Biotecnologie applicate – Biocatalisi Mod. C (aa 2009/10) Riduzioni stereoselettive con Saccharomyces cerevisiae SCOPO DELL’ESPERIENZA La sintesi stereoselettiva catalizzata da un enzima dell’etil beta-idrossibutirrato a partire dall’etilacetoacetato. INTRODUZIONE La biocatalisi viene spesso considerata un metodo alternativo compatibile con l’ambiente rispetto ai reagenti chimici più classici. Negli ultimi anni sono stati sviluppati diversi sistemi artificiali per la riduzione stereoselettiva di chetoni ad alcoli, ma solo pochi di essi hanno stereo selezioni confrontabili con quelle che si ottengono con gli enzimi o microorganismi. Uno di questi, il Saccharomyces cerevisiae, detto comunemente lievito di birra, è un organismo benigno che è un grado di effettuare trasformazioni chimiche, in particolare la riduzione di un chetone ad alcol. Quest’ultimo processo è particolarmente attraente in termini di costi ed efficacia. Il metodo tradizionale è quello di effettuare la reazione in una soluzione acquosa del lievito in condizioni fermentative. Questo, da un punto di vista pratico, crea dei problemi non trascurabili a causa delle quantità elevate di solvente che si devono utilizzare e della natura non idrofobica dei reagenti e dei prodotti. Questi problemi possono essere superati lavorando in ambiente organico in condizioni non fermentative . Nel caso specifico, buoni risultati sono stati ottenuti lavorando in etere di petrolio a temperatura ambiente con lievito di birra anidro conservato a bassa temperatura (Sigma). PROGRAMMAZIONE DELL’ESPERIENZA Al fine di riuscire a completare l’esperienza nei tempi assegnati dovrete pianificare il vostro tempo correttamente rispettando lo schema seguente. I gruppi sono composti da due persone che dovranno dividersi i compiti. Il quaderno di laboratorio sarà individuale e verrà consegnato entro termine del laboratorio (12 febbraio 2010) per la valutazione. Primo giorno: Preparazione dell’esperimento e inizio reazione Secondo giorno: Work-up della reazione e isolamento del prodotto di reazione Terzo giorno Caratterizzazione del prodotto di reazione Quarto giorno Preparazione relazione PRECAUZIONI I solventi organici sono sostanze infiammabili. Precauzioni standard nella manipolazione di sostanze organiche devono essere utilizzate in ogni momento (uso di guanti, occhiali). DOMANDE PRE-LAB (rispondere nel quaderno di laboratorio) Quale è il punto di ebollizione dei solventi che utilizzerete? Dell’etil acetoacetato? Dell’alcol corrispondente? Quale è la rotazione specifica dell’(R)-etil-3-idrossibutanoato? Quale è l’enzima attivo nel processo? Serve un cofattore? QUANTITA’ DI MATERIALE DA UTILIZZARE NELL’ESPERIENZA ETERE DI PETROLIO 40-60 ACETATO DI ETILE [141-78-6] -----ETILACETOACETATO [141-97-9] SOLFATO DI MAGNESIO [7487-88-9] CLOROFORMIO 250 ml 60 mL 0.44 g 1.7 g ~ 10 mL MATERIALE RICHIESTO PER SVOLGERE L’ESPERIENZA Ogni gruppo avrà bisogno della vetreria e altro material per svolgere l’esperimento, fare l’estrazione acquosa e rimuovere il solvente sotto vuoto. In modo specifico per l’esperimento avremo bisogno di: un pallone da 500 ml o una beuta da 500 ml con tappo a smeriglio, un agitatore meccanico/un’ ancoretta magnetica una piastra per l’agitazione magnetica un cilindro graduato (100-250 ml) una pipetta graduata. una capsula per pesare il lievito una beuta da 500 ml un pallone da 250 ml imbuto carta da filtro un matraccio da 10 ml una cella per il polarimetro verranno utilizzati un polarimetro e un gas massa per verificare il decorso della reazione Riduzione stereoselettiva dell’etil acetoacetato con lievito di birra In un pallone/beuta da 500 ml viene posto l’etilacetoacetone (15 mmol), etere di petrolio (esano) (250 ml), acqua distillata (18 ml) e il lievito (22.5 g). Il pallone viene munito di agitatore meccanico (magnetico) e la miscela viene mescolata a temperatura ambiente nel corso della notte. L’etere di petrolio viene decantato e il residuo del lievito viene lavato tre volte con etile acetato (3x 30ml). Le fasi organiche riunite vengono filtrate per rimuovere i residui di lievito e seccati su magnesio solfato. L’anidrificante viene rimosso per filtrazione e il solvente viene rimosso all’evaporatore rotante sotto vuoto in un pallone da 250 ml pesato (non scaldare il bagno ad acqua sopra dei 40°C (perché?)). Registrare il peso per determinare la resa e verificare la purezza mediante analisi gas cromatografica e la rotazione specifica del prodotto. Per registrare la rotazione specifica pesare 100 mg di composto in un matraccio tarato da 10 ml e dissolverlo in CHCl3. (volume noto). Riferimento: Tetrahedron Letters 1996, 37, 1699