Nota 1 Se i valori di E e di V sono tra loro indipendenti l’equazione (4) può essere così riscritta: 1 1 0 0 0 0 EV EVf E , V dEdV VfV V dV Ef E E dE EV Quindi: EV EV H t 1 exp N t (8) L’equazione (8) si ricava sviluppando il seguente ragionamento: la pericolosità o hazard Ht è definita come la probabilità di avere nel periodo t almeno un evento. Nella realtà la probabilità Ht è pari a: H t 1 H t 0 dove H t 0 è la probabilità di avere 0 eventi nel periodo t . Utilizzando la distribuzione binomiale “Una distribuzione è binomiale quando: 1. Il risultato di ogni prova è uno di 2 risultati, riferito spesso come un successo/fallimento. 2. La probabilità p di successo è la stessa in ogni prova. 3. Le prove sono indipendenti: il risultato di una prova non ha influenza sul risultato di un'altra prova Come in questo caso! La distribuzione binomiale è data da: P X n n x x P x 1 P x In questo specifico caso avremo: t t t t H t 0 H t0 1 H t 1*1* 1 H t 1 H t (8a) 0 1 Ma H t perché: t Il modello probabilistico che descrive la probabilità di avere per la prima volta l’evento considerato all’n-esima prova (o in t anni, per questo specifico caso) è la distribuzione geometrica. Si definisce con t, il valore atteso del numero di anni (ovvero il numero medio di prove necessarie) 1 per avere il primo successo. Come è noto nel caso di distribuzione geometrica la media è pari a P 1 1 1 Ht . Quindi t ovvero, Ht Ht t t 1 l’equazione (8a) diventa: H t 0 1 H t 1 Per t t Più in generale la pericolosità dovuta a N t eventi sarà pari: t 1 H t 1 e Nt 1 exp N t t 1 1 1 e t