Marcatori tumorali: gli esami del sangue per scoprire il cancro

annuncio pubblicitario
18-01-2017
http://www.pazienti.it/
Marcatori tumorali: gli esami del sangue
per scoprire il cancro
I marcatori tumorali vengono ricercati attraverso esami del sangue. Sono delle proteine che
alcune cellule di tipo tumorale secernono in grandi quantità.
Non è stato ancora trovato un marcatore unico per tutte le forme di cancro.
Alcuni marcatori vengono prodotti solo dalle cellule di un determinato organo, dunque, hanno
specificità per un certo tipo di tumore; ne sono esempio il PSA (antigene prostatico specifico)
oppure il CA 125 (specifico per l’ovaio).
Altri marcatori possono risultare elevati in presenza di tumori diversi, per esempio:






Il marcatore CEA (antigene carcino-embrionario): positivo in caso di tumori del colon, mammella,
fegato, polmone, ovaio, utero e pancreas. L’alterazione del CEA, tuttavia, può essere indice di altre
malattie non tumorali come la pancreatite, la bronchite cronica, la cirrosi epatica, la tubercolosi, la colite
ulcerosa e anche in alcuni soggetti sani ma fumatori.
Il marcatore AFP (alfafetoproteina, sostanza glicoproteica) che viene dosato, oltre che in caso di
gravidanza, in caso di tumori delle cellule germinali.
Il marcatore CA125 è specifico per il tumore dell’ovaio. Non è un marker precoce ed è utile
soprattutto per il monitoraggio della malattia.
Il marcatore CA19-9, come il CA125, non è un marker di tipo precoce. È collegato al tumore
dell’intestino e al tumore del pancreas, ma anche ad altre patologie non tumorali, come la pancreatite, la
fibrosi cistica e la colite ulcerosa.
Il marcatore CA 15-3, i suoi livelli incrementano in caso di tumore alla mammella.
Il marcatore TPA (antigene polipeptidico tessutale) è un marker di tipo aspecifico, ovvero
aumenta nel caso di diverse malattie tumorali o infiammatorie ed indica la velocità di produzione
cellulare, aiutando lo specialista nella valutazione dell’eventuale rischio che il tumore possa progredire
rapidamente.

Marcatori tumorali alti sono necessariamente sinonimo di tumore in
corso?
In alcuni casi, si può riscontrare positività per i markers tumorali anche in condizioni diverse da
un tumore.
Quali altri esami si effettuano per diagnosticare un tumore?
Quindi la sola positività per un marcatore tumorale (o non positività) non è sufficiente per
porre (o scongiurare) diagnosi di cancro. L’eventuale diagnosi, infatti, deve tener conto di altri
elementi quali:





Sintomatologia
Storia clinica del paziente
Esami del sangue specifici e non specifici
Biopsie, esami istologici
Esami diagnostici come RX, TAC, Ecografie, RMN, PET, ecc.
Il monitoraggio dei markers tumorali è utile non solo per una eventuale diagnosi ma anche
per seguire l’evoluzione della malattia.
A chi è rivolta la ricerca dei marcatori tumorali?
La prescrizione dei marcatori tumorali è selettiva nei confronti di pazienti che si trovano
esposti a importanti fattori di rischio e/o sintomi che lasciano sospettare una condizione
tumorale.
Quali fattori possono alterare i markers tumorali?
Diversi fattori possono influenzare i livelli dei vari markers tumorali presenti nel sangue:





Menopausa
Ciclo mestruale
Terapia ormonale sostitutiva
Stati infiammatori cronici intestinali
Precedenti lavori avevano associato fattori dietetici, soprattutto una dieta ricca di grassi saturi,
con il rischio di sviluppo di cancro della mammella, dell’endometrio e dell’ovaio.
Scarica