FERITE DELLA MAMMELLA E DEL CAPEZZOLO
Eziopatogenesi
traumatica (corpi taglienti, calpestamenti)
.
Sintomatologia
soluzioni di continuo a carico della
mammella (con fuoriuscita di latte nelle
forme profonde coinvolgenti il
parenchima) e del capezzolo (con
fuoriuscita di latte nelle forme profonde
coinvolgenti la cisterna del capezzolo).
Terapia
-chirurgica: sutura della soluzione di
continuo dopo cruentazione dei margini
(an.cerchiante)
- Mungitura con catetere.
FERITE DELLA MAMMELLA E DEL CAPEZZOLO
FERITE DELLA MAMMELLA E DEL CAPEZZOLO
SPAPPOLAMENTO E NECROSI DEL CAPEZZOLO
Eziopatogenesi
traumatica (schiacciamento ad opera degli unghioni).
Sintomatologia
varia: ampia perdita di sostanza ed edema del tessuto residuo, con
fuoriuscita di latte e sangue; in alcuni casi il capezzolo è assente o adeso
alla mammella mediante un esile strato cutaneo.
Prognosi
infausta quoad partem.
Terapia
chirurgica: asportazione del capezzolo (an. tronculare).
DISPLASIA DELLE GHIANDOLE ACCESSORIE
DELLA CISTERNA DEL CAPEZZOLO
Definizione
proliferazioni tessutali nella cisterna del capezzolo. Nelle bovine ai primissimi parti.
Eziopatogenesi
displasia delle ghiandole accessorie della cisterna del capezzolo.
Sintomatologia
Ispessimento di forma anulare del capezzolo; difficoltosa o impossibile eliminazione
del latte; aumento volume capezzolo; affossamento.
Diagnosi
clinica.
Prognosi
favorevole.
Terapia
chirurgica: tilotomia ed asportazione della formazione. An. d'infiltrazione;
scontinuazione longitudinale faccia anteriore parete; asportazione proliferazione;
sutura in nylon (punti nodosi staccati interessanti la parte più esterna della parete del
capezzolo); mungitura con due dita per 15 gg.
CALCOLI
Definizione
forme frequenti.
Eziopatogenesi
formazioni fibrose organizzate attorno a
nucleo di fibrina.
Sintomatologia
incompleto svuotamento quarto
(mungitura meccanica); formazione
rotondeggiante mobile nella cisterna
(mungitura manuale).
Diagnosi
clinica.
Prognosi
favorevole.
Terapia
tilotomia ed asportazione del calcolo.
STENOSI DELLO SFINTERE DEL CAPEZZOLO
Definizione
restringimento dello sfintere che limita
fuoriuscita latte.
Eziopatogenesi
traumi, processi infiammatori, processi
iperplastici, papillomi.
Sintomatologia
difficoltà mungitura; getto filiforme; algia;
mastite.
Diagnosi
clinica.
Prognosi
riservata.
Terapia
chirurgica:
metodo cruento - incisioni logitudinali lungo
l'asse dello sfintere.
metodo incruento - Dilatatori
PARESI SPASTICA
Definizione
contrattura spastica dei gastrocnemi; nella maggior parte dei casi
monolaterale; congenita o acquisita.
Eziopatogenesi
trasmissione ereditaria; ipotizzati fenomeni degenerativi vie motrici midollari
o processi flogistici nervo sciatico.
Sintomatologia
apertura angolo garretto; appoggio in punta e sull'unghione laterale;
movimenti spastici. Palpazione: ipertonia MM coscia e gamba; corda magna
tesa e lignea; assenza di calore e dolore; movimenti passivi limitati garretto,
nodello, pastorocoronaria.
PARESI SPASTICA
Diagnosi
clinica. Differenziare dalla disfunzione rotulea (impedita flessione del
ginocchio, arto sempre contratto nella deambulazione).
Prognosi
infausta quoad partem; favorevole quoad functionem.
Terapia
chirurgica: tenectomia tendine di Achille; nevrectomia rami che innervano i
gastrocnemi e flessore superficiale.
SINDROME SPASTICA
Definizione
forma frequente; colpisce soggetti adulti (maschio:2-4 anni; femmina:
secondo-terzo parto).
Eziopatogenesi
ipotizzate lesioni nervose centrali o lesioni dischi sacro-lombari.
Sintomatologia
femmina: contrazioni spastiche arti post nel sollevamento dal decubito di 810" (forme lievi). Contrazioni spastiche nel sollevamento dal decubito di 1030 " e nel corso della deambulazione ad intervalli irregolari (forme gravi).
Decubito permanente con contrazioni spastiche nel sollevamento dopo
sollecitazione, che possono coinvolgere il tronco fino al collo, di qualche
minuto; nel corso della deambulazione attacchi spastici continui (forme
gravissime).
SINDROME SPASTICA
Sintomatologia
Maschio (a carico di uno o entrambi gli arti): contrazioni spastiche nel
sollevamento dal decubito che scompaiono con l'assunzione della posizione
quadrupedale; nella deambulazione in cerchio stretto movimento a scatti
arto interessato (forme lievi). Contrazioni spastiche nel passaggio fra
decubito e stazione quadrupedale ed a qualsiasi sollecitazione; in stazione
aumento base d'appoggio ant e post; nella deambulazione movimento a
scatti arto interessato abdotto e portato indietro ed in avanti (forme gravi e
gravissime).
Diagnosi
clinica.
Prognosi
favorevole nella femmina; riservata o infausta nel maschio.
Terapia
medica: corticosteroidei.