Formula da utilizzare per il calcolo degli estremi dell’intervallo di confidenza: µ ± = MEDIA ± s 1 + LDC ⋅ INV .NORM .ST 2 AMPIEZZA dove però la quantità indicata con s cambia a seconda del tipo di distribuzione con la quale si ha a che fare: Binomiale MEDIA s = RADQ MEDIA ⋅ 1 − 50 Geometrica Poisson Esponenziale Normale s = RADQ ( MEDIA ⋅ (1 + MEDIA) ) s = RADQ ( MEDIA) s = MEDIA s=3 Formule da utilizzare per il calcolo delle frequenze teoriche nel test di buon adattamento: Le frequenze teoriche assolute sono date da: np(k ) = AMPIEZZA ⋅ p(k ) La formula per il calcolo delle frequenze teoriche relative p(k ) non è la stessa per tutte le distribuzioni ma cambia da caso a caso e si basa sul calcolo di f X (k ) (densità di probabilità o probabilità) e FX ( k ) (ripartizione): Binomiale Geometrica f (k ) = DISTRIB.BINOM ( k ,50, STIMATHETA, FALSO ) f (k ) = DISTRIB.BINOM .NEG ( k ,1, STIMATHETA ) Ricordiamo che la distribuzione geometrica è un caso particolare della distribuzione binomiale negativa in cui il secondo parametro (numero di successi richiesti) è pari a 1 Poisson f (k ) = POISSON ( k , STIMATHETA, FALSO ) Esponenziale Normale F (k ) = DISTRIB.EXP ( k , STIMATHETA, VERO ) F (k ) = DISTRIB. NORM ( k , STIMATHETA,3,VERO ) Le formule per le v.a. discrete sono impostate in modo da calcolare la probabilità p ( X = k ) (il parametro "cumulativo" è posto a FALSO tranne per la binomiale negativa che calcola solo la probabilità e quindi non reca il parametro "cumulativo" tra gli argomenti da specificare) Le formule per le v.a. continue sono impostate in modo da calcolare la ripartizione P ( X ≤ k ) (il parametro "cumulativo" è posto a VERO) Dunque, rispettando le eccezioni per la prima e l'ultima classe, avremo: p(k ) = f ( xk ) nel caso discreto p(k ) = F ( xk ) − F ( xk −1 ) nel caso continuo Mentre per la prima classe: p(k ) = f ( xk ) p(k ) = F ( xk ) nel caso continuo nel caso discreto (avendo a che fare solo con distribuzioni il cui supporto parte da k = 0 ) Per l'ultima classe: k −1 p(k ) = 1 − ∑ p (i ) nel caso discreto i =0 p(k ) = 1 − F ( xk −1 ) nel caso continuo In tutte le formule è stata usata a stessa convenzione adottata nei file delle prove di laboratorio: o k indica il numero della classe o xk indica l'estremo destro della classe k-esima