• • • • • • • • • • • • • • • • • Dolore apparato stomatognatico articolare nei movimenti, spontaneo e/o provocato, specie con resistenza indotta. Superfici masticatorie consumate Dolore alla palpazione dei muscoli masticatori, del distretto cranio cervicale, del cingolo scapolo-omerale, o, anche, semplicemente eccessivamente tonici o francamente contratti. Presenza di trigger point, soprattutto cervicali alti, in particolare nella zona dell’atlante. Dolore alla palpazione dello pterigoideo esterno (se molto dolente mono o bilateralmente è sicuramente un caso gnatologico); ma se la palpazione non provoca dolore, non si può escludere che non vi sia patologia, perché è compatibile con quadri muscolotensivi severi di altri muscoli. Nistagmo, difficoltà a mantenere la centratura oculare di un oggetto in lento avvicinamento. Paziente che ha perso riferimenti occlusali Click, scrosci, sfregamenti, sensazione di attrito come sabbia. Apertura massima della bocca inferiore a tre dita sovrapposte Eccessiva mimica o pochissimo movimento nella fonazione, spesso con movimenti di lateralità della mandibola o escursioni esagerate. Lavori odontoiatrici recenti Assenza importante di denti Arcate dentali strette con versanti cuspidali stretti e traiettorie ripide Mandibole incarcerate e con grande disclusione allo svincolo sono più soggette a problemi disfunzionali Presenza di ottavi senza dente antagonista (perché estrudono e provocano precontatti, con immediato adattamento mandibolare in rotazione) Tutti i pazienti con problemi parodontali Impronta dei denti sui fianchi della lingua, segno di serramento e succhiamento, che può anche essere diurno, ma è soprattutto notturno. (spesso afte ai lati della lingua o sulle guance, lungo la linea di occlusione. L'analisi semeiotica segue i criteri di approccio normalmente utilizzati in medicina e in odontoiatria, solo che in odontoiatria, essendo una branca per lo più chirurgica, accade che diagnosi, prognosi e inizio della terapia sia pressoché istantaneo, solo l'ortodonzia, tra le branche odontoiatriche, è quella più assimilabile perché richiede uno studio documentato. L'analisi inizierà quindi con l'anamnesi, poi la visita fatta classicamente da ispezioni, palpazione, ascoltazione, e dagli esami strumentali. Faremo posizionare il paziente contro un muro, anche con una parete allestita (semplice foglio di carta con quadrati di un centimetro), prima di fronte e poi di profilo, in postura spontanea guardando all'orizzonte. FRONTE: simmetria del viso, molto frequente l'asimmetria non tanto per questioni anatomiche geneticamente predeterminate, quanto per atteggiamenti posturali o per ipertrofia di muscoli mimici, soprattutto gli zigomatici in maniera più spesso asimmetrica: spesso il paziente crede di essere gonfio da un alto. Linea interpupillare, spesso deviata anche qui per lo più per motivi funzionali. Corrugamenti e rughe spesso dovuti a contratture continuate dei muscoli mimici, quindi si deduce una storia di stress e contratture. Muscolo orbicolare: spesso lo si vede contratto perché c'è una marcata linea sottolabbiale inferiore, per la presenza di una fossetta mentoniera, più spesso già presente anatomicamente, rughe ai lati della bocca, anche digradanti verso la mandibola. Mimica nella deglutizione (è bene che quando la si chiede a comando, sia fatta con un sorso di acqua, altrimenti si rischiano movimenti volontari lontani dalla routine): ci fa vedere l'eventuale impegno dei muscoli mimici per compensare difetti di ancoraggio mandibolare (in occlusione e non) o per sugellare dove mancano dei denti. Mimica nella fonazione durante la normale conversazione: si osservi la bocca e i muscoli mimici, notando le eccessive partecipazioni muscolari anche al di fuori dell'enfasi del discorso, le dislocazioni mandibolari durante al pronuncia soprattutto delle vocali, la scarsissima mobilità mandibolare: senza andare in indagini sofisticate abbiamo già la spia che ci sono dei compensi in atto, se sarà necessario approfondire o instaurare la terapia lo si vedrà dopo. PROFILO: essenzialmente si vede la postura del capo e quindi della colonna, molto spesso raddrizzata o con proiezione in avanti del capo. CAVO ORALE: stato dell'occlusione, assenza di denti, riabilitazioni, denti estrusi, morfologia della lingua, movimenti ampi della bocca, corrispondenza della linea mediana e dei frenuli. Esiste un rapporto tra muscolo pterigoideo mediale e la tromba di eustacchio In caso di spasmo, tumefazione o edema del muscolo, la tromba di eustacchio può rimanere chiusa Questa potrebbe essere la causa di alcuni sintomi otorino nei DCCM Con stetoscopio a livello della ATM per distinguere il rumore meniscale da quello osseo, il click reciproco da ricattura, il rumore di sabbia da danno del menisco. Gli esami servono A scopo Diagnostico Per determinare la Prognosi Per scegliere la Terapia Per formulare il pano di trattamento Per verificare l'effetto Per controllare il decorso Per valutare la restitutio o i postumi Impossibile v isualizzare l'immagine collegata. È possibile che il file sia stato spostato, rinominato o eliminato. Verifi Rx Panoramica dentale per uno scrining rapido e routinario Rx ATM nelle varie proiezioni, per analisi organiche. Ecografia ATM per analisi sia organiche che funzionali (del movimento) RMN per analisi sia organiche che funzionali (del movimento) in casi particolari Artrografia: molto interessante anche solo per vedere il grado di infiammazione, difficile da praticare per i pochi centri esistenti. Kinesiografia, Elettromiografia, sonografia per analisi funzionali sofisticate. Stabilometria per problemi otorino e posturali Impossibile v isualizzare l'immagine collegata. È possibile che il file sia stato spostato, rinominato o eliminato. Verifi Retrusione e deviazione mandibolare provocano un traumatismo cronico sull'orecchio da parte del condilo ad ogni deglutizione o masticazione Il traumatismo cronico porta ad otiti ricorrenti Sembra avere particolare importanza il rapporto tra condilo e tube di eustacchio Questo rapporto viene sfruttato nel riequilibrare fisiologicamente la pressione all'interno della camera tubarica ad es. nei cambi di quota. La dislocazione cronica porta invece ad ipofunzionalità tubarica e alle conseguenti patologie otorino ATM e orecchio hanno in comune l'origine filogenetica Impossibile v isualizzare l'immagine collegata. È possibile che il file sia stato spostato, rinominato o eliminato. Verifi Frequente associazione tra DCCM e dismetrie degli arti inferiori Frequente associazione tra Bruxismo e dismetrie degli arti inferiori La mancanza di elementi dentali e la presenza di precontatti provoca in deglutizione, o durante le funzioni, una rotazione del cranio a cui corrisponderà una rotazione dei corpi vertebrali con conseguenti sintomatologie dolorose su alcune persone Quindi anche la deglutizione infantile o quella con interposizione, può essere chiamata in causa nei sintomi algici del rachide cervicale Dei muscoli masticatori: soprattutto temporali anteriori e pterigoideo esterno (premendo in alto nel fornice retromolare all'altezza degli ottavi superiori: se dolenti vuol dire che c'è scompenso, se non dolenti può lo stesso esserci una disfunzione)(lo pterigoideo lat. si oppone alla retrusione della mandibola per cui se è in spasmo vuol dire che c'è una postura retrusa) Dei muscoli cervicali paravertebrali alla ricerca dei DIM (noduli molto dolenti segno di contrattura) Degli sternocleidomastoidei (per evidenziare la contrattura degli sternocleidomastoidei, fargli tirare il capo all'indietro) Della ATM passivamente (mobilizzando la mandibola) e attivamente. Si fa traslare e lateralizzare la mandibola passivamente lungo il tubercolo articolare afferrandola delicatamente e muovendola dolcemente: il movimento deve essere fluido senza provocare dolore. Si possono apprezzare le eventuali irregolarità o le aderenze. Si porta passivamente la mandibola in massima apertura: se si riesce ad incrementare con tentativi successivi, vuol dire che c'è una resistenza muscolare, altrimenti la limitazione è articolare Della ATM comprimendola con le dita (se provoca dolore c'è incoordinazione condilo meniscale). Intrauricolare per apprezzare le differenze nella dinamica condilare dx e sx Si oppone resistenza ai movimenti mandibolari attivi di apertura, protrusione, chiusura, lateralità: serve a valutare l'eventuale dolore provocato Traslare l'intero complesso disco condilo partendo dalla posizione di riposo. L'operatore effettua dei movimenti avanti e dietro della mandibola completamente rilassata lungo il tubercolo articolare del temporale, con movimenti anche a dx e sx Se non ci sono problemi i movimenti sono lineari e armonici, altrimenti vuol dire che le superfici articolari sono irregolari e c'è un certo grado di degenerazione In massima apertura se si forza delicatamente ancora in apertura, si avrà una elevata resistenza nei casi articolari e la possibilità di incrementare con delicate manipolazioni nei casi muscolari. Esercitare resistenza ai movimenti della mandibola in apertura, chiusura, lateralità, protrusione: se ci sono problemi si provoca dolore