LE PRINCIPALI NORME DI PREVENZIONE No al fumo Il 25-30% di tutti i tumori sono correlati al consumo di tabacco. Ogni anno, nel mondo, tre milioni di persone perdano la vita a causa del fumo: si calcola che i fumatori muoiano mediamente otto anni prima dei non fumatori. Il tabacco può uccidere in più di venti modi diversi. Numerose e autorevoli ricerche confermano la pericolosità anche del fumo passivo corresponsabile di un aumentato rischio di tumori broncopolmonari e, soprattutto nei bambini, di disturbi allergici e respiratori. Moderare il consumo di alcol Anche il consumo di bevande alcoliche aumenta il rischio di cancro del cavo orale, della faringe, dell’esofago e della laringe. L’abuso di alcolici è fortemente correlato anche all’insorgenza di cancro del fegato e dell’intestino in entrambi i sessi e della mammella nelle donne. La dieta mediterranea Il menù ideale per proteggersi dai tumori è costituito da frutta, verdura e fibre. E’ dimostrato che il maggior apporto di frutta e verdura, specie se crude, ha forte effetto protettivo sul rischio di numerose forme tumorali, in particolare a carico degli apparati digerente e respiratorio. Frutta e verdura, fresche e crude, svolgono l’azione protettiva grazie all’alto contenuto di fibre (che favorisce la maggior motilità intestinale, impedendo l’assorbimento di eventuali sostanze cancerogene) e all’elevata presenza di sostanze ad azione antitumorale quali le vitamine antiossidanti.In Europa meridionale, dove ancora si segue la dieta mediterranea, povera di grassi animali e carne e ricca di pesce, olio di oliva, verdura, frutta, fibre e cereali, si ha una minor frequenza di tumori degli apparati respiratorio e digerente. Per quanto riguarda le raccomandazioni, si consiglia di consumare regolarmente pane, pasta, riso ed altri cereali e di aumentare il consumo giornaliero di ortaggi, legumi e frutta fresca. Controllare il peso L’obesità o il sovrappeso e l’elevata assunzione di grassi costituiscono altri fattori di rischio da evitare. È dimostrato che in persone con un eccesso di peso uguale o superiore al 40%, vi è un aumento di mortalità per cancro del colon-retto, della prostata, dell’utero, della cistifellea e della mammella. Ciò può essere determinato da alterazioni ormonali correlate al sovrappeso. In particolare, studi epidemiologici dimostrano come sia importante assumere pochi grassi di origine animale per ridurre il rischio di tumori e malattie cardiovascolari. Ambiente e tumori lI 4% di tutti i tumori maligni è dovuto all’esposizione professionale ad agenti oncogeni. La proporzione di tutti i tumori maligni correlabile all’esposizione lavorativa o ambientale e quindi parzialmente o totalmente evitabile non è trascurabile, anche se difficilmente quantificabile. Attenti a nèi e noduli La comparsa di strane alterazioni nell’organismo deve essere interpretata con attenzione e segnalata tempestivamente al medico. Ad esempio l’autoesame può rivelare la presenza di nèi e noduli sospetti. Nel caso del tumore al seno l’autoesame e la mammografia riducono drasticamente la mortalità per cancro mammario. L’individuazione precoce dei tumori mammari, oltre a migliorare la sopravvivenza, consente spesso di effettuare terapie meno mutilanti. Dopo i 40 anni sarebbe opportuno effettuare una mammografia ogni anno. È comunque opportuno, prima dei 50 anni e nel periodo che intercorre fra gli esami, eseguire regolarmente (ogni 2-3 mesi) l’autopalpazione e rivolgersi al medico curante per ogni eventualità. Il pap-test è un altro esame per difendere la salute delle donne dai tumori del collo (o cervice) e anch’esso consente un’altissima probabilità di guarigione. La prevenzione possibile del carcinoma mammario La considerazione più confortante riguardo al tumore della mammella è che oggi 8 donne su 10 guariscono. Anzi, integrando prevenzione, nuove tecniche chirurgiche, radioterapia e farmaci ‘intelligenti’ - almeno per le lesioni più piccole di un centimetro una paziente può risolvere definitivamente il suo problema e con non più di 2 giorni di ricovero. Dati questi impensabili solamente 20 anni fa, quando le guarigioni non superavano il 40% e anche la vittoria sulla malattia lasciava comunque segni indelebili nel corpo delle donne. Oggi il 90% conserva il seno e grazie alla tecnica del ‘linfonodo sentinella’, il 70% mantiene intatta anche l’ascella. La donna operata ha cioè una qualità della vita del tutto paragonabile ad una sana, né va incontro a discriminazioni sotto il profilo estetico. Certo tutto questo non basta. In base ai dati dei registri tumori, nel nostro Paese ogni anno il carcinoma della mammella colpisce ancora oltre 36.000 donne e causa quasi 12.000 decessi. Rimane la prima causa di morte nella fascia d’età tra i 35 e i 44 anni e in molte zone rappresenta un quarto circa di tutti i tumori di cui soffrono le donne. I progressi scientifici sono fondamentali ma non sono sufficienti: devono essere percepiti e conosciuti dalle dirette interessate, così come deve essere continuamente sostenuta la cultura della prevenzione, in modo da anticipare il più possibile la scoperta di un’eventuale neoplasia. Lo screening Lo screening è un programma di esami medici eseguiti in assenza di sintomi che ha l’obiettivo di individuare la presenza di un eventuale tumore in fase iniziale e poter iniziare immediatamente la cura. Programma di screening per il tumore al seno, esami da effettuare Dopo i 25 anni Tra i 25 e i 40 anni Verso i 40 anni Dopo i 40 anni Visita clinica annuale Ecografia: viene eseguita, a giudizio del medico, soprattutto al di sotto dei 40 anni, quando il seno è più giovane, più denso e quindi più difficilmente individuabile dai raggi. Viene effettuata anche oltre i 40 anni, in genere associato alla mammografia. Mammografia: questo esame radiologico può individuare precocemente il cancro, quando cioè il tumore è troppo piccolo per essere identificato con l'autopalpazione. Eventualmente può essere associata a un’ecografia mammografia a cadenza annuale. Le buone abitudini … Oltre al programma di screening, alla donna è consigliato attenersi ad una serie di indicazioni sullo stile di vita che svolgono un’azione preventiva nei confronti della malattia. Tra le altre, le più importanti sono: un’alimentazione ricca di frutta e verdura praticare regolarmente adeguata attività fisica eseguire esami periodici di controllo.