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Anatomia Umana,
Lezione 13
TRONCO ENCEFALICO
Il tronco encefalico (TE) è costituito da bulbo o midollo allungato, dal ponte e dal
mesencefalo. Rappresenta la continuazione del MS e il piano di demarcazione tra i due
organi si pone convenzionalmente all’altezza del grande foro occipitale, a livello
dell’emergenza del primo nervo cervicale.
Rostralmente il TE
continua con il
diencefalo , mentre
dorsalmente al TE è
appoggiato con
l’interposizione del IV
ventricolo, il cervelletto
che si connette al
tronco mediante i tre
peduncoli
cerebellari alla cui
costituzione
partecipano vari fasci
nervosi.
PEDUNCOLO CEREBELLARE INFERIORE
Fascio olivocerebellare
Fascio spinocerebellare dorsale
Fibre bulbocerebellari
Fibre trigeminocerebellari
Fibre reticolocerebellari
Fibre reticolocerebellari
Fascio vestibolocerebellare
Fascio cerebellovestibolare
PEDUNCOLO CEREBELLARE MEDIO
Fibre pontocerebellari
PEDUNCOLO CEREBELLARE SUPERIORE
Fascio spinocerebellare ventrale
Fibre trigeminocerebellare
Fibre tettocerebellari
Fascio cerebellorubro
Fibre cerebellotalamiche
IL MESENCEFALO
Il mesencefalo contiene i nuclei che elaborano le informazioni visive ed uditive
e generano le risposte riflesse tali stimoli. La superficie del mesencefalo situata
posteriormente all’acquedotto di Silvio (mesencefalico) è detta tetto del
mesencefalo. Essa contiene due paia di nuclei sensitivi i tubercoli
quadrigemini (collicoli) superiori e inferiori. Questi nuclei sono stazioni
intermedie delle vie ottiche ed uditive.
I tubercoli inferiori sono stazioni delle vie uditive : in particolare vi terminano
le fibre del lemnisco laterale che originano dal corpo trapezoide , mentre dai loro
neuroni originano fibre per i corpi genicolati mediali del diencefalo.
I tubercoli superiori sono invece nuclei delle vie ottiche , essendo coinvolti nei
riflessi legati alla visione tramite il loro collegamento con i corpi genicolati
laterali del diencefalo, dai quali ricevono fibre provenienti dalla corteccia visiva e
dalla retina omolaterali.
A differenza del tubercolo inferiore, quello superiore è connesso con il
corrispondente corpo genicolato solo da fibre afferenti ed è fondamentale per i
movimenti oculari riflessi per esempio quelli cefalo-oculo-giri e di inseguimento
che sono movimenti oculari involontari .
Il mesencefalo contiene inoltre i principali
nuclei della FORMAZIONE RETICOLARE.
La formazione reticolare è un insieme di
nuclei piccoli ed estremamente diffusi, non
sempre distinguibili tra di loro, separati da
fasci di fibre mieliniche cosi che più che di
sostanza bianca o sostanza grigia, è
opportuno
parlare
di
formazione
reticolare. Essa è presente in tutto il TE
del
quale
occupa
una
posizione
considerevole e a scopo didattico è utile
suddividerla in 3 zone : mediana, mediale
e laterale.
I nuclei della parte
mediana sono collegati a doppia via con
il cervelletto cui portano impulsi della
sensibilità viscerale ed esterocettiva. I
nuclei della parte mediale inviano
fibre al MS inibendo le attività riflesse e
il tono muscolare (via reticolospinale).
Dalla parte laterale hanno origine sia
fibre reticolospinali che portano al MS
impulsi facilitatori per le attività riflesse,
sia fibre ascendenti con funzione attivante
su vari territori del diencefalo.
Su ciascuna metà del mesencefalo si trovano due nuclei, il nucleo rosso e la sostanza
nigra.
Il nucleo più voluminoso del tegumento mesencefalico è il nucleo rosso localizzato
nella porzione rostrale del mesencefalo dorsalmente alla sostanza nera. Esso riceve
impulsi dal cervelletto (fibre cerebello rubre) tramite fibre che decorrono nel
peduncolo cerebellare superiore ed è inoltre collegato
sia con il talamo (via
rubrotalamica) sia con le corna anteriori del midollo cervicale tramite il fascio
rubrospinale intervenendo nella regolazione degli automatismi motori.
Il nucleo della sostanza nigra segna il confine con il tegumento. È una formazione
importante soprattutto nella regolazione della motilità
Il nucleo della sostanza nigra segna il confine con il tegumento. È una formazione
importante soprattutto nella regolazione della motilità. È costituito da una parte
compatta e una parte reticolare, molto più sviluppata della prima. I neuroni della parte
compatta utilizzano come mediatore la dopamina (eccitatoria) e inviano i propri assoni
al nucleo caudato e al putamen; i neuroni della parte reticolare producono invece il
GABA (inibitorio) e inviano i propri assoni al talamo e ad alcune formazioni del TE come
ad esempio la formazione reticolare pontomesencefalica da cui si originano fibre
extrapiramidali.
La sostanza bianca è organizzata sotto forma di peduncoli cerebrali contenenti (1)
fibre ascendenti che fanno sinapsi nei nuclei talamici e (2) fibre discendenti della
via corticospinale che trasportano comandi volontari provenienti dalla corteccia
motoria primaria di ciascun emisfero cerebrale.
Fra i fasci di fibre discendenti ricordiamo:
Fibre corticonucleari che si portano ai somatomotori dei nervi cranici e controllano
la motilità volontaria
Fibre corticospinali che proseguono verso i motoneuroni delle corna anteriori del MS
e fanno parte del fascio piramidale
Fibre corticopontine dirette ai nuclei basilari del ponte che prendono origine da aree
motorie secondarie e da aree associative della corteccia e che costituiscono la
principale via di comunicazione tra corteccia cerebrale e cervelletto.
IL PONTE
È detto anche
Protuberanza
anulare
in
quanto
esso
forma
una
prominente
sporgenza sulla
superficie
anteriore
del
tronco
encefalico.
Il
confine
tra
ponte
e
mesencefalo è
un
solco
trasversale,
il
solco
pontomesencefa
lico.
Il ponte è suddivisibile in due parti: una che occupa
i due terzi ventrali detta piede e una che
corrisponde al terzo dorsale che prende il nome di
tegumento o callotta.
Il piede contiene numerosi piccoli gruppi di
neuroni, i nuclei basilari del ponte importanti per le
loro connessioni che ricevono da vaste aree della
corteccia
cerebrale (fibre corticopontine) ed
efferenti verso il cervelletto (vie pontocerebellari)
che raggiungono tramite il peduncolo cerebellare
medio.
Nel piede del ponte decorrono le fibre corticospinali
che insieme alle fibre corticonucleari dirette ai
nuclei somatomotori del TE, costituiscono la via
piramidale.
Nel tegumento o callotta sono riconoscibili i nuclei cocleari
ventrali che ricevono impulsi uditivi dal nervo acustico. I
nuclei cocleari inviano fibre ascendenti al collicolo inferiore da
cui si dipartono fibre dirette al diencefalo (corpo genicolato
mediale).
Le fibre provenienti dai nuclei cocleari in parte si decussano
nel ponte intersecando le fibre del lemnisco mediale
costituendo il corpo trapezoide. Da questo punto in poi le
fibre acustiche dirette al talamo formano la via detta lemnisco
laterale.
Nel tegumento sono presenti inoltre il nucleo motore del
nervo facciale , il nucleo motore e il nucleo sensitivo pontino
del nervo trigemino e il nucleo del nervo abducente.
BULBO O MIDOLLO ALLUNGATO
Il midollo spinale si connette al TE tramite il bulbo o midollo allungato, che
corrisponde al mielencefalo embrionale. Il midollo allungato è in continuazione con
il MS. la sua porzione caudale è simile a quella del MS in quanto possiede una
forma rotondeggiante e un sottile canale centrale. In prossimità del ponte questo
canale centrale si allarga per continuare nel quarto ventricolo.
I nuclei del bulbo possono essere :
STAZIONI INTERMEDIE LUNGO VIE SENSITIVE O MOTORIE: Fasci ascendenti
possono fare sinapsi nei nuclei sensitivi e motori che agiscono come stazioni
intermedie e centri di elaborazione. Ad esempio il nucleo gracile e i nuclei cuneato
trasmettono informazioni sensitive somatiche al talamo e i nuclei olivari inviano alla
corteccia cerebellare informazioni provenienti dal MS, corteccia cerebrale, diencefalo
e tronco encefalico. Questi nuclei formano le olive rigonfiamenti lungo la superficie
ventro-laterale del midollo allungato.
NUCLEI DEI NERVI CRANICI: Il bulbo contiene nuclei motori e sensitivi associati a
5 nervi cranici (VIII, IX, X, XI, XII). Questi nervi cranici innervano muscoli della
faringe, del collo , del dorso così come di alcuni organi interni della cavità toracica
e peritoneale.
NUCLEI AUTONOMI: la formazione reticolare presente nel bulbo contiene nuclei e
centri responsabili della regolazione delle funzioni vitali autonome. Questi centri
ricevono impulsi dai nervi cranici, dalla corteccia cerebrale, dal diencefalo e dal
tronco encefalico, e le loro efferenze controllano o modificano le attività di uno o
più sistemi periferici. I principali centri sono:
-I centri cardiovascolari che modificano la frequenza cardiaca, l’intensità delle
contrazioni cardiache e il flusso di sangue a livello periferico. Su base funzionale
essi possono suddivisi in centri cardiaci e centri vasomotori ma è difficile
delinearne i confini anatomici.
-I centri del ritmo respiratorio che controllano la frequenza di base dei
movimenti respiratori e la cui attività viene controllata da impulsi provenienti dai
centri apneustico e pneumotassico del ponte.
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