<< Tu, pio castagno, solo tu, l'assai doni al villano che non ha che il sole..>> G. Pascoli in Myricae LE CASTAGNE L'ALBERO Il castagno è una pianta che predilige terreni freschi, leggeri e acidi, sopporta bene le basse temperature, una certa aridità del suolo e ha una straordinaria capacità di crescita. Le grandi foglie (10-25 cm) sono allungate, lanceolate e dentellate, la chioma è ampia e ramificata e la corteccia, liscia e bruno-rossastra da giovane, col passar degli anni si fa grigio-olivastra screpolandosi per falde longitudinali. CASTAGNA E MARRONE: QUAL E' LA DIFFERENZA Il vero marrone ha una forma ovoidale con apice poco rilevato,"ilo" allungato, buccia piuttosto chiara con striature nere, vicine e spesso in rilievo, polpa gialla poco solcata e facilmente separabile dalla pellicola e sapore molto marcato. La castagna ha invece forma rotondeggiante generalmente appiattita da un lato, con apice conico, ilo ridotto, buccia piuttosto scura, polpa profondamente solcata e molto aderente alla pellicola. Inoltre è bene osservare il riccio: nel caso del marrone ospita di solito un grosso frutto perché gli altri 2 sono atrofizzati; nel caso della castagna generalmente 3. Nei parchi o lungo i viali cittadini, si trovano a terra grosse capsule rotonde verdastre, ricoperte di aculei che ricordano un po' i ricci del castagno e che al loro interno, contengono 3 frutti bruno-lucenti simili a castagne, si tratta dei frutti, detti anche castagne d' India o castagne "matte", per nulla commestibili. I SUOI USI Fino a un passato non molto lontano (circa 40 anni fa), la castagna è stata in varie zone d'Europa un alimento base per tante popolazioni rurali e montane oltre che a una primaria fonte di vita e di reddito. La generosa pianta forniva frutti che davano una buona farina. C'erano anche il legname, il tannino e infine i fiori che davano un ottimo miele. IL SOTTOBOSCO E LA FAUNA DEL CASTAGNO La corte vegetale che accompagna il castagno vede al primo posto le felci, poi la ginestra dei carbonai, il brugo, la polmonaria rossa e violetta, l'epatica, le scille, i crochi, i colchici, i bucaneve, le viole e soprattutto i funghi. Ma anche per gli animali il castagno rappresenta un habitat favorevole: nei tronchi, ricchissimi di cavità, nidificano allocchi, colombelle, storni, civette, upupe e cince, e nelle carie più profonde trovano riparo ghiri e topi quercini, moscardini e martore mentre le caverne che si aprono ai piedi dell'albero accolgono la tana del tasso e del gatto selvatico. Della castagna molti animali sono ghiotti: cinghiali e daini, cervi e caprioli, scoiattoli e ghiri, topi e arvicole e le api selvatiche vanno pazze per i fiori penduli e profumati del castagno, dai quali distillano un miele amarognolo e molto aromatico. CHIODINI Armillariella mellea Dal latino, simile al miele, per il colore. Presenta un cappello di 3-20 cm, da globoso a depresso , leggermente mammellonato con cuticola ocrabrunastra con tonalità verdi o rosse, coperta di fioccosità gialle o brune, che si diradano verso la periferia. Le lame piuttosto fitte sono biancastre e poi giallastre, infine macchiate di rossastro. La carne è sottile, fibrosa nel gambo e bianca. Odora di sostanze oleose, poco gradevoli, il sapore è amarognolo, leggermente astringente. Il gambo di 10-20 x 1,5-5 cm, è lungamente claviforme, spesso curvo, di colore variabile simile al cappello, più scuro verso il basso, striato superiormente, giallastro e fioccoso inferiormente. Le spore sono bianche, ellittiche, di grandezza 7-9 x 5-6 micron. Questo fungo vive da parassita o saprofita su legno, ma è anche simbionte o cosmopolita. Compare nei boschi in estate e in autunno. E' una specie estremamente variabile in rapporto all' habitat, alle piante ospiti e all' età. Da saprofita e parassita si presenta cespitoso, da simbionte a terra isolato con piede robusto. UNA RICETTA TORTA DI CASTAGNE MERINGATE Lessare 750 g di castagne e ridurle in purea. Imburrare una profila, disporvi uno strato di savoiardi, 1/2 bicchiere di whisky e il composto di castagne unito a 2 tuorli d' uova, 300 g di zucchero e altro whisky. Montare le chiare a neve con zucchero e versare sul composto di castagne. Infornare per 20 minuti.