Principi di Economia – Microeconomia Esercitazione 2 – Elasticità Soluzioni Novembre 2016 1. Considerate il mercato della carne di maiale negli Stati Uniti. La tabella seguente mostra le quantità di carne di maiale acquistate ogni anno in corrispondenza dei diversi prezzi. Prezzo Quantità (€ al kg) (milioni di kg) 14,3 0 10,3 80 4,3 200 3,3 220 2,3 240 0 286 (a) Tracciate la curva di domanda per la carne di maiale. p 15 10 5 0 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200 220 240 260 280 Q (b) Calcolate l’elasticità puntuale della domanda rispetto al prezzo, per ognuno dei prezzi indicati nella tabella (eccetto 14,3 e 0). Per calcolare l’elasticità puntuale utilizziamo la formula: 1 ∙ ∙ 1 Se la funzione di domanda fosse esplicitata, nel nostro caso sarebbe Q(p) = 286 – 20p. In tal caso utilizzeremmo la formula canonica per il calcolo dell’elasticità, ovvero ∙ . Innanzitutto calcoliamo la pendenza della curva di domanda, pari al rapporto fra l’intercetta verticale e l’intercetta orizzontale cambiato di segno: , 0,05 . Questa misura ci dice che, per vendere un milione di kg di carne in più all’anno, il prezzo al kg dovrà diminuire di 5 centesimi di euro. Possiamo quindi calcolare l’elasticità per ogni valore del prezzo, utilizzando la formula di cui sopra: - Per p = 10,3: - Per p = 4,3: - Per p = 3,3: - Per p = 2,3: ∙ , , 2,575 ∙ 0,43 , ∙ 0,3 ∙ , ≃ 0,2 (c) Supponete che il prezzo passi da 10,3 € a 11,3 €. Siete in grado di dire, senza fare ulteriori calcoli, come varieranno i ricavi per i produttori di carne? Poiché l’elasticità della domanda in corrispondenza del prezzo p=10,3 è maggiore dell’unità (domanda elastica), un aumento del prezzo farà diminuire i ricavi. Richiamando la formula che lega la derivata della funzione dei ricavi all’elasticità: # # # " # $ # ∙ # %1 $ ∙ & '1 (# # # # # Possiamo notare che in corrispondenza di p=10,3, la derivata della funzione dei ricavi è negativa: " " '1 2,575( ∙ 80 80 206 126 ⇒ ,0 , , (d) Calcolate la variazione dei ricavi dei produttori di carne se il prezzo passa da 3,3 € a 4,3 €. A 3,3€ al kg vengono venduti 220 milioni di kg di carne, realizzando un ricavo pari a: " # ∙ # 3,3 ∙ 220 726 (milioni di euro). Se il prezzo sale a 4,3€, la quantità venduta scende a 200 milioni di kg e i ricavi saranno 4,3 ∙ 200 = 860 milioni di euro. I ricavi sonno aumentati; in corrispondenza del tratto inelastico della curva di domanda, un aumento del prezzo si traduce in un aumento dei ricavi (la riduzione della quantità venduta è più che compensata dall’aumento dei prezzi). 2 2. Considerate due mercati: il mercato dei farmaci e quello dei computer. Il primo mercato presenta una curva di domanda rigida (il consumo di farmaci reagisce poco alle variazioni di prezzo), mentre la domanda di computer è elastica. Supponete che un’innovazione tecnologica faccia raddoppiare l’offerta di entrambi. (a) Cosa accade al prezzo di equilibrio e alla quantità scambiata in ciascun mercato? In entrambi i mercati l’aumento dell’offerta fa diminuire i prezzi ed aumentare le quantità scambiate. (b) Quale dei due beni subisce la variazione più rilevante di prezzo? E di quantità? Il prezzo diminuisce maggiormente nel mercato dei farmaci dove, essendo la domanda inelastica, si assiste ad un modesto incremento della quantità. Nel mercato dei computer, l’elevata elasticità comporta un sensibile aumento della quantità scambiata ed una più contenuta variazione dei prezzi. (c) Cosa accade alla spesa totale dei consumatori in ciascun mercato? La spesa totale dei consumatori coincide con il ricavo totale dell’industria in ciascun mercato. Nel mercato dei farmaci il ricavo totale diminuisce: in un mercato caratterizzato da domanda rigida, una diminuzione del prezzo produce un aumento meno che proporzionale della quantità domandata. Nel mercato dei computer, invece, il ricavo totale aumenta: in un mercato caratterizzato da domanda elastica, una diminuzione del prezzo produce un aumento più che proporzionale della quantità domandata. 3. Considerate un consumatore con la seguente funzione di domanda per il bene x: - = 80 – 1,2px + 2py + 0,03Y dove px e il prezzo del bene in questione, py e il prezzo di un altro bene e Y il suo reddito. (a) Assumendo che px = 20, py = 2 e Y = 90000, calcolate la quantità di bene x domandata dal consumatore, - . - 80 1,2 ∙ 20 $ 2 ∙ 2 $ 0,03 ∙ 90000 2760 3 (b) Qual è l’elasticità della domanda di x rispetto al suo prezzo? L’elasticità è data da: 1 20 ∙ 1,2 ∙ ≃ 0,008 1 - 2760 Nota bene: Nel mercato la maggior parte dei beni scambiati sono beni ordinari (i.e. all’aumentare del loro prezzo la domanda di tali beni si riduce), per questo la formula per calcolare l’elasticità di domanda viene scritta con un meno davanti. /-0 (c) E l’elasticità della domanda di x rispetto al reddito? L’elasticità di domanda rispetto al reddito e data da: 1 3 90000 2- ∙ 0,03 ∙ ≃ 0,978 13 2760 (d) Qual è l’elasticità incrociata, ovvero l’elasticità della domanda del bene x rispetto al prezzo del bene y? L’elasticità incrociata è pari a: 1 5 2 /-4 ∙ 2∙ 6 0,001 1 5 2760 (e) Sulla base dei risultati del punto precedente, argomentando le vostre conclusioni, dite se: • i beni x e y sono, per questo consumatore, complementi o sostituti; Sono beni sostituiti: /-4 7 0, ovvero al crescere del prezzo di y la quantità domandata di x aumenta. Soluzione alternativa: 80 8/4 7 0. Ovvero, al crescere del prezzo di y aumenta la quantità acquistata di x. Un esempio di beni sostituiti: il bene x è il caffe e il bene y è il te. • se il bene x è inferiore o normale (ed eventualmente se è necessario o di lusso). Il bene x è normale, dato che l’elasticità della sua domanda rispetto al reddito è positiva: 2- 7 0. In particolare, il bene x è un bene necessario, poiché l’elasticità al reddito e inferiore all’unita: 2- ∈ '0, 1(. 4