GLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI Gli strumenti finanziari derivati sono contratti il cui valore dipende dall’andamento di un’attività sottostante (underlying asset). Tali attività possono essere - di natura finanziaria (titoli azionari, tassi d’interesse o di cambio, indici di borsa) - di natura reale (caffè, cacao, oro, petrolio, ecc.). La negoziazione di strumenti derivati può avere diverse finalità: - copertura di posizioni (hedging): si intende proteggere il valore di una posizione da variazioni avverse nei prezzi di mercato, bilanciando le perdite o i guadagni sulla posizione da coprire con i guadagni o perdite nel mercato dei derivati; - speculazione, se tendenti a realizzare un profitto sull’evoluzione attesa del prezzo dell’attività sottostante; basato - arbitraggio, quando si sfrutta una momentanea differenza tra l’andamento del prezzo del derivato e quello del sottostante (che sono destinati a coincidere a fine contratto), vendendo lo strumento sopravvalutato e acquistando quello sottovalutato, il che permette di acquisire un profitto senza rischio. Le principali categorie di contratti derivati sono: - swap; option; future; altri contratti. Lo swap è un contratto con cui le parti contraenti si impegnano a scambiarsi determinati beni o a liquidarsi a vicenda la differenza tra valori legati a determinati parametri. Possiamo avere swap su valute, su tassi d’interesse, su indici azionari, su rischi di credito. L’option è un contratto derivato che dà a una delle parti, dietro pagamento di un corrispettivo (premio), la facoltà di esercitare a scadenza o a un dato termine, la facoltà di acquistare o vendere determinate attività a un certo prezzo o di riscuotere un importo determinato in base all’andamento di un indicatore di riferimento. Possiamo avere option su cambi, su tassi d’interesse, su titoli, su indici di borsa. Il future è un contratto derivato standardizzato con cui le parti si impegnano a scambiarsi a data prestabilita determinate attività o a versare o riscuotere un importo determinato in base all’andamento di un indicatore di riferimento. Possiamo avere futures su valute, su tassi d’interesse, su titoli, su indici di borsa. Gli altri contratti derivati sono i “contratti a premio su titoli”, i warrant, le operazioni su tassi futuri (forward rate agreement), i prodotti finanziari “sintetici”, composti da un prodotto finanziario tradizionale (ad es. certificati di deposito) e un contratto derivato (ad es. option), oppure da due contratti derivati. Il nuovo art. 2426 c. 3 cod. civ. considera come strumenti finanziari derivati anche quelli collegati a merci che conferiscono all’una o all’altra parte il diritto di procedere alla liquidazione del contratto in contanti o tramite altri strumenti finanziari, ad eccezione del caso in cui, contemporaneamente: - il contratto sia stato concluso e mantenuto per soddisfare le esigenze di acquisto, vendita o utilizzo delle merci previste dalla società che redige il bilancio; - il contratto sia stato destinato a tale scopo fin dall’inizio; - si prevede che il contratto sia concluso tramite la consegna della merce. La distinzione tra contratti di copertura e di intermediazione (speculazione, arbitraggio) è importante sul piano della rappresentazione contabile. Per le operazioni di copertura, i componenti di reddito che originano da tali operazioni vanno iscritti in bilancio in modo correlato ai costi e ricavi delle operazioni oggetto di copertura. Le operazioni di negoziazione danno luogo invece ad autonomi componenti di reddito (oneri o proventi finanziari). Più specificatamente, il valore di un derivato si rileva fra le attività finanziarie immobilizzate quando il contratto si estende per un periodo superiore all’esercizio successivo, e si prevede, in base alle condizioni contrattuali, un andamento favorevole per il possessore del contratto, ossia quando il suo valore di mercato, fair value, è positivo. Le variazioni positive del fair value incrementano il valore delle attività finanziarie e hanno contropartita nel Conto Economico nel conto Rivalutazioni di strumenti finanziari derivati (nella macroclasse D). Eventuali utili derivanti dalla rivalutazione vanno a riserva non distribuibile. Per gli strumenti finanziari derivati di copertura, la valutazione al fair value del derivato è simmetrica a quella dello strumento oggetto di copertura. Le prevedibili variazioni positive dei flussi finanziari o delle operazioni programmate a prezzi predefiniti trovano riflesso sul Patrimonio netto (voce Riserve per copertura dei flussi finanziari attesi). A conclusione dell’operazione, gli effetti economici dell’operazione vengono rappresentati nel Conto Economico.