La soddisfazione dei bisogni primari l’organizzazione delle società e il valore dello scambio I bisogni primari Malinowski La cultura è una risposta specifica, prodotta da un gruppo umano (società) in circostanze storiche e ambientali date ai bisogni umani I bisogni primari sono quelli il cui soddisfacimento garantisce la sopravvivenza del gruppo (respirare, mangiare, dormire, accoppiarsi) Per dare risposte ai bisogni primari ogni società deve saper rispondere a imperativi derivati, dotandosi di economia, controllo sociale, educazione, organizzazione politica Oltre a questi possono esserci imperativi integrativi: comunicazione, produzione di conoscenze, produzione di valori che diano fondamento agli imperativi primari. Circostanze diverse = Diverse risposte Diversi modi di produzione: capitalismo, socialismo, società “precapitaliste (gestione delle risorse privata vs pubblica - distinzione molto in voga nel periodo della guerra fredda) Diverse forme di sostentamento con diverse organizzazioni interne (visione meno politicizzata) Forme di sostentamento 1 Cacciatori-raccoglitori: tecnologia semplice, distinzione del lavoro basata su genere ed età, insediamenti familiari, organizzazione politica egalitaria (immediate return vs delayed return) Orticoltori: come elementi tecnologici semplici strumenti per coltivare (digging sticks), divisione del lavoro basata su genere ed età, alimentazione a base di tuberi e mais/dry rice, diritti alla terra basati sul lignaggio, poco surplus Forme di sostentamento 2 Agricoltori: diversi dagli orticoltori per l’uso dell’aratro e animali da tiro. Insediamenti più grandi con sufficiente surplus per garantire maggiore suddivisione del lavoro (sacerdoti, fabbri, capi, guerrieri…). Strutture politiche gerarchiche e basate principalmente sulla parentela Pastori: storicamente successivi alla rivoluzione agricola. Simbiosi basata su scambio di beni con agricoltori. Divisione del lavoro semplice, basata su età e genere, insediamenti piccoli per la necessità di spostamento e flessibilità. Tecnologia flessibile. Principale risorsa economica è il bestiame, solitamente appartenente al singolo individuo Forme di sostentamento 3 Società rurali (peasants): economia agricola. Oggi la maggior parte della popolazione mondiale sta in questo gruppo, parzialmente o totalmente integrata nell’economia mondiale. La terra è un bene acquistabile e cedibile, un paesant spesso paga tasse per poter coltivare (feudalesimo). Produzione di molto surplus che entra nell’economia di mercato Società industriali: specializzazione della conoscenza e complessa divisione del lavoro, basato su contratto individuale, istituzioni economiche, politiche e religiose separate. Stato centralizzato, sistemi giuridici e di controllo sociale, logica di mercato, nessuno (o quasi) produce il proprio cibo che è acquistato sul mercato. Forme di distribuzione (Polanyi, 1944) Tre principi principali alla base della circolazione dei beni: 1) reciprocità: tipica delle gift economies delle società egalitarie 2) redistribuzione: tipica di società con un governo centrale, rafforza e legittima l’autorità 3) mercato: basato su un contratto tra gli attori coinvolti, forma impersonale di scambio La reciprocità secondo Sahlins A dà X a B. Accettando X, B accetta di dover restituire un giorno Y ad A reciprocità generalizzata: rapporto sempre aperto e in sospeso tra vicinato, lignaggio, villaggio reciprocità bilanciata: tra due gruppi, spesso istituzionalizzata e ritualizzata reciprocità inversa o negativa: tra gruppi, es. faida Casi Etnografici basilari: il circuito KULA (Isole Trobriand - Melanesia) Il Kula è lo scambio “rituale” di bracciali e collane di conchiglie tra villaggi e isole diverse del Pacifico sud-occidentale Gli attori sono agenti o partner di uomini potenti, spesso nobili, delle varie isole che hanno il compito di scambiare oggetti del medesimo valore Le collane circolano in senso orario, i bracciali in senso antiorario dopo un tempo variabile gli oggetti sono rimessi in circolazione Il senso e la funzione del KULA Aumentare fama e prestigio di chi scambia bracciali e collane Intessere relazioni con altre comunità e permettere la realizzazione contestuale di altre forme di scambio, principalmente del “Gimwali” (prodotti di mercato) e del “Laga” (oggetti magici acquistati da non parenti) Decidere scambi matrimoniali Altri scambi rituali importanti nel circuito KULA “Pokala”: igname o altri prodotti agricoli dati come “tassa” ad un superiore “Sagal”: cibo distribuito durante eventi pubblici (funerali e sim.) “Urigubu”: igname offerto al marito della sorella o della madre (società matrilineare) “Wasi”: scambio di pesce per prodotti agricoli tra villaggi interni e della costa Lo scambio di doni nelle società egalitarie può dunque rappresentare un mezzo per ottenere prestigio e potere politico… Casi etnografici basilari: il Potlatch (Kwakiutl - Nord America) Il Potlatch è uno scambio di doni competitivo, caratterizzato da un meccanismo di accelerazione, attraverso il quale i capi di diversi gruppi si sfidano e danno prova della propria grandezza I Kwakiutl sono pescatori-cacciatori organizzati in società gerarchiche fuori dal comune per il loro modo di sussistenza; solo attraverso una vera e propria manifestazione di potenza i nobili possono mantenere il loro ruolo di prestigio Regole del Potlatch Il capo A fa dono al capo B di X. Il capo B deve rispondere ad A con un dono di maggior valore rispetto a X. Si innesca una sfida I beni usati come doni nel Potlatch sono i più pregiati e i più difficili da ottenere: pelli di grizzly, lastre di rame, olio di pesce, canoe. Il possesso di questi beni da parte di un villaggio è ciò che dà lustro al capo L’accelerazione della sfida può arrivare ad un apice distruttivo, in cui il capo sconfitto dà fuoco a tutti i beni di prestigio che possiede, arrivando talvolta a bruciare anche schiavi e figlie Casi etnografici basilari: i Big Men della Melanesia Le società della Melanesia sono solitamente egalitarie, organizzate in villaggi autonomi sulla base di legami di parentela I capi politici riconosciuti sono i cosiddetti Big Men, assurti al ruolo di leader grazie a qualità personali Lo status di Big Man si raggiunge attraverso un ingente scambio di doni con il maggior numero possibile di persone, che garantiscono appoggio al proprio leader nelle eventuali dispute Alla morte di un Big Man si innesca una sorta di competizione tra chi, nella generazione successiva, ambisce a rilevare il titolo e il ruolo del defunto