Un elaboratore quantistico sarà profondamente diverso dagli e. odierni. L'unità di informazione, il bit, che
fisicamente corrisponde a un sistema (per es., un atomo) con due soli stati distinti rappresentati
formalmente dai due valori logici 1 e 0, sarà soppiantato dal bit quantistico o qbit, con proprietà molto
diverse dal bit classico. In meccanica quantistica, infatti, lo stato di un sistema è descritto dalla
sovrapposizione coerente dei suoi autostati (nel caso del qbit indicati dai valori 0 o 1). A causa di ciò, lo
stato di un sistema formato anche da pochi qbit di un e. quantistico (per es., l'equivalente di un registro di
memoria di un e. classico) è caratterizzato dal fatto di poter contenere un numero enorme di informazioni e
l'elaborazione, corrispondente all'evoluzione temporale del sistema quantistico, avviene simultaneamente
per tutta l'informazione contenuta nel sistema. Quindi un e. quantistico potrebbe facilmente avere una
grande capacità di memoria associata a una grande potenza di calcolo, in quanto elaborerebbe le
informazioni simultaneamente in una modalità che, utilizzando una terminologia informatica classica, si
potrebbe definire di calcolo parallelo. Malgrado l'enorme sviluppo degli studi sull'argomento, la possibilità di
realizzare un e. quantistico deve ancora essere provata. Dal punto di vista teorico una grande difficoltà di
principio è legata al fatto che la funzione d'onda di un sistema quantistico subisce il cosiddetto fenomeno
della decoerenza, dovuto all'"interazione" con la struttura in cui è realizzato il sistema quantistico, e quindi
le informazioni in essa contenute si degradano in tempi molto brevi, causando errori di calcolo. Questo
problema potrebbe essere controllato sfruttando la grande correlazione esistente tra le componenti di un
sistema quantistico, proprietà che permette la ricostruzione delle informazioni mediante la misura effettuata
su una singola parte del sistema
Voce tratta da elaboratore, Supplemento della Piccola Treccani, Vol I