ANATOMIA PATOLOGICA Branca specialistica della medicina che studia le malattie umane mediante esame macroscopico degli organi o microscopico dei tessuti e delle cellule In ambito clinico l'anatomia patologica svolge un ruolo fondamentale per la pianificazione di eventuali terapie mediche o chirurgiche fornendo diagnosi su tessuti o cellule prelevate da pazienti in cui si sospetta una malattia. L'indagine anatomopatologica permette di distinguere tra tessuti normali, infiammazione, tumori benigni e maligni ed altre condizioni patologiche. Praticamente ogni organo o tessuto umano che sia stato prelevato durante un intervento chirurgico viene sottoposto ad indagine anatomopatologica. TUMORI •Tumori benigni. •Tumori maligni. •Tumori borderline. Tumore: definizione Neoformazione di tessuto caratterizzata da cellule atipiche e da un accrescimento autonomo, afinalistico e progressivo E’ essenzialmente una malattia della cellula la quale si svincola dalle leggi che condizionano la sua convivenza nell’ ambito di un determinato tessuto e comincia ad accrescersi ad a moltiplicarsi in modo del tutto autonomo e indipendente IMMAGINI MACROSCOPICHE Cirrosi epatica II Carcinoma epatico II Esofago Carcinoma esofageo vegetante Apparato digerente inferiore Stomaco Organi della cavità addominale Adenocarcinoma gastrico I Sezione longitudinale della parete intestinale Adenocarcinoma intestinale II Neoplasia testicolare Cervice uterina Adenocarcinoma endometrioide TNM • Questo acronimo si usa per classificare i tumori maligni. • E’ stato introdotto dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e viene continuamente aggiornato. • E’ stato concepito tra il 1943 ed il 1952. • Prima edizione: 1958. • Ultima edizione: 2009. • Per ogni referto istologico con diagnosi di neoplasia, è obbligatoria la stadiazione del tumore ed il suo grado di differenziazione dalla cellula di provenienza e viene indicato con la lettera G. • La stadiazione rende utili, efficaci e indispensabili i passi successivi dopo la diagnosi istopatologica di una neoplasia. • G1: neoplasia ben differenziata (basso grado di malignità, componente cellulare molto simile alla cellula di provenienza. • G2: neoplasia moderatamente diff. (medio grado di malignità, componente cellulare ancora riconducibile morfologicamente alla cellula di provenienza. • G3: neoplasia scarsamente differenziata (alto grado di malignità, componente cellulare difficilmente riconducibile alla cellula o struttura di provenienza. • G4: neoplasia indifferenziata (le cellule e le strutture che la compongono sono morfologicamente irriconoscibili). • Dopo la diagnosi della neoplasia e la sua classificazione internazionale, il paziente viene indirizzato per la terapia oncologica che meglio potrà sopportare e con i maggiori benefici sia terapeutici sia dal punto di vista della qualità di vita. • Il sistema di stadiazione comprende le lettere T N M e si completa con alcuni suffissi (1;2;3;1a;1b;1c;2a ecc). La lettera T comunica al clinico (medico di base, chirurgo, oncologo, radioterapista ecc), l’estensione che il tumore ha raggiunto in un determinato organo. • La lettera N indica la presenza o meno di metastasi linfonodali, cioè quanti sono i linfonodi metastatici sul numero complessivo esaminato. • Lo stadio linfonodale di alcuni organi impone una sottoclassificazione. • La lettera M corrisponde alle eventuali metastasi o localizzazioni tumorali •a distanza • Esempio: la neoplasia dell’intestino che infiltra la parete fino alla tonaca muscolare, risparmiando il sottostante tessuto adiposo periviscerale, con metastasi in 2 linfonodi/20 esaminati e assenza di metastasi a distanza, verrà stadiato come: • pT2;pN1b; M0. • Se i linfonodi esaminati sono indenni da metastasi: pT2;pN0 M0. • Se i linfonodi metastatici risultano più di 4: • pT2;pN2a M0. Mammella Mastectomia sottocutanea Polmoni Polmoni - Trachea - Bronchi Immagine radiografica Lobectomia polmonare Vescica urinaria Reni Metastasi sottocutanea di Ca renale Surreni Carcinoma del surrene Linfonodo Immagine istologica Cute Melanoma