Banca centrale europea a cura di G.Garofalo Tanti acronimi, un’unica Banca • BCE [Francia, Spagna, Irlanda, Italia, Portogallo, Malta] • ECB [Inghilterra, Danimarca, Olanda, Svezia, Slovenia, Slovacchia] • • • • EZB [Germania] SBE [Islanda] EKT [Grecia] EKP [Finlandia, Estonia] La BCE … • • … è la Banca centrale incaricata dell'attuazione della politica monetaria per i 17 paesi dell'Unione europea che hanno aderito all'euro, cosiddetta “Area euro". A partire dal 1º gennaio 2011, essi sono: Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna L’integrazione europea: un'economia di mercato aperta e in libera concorrenza Un riferimento teorico Principale competitor: Manchesterismo (principio del laissez faire) • L'economia sociale di mercato E’ un modello di sviluppo dell'economia che si propone di garantire sia la libertà di mercato che la giustizia sociale. L'idea di base è che vanno garantite la libera iniziativa, la libertà di impresa, la libertà di mercato e la proprietà privata, ma che queste condizioni, da sole, non assicurano la giustizia sociale, per cui lo Stato deve intervenire, ma non in modo dirigista (per guidare il mercato o interferire con i suoi esiti naturali), ma solo per fare in modo che diminuiscano il più possibile i casi di fallimento • Questa teoria economica trae origine dall'Ordoliberalismo della Scuola di Friburgo di Walter Eucken, durante la crisi della Repubblica di Weimar. • Il principale teorico dell'economia sociale di mercato è Wilhelm Röpke (1899-1966), che la vede come una sorta di “terza via” tra liberismo e collettivismo. Le tappe di avvicinamento a l’Unione economica e monetaria (UEM) • • • Attenendosi alle raccomandazioni del rapporto Delors, nel giugno 1989 il Consiglio europeo decise che il 1º luglio 1990 sarebbero state abolite, in linea di principio, tutte le restrizioni alla circolazione dei capitali tra gli Stati membri. Il Consiglio, il 12 marzo 1990, conferì inoltre maggiori responsabilità al Comitato dei governatori delle banche centrali degli Stati membri della Comunità economica europea che coordinava le politiche monetarie degli Stati membri al fine di conseguire la stabilità dei prezzi. Per la realizzazione dell’Unione era necessario modificare il Trattato di Roma che aveva istituito la Comunità economica europea: per questo fu convocata una Conferenza intergovernativa sulla UEM, tenutasi nel 1991 in concomitanza con la Conferenza intergovernativa sull'Unione politica. segue: Parametri di convergenza: • Rapporto deficit pubblico/PIL non superiore al 3%. • Rapporto debito pubblico/PIL non superiore al 60% (Belgio e Italia furono esentati). • Tasso d'inflazione non superiore dell'1,5% rispetto a quello dei tre Paesi più virtuosi. • Tasso d'interesse a lungo termine non superiore al 2% del tasso medio degli stessi tre Paesi. • Permanenza negli ultimi 2 anni nello SME senza fluttuazioni della moneta nazionale • Dicembre 1991: il Consiglio europeo vara il Trattato sull’Unione europea, che viene firmato a Maastricht il 7 febbraio 1992. A causa dei ritardi nel processo di ratifica, tuttavia, il Trattato di Maastricht entrò in vigore soltanto il 1º novembre 1993. Patto di stabilità e crescita (Trattato di Amsterdam, 1997): rafforzamento delle politiche di vigilanza sui deficit ed i debiti pubblici, con procedura di infrazione in caso di deficit eccessivi • Nasce l’Istituto monetario europeo (IME), con sede a Francoforte, con il compito di coordinare le politiche monetarie delle banche centrali nazionali degli Stati membri dell’Unione europea e di preparare l’introduzione della moneta unica. • Alla presidenza dell’IME è nominato Alexandre Lamfalussy, già Direttore generale della Banca dei regolamenti internazionali (BRI). La situazione della finanza pubblica nel 2011 (in % del Pil) Eurozona Extra Eurozona Cronistoria • 1°giugno 1998: Istituzione della BCE e del “Sistema europeo di banche centrali”, che comprende, oltre alla BCE, le banche centrali di tutti gli Stati membri dell’UE. In sette mesi (fino al 1°gennaio 1999) la BCE ha dovuto assolvere due compiti senza precedenti nella storia: - sostituire le valute di un gruppo di Stati sovrani con una moneta unica - definire la politica monetaria per la nascente area dell’euro • 1°gennaio 1999: – Introduzione dell’euro (come mezzo di pagamento elettronico) – la BCE e le banche centrali degli Stati membri dell’UE che adottarono l’euro formarono insieme “l’Eurosistema” – le competenze di politica monetaria per la nuova valuta furono trasferite al Consiglio direttivo della BCE. • 1°gennaio 2002: Le banconote e monete in euro vengono messe in circolazione. Oltre la metà degli Stati membri dell’UE ha adottato l’euro L’euro in Europa Presidenti della BCE • 1 giugno 1998 – 31 ottobre 2003: Wim Duisenberg [Paesi Bassi] • 1 novembre 2003 – 31 ottobre 2011: Jean-Claude Trichet [Francia] • 1 novembre 2011 - …: Mario Draghi [Italia] Quote sottoscritte dalle BCN degli Stati membri la cui moneta è l'euro Riserve ufficiali:circa 40 miliardi di euro. Il contributo di ciascuna BCN è stato fissato proporzionalmente alla partecipazione nel capitale BCE ed è stato versato in oro per il 15%, in dollari statunitensi e yen per il restante 85% Quote sottoscritte e quote versate dalle BCN degli Stati membri che non hanno adottato l'euro Ricordi dal Manuale di Macroeconomia • In base al modello IS-LM, aumentando l'offerta di moneta, il tasso d'interesse scende; viceversa, riducendo la base monetaria (offerta di moneta), i tassi aumentano. • Il mercato determina il tasso d'interesse, con la legge della domanda e dell'offerta (di moneta). La Banca centrale, determinando l'offerta di moneta, esercita un controllo sui tassi d'interesse a breve. segue: • La SEBC regola l'offerta di moneta e trasmette la politica monetaria alle banche mediante tre strumenti: 1. Operazioni di mercato aperto 2. Operazioni su iniziativa delle controparti (depositi o rifinanziamenti per la gestione giornaliera – overnight – della liquidità delle aziende di credito) 3. Modifica del coefficiente di riserva obbligatoria delle aziende di credito Un nuovo strumento per la BCE Il mandato • Scopo principale della Banca centrale europea è quello di mantenere sotto controllo l'andamento dei prezzi mantenendo il potere d'acquisto nell'area dell'euro. La BCE esercita, infatti, il controllo dell'inflazione nell'"area dell'euro" badando a contenere, tramite opportune politiche monetarie (controllando la base monetaria o fissando i tassi di interesse a breve), il tasso di inflazione di medio periodo a un livello inferiore (ma prossimo) al 2% Critiche alla BCE • L'assoluta indipendenza dalla politica (l’Istituzione non è democratica!). Ma sarebbe meglio se lo fosse?! • La politica dei tassi d'interesse: vengono fissati con il solo obiettivo di controllare l'inflazione, senza prendere in considerazione altri possibili obiettivi, quali la riduzione del tasso di disoccupazione o la stabilità dei tassi di cambio. Ma gli ultimi obiettivi citati sono di pertinenza della politica monetaria? Strumenti-Obiettivi: Regola aurea Il tasso d’inflazione Il tasso “refi” Tassi d’interesse: BCE vs Altre BC Valute: € vs $ Perdita di competitività delle merci europee Conclusioni • Non si può caricare la politica monetaria di troppe responsabilità • C’è una politica fiscale comune? • Ci sono politiche europee per la crescita?