanico sull’articolazione temporomandibolare in presenza dei 3 tipi di inserzione. In tutti i soggetti esaminati la trazione del capo superiore trasmetteva la forza di trazione in avanti al condilo e non era in grado di muovere il disco in modo indipendente rispetto al condilo. Nei soggetti con inserzione di tipo III (inserzione solo sul disco) si è osservato un movimento più profondo del disco rispetto al condilo. In uno studio con Risonanza Magnetica del 2012 ( Dergin 2012) si è provato ad osservare se vi era una correlazione tra le differenti tipologie di inserzione del capo superiore e la presenza di dislocazione del disco. Il risultato dello studio non ha evidenziato alcuna correlazione!!! Tale risultato è stato confermato da un ulteriore studio sempre eseguito con RM ( Onami 2012) Ruolo dello Pterigoideo Laterale nel movimento della Mandibola Molti studi elettromiografici supportano la tesi classica che vi sia un rapporto di attivazione reciproca tra i due capi dello pterigoideo laterale, con il capo inferiore attivo durante l’apertura della mandibola ed il capo superiore attivo durante la chiusura ( Hiraba 1995, 2000). @Copyright - www.assfer.it - P. Iva 03782660280 Biomeccanica dell’Articolazione Temporo Mandibolare III Pag 5 Ulteriori studi hanno suggerito un’attività sincrona di entrambe i capi durante alcuni movimenti mandibolari (Murray 2001 a,b). Molto probabilmente queste differenti conclusioni sono dovute ad un non corretto posizionamento degli elettrodi (vista la difficoltà di raggiungimento del muscolo). L’utilizzo dell’elettromiografia ad aghi confermata con l’utilizzo della tomografia computerizzata (per verificare il corretto posizionamento dell’ago) ha permesso di evidenziare le seguenti informazioni: 1. Si è confermato che il capo inferiore dello pterigoideo laterale è coinvolto nei movimenti di apertura, protrusione mandibolare e movimenti controlaterali della mandibola. 2. La porzione superomediale del capo inferiore sembra importante nell’iniziare i movimenti controlaterali della mandibola, mentre la porzione inferomediale sembra giocare un ruolo di controllo fine una volta che i movimenti sono iniziati (Phanachet 2001,2002) L’attività del capo superiore dello pterigoideo si è dimostrato essere molto più complessa di quello che si credeva in precedenza, e da un punto di vista funzionale sono state tre differenti aree con attivazione differenti: 1. Area mediale con attività simili a quelle identificate per il capo inferiore 2 Area Laterale attiva anche durante i movimenti di chiusura, retrusione mandibolare 3 Area centrale che esibisce un range intermedio dei due pattern @Copyright - www.assfer.it - P. Iva 03782660280 Biomeccanica dell’Articolazione Temporo Mandibolare III Pag 6 Lo pterigoideo laterale è uno o due muscoli? Secondo gli ultimi studi viene sempre più avvalorata la teoria di Hannam and McMillan (1994) secondo i quali i due capi funzionano come un unico muscolo in grado di regolare l’attivazione lungo tutto il range di movimento con una distribuzione regolata a seconda del movimento biomeccanico richiesto. Ruolo dello Pterigoideo laterale nella posizione di riposo mandibolare In uno studio (Hiraba 2000) si era evidenziato un ruolo di attività tonica del capo superiore durante l’attività di riposo della mandibola. In studi più recenti effettuati con il controllo della Tomografia Computerizzata sulla localizzazione @Copyright - www.assfer.it - P. Iva 03782660280 Biomeccanica dell’Articolazione Temporo Mandibolare III Pag 7 dell’ago si è evidenziato che in posizione di riposo mandibolare il capo superiore ed inferiore dello pterigoideo laterale sono inattivi, dimostrando dunque di non giocare un ruolo nella regolazione della posizione anteroposteriore della mandibola durante la posizione di riposo ( Murray 2001, Phanachet 2001, Phanachet 2003). Ruolo dello Pterigoide Laterale durante la masticazione Il muscolo pterigoideo laterale sembra giocare un importante ruolo nella generazione di forze orizzontali richieste durante la masticazione e la parafunzione.. Nello studio di Uchiba 2001 si è evidenziato come l’attivazione del capo inferiore dello pterigoideo laterale cambia la sua attivazione man mano che la masticazione viene variata da un lato all’altro. Il comportamento evidenzia un aumento dell’attività dal lato opposto in cui avviene la masticazione. @Copyright - www.assfer.it - P. Iva 03782660280 Biomeccanica dell’Articolazione Temporo Mandibolare III Pag 8 Palpazione dello Pterigoideo Laterale La palpazione intraorale del muscolo pterigoideo laterale è stata introdotta storicamente in molti protocolli valutativi (Dworking 1992). Successivamente molti lavori hanno cominciato a mettere in dubbio due aspetti: 1 - E’ effettivamente possibile arrivare a palpare lo pterigoideo laterale? 2- Trovare dolente l’ipotetica area dello pterigoideo laterale indica necessariamente un suo coinvolgimento come origine di dolore miofasciale nei pazienti con Disordini Temporo Mandibolari? @Copyright - www.assfer.it - P. Iva 03782660280 Biomeccanica dell’Articolazione Temporo Mandibolare III Pag 9 Per rispondere alla prima domanda inizio con una revisione della letteratura pubblicata nel 2001 (Turp 2001), dove alla fine della revisione si evince che la palpazione intraorale dello pterigoideo laterale per ragioni topografiche ed anatomiche non è possibile, inoltre in una eventuale palpazione di tale area ci troveremmo a palpare contemporaneamente ulteriori strutture quali: -Muscosa della bocca - Muscolo Buccinatore - Il tendine del muscolo Temporale - Capo superficiale dello Pterigoideo Mediale ( che giace lateralmente rispetto al capo inferiore dello Pterigoideo laterale) In un più recente articolo (Barriere 2009) con l’utilizzo della Risonanza magnetica si è dimostrato come sia possibile arrivare a palpare parte dell’inserzione dello pterigoideo laterale, ma ciò non toglie il fatto che durante la palpazione ci troviamo a toccare anche altre strutture. Suggerimento Clinico In uno studio del 2008 si è sottolineata la bassa specificità della palpazione di questo muscolo nell’indicare la presenza di un problema miofasciale ad esso correlato ( tale da giustificarne il trattamento) proprio per il fatto che l’area può risultare dolente alla palpazione a causa di differenti aspetti e non solo per la presenza ad esempio di un punto trigger. ( Conti 2008). @Copyright - www.assfer.it - P. Iva 03782660280 Biomeccanica dell’Articolazione Temporo Mandibolare III Pag 10 Suggerimento clinico Sebbene in base alla revisione della letteratura si tenda a scoraggiare la palpazione dell’area dello pterigoideo laterale a causa della bassa specificità, dell’alta sensibilità dell’area e della moderata affidabilità inter esaminatore, clinicamente sapere se tale area sia fortemente dolente soprattutto se tale dolenzia è omolaterale al dolorose lamentato del paziente può essere un dato clinico che può andare a supportare l’ipotesi di un coinvolgimento di problematiche legate a Disordini Temporo Mandibolari correlate al dolore lamentato dal paziente. La palpazione inoltre può diventare anche un riferimento per verificare se le procedure terapeutiche hanno modificato la dolorabilità di tale zona ( e se questo cambiamento sia correlato al cambiamento della situazione dolorosa lamentata dal paziente). Una cosa deve essere però chiara: una forte dolenzia alla palpazione nell’area dello pterigoideo laterale non corrisponde per forza alla presenza di un triggger point o di un problema miofasciale in tale zona. @Copyright - www.assfer.it - P. Iva 03782660280