Principi di genetica Robert J. Brooker Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Capitolo 20 - Genomica e analisi del DNA Domande a risposta aperta 1. Qual è il vantaggio di usare i marcatori molecolari anziché dei geni noti? Risposta: Per esempio il fatto che esistono molti marcatori disponibili; il fatto che la identificazione dei marcatori molecolari sia molto più semplice di quella dei geni noti. 2. Esistono migliaia di siti che contengono il microsatellite (CA)n. In che modo è possibile concentrarsi su uno solo di questi? Risposta: Le ripetizioni sono fiancheggiate da sequenze uniche di DNA. Usando dei primer che riconoscono queste sequenze è possibile amplificare mediante PCR il microsatellite nella posizione che si desidera studiare. 3. Alcuni test genetici si basano sulla associazione tra un marcatore molecolare, come ad esempio un microsatellite, e un gene. Elenca almeno un elemento negativo dell’uso di questo approccio Risposta: Il crossing-over può separare il marcatore dal gene, causando un certo livello di imprecisione. Questo tipo di approccio necessita dell’analisi del pedigree, per cui molti soggetti non possono essere sottoposti a questi test (per esempio perché fanno parte di famiglie piccole o i cui membri non sono collaborativi). 4. Perché uno YAC ha bisogno sia dell’origine di replicazione di lievito che di quella batterica? Risposta: Il vettore vuoto nella forma circolare può essere riprodotto in grandi quantità se fatto crescere nei batteri. Uno YAC ricombinante nella sua forma lineare può essere fatto crescere in lievito. Si usano i due tipi perché le cellule di lievito si manipolano con più difficoltà di quelle batteriche. 5. Perché il primo obiettivo del Progetto Genoma Umano era quello di ottenere una mappa di associazione del genoma umano? Risposta: La mappa genetica ad alta risoluzione fornisce i punti di riferimento utili per la mappatura fisica. Se questo non fosse stato il primo obiettivo, il progetto avrebbe certamente richiesto molto più tempo per essere completato.