esposizione storia d..

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ARTE E CULTURA DELL’ETA’ CLASSICA ALL’ELLENISMO
Il primato culturale di Atene.
V sec. a C. → arte e cultura: teatro e vasi di ceramica.
Straordinario sviluppo di vari settori, oltre a quelli già citati.
“Siamo amanti della bellezza” → cit. Pericle → età classica - pittura
- architettura
- scultura
Età classica V- IV sec. A. C.
Dal latino: della prima classe, ossia il migliore
Aumentano gli artisti e gli intellettuali attratti dall’arte e dalla cultura.
scultori - Fidia
- Policleto
pittore - Polignoto
urbanista - Ippodamo di Mileto
fondatore della medicina scientifica - Ippocrate di Cos
filosofi
cultori della nuova scienza della parola - LA RETORICA (capacità di costruire
discorsi persuasivi)
storico- Tucidide raccolse l’eredità di Erodoto
Concentrazione di talenti favorì la competizione, confronto di idee e di risultati a
altissimo livello
Atene si differenzia molto dalle altre polis
L’uomo è la misura di tutte le cose
i vari settori (della cultura) avevano in comune un forte interesse per l’uomo studio
della natura umana
scultura e la pittura rappresentavano la perfezione del corpo umano nelle sue
proporzioni e movimenti,
la scuola medica fondata da Ippocrate anatomia del corpo umano
studiavano molto le azioni analizzando molto la logica e la motivazione
psicologica
Umanesimo: atteggiamento spirituale per altissimo senso della dignità umana
“l’uomo è la misura di tutte le cose” Protagora
Policleto, assieme a fidia fu il più grande scultore dell’età di Pericle
Kanon “canone” = regola
Secondo il canone di Policleto, la bellezza di una statua umana deriva dalle perfette
proporzioni tra le parti del corpo, secondo precisi rapporti numerici: la testa deve
misurare un ottavo del corpo
Riprodurre realizzare una perfezione ideale con la compostezza della posizione e
l’espressione serena del volto
La figura umana era il principale soggetto nella scultura e pittura
Anche l’architettura si basava su l rispetto di un canone soprattutto nella costruzione
dei templi.
*
L’educazione del cittadino soldato, la formazione dei giovani
V sec. A. C., Atene
considerato uomo solo l’oplita
Paidéia: educazione impartita ai giovani maschi
apprendimento scrittura e lettura (recita versi di Omero), in scuole private, figli
maschi di condizione sociale medio- alta
i fanciulli di più bassa condizione sociale venivano educati ad un mestiere nei
campi o nelle botteghe, mentre le bambine imparavano a cucinare, tessere e filare.
educazione adolescenziale, basata su: musica, canto corale e ginnastica.
Dove?
nei ginnasi = scuole- palestre
luoghi pubblici
vi si accedeva a 12 anni
luogo di ritrovo degli adulti
proibiti a donne e schiavi
L’efebia: per diventare adulti e cittadini
Efebia passaggio all’età adulta, costituito d un servizio militare che durava 2 anni
(18- 20).
- addestramento alle armi
- guardia nel territorio dell’Attica
Al termine:
cerimonia pubblica molto solenne
consegna della lancia e dello scudo
il giovane viene dichiarato adulto, cittadino- oplita
Adolescenti e adulti partecipavano a:
- cerimonie
- feste
prestigio,
- gare
celebrazioni religiose, occasioni per acquistare onori e
modi per rafforzare la fede nei valori della polis.
Il teatro: un modo per partecipare alla vita della città
Rappresentazioni teatrali avevano un ruolo importante per la formazione culturale e
civile dei cittadini.
Teatro ateniese rivolto a un pubblico molto vasto, che assisteva collettivamente e
con una forte partecipazione emotiva alle varie rappresentazioni.
Teatro non solo uno spettacolo; anche una forma di riflessione e partecipazione
collettiva alla vita culturale e politica di Atene.
V se. A. C. fioritura dei più grandi autori tragici:
- Euschilio
- Sofocle ed Euripide
Commediografo:
- Aristofane
I nuovi maestri: i sofisti e Socrate
Nuove esigenze della società ateniese
Età di Pericle ampia partecipazione alla vita pubblica rese insufficiente
l’educazione tradizionale
Bisognava formare il
cittadino- politico
Partecipare alla vita politica, ossia prendere parte alle assemblee, prendere decisioni,
non consisteva solo nel votare ma anche nel saper esporre in modo efficace le proprie
opinioni, e ciò richiedeva capacità oratorie ed intellettive.
Adulti e giovani (anche spartani), volevano fare carriera con la politica.
Individualismo caratterizzava il comportamento di molti demagoghi, contrastava
gli ideali delle poleis, la solidarietà, la collegialità, il disinteresse personale.
I sofisti, professionisti della parola
Alle nuove esigenze di successo individuale risposero i sofisti
insegnano a tenere discorsi persuasivi su qualsiasi argomento (a pagamento)
ARTE DELLA RETORICA
politica.
insegnamento a favorire il successo nella vita
Consideravano la legge (nòmos) in modo nuovo:
- non più come qualcosa di sacro, ma come il risultato di decisioni umane, perciò
mutevoli secondo i tempi e i luoghi in cui veniva stabilita.
Secondo i sofisti gli uomini dovevano imparare a ragionare su ciò che di volta in volta
era utile e opportuno.
I sofisti erano “assunti” solo dalle famiglie più ricche.
Alcuni vedevano il loro un forte pericolo per i valori tradizionali della polis
ostilità.
forti
Socrate, un maestro di vita morale
Il dibattito che i sofisti avviarono su temi come:
- la giustizia,
- la legge,
- la virtù,
sarebbe stato al centro della riflessione di Socrate (470- 399 a.C. )
Socrate: un maestro di vita e di pensiero che influenzò la vita culturale di Atene alla
fine del V sec. A.C.
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