Esame di Politica Economica
CLEMIF
3/09/2014
Prof. Castellucci Laura – Dott. Pallante Giacomo - Dott. Vignani Donatella
Scegliere l’alternativa A o l’alternativa B e rispondere alle tre domande contenute nell’alternativa scelta.
Tempo a disposizione: 1 ora e 30 minuti.
Alternativa A
1) La Banca Centrale Europea, nella giustificazione del suo mandato, parte dalla ferma convinzione che il meccanismo
di trasmissione della politica monetaria rispetti il principio di “neutralità di lungo periodo” della moneta.
a) si spieghi cosa si intende per neutralità di lungo periodo della moneta.
b) In che modo tale convinzione influisce sugli obiettivi di politica economica della BCE?
c) Secondo la BCE la stabilità monetaria può contribuire ad una maggiore crescita di medio-lungo periodo.
Si illustrino alcuni benefici che motivano tale assunto e si dia una interpretazione critica dei fondamenti
teorici alla base di queste ipotesi.
2) Molti paesi industrializzati avanzati dichiarano di voler perseguire una crescita sostenibile e dunque riconoscono la
necessità di rispettare i vincoli naturali per permettere alle generazioni future di soddisfare i propri bisogni.
a) Si discuta se queste affermazioni implichino necessariamente una politica economica ambientale o non si
possa invece contare su automatismi di mercato.
b) Il cambiamento climatico può essere considerato come la conseguenza di esternalità globali dovute alla
crescita economica degli ultimi duecento anni? Qual è stato l’elemento determinante di questa crescita?
c) Se in seguito ad una certa politica economica il PIL aumenta possiamo considerare che tale politica sia
buona? Su quali basi?
3) Si consideri un’economia nella quale il livello della produzione è al suo livello potenziale ed il tasso di inflazione si
assesta al 4% all’anno. La struttura dell’economia e gli effetti esercitati dagli strumenti di politica economica sugli
obiettivi, in termini di deviazioni rispetto ai valori iniziali, possono essere rappresentati nel modo seguente:
Q  1,2G  0,6M
Pˆ  0,4G  0,8M
̂ rappresenta il tasso di inflazione e ΔQ, ΔG e ΔM sono espressi come percentuale di Q.
dove P
Illustrando i relativi richiami teorici, si chiede di determinare:
a) se la politica fiscale e quella monetaria rappresentano due strumenti tra loro linearmente indipendenti;
b) quale sia l’impatto che ogni strumento ha sugli obiettivi di politica economica;
c) quale combinazione di politica economica consentirebbe una diminuzione dell’inflazione dello 0,04 per
cento senza modificare il valore della produzione che si attesta al suo livello potenziale.
Alternativa B
Il periodo di prolungata crisi economica che stiamo vivendo dal 2008, ripropone il dibattito sulla efficacia o inefficacia
delle politiche keynesiane progressivamente abbandonate negli ultimi 20/ 25 anni.
a)
Un primo argomento per abbandonare la politica keynesiana è rappresentato dagli effetti inflazionistici che
vengono attribuiti al disavanzo pubblico. Si spieghi il ragionamento che conduce a questa conclusione.
b)
In cosa consiste e come si spiega il paradosso degli “effetti keynesiani di politiche fiscali non
keynesiane”?
c)
Qual è l’importanza di analizzare l’interazione tra politica fiscale e monetaria piuttosto che fare l’ipotesi di
ceteris paribus quando si voglia giudicare l’efficacia della politica fiscale?
d)
Su quali basi il trattato di Maastricht pone vincoli alla politica fiscale?
2) Le valutazioni complessive sui benefici derivanti dall’ Unione Monetaria Europea sono spesso divergenti.
a) Si fornisca una valutazione ragionata degli effetti positivi legati all’adozione di una moneta unica.
b) Si discutano le motivazioni teoriche sottostanti ad alcune posizioni critiche, come quelle di Stiglitz e di
Fitoussi, nei confronti della gestione dell’UME da parte della BCE e della Commissione Europea.
3) Due imprese producono prodotti chimici e generano un’esternalità negativa da produzione inquinante i cui costi
esterni aggregati sono rappresentati dalla seguente funzione:
1
𝐶𝐸 = 10𝑞 + 𝑞 2
5
Considerando che i benefici netti totali delle due imprese sono:
𝐵𝑁𝑇1 = 25𝑞1 − 𝑞12
𝐵𝑁𝑇2 = 25𝑞2 − 0,5𝑞22
Determinare:
a) il livello di produzione che massimizza i profitti di ciascuna impresa, in assenza di una politica economica
ambientale;
b) il livello socialmente ottimo di inquinamento per una curva di beneficio marginale aggregato delle due imprese
pari a BMG=25-0,66q. Utilizzando i dati dell’esercizio, si illustri graficamente l’ottimo sociale;
c) il valore della tassa Pigouviana e la produzione scelta dalle due imprese dopo l’introduzione della tassa,
d) la produzione delle due imprese nel caso si ponesse uno standard di produzione;
e) Spiegare quale dei due strumenti è più efficiente e perché.