LA RICERCA TRASLAZIONALE
La ricerca traslazionale è quella ricerca biomolecolare pre-clinica che produce risultati
rapidamente trasferibili all’attività clinica. La ricerca di tipo traslazionale rappresenta,
dunque, l’integrazione tra l’attività di ricerca sperimentale e la pratica clinica.
Dalla farmacogenomica le speranze maggiori
Il termine farmacogenomica indica nel senso più ampio lo studio di tutti i geni che
possono determinare la risposta ad una terapia. L’obiettivo della farmacogenomica, in
ambito oncologico, è di costruire una mappa genetica dei tumori per ottenere un test
predittivo per la determinazione della risposta alla terapia. Si occupa però anche di
confrontare il profilo genomico di migliaia di casi di tumore per stabilire quelli che
hanno più possibilità di diffondere nell’organismo.
Scopi della farmacogenomica, sono quindi vari:
 nel campo della medicina personalizzata, di consentire al clinico di prescrivere
per ogni singolo paziente il farmaco o la posologia più adatta al fine di
ottenere la massima efficacia clinica e la minore tossicità possibile, basandosi su
un test genetico,
 la disponibilità di test genetici di predisposizione, simili a quelli già utilizzati
per il tumore della mammella e dell’ovaio, che potrebbero anche comprendere
l’analisi di suscettibilità individuale per individuare le persone da trattare con
interventi preventivi, senza estendere i controlli a tutta la popolazione,
 la produzione di vaccini antitumorali, attraverso l’identificazione delle cellule
tumorali sulla base di antigeni, espressi sulla superficie, caratterististici per il
tipo di tumore e quindi di farmaci che siano in grado di riconoscerli e di legarsi
in modo specifico, provocando una forte risposta immunitaria che provochi il
rigetto del tumore o ne impedisca la sua ricomparsa.
Un gruppo di molecole di nuova generazione ha come bersaglio alcuni meccanismi
caratteristici delle cellule tumorali, come ad esempio la crescita illimitata. Molti di
questi farmaci sono in corso di sperimentazione e alcune molecole sembrano molto
promettenti.
Altra prospettiva, più lontana, è la terapia genica. Questa tecnica permetterà di riparare
i geni difettosi all’interno delle cellule tumorali o di introdurre quelli mancanti. Da
punto di vista pratico, però, questa metodica si scontra con molte difficoltà, tra le quali i
sistemi che permettono di raggiungere solo le cellule tumorali in modo da farli integrare
in esse senza esserne respinti.