FAMIGLIA LOGICA TTL( Transistor Transistor Logic) SPIEGAZIONE

FAMIGLIA LOGICA TTL( Transistor Transistor Logic)
SPIEGAZIONE DEL FUNZIONAMENTO
Analizzando gli schemi di una porta NAND realizzata in logica TTL e una in
logica DTL (Diode Transistor Logic) si nota che vi è una certa analogia fra le
due porte, come si vede dalla figura FIG1.
FIG.1
Il BJT multiemettitore T1 e il transistor T2 della porta TTL corrispondono ai
diodi D1, D2, D3, D4 della DTL.
Si considera il caso in cui almeno un ingresso sia a zero, ad es. VA=0.2v.
Quanto vale la tensione nel punto P: Vp?
Il valore di Vp è dato da:
Vp = VA + Vbe = 0.2 + 0.7 = 0.9v
Infatti,
la giunzione emettitore-base di T1 è polarizzata direttamente,
quindi Vbe=0.7v.
0.9v sono sufficienti per mandare in conduzione T2 e T3?
Si
tratta quindi di calcolare la
tensione necessaria in P per mandare
in saturazione i due transistor T2 e T3; essa risulta essere:
Vp = Vbc1 + Vbesat2 + Vbesat3 = 0.7+0.7+0.7 = 2.1v.
E' evidente quindi che 0.9v non sono sufficienti per mandare in saturazione T2
e T3, per cui i due transistor risulteranno interdetti e Vout sarà a un livello
alto.
Ecco quindi che, come risulta dalla tabella di verità della porta NAND,
se almeno un ingresso è a zero l'uscita è alta.
Si analizza ora il caso in cui tutte e due gli ingressi sono alti: in tal caso
quanto vale Vp?
Ovviamente aumenta, dato che la giunzione emettitore - base di
T1 è ora
polarizzata inversamente, per cui Vp tenderà a Vcc, mandando in saturazione T2 e
T3. Vout risulterà ad un livello basso.
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Sarà quindi sufficiente dimensionare Rc1 in modo che in P vi siano almeno 2,3v,
in modo che sia garantita una corrente sufficiente per la saturazione dei
transistor.
Dal funzionamento della porta risulta evidente la sua analogia con la porta
DTL, allora che differenza c'è fra le due famiglie?
La novità essenziale introdotta dalla logica TTL sta nel fatto che quando gli
ingressi A o B commutano da 1 a 0,
il
BJT T1 si porta con la JBE dalla
polarizzazione inversa alla diretta con JBC sempre polarizzata inversamente
quindi transita
velocemente attraverso
la zona
attiva
e
in
questa
situazione, avendo un elevato valore della corrente di collettore, risucchia
tutta le cariche addensate nella base di T2 e T3 che nel frattempo commutano
dalla saturazione all'interdizione, riducendo così notevolmente i loro tempi
di immagazzinamento, mandandoli quindi prima in interdizione.
E' quindi quest'intervento di T1 che assicura alla porta TTL
la maggiore
velocità tra le logiche di tipo saturato (nel senso che i BJT lavorano in
saturazione).
Al circuito vengono poi aggiunti su ogni ingresso dei
diodi con l'anodo
collegato a massa, utili
nel caso in cui agli ingressi siano presenti degli
spike di tensione negativi, limitandoli ad un valore di sicurezza.
TTL TOTEM POLE
All'ingresso di una qualsiasi porta si hanno delle capacità parassite dovute ai
diodi, al BJT e ai collegamenti (FIG2).
FIG.2
Se ho più porte in cascata il primo NAND vede in uscita questa capacità. Se
Vout va ad es. da 1 a 0 il transistor T3 entra in saturazione, la capacità si
scarica attraverso il transistor T3 saturo che offre resistenza molto bassa. La
costante di tempo di scarica del condensatore è in tal caso molto piccola e non
crea pertanto disagi. Per quanto riguarda invece la commutazione da 0 a 1 il
transistor T3 entrerà in interdizione e la capacità si caricherà attraverso la
resistenza Rc3 (indicata generalmente col nome di pull-up passivo, perché
solleva la tensione di uscita con
legge esponenziale). In tal caso la
tensione ai capi della capacità CL passerà dal valore Vcesat
a
Vcc con una
costante di tempo data da :
τ = Rc3 * CL
Questo fenomeno può introdurre tempi di commutazione troppo lunghi, si
deve quindi fare in modo di ridurre il più possibile il tempo di carica di CL
diminuendo appunto la τ .
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Si potrebbe diminuire la Rc3, ma non si può abbassarla troppo perché quando
T3 è saturo e Vout=0 nel ramo di uscita scorre una corrente che, se troppo
elevata, può creare problemi di dissipazione di potenza oppure portare T3 fuori
dalla saturazione.
Si deve quindi realizzare un circuito in cui, quando T3 è saturo, non scorra
corrente nel ramo di uscita quindi, pur diminuendo la Rc3,
non
sorgano
problemi di dissipazione di potenza o di uscita dalla saturazione.
Il
problema si risolve utilizzando la configurazione TOTEM-POLE (FIG3.),
vediamone il funzionamento:
FIG.3
Si analizza la commutazione in uscita dallo stato 1 a 0: in tal caso T3 passa
dalla interdizione alla saturazione.
In questa situazione occorrere che T4 sia interdetto in modo che nel ramo di
uscita non circoli corrente.
Si verifica ora la veridicità di quanto appena asserito:
- calcolo della tensione nel punto A: VA:
VA = Vcesat2 + Vbesat3 = 0.2 + 0.8 = 1v
- E' sufficiente 1v per mandare in conduzione T4 e D0?
Ovviamente no, occorrerebbero almeno
VA = Vbesat4 + Vd0 + Vout = 0.8 + 0.7 + 0.2 = 1.7v
pertanto
T4
e
D0 sono interdetti; si sottolinea l'importanza di
D0 che
garantisce l'interdizione di T4.
Si considera ora il caso in cui l'uscita passa da 0 a 1; in tal caso si è già
visto che T2 e T3 sono interdetti, accade però che Vout non va immediatamente
a 1 ma impiega un certo tempo dovuto all'inerzia del condensatore CL.
Ora avendo T2 in interdizione si ha che il punto A tende a Vcc per cui T4 e
D0 iniziano a condurre.
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Si è già visto che in Va sono sufficienti 1,7v per mandare in conduzione sia
T4 che Do.
Ora quindi T4 fornisce corrente a CL, che può quindi iniziare a caricarsi,
portando Vout a 1,con una costante di tempo τ pari a :
τ = Cl(Rc3 + Rsat4 + RD0)
In questo caso la τ risulta più piccola che nella configurazione precedente.
Infatti ora Rc3 può essere diminuita, in genere viene presa intorno ai 100Ω,
inoltre la resistenza del
BJT e del diodo in conduzione sono
molto
piccoli, praticamente trascurabili rispetto a Rc3.
Come già accennato,
non si hanno problemi di dissipazione di potenza; infatti
T4
risulta
sempre interdetto, tranne che
nel breve momento in cui deve
caricare CL , dopo di che s'interdice di nuovo.
Una volta caricata CL la tensione in uscita aumenta e
la VAC non è più
sufficiente a mantenere T4 e Do in conduzione.
Rc3 può essere diminuita ma non oltre un certo limite, perché durante i
transitori dei BJT vi è un attimo in cui conducono entrambi(mentre l'uno
entra in conduzione l'altro non si è ancora interdetto). In questa situazione
passa corrente nel ramo di uscita, che può produrre danni e che quindi deve
essere limitata da Rc3.
Questo è il motivo per cui in questa famiglia nonostante gli accorgimenti
adottati, si avranno comunque problemi alle alte frequenze.
Con questo tipo di configurazione si ottiene un'impedenza di uscita pari a
qualche decina di Ω (con conseguente aumento del FAN-OUT rispetto alla DTL).
TTL SCHOTTKY
Si può aumentare ulteriormente la velocità di commutazione di questa famiglia
inserendo BJT di tipo Schottky. Questo tipo di BJT è realizzato come in fig.4:
FIG.4
Come si può vedere fra base e collettore viene collegato un diodo Schottky che
ha il compito di non far mai raggiungere al BJT la piena saturazione.
Infatti avendo una tensione di soglia molto inferiore a un comune diodo,
0.35v, esso
inizia a condurre prima
che
la
base diventi
fortemente
positiva, portando verso il
collettore l'eccesso di carica accumulata in
base durante la saturazione del BJT. Ciò diminuisce fortemente il tempo di
immagazzinamento, quindi il tempo di commutazione del componente.
Vi è però l'inconveniente che aumenta la Vcesat = 0.5v, peggiorando l'immunità
al rumore della porta. Per aumentare ulteriormente la velocità della porta
s'inserisce al posto di T4 un Darlington (elevato guadagno), in modo da
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aumentare la corrente di uscita e velocizzare la carica di CL (FIG5).Viene anche
inserita una rete squadratrice con un BJT, per rendere simmetrico il segnale in
uscita, in tal modo infatti il BJT inserito crea un ramo a bassa impedenza
attraverso cui scaricare velocemente la base del transistor Q3 e quindi
velocizzare la commutazione da 0 a 1.
FIG.5
Q1
Q4
Q2
Q6
Q3
Q5
Per diminuire la dissipazione di potenza si è realizzata la TTLLS (low Schottky)
che ha resistenze di valore più elevato e tempi di commutazione più alti
rispetto alla TTLS(FIG.6).
FIG.6
Vi sono poi anche la Fam. TTLALS e TTLAS che usano tecnologie avanzate per quel
che riguarda l'isolamento dei componenti ( Tecnologia Isoplanare ).
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SCHEMI DELLE PORTE LOGICHE TTL
SPIEGAZIONE TTL - AND
TAB. DI VERITA'
A
0
0
1
1
B OUT
0 0
1 0
0 0
1 1
Se A o B sono uguali a 0 (Vcesat=0,2v di una porta precedente), Q2 e Q3
rimangono interdetti perchè il potenziale nel punto P non è tale da garantirne
la saturazione. La Vp dovrebbe infatti essere ( come nel caso della NAND) 2.1V.
D3 entra in conduzione e invia corrente alla base di Q4 saturandolo, così come
viene mandato in saturazione Q6 mentre Q5 rimane interdetto, per cui Y=0.
Se A e B sono entrambi a 1, Vp si alza e si porta ad un valore prossimo a Vcc
per cui Q2 e Q3 vanno in saturazione . Il potenziale sulla base di Q4 è pari
alla Vcesat di Q3 ed è quindi troppo basso per mandare Q4 in saturazione che
rimane quindi interdetto come Q6, di conseguenza il potenziale sulla base di Q5
si alza mandandolo in saturazione quindi Y=1. (vedi FIG.7)
FIG.7
Q1
Q2
Q4
Q5
D0
Q6
D1
D2
Q3
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SPIEGAZIONE TTL - NOR
TAB. DI VERITA'
A
0
0
1
1
B OUT
0 1
1 0
0 0
1 0
Se A e B sono entrambi uguali a 0 (Vcesat = 0.2 porta precedente), sulla base di
Q1
e di Q2 ci sono 0,6v, tale tensione è insufficiente per mandare in
saturazione Q3 e Q4, i quali rimangono interdetti, così come Q6. Si alza quindi
la tensione sulla base di Q5 che tende a Vcc, tensione che ne assicura la
saturazione , per cui Y=1.
Se A o B o entrambi sono uguali a 1 la tensione sulla base di Q1 e Q2 si alza
tendendo a Vcc mandando in saturazione Q3 e Q4 che a loro volta mandano in
saturazione Q6, di conseguenza la tensione sulla base di Q5 si abbassa
portandolo in interdizione quindi Y=0.(vedi FIG.8)
FIG.8
Circuito di una porta NOR TTL
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SPIEGAZIONE TTL - OR
TAB. DI VERITA'
A
0
0
1
1
B OUT
0 0
1 1
0 1
1 1
Se entranbi gli ingressi A e B sono a 0 (Vcesat = 0,2v di una porta precedente),
la tensione sulla base di Q1 e Q2 è 0,6v, tensione insufficiente a mandare in
saturazione Q3 e Q4 che rimangono quindi interdetti come Q5. Q6 invece viene
mandato in saturazione attraverso il ramo contenente R3 e D3 e a sua volta manda
in saturazione Q8 mentre Q7 è interdetto, per cui Y=0.
Se A=0 e B=1 la tensione sulla base di Q1 è 0.6v per cui Q3 è interdetto e Q4 e
Q5 vanno in saturazione.Q6 è interdetto perché ha in base una tensione di 0.2v,
quindi rimane interdetto anche Q8.
La tensione sulla base di Q7 si alza
mandandolo in saturazione per cui Y=1.
Se A=1 e B=0 la tensione sulla base di Q2 è 0.6v per cui Q4 rimane interdetto e
Q3 e Q5 vanno in saturazione mantre Q6 rimane interdetto come Q8. Q7 viene
mandato in saturazione allora Y=1.
Se A=B=1 la tensione sulla base di Q1 e Q2 si alza tendendo alla Vcc per cui Q3
e Q4 vanno in saturazione come Q5.
La tensione sulla base di Q6 è troppa bassa e Q6 rimane interdetto come Q8. Si
alza invece la tensione sulla base di Q7 che si satura per cui Y=1.(vedi FIG.9)
FIG.9
Circuito di una porta OR TTL
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AND CABLATO O WIRE-AND
CONFIGURAZIONI SPECIALI
Si
tratta
di un particolare collegamento. Consiste nel collegare tra loro
tramite un nodo le uscite di più porte logiche, ottenendo come risultato l'AND
fra le uscite stesse. Si prendono
le uscite di
due
porte NAND realizzate
tramite la prima configurazione analizzata della fam. TTL e si collegano
insieme tramite un nodo (FIG10).
FIG.10
E' facile verificare che se si ha y1=y2=1 allora sarà anche y=1 e se y1=y2=0
allora si avrà y=0.
Se si ha poi una delle uscite a zero e l'altra a uno, ad esempio y1=0 e y2=1
accade che il transistor T3 è in saturazione mentre T3' è interdetto, per cui
T3 cortocircuiterà T3', portando l'uscita y a zero.
Questo
non
è
altro che il comportamento di una
porta
AND
in logica
positiva oppure di una porta OR in logica negativa.
Con questo tipo di collegamento quindi si può risparmiare una porta logica.
Vi è però un problema e cioè questa soluzione non è applicabile ad una porta
logica TTL con uscita a totem-pole.
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Si colleghino due porte con uscita a totem-pole come in FIG.11.:
FIG.11
Si può verificare facilmente che nel caso in cui y1=0 e y2=1 nei BJI T3 e T4',
entrambi saturi, per la durata della carica di CL scorre una corrente che vale:
I = (Vcc - VcesaT4' - VDo - VcesaT3)/Rc3'= (5-0.2-0.7-0.2)/100 =39mA
Tale valore di I va ben oltre il limite sopportabile da un BJT perché y
risulti ad un livello basso. In questo caso T3 rischia di andare in zona
attiva, aumentando quindi la tensione ai suoi capi. Si rischia di cadere in
zona di indeterminazione e vi sono i
anche
problemi
di dissipazione di
potenza. Come risolvere pertanto questo problema? Vedi FIG.12:
FIG.12
30
In tale configurazione il BJT T3 è lasciato senza carico è quindi compito
dell'utilizzatore determinarne il valore e collegarlo esternamente all'uscita.
Per quanto riguarda il valore di Rext i manuali indicano due valori uno min e
uno max. Se si sceglie il valore
più vicino a
Rextmax si avrà un minor
dispendio di energia e quindi una minore dissipazione di potenza ma anche tempi
di commutazione
più lunghi, viceversa se si sceglie un valore prossimo a
Rextmin.
THREE-STATE
Questo tipo
di soluzione permette di eliminare
la
perdita
di velocità
dell'open-collector.
Il three-state è un elemento logico definito da tre stati possibili di
funzionamento:0,1,Z
Questo tipo di elemento ha un ulteriore ingresso detto di abilitazione che se
attivato mette in alta impedenza l'uscita. La realizzazione circuitale per la
porta NAND è evidenziata in fig.13:
Come si può facilmente notare si sono aggiunti due diodi D1 e D2.
Ora se EN=0 (0.2v) D1 e D2 sono in conduzione e la base di T2 e T4 sono pertanto
a 0.9v, tensione insufficiente per far condurre da un lato T2 e T3 e dall'altro
T4 e Do.
Si
avrà
quindi
un uscita equivalente
ad
un
circuito aperto infatti
è
scollegata sia dalla massa
che
dall'alimentazione.
Questo tipo di porta nella situazione OFF può quindi subire il livello logico
imposto da altre porte ad essa
collegate attraverso una linea comune.
Questa
configurazione viene utilizzata per inviare ad es. l'informazione
sul BUS DATI di un qualsiasi sistema a microprocessore.
FIG.13
31
L'ASSORBIMENTO E L'EROGAZIONE DI CORRENTE
NELLE PORTE TTL
Il concetto di assorbimento di corrente, (corrente di Sink IOL) e di erogazione
di corrente (corrente di Source IOH), è già stato introdotto all'inizio di questi
appunti.
Ora avendo acquisito maggiori conoscenze, verrà esaminato più in dettaglio.
In FIG.14 è rappresentata una NOT TTLSTD con uscita totem-pole collegata
all'uscita di un'altra NOT dello stesso tipo.
FIG.14
32
Quando l'uscita della porta pilota si trova allo stato alto (FIG.14a), tale
porta eroga corrente fino ad un valore massimo di IOH=400µΑ a quella di carico.
L'ingresso della porta di carico agisce come un diodo polarizzato inversamente,
quindi non assorbe corrente. In realtà un po’ di corrente scorre, del valore
massimo di IIH=40µA, dovuta alla corrente inversa che scorre nel diodo. Da ciò si
deduce che al massimo la porta può pilotare 10 porte in parallelo sulla sua
uscita(F.O.=10)
Quando l'uscita della porta pilota si trova a livello basso, tale porta assorbe
corrente dal carico (FIG14b). Questa corrente può raggiungere un valore massimo
di 16mA(IOL)ma se la porta è collegata ad una sola altra porta attraverso Q3
della porta pilota scorre una corrente IIL=1,6mA definita dal ramo indicato in
figura, infatti in tal caso il transistor Q3 è saturo.
PARAMETRI DELLE SOTTOFAMIGLIE TTL:
VIH(MIN)
VIL(MAX)
VOH(MIN)
VOL(MAX)
NMH/L
IIH(MAX)
IIL(MAX)
IOH(MAX)
IOL(MAX)
P(mW)Statica
P(mW)100KHz
Fmax(MHz)
pJ(100KHz)
tp(nsec)
Vcc(V)
F.O.H/L
STD
2V
0,8V
2,4V
0,4V
0,4/0,4V
40µA
-1,6mA
-400µA
16mA
10
10
35
100
10
5
10/10
S
2V
0,8V
2,7V
0,5V
0,7/0,3V
50µA
-2mA
-1mA
20mA
20
20
125
57
3
5
20/10
LS
2V
0,8V
2,7V
0,5V
0,7/03V
20µA
-400µA
-400µA
8mA
2
2
40
20
10
5
20/20
33
ALS
2V
0,8V
2,7V
0,5V
0,7/0,3V
20µA
-100µA
-400µA
8mA
1
1
70
4
4
5
20/80
AS
2V
0,8V
2,7V
0,5V
0,7/0,3V
20µA
-0,5mA
-2mA
20mA
8
8
200
13
1,5
5
100/40