i Tumori in Friuli Venezia Giulia Conoscere per Prevenire Presentazione Portare nel proprio territorio le conoscenze più aggiornate per prevenire le malattie neoplastiche, per anticipare la diagnosi a stadi di malattia curabili e offrire ai malati le terapie più efficienti ed efficaci sono gli elementi che caratterizzano la vocazione territoriale dell’IRCCS CRO di Aviano. La ricerca di base, la ricerca epidemiologica e la pratica clinica condotte da più di 25 anni al CRO di Aviano partecipano attivamente allo sviluppo della comunità medico-scientifica oncologica a livello regionale, rimanendo in stretto contatto con le più significative realtà nazionali ed internazionali che operano nella ricerca oncologica. Ma è ai cittadini che sono rivolte le principali attenzioni (e non solo a quelli del Friuli Venezia Giulia), per offrire loro le migliori soluzioni possibili ai problemi di salute. Occupandoci di malattie neoplastiche, siamo consapevoli che il nostro è un ruolo particolarmente delicato. Ma abbiamo anche bisogno della collaborazione dei cittadini, perché la salvaguardia della salute è un argomento che riguarda tutti. E’ con questo spirito che le Direzioni dell’IRCCS CRO di Aviano presentano l’edizione aggiornata al 2011 di questo opuscolo informativo, sperando che possa essere utile a far capire che la prevenzione dei tumori e la diagnosi precoce sono un argomento che riguarda tutti. Dr Piero Cappelletti Direttore Generale Dr Paolo De Paoli Direttore Scientifico 3 00 Introduzione Questo opuscolo intende descrivere, con semplicità, le attuali conoscenze sulle cause delle malattie neoplastiche. Lo scopo è aiutare i cittadini a compiere scelte consapevoli orientate ad aumentare la qualità della vita e la conservazione della salute, affinché Conoscere possa aiutare a Prevenire. Il Friuli Venezia Giulia è una tra le regioni italiane con il più alto numero di tumori per abitanti a causa della diffusione di abitudini di vita molto dannose. Ma molto si può fare, ciascuno di noi può fare, per contrastare questo andamento. Grazie alle campagne antifumo condotte a partire dagli anni ’80, oggi si sta osservando una diminuzione del numero di fumatori maschi, ed una conseguente riduzione delle malattie legate al fumo. Tuttavia, molto rimane ancora da fare per intervenire su altri importanti aspetti della vita quotidiana (es. alimentazione, abuso di alcolici) che possono influenzare l’insorgenza delle malattie neoplastiche. A cura di: Diego Serraino, Ettore Bidoli, Silvia Birri, Luigino Dalmaso, Jerry Polesel, Renato Talamini, Antonella Zucchetto. SOC Epidemiologia e Biostatistica, IRCCS Centro di Riferimento Oncologico, Aviano Web Site: www.cro.sanita.fvg - mail: [email protected] 4 Tumori: di cosa parliamo? I tumori non sono un nemico unico ma un gruppo di malattie molto diverse tra loro per cause, sintomi e prognosi (cioè l’aspettativa di vita dopo la diagnosi). Per questo motivo è opportuno parlare di malattie neoplastiche, a cui la ricerca ha dedicato enormi risorse per produrre nuove conoscenze, diagnosi più approfondite e terapie sempre più efficaci. Tutte le malattie neoplastiche condividono lo stesso meccanismo che porta alla malattia: una incontrollata riproduzione cellulare, dovuta al venir meno dei meccanismi fisiologici di controllo. Per causare questi danni non basta l’azione di un singolo cancerogeno ma serve l’azione combinata di più fattori per un lungo periodo. Per questo motivo la maggioranza delle malattie neoplastiche sono prevenibili evitando o riducendo l’esposizione ai fattori di rischio. Molte malattie neoplastiche, oltre ad essere prevenibili, possono essere diagnosticate precocemente, in una fase della loro evoluzione nella quale l’efficacia delle terapie è massima: parliamo di screening. Tumori in Friuli Venezia Giulia: numeri che sono persone In Friuli Venezia Giulia circa 5000 uomini e 4000 donne si ammalano ogni anno di tumore. Principali tumori che si verificano in media ogni anno Nuove diagnosi per anno Sede Prostata Uomini Numero % 1206 (24.8) Mammella 1337 (32.8) 643 (13.2) Colon-retto 514 (12.6) Polmone 584 (12.0) Polmone 265 (6.5) Vescica 393 (8.1) Endometrio 161 (4.0) Vie aereo digestive superiori 257 (5.3) Pancreas 159 (3.4) Stomaco 222 (4.6) Stomaco 157 (3.9) Rene e vie urinarie 213 (4.4) Vescica 133 (3.3) Fegato 206 (4.2) Melanoma cutaneo 129 (3.2) Melanoma cutaneo 153 (3.1) Rene e vie urinarie 120 (2.9) Pancreas 129 (2.7) Tiroide 112 (2.8) Linfomi non-Hodgkin 149 (3.1) Ovaio 96 (2.4) 85 (1.7) Fegato 87 (2.1) Vie aereo digestive superiori 73 (1.8) 138 (3.4) Leucemie, tutte sostanze o organismi di varia natura capaci di favorire il processo che porta allo sviluppo di una malattia neoplastica. Fattori di rischio: vari gruppi di sostanze, abitudini di vita, comportamenti che possono aumentare il rischio di sviluppare una malattia neoplastica. Prevenzione primaria: qualsiasi attività che porta alla riduzione del rischio di sviluppare una malattia neoplastica. Prevenzione secondaria o screening: programma organizzato su base regionale o nazionale per la diagnosi precoce di alcune malattie neoplastiche (attualmente, tumore della mammellla e della cervice uterina nelle donne; tumori del colon-retto in uomini e donne). 6 Donne Numero % Colon-retto Piccolo dizionario Cancerogeni (o Carcinogeni): Nuove diagnosi anno Sede Linfomi non-Hodgkin Tutte le sedi* 4862 (100) Leucemie, tutte 63 (1.5) Cervice uterina 58 (1.4) Tutte le sedi* 4071 (100) *Tranne tumori della pelle non melanoma La tabella in questa pagina mostra il numero di nuove malattie neoplastiche diagnosticate ogni anno. Per la maggioranza di questi tumori, conosciamo i fattori di rischio e sappiamo cosa dovremmo fare per prevenirli. Inoltre, alcuni di questi (mammella, collo dell’utero, colon-retto, prostata e melanoma) possono essere diagnosticati in tempo utile per avere una terapia efficace e meno aggressiva. 7 Perché alcune persone hanno più probabilità di ammalarsi? Ogni persona, nel corso della vita, si espone ad una serie di fattori di rischio: maggiore è il numero di fattori di rischio, la pericolosità e la durata dell’esposizione, tanto più elevata sarà la probabilità di ammalarsi. Conoscere i fattori di rischio aiuta a fare scelte di vita consapevoli per ridurre la probabilità di contrarre le malattie neoplastiche. I fattori di rischio modificabili includono stili di vita (es. sedentarietà) e abitudini personali (es. fumo di tabacco, consumo di bevande alcoliche) che sono potenzialmente modificabili da parte del singolo individuo con cambiamenti comportamentali. I fattori di rischio ambientali sono quelli derivanti dall’esposizione a sostanze chimiche, fisiche o a radiazioni presenti nell’ambiente in cui viviamo e lavoriamo e di cui non siamo direttamente responsabili. Infine, la presenza sin dalla nascita di fattori genetici familiari può predisporre l’individuo allo sviluppo di alcuni tumori (es. mammella e Percentuale di tumori colon-retto). La familiarità costituisce un rischio attribuibile ai principali che non può essere modificato, ma controllato fattori di rischio Fattore di rischio Percentuale attraverso indagini appropriate. In generale, le Fumo 27-33% persone tendono ad accettare con più facilità i Alimentazione e obesità 15-35% rischi scelti da loro stesse (es. fumo di tabacco) Agenti infettivi 4-15% rispetto a quelli che vengono imposti (es. inAlcol 4-8% quinamento ambientale), indipendentemente Radiazioni ionizzanti 3-5% dal loro grado di pericolosità. E’ necessario però Occupazione 1-5% Inquinamento 1-5% comprendere che ci sono fattori di rischio che Sedentarietà 0-1% hanno effetti sulla salute molto più gravi di altri. 8 Il fumo di tabacco rappresenta il più importante fattore di rischio la cui esposizione può essere totalmente evitata dagli individui. Nei Paesi industrializzati, la percentuale di tumori dovuti al fumo di tabacco si aggira intorno al 30%. Conseguenze del fumo di tabacco Il fumo di tabacco aumenta fino a 20 volte il rischio di ammalarsi di tumore al polmone, e di 5-10 volte il rischio di avere un tumore a cavo orale, faringe, laringe ed esofago. Inoltre, i fumatori hanno un maggior rischio di sviluppare i tumori della vescica, del pancreas e, in misura minore, i tumori del rene, dello stomaco, del collo dell’utero e alcuni tipi di leucemie. Il fumo di tabacco contiene, infatti, una consistente quantità di cancerogeni derivanti dalla combustione. Quando viene fumata una sigaretta, queste sostanze vengono inalate, depositandosi nei polmoni o entrando in circolo nel nostro organismo attraverso il sistema circolatorio. Anche le persone esposte a fumo passivo hanno un maggiore rischio di sviluppare tumori (in particolare il tumore del polmone), in quanto inalano gli stessi cancerogeni dei fumatori. Cosa possiamo fare per salvaguardare la nostra salute Non iniziare a fumare. Se hai già iniziato, non è mai troppo tardi per smettere! I benefici per il sistema cardiovascolare si ottengono già dopo 1 anno, mentre dopo 5 anni dalla cessazione il rischio di tumore del polmone dimezza e diminuisce sempre più con il passare del tempo. 10 Fumo L’abuso di bevande alcoliche è uno dei principali fattori di rischio per la salute ed il benessere degli individui. L’alcool è infatti una sostanza potenzialmente cancerogena che può indurre dipendenza. In Friuli Venezia Giulia, il consumo di quantità eccessive di bevande alcoliche è, purtroppo, molto diffuso e riguarda in modo pericoloso anche i giovani. Si stima che siano almeno 1500 i morti causati dall’alcol ogni anno in questa regione. Conseguenze dell’abuso di bevande alcoliche Molti studi hanno dimostrato che l’assunzione di alcolici aumenta il rischio di tumori del cavo orale, della faringe, della laringe e dell’esofago. Il rischio di questi tumori cresce proporzionalmente alle quantità consumate e alla frequenza di assunzione. Inoltre, il rischio si moltiplica nei fumatori. L’abuso di bevande alcoliche può causare danni al fegato, il più grave dei quali è la cirrosi epatica che, con il tempo, può degenerare in tumore. E’ probabile che il consumo eccessivo di bevande alcoliche aumenti anche il rischio di tumori del colon-retto e della mammella. Cosa possiamo fare per salvaguardare la nostra salute Limitare il consumo di bevande alcoliche, assumendoli preferibilmente a stomaco pieno. L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di non bere più di 2-3 unità alcoliche al giorno per gli uomini e non più di 1-2 unità per le donne. Sotto i 16 anni non bisogna bere alcolici. 12 Alcool Le abitudini alimentari influenzano direttamente molte malattie (tra cui ipertensione, diabete e infarto) e, assieme all’obesità, sono responsabili dell’insorgenza di circa il 15-35% dei tumori. L’importanza di una corretta alimentazione Elevati consumi di frutta e verdura diminuiscono il rischio di tante malattie, inclusi molti tumori. I benefici sono più evidenti per i tumori che colpiscono l’apparato digerente (cavo orale, esofago, stomaco e colon-retto) ma sono dimostrati anche per altri tumori (polmone, prostata e pancreas). La frutta e la verdura sono ricche di vitamine, fibre e varie sostanze antiossidanti che riducono l’effetto nocivo dei radicali liberi. 14 Alimentazione I cereali integrali, per il loro elevato contenuto di fibre, esercitano un effetto di protezione per i tumori del colon-retto. Al contrario, è ormai ben noto che il consumo elevato di carni rosse, inclusi gli insaccati, e di grassi aumenta il rischio di alcuni tumori dell’apparato digerente (colon-retto e stomaco). Cosa possiamo fare per salvaguardare la nostra salute Consumare almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura (3 di verdura e 2 di frutta), mangiandole ad ogni pasto o come spuntini tra i pasti. Non dimenticare di ridurre il consumo di grassi (insaccati, salumi, burro, panna) e carni rosse, sostituendo a questi pesce e carni bianche. Infine, scegli alimenti integrali (pane, pasta, riso integrale) e consuma spesso legumi (piselli, fagioli, soia). 00 L’obesità è tra i più importanti fattori di rischio per i tumori, per le malattie cardiovascolari e per alcune malattie metaboliche (es. diabete). Conseguenze dovute all’obesità Un eccesso di peso corporeo aumenta il rischio di tumori del corpo dell’utero, del rene, dell’esofago, del colon e della mammella (nelle donne in menopausa). L’accumulo di grasso, in particolare nell’addome, favorisce la produzione di ormoni che stimolano la crescita delle cellule. Più veloce è la crescita cellulare, maggiore è la probabilità che qualche cellula danneggiata possa dar inizio ad un tumore. Cosa possiamo fare per salvaguardare la nostra salute Cercare di raggiungere il tuo peso forma e mantenerlo costante nell’arco della vita. Utilizzando il grafico sottostante, scopri se sei nel tuo peso forma (normopeso), incrociando il peso con l’altezza. Obesità L’attività fisica aiuta a controllare il peso corporeo e quindi a prevenire i tumori e molte altre malattie. I benefici del praticare attività fisica La comunità scientifica è concorde nel ritenere che l’attività fisica diminuisca il rischio di tumore del colon-retto e che possa ridurre il rischio del tumore della mammella (nelle donne dopo la menopausa) e del corpo dell’utero. Ma non è tutto: diversi studi scientifici dimostrano che l’attività fisica influisce positivamente anche sulla prognosi e sulla qualità di vita delle persone con malattia tumorale. Cosa possiamo fare per salvaguardare la nostra salute Non è necessario essere degli atleti per beneficiare degli effetti dell’esercizio fisico. E’ sufficiente svolgere un’attività fisica moderata per almeno 2-3 ore a settimana. Ben vengano dunque le camminate a passo sostenuto, le gite in bicicletta ed il ballo! TV Tv RIDURRE Computer Palestra Corsa 2-3 VOLTE A SETTIMANA Nuoto Mountain bike Pallavolo Calcio Tennis 3-5 VOLTE A SETTIMANA Bicicletta Ballo Pallacanestro TUTTI I GIORNI Camminare a passo sostenuto; fare giardinaggio; fare le scale invece di usare l’ascensore Attività fisica Ai fattori di rischio ambientali viene attribuita l’insorgenza di circa l’1-5% dei tumori, così come per i rischi legati all’ambiente di lavoro. I rischi ambientali e occupazionali L’inquinamento di aria, acqua e suolo può essere un fattore di rischio per alcune malattie. Alcune sostanze presenti nell’aria inquinata (es. polveri sottili) aumentano il rischio di malattie respiratorie e cardiache, mentre al momento la comunità scientifica non è concorde sul ruolo che l’inquinamento da traffico possa avere sul rischio neoplastico. Al contrario, è noto che alcune sostanze presenti naturalmente nell’ambiente possono favorire l’insorgenza di tumori. Il radon, per esempio, è un gas naturale presente in alcune aree del Friuli Venezia Giulia. Questo è rilasciato dal sottosuolo, si accumula negli spazi chiusi e non ventilati (es. cantine) ed aumenta il rischio di tumore del polmone, soprattutto in chi fuma. L’eccessiva esposizione al sole può causare tumori della pelle (melanomi). Anche numerose sostanze presenti in alcuni ambienti di lavoro sono cancerogene. Le persone che hanno lavorato per lungo tempo a contatto con la polvere di amianto (o asbesto), sono a rischio di sviluppare il tumore della pleura (mesotelioma) e il tumore del polmone. Ambiente e occupazione Altre sostanze usate nelle industrie sono chiamate in causa, anche se con minor frequenza, nell’insorgenza del tumore del polmone. Tra questi, l’arsenico ed i suoi derivati, il benzene, il cromo, il nickel ed il cadmio. Cosa possiamo fare per salvaguardare la nostra salute I margini per le azioni individuali sono ristretti, ma si possono prendere alcuni accorgimenti. Per esempio, l’effetto nocivo del radon è eliminabile arieggiando spesso gli ambienti chiusi. Attenzione anche all’esposizione solare: è necessario proteggere i bambini e proteggersi se si ha la tendenza a scottarsi. Per quanto riguarda i rischi nell’ambiente di lavoro, controllare che le misure previste dalle vigenti normative per la sicurezza sul posto di lavoro siano rispettate. 25 00 Gli agenti infettivi sono responsabili, direttamente o indirettamente, di quasi il 15% dei tumori. abcio Conseguenze delle infezioni L’ambiente circostante è ricco di organismi come virus, batteri e muffe che possono essere causa di alcuni tumori: Helicobacter pylori: è un batterio che favorisce lo sviluppo del tumore dello stomaco. Le modalità di trasmissione non sono ancora ben note. Papillomavirus umano (HPV): è un virus responsabile del tumore del collo dell’utero e di altri tumori del tratto anogenitale. La principale via di trasmissione è attraverso i rapporti sessuali. Virus dell’epatite B (HBV) e C (HCV): l’infezione cronica dovuta a questi virus è uno dei principali fattori di rischio per alcune patologie del fegato, tra cui cirrosi e tumore. Il contatto con sangue infetto è la principale via di trasmissione per l’HCV; l’HBV si trasmette anche attraverso rapporti sessuali non protetti. Infezioni HIV: questo virus, responsabile dell’AIDS, riduce le difese immunitarie dell’organismo, aumentando la probabilità di sviluppare vari tipi di tumori, quali il sarcoma di Kaposi, i linfomi e il tumore del collo dell’utero. Rapporti sessuali non protetti e scambio di siringhe sono le principali vie di contagio. 26 00 Cosa possiamo fare per salvaguardare la nostra salute Per due di questi virus (HBV e HPV) sono già disponibili vaccini che permettono di evitare il contagio e ridurre il rischio di tumore. Per altre infezioni diminuire le probabilità di contagio: riducendo la promiscuità sessuale, utilizzando il preservativo, evitando scambi di siringhe, uso di aghi non sterilizzati (es. per piercing e tatuaggi) e uso in comune di rasoi, forbicine per unghie e spazzolini da denti. 28 00 Tutti i tumori sono originati da un danno al patrimonio genetico, ma solo una piccola parte (<5%) è dovuta a fattori ereditari, cioè ad alcune caratteristiche genetiche che si trasmettono da genitori a figli. Aspetti genetici Ogni giorno le cellule del nostro corpo muoiono e vengono rimpiazzate da nuove (es. la pelle si squama e viene sostituita). Nel corso di questo rinnovo possono verificarsi degli errori di replicazione nei geni, ma il nostro organismo possiede gli strumenti per identificare ed eliminare le cellule alterate. Tuttavia, l’esposizione prolungata ai vari fattori di rischio aumenta il numero delle cellule alterate, che possono quindi sfuggire al controllo e portare allo sviluppo dei tumori. Alcune forme di tumore sono legate a mutazioni genetiche ereditarie. Per fortuna si tratta di rari casi di tumori del colon-retto, della mammella e dell’ovaio. Cosa possiamo fare per salvaguardare la nostra salute In presenza di storia familiare di cancro del colon-retto, mammella o ovaio rivolgiti al tuo medico di fiducia che provvederà ad indirizzarti dallo specialista per valutare la presenza di particolari mutazioni ereditarie e a programmare gli appropriati controlli periodici. Limitare l’esposizione è comunque importante per ridurre i danni genetici provocati dai fattori di rischio. 30 Genetica Nelle pagine precedenti abbiamo illustrato gli strumenti a disposizione di tutti noi per fare scelte consapevoli che aiutino a prevenire l’insorgenza dei tumori. In aggiunta a ciò, esiste uno strumento essenziale per aiutare i medici a diagnosticare e trattare tempestivamente ed efficacemente le lesioni pre-tumorali o i tumori in fase precoce: lo screening. La regione Friuli Venezia Giulia ha attivato gli screening oncologici raccomandati a livello internazionale per la prevenzione dei tumori del collo dell’utero, della mammella e del colon-retto. I programmi di screening sono offerti gratuitamente alla popolazione e garantiscono elevati standard di qualità. Si tratta di esami strumentali semplici ed indolore a cui le persone sane, in assenza di sintomi, dovrebbero sottoporsi periodicamente. Di seguito vengono descritte le principali caratteristiche di questi screening. 32 Screening Lo screening della mammella Lo screening del collo dell’utero Il tumore della mammella è il più diffuso tumore nelle donne. Ancora oggi, purtroppo, oltre il 60% delle donne con carcinoma mammario scopre la malattia da sola. Il collo dell’utero, o cervice uterina, è il canale che mette in comunicazione l’utero con la vagina. Quasi sempre il segno iniziale tangibile è rappresentato da un nodulo mammario che si presenta duro al tatto. Pelle a buccia d’arancia, indurimento mammario, noduli ascellari e alterazioni del capezzolo (in fuori o in dentro) con eventuale sanguinamento, sono altri segni distintivi della malattia nella sua fase avanzata. La diagnosi precoce è fondamentale per trattare in modo più efficace e conservativo questa malattia. In Friuli Venezia Giulia, il programma di screening del tumore della mammella è attivo dalla fine del 2005. E’ rivolto alle donne dai 50 ai 69 anni, le quali vengono invitate ogni 2 anni ad eseguire una mammografia (radiografia al seno). In aggiunta alla partecipazione al programma di screening è consigliabile seguire le seguenti indicazioni per una diagnosi precoce: •Autopalpazione con regolarità mensile: è compito del medico di famiglia istruire la donna a condurre un’autopalpazione adeguata; •Visita medica annuale dopo i 25 anni di età; •Mammografia ed Ecografia, dietro parere medico, prima dei 50 anni. 34 Causa principale del tumore del collo dell’utero è l’infezione da HPV, il Papilloma virus umano, che provoca anche la formazione di papillomi, noti anche come verruche. Nei Paesi sviluppati, questo tumore non è particolarmente frequente poiché attraverso il Pap-test (un prelievo indolore di cellule vaginali) è possibile identificare le lesioni pre-tumorali e trattarle prima che diventino un tumore. Inoltre, il Pap-test può individuare i tumori in fase precoce che posso essere trattati preservando la fertilità della donna. In Friuli Venezia Giulia, il programma di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori del collo dell’utero è rivolto alle donne dai 25 ai 64 anni, le quali sono invitate ogni 3 anni ad eseguire un Paptest gratuito. Lo screening del colon-retto Il tumore del colon-retto è molto diffuso in Italia, sia negli uomini che nelle donne. Questo tumore origina il più delle volte da un polipo, che è una formazione benigna dell’intestino. La trasformazione di un polipo in tumore maligno è un processo molto lento che richiede dai 5 ai 15 anni per completarsi. Per questo motivo, la diagnosi precoce è fondamentale per verificare la presenza di polipi che possono essere facilmente rimossi prima che diventino un tumore. Inoltre, il 90% delle persone in cui questo tumore viene individuato in fase iniziale guarisce con interventi relativamente semplici (senza particolari conseguenze). Al contrario, gli interventi necessari per asportare tumori di grosse dimensioni sono complessi e spesso incidono fortemente sulla qualità di vita del paziente. In Friuli Venezia Giulia, il programma di screening dei tumori del colon-retto si rivolge a uomini e donne dai 50 ai 69 anni, che sono invitati ogni 2 anni ad eseguire un test per la ricerca di sangue occulto nelle feci. Un esito positivo non indica necessariamente la presenza di un tumore, pertanto potrebbe essere necessario sottoporsi ad una colonscopia. Oltre a partecipare al programma di screening, è consigliabile effettuare una colonscopia ogni 10 anni a partire dai 50 anni. Per le persone con storia familiare di tumori del colon-retto gli esami di screening andranno fatti anticipatamente, sarà il medico di fiducia ad indicare l’età in cui iniziare. Pillole di prevenzione e diagnosi precoce Tumore Mammella Principali modalità di prevenzione e diagnosi precoce • Controllo del peso corporeo e delle calorie • Riduzione dell’assunzione di grassi animali • Riduzione del consumo di bevande alcoliche • Valutazione del rischio familiare • Partecipazione al programma di screening Colon-retto • Controllo del peso corporeo e delle calorie • Riduzione dell’assunzione di grassi animali • Attività fisica • Valutazione del rischio familiare • Partecipazione al programma di screening Prostata • Controllo del peso corporeo e delle calorie • Riduzione dell’assunzione di grassi animali • Attività fisica • Visita urologica dopo i 50 anni Polmone • Non fumare Rene, Vescica • Non fumare Stomaco • Aumento del consumo di frutta e verdura • Riduzione del consumo di cibi salati o con conservanti Cavo-orale, laringe, faringe, esofago • Non fumare • Riduzione del consumo di bevande alcoliche Fegato • Riduzione del consumo di bevande alcoliche • Utilizzo di aghi sterili • Vaccinazione contro l’epatite B Pancreas Melanoma Collo dell’utero • Controllo del peso corporeo e del diabete • Riduzione del consumo di carne rossa ed insaccati • Non fumare • Riduzione del consumo di bevande alcoliche. • Riduzione esposizione a raggi solari • Visita dermatologica • Uso del preservativo • Partecipazione ai programmi di screening • Vaccinazione contro l’HPV 37 1 Non fumare; se fumi, smetti. Se non riesci a smettere riduci il numero di sigarette e non fumare in presenza di non-fumatori. 2 Evita l’obesità. 3 Fai ogni giorno attività fisica. 4 Mangia ogni giorno frutta e verdura: almeno cinque porzioni. Limita il consumo di alimenti contenenti grassi di origine animale. 5 Se bevi alcolici, che siano birra, vino o liquori, modera il loro consumo a due bicchieri al giorno se sei uomo, ad uno se sei donna. 6 Non esporti eccessivamente al sole. È di fondamentale importanza proteggere bambini ed adolescenti. Chi ha la tendenza a scottarsi deve proteggersi per tutta la vita dall’eccessiva esposizione. Serie Serie LARICERCA RICERCACHE CHE LA CURA CURA 7 Osserva scrupolosamente le raccomandazioni per prevenire l’esposizione occupazionale o ambientale ad agenti cancerogeni noti, incluse le radiazioni ionizzanti. 11 8 9 Le donne dai 25 anni in su devono partecipare ai programmi di screening per il carcinoma del collo dell’utero, sottoponendosi periodicamente al Pap-test all’interno di programmi organizzati, sottoposti a controllo di qualità. 10 Le donne sopra i 50 anni devono partecipare ai programmi di screening per il carcinoma mammario tramite mammografia. Questa deve essere fatta all’interno di programmi organizzati, sottoposti a controllo di qualità. 11 Individui con più di 50 anni devono partecipare ai programmi di screening per il cancro del colon-retto. Questo deve essere fatto all’interno di programmi organizzati, sottoposti a controllo di qualità. 12 Partecipa ai programmi di vaccinazione contro l’epatite B. 38 1 Registro tumori ereditari del colon retto. Hereditary nonpolyposis colorectal cancer (HNPCC): aspetti clinici. Serie PERCORSI DI CURA 1 Dopo il cancro: aspetti psicosociali e qualità di vita. La Chemioterapia ad Alte Dosi con reinfusione di cellule staminali emopoietiche 2 La predisposizione Piccole guide guide ovvero l’a-b-c-d del Piccole ereditaria allo sviluppo di tumori della Trapianto di Cellule mammella e dell’ovaio. Staminali Autologhe Informazioni e suggerimenti (ASCT) in press per famiglie a elevato prima parte rischio genetico. a) Cenni storici e note introduttive. seconda parte 3 I Tumori in Friuli Serie Serie Serie Serie Venezia Giulia. b) Raccolta di cellule Conoscere per Prevenire. staminali. INFORMAZIONI PERCORSI INFORMAZIONI PERCORSI terza parte SCIENTIFICHE DICURA CURA SCIENTIFICHE DI c) Il trapianto. quarta parte Registrotumori tumori Dopoililcancro: cancro:aspetti aspetti 11 Dopo 11 Registro d) Dalla dimissione ereditaridel delcolon colon psicosociali qualitàalla vita. ereditari psicosociali eequalità didivita. gestione ambulatoriale retto.Hereditary Hereditary retto. del follow up. nonpolyposiscolorectal colorectal LaChemioterapia Chemioterapia nonpolyposis 22 La cancer(HNPCC): (HNPCC):aspetti aspetti adAlte AlteDosi Dosi cancer ad Il percorso del paziente 3 con clinici. con reinfusione clinici. reinfusione in cellule chirurgia oncologica. di staminali di cellule staminali Serie Serie Lapredisposizione predisposizione emopoietiche emopoietiche 22 La La terapia 4 ovvero AREA GIOVANI CIFAV ereditaria allosviluppo sviluppo ovvero l’a-b-c-ddel del ereditaria allo l’a-b-c-d anticoagulare orale. ditumori tumoridella della Trapiantodi diCellule Cellule INFORMAZIONE di Trapianto Guida pratica per Colora la tua linfa. mammella e dell’ovaio. Staminali Autologhe mammella e dell’ovaio. Staminali Autologhe 1 SUL FARMACO il pazientein press Informazionieesuggerimenti suggerimenti (ASCT) Informazioni (ASCT) in press Radio Trolla. Un viaggio perfamiglie famiglieaaelevato elevato prima parte 2 per prima Laparte mucosite orale 1 tra sogno e realtà. rischio genetico. a)Cenni Cennistorici storici note rischio genetico. a) eenote (stomatite). Guida pratica Serie Serie introduttive. introduttive. per limitare i disturbi del Diabolik. Zero negativo, seconda parte TumoriGIOVANI inFriuli Friuli seconda IITumori in 33 AREA CIFAV cavoparte orale (bocca, gola) un colpo speciale. Venezia Giulia. b)Raccolta Raccolta cellule Venezia Giulia. b) didicellule che si possono manifestare INFORMAZIONE Conoscere perPrevenire. Prevenire. staminali. Conoscere per staminali. Colora la tua linfa. durante la terapia 1 SUL FARMACO terzaoncologica. parte terza parte c)IlIltrapianto. trapianto. c) 2 Radio Trolla. Un viaggio La mucosite orale 1 parte quarta parte Serie Serie tra sogno e realtà. Conosciamo (stomatite). Guida pratica 2quarta d)utilizziamo Dalla dimissione alla Dalla dimissione alla ed) bene AREA GIOVANI CIFAV per limitare i disturbi del gestione ambulatoriale gestione ambulatoriale Diabolik. Zero negativo, gli antibiotici. 3 INFORMAZIONE cavo orale (bocca, gola) del follow up. del follow up. un colpo speciale. che si FARMACO possono manifestare 1 Colora la tua linfa. SUL durante la terapia Il percorso delpaziente paziente percorso del 313 Iloncologica. 2 Radio Trolla. Un viaggio La mucositeoncologica. orale inchirurgia chirurgia in oncologica. tra sogno e realtà. (stomatite). Guida pratica Conosciamo per limitare i disturbi del 24 La Laterapia terapia 4 ecavo utilizziamo bene 3 Diabolik. Zero negativo, orale (bocca, gola) anticoagulare orale. anticoagulare orale. un colpo speciale. gli antibiotici. che si possono manifestare Guida pratica per Guida pratica per durante la terapia paziente ililpaziente oncologica. 2 CROinforma. CROinforma. Piccole Se diagnosticati in tempo molti tumori sono curabili Rivolgiti a un medico se noti la presenza di: una tumefazione; una ferita che non guarisce, anche nella bocca; un neo che cambia forma, dimensioni o colore; ogni sanguinamento anormale; la persistenza di alcuni sintomi quali tosse, raucedine, acidità di stomaco, difficoltà a deglutire, cambiamenti inspiegabili come perdita di peso, modifiche delle abitudini intestinali o urinarie. Dalla biologia alla medicina. Perché la ricerca è necessaria per curare i tumori. ide u g 1 ma Codice Europeo Contro il Cancro Oin r Serie CR foINFORMAZIONI SCIENTIFICHE Serie LA RICERCA CHE CURA Dallabiologia biologia Dalla allamedicina. medicina.Perché Perché alla ricercaèènecessaria necessaria lalaricerca percurare curareiitumori. tumori. per Serie ISTRUZIONI ALL’USO DI... 1 Guida ai servizi della Biblioteca Scientifica e per Serie i Pazienti del CRO. inISTRUZIONI press ALL’USO DI... 1 Guida ai servizi della Biblioteca Serie Scientifica e per iISTRUZIONI Pazienti del CRO. in press ALL’USO DI... 1 Guida ai servizi della Biblioteca Scientifica e per i Pazienti del CRO. in press 2 Conosciamo e utilizziamo bene gli antibiotici. Conoscere per Prevenire CROin Web Site: www.cro.sanita.fvg Email: [email protected] Comune di Aviano Picco Tel: +39.0434.610558 | www.customidee.com | pordenone | Tel: +39.0434.361871 in Friuli Venezia Giulia finito di stampare in dicembre 2011 in collaborazione con a uide m for g le i Tumori