Conoscere la Cina:
Un Percorso nel Paese di Mezzo.
Arianna Bergamini
Brescia, 9 marzo 2011
La Repubblica Popolare Cinese
Brescia, 9 marzo 2011
Conoscere la Cina: Un Percorso nel
Paese di Mezzo
2
Sommario
Religioni e festività tradizionali
Società
L’organizzazione scolastica
Scrittura e lingua
L'immigrazione cinese
Brescia, 9 marzo 2011
Conoscere la Cina: Un Percorso nel
Paese di Mezzo
3
Religioni e festività tradizionali
Le religioni in Cina
Il Confucianesimo
Brescia, 9 marzo 2011
Il Taoismo
Conoscere la Cina: Un Percorso nel
Paese di Mezzo
Il Buddismo
5
Il Confucianesimo
Dottrina etico-morale che contiene una particolare
concezione del mondo e dei rapporti sociali.
Confucio(VI-V secolo a.c.) ritiene che gli uomini del
passato possedevano virtù integre e comportamenti
esemplari; ad essi bisogna guardare per creare una
società ordinata ed armoniosa.
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Il Confucianesimo
Le virtù principali che gli uomini devono coltivare
sono:
1. Umanità o benevolenza (Ren),
2. Lealtà (zhong)
3. Reciprocità (Shu), che si esprime nella massima
confuciana“Non fare agli altri ciò che non vuoi gli
altri facciano a te”
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Il Confucianesimo
La società confuciana si basa su 5 rapporti fondamentali:
1.Padre-figlio (virtù della pietà filiale)
2.Fratello maggiore-fratello minore (rispetto per i superiori)
3.Principe-suddito (virtù della giustizia)
4.Marito-moglie (virtù della distinzione)
5.Amico-amico (virtù della fedeltà)
Per ciascuna di queste relazioni, Confucio prevede delle norme
di comportamento definite e l’esercizio di determinate virtù,
che, se rispettate, determinano l’ordine sociale.
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Il Taoismo
Laozi (VI-V secolo a.c.) è considerato il padre del
taoismo, che diventa una religione nel II secolo a.c.
A differenza del Confucianesimo, si caratterizza per
un misticismo molto accentuato.
Il Tao (la via) è il principio cosmico, assoluto,
misterioso,che dà origine a tutte le cose.
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Il Taoismo
Per raggiungere l’immortalità l’uomo deve conoscere
il Tao.
Per intuirne l’essenza deve vivere secondo natura,
praticando una vita semplice.
Nel taoismo l’inazione (wu wei) è indispensabile per
conoscere il Tao.
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Il Buddismo
E’ la prima grande religione importata dall’India,
dove nasce nel VI secolo a.c.. Il suo ingresso
ufficiale in Cina avviene nel I secolo d.c. con la
dinastia degli Han orientali.
Concetti centrali nel Buddismo:
1. Karma (insieme di azioni buone e cattive)
2. Samsara (reincarnazione)
3.
Nirvana (Illuminazione)
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Il Buddismo
La corrente Mahayana (Il grande carro) ebbe grande
sviluppo in Cina; essa crede nella figura del
Bodhisattva (Budda compassionevole).
Il buddismo Mahayana si fuse con diverse forme
religiose già esistenti in Cina.
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Le feste in Cina
Le principali festività cinesi:
Capodanno cinese
(3 febbraio 2011)
Festa delle barche-drago
Festa di mezz’autunno
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(6 giugno 2011)
(12 settembre 2011)
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Capodanno cinese
E’ la festa più importante poiché segna
l’inizio dell’anno nuovo.
Ogni anno corrisponde a un animale dello
zodiaco cinese.
La famiglia si riunisce, si scambia auguri e
regali.
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Capodanno cinese
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Festa delle barche-drago
Secondo la tradizione, affonda le proprie origini
nella venerazione del drago.
Secondo altre interpretazioni, la festa è la
commemorazione della morte di Qu Yuan, poeta
patriottico suicidatosi nel 3° secolo a.c. nelle acque
del fiume Miluo, nello Hunan, nella Cina centrale.
Si festeggia assistendo alle regate e mangiando, gli
zongzi, involtini di foglie di bambù con ripieno di riso
glutinoso.
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Festa delle barche-drago
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Festa di mezz’autunno
Si festeggia il 15° giorno dell’ottavo
mese. Il settimo, l’ottavo e il nono mese
del calendario cinese sono i mesi
autunnali.
E’ il periodo migliore per contemplare la
luna.
Si festeggia osservando la luna e
mangiando gli yuebing, con ripieno dolce
o salato.
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Festa di mezz’autunno
I dolci della luna
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Società
L’organizzazione sociale in Cina
La società tradizionale cinese è
caratterizzata da una particolare
struttura delle relazioni sociali, in cui si
individuano 3 tipi di categorie relazionali:
1. Relazioni familiari (sfera relazionale intima)
2. Relazioni anonime (sfera relazionale esterna)
3. Relazioni privilegiate (sfera relazionale
intermedia)
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Le categorie relazionali
Tratto da: Daniele Cologna (a cura di), Bambini e famiglie cinesi a Milano, Franco Angeli, 2002.
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L’organizzazione sociale in Cina
Le relazioni sono DIATICHE, cioè
prevedono la reciprocità di trattamento
tra i due individui coinvolti in una
relazione.
Spesso le relazioni sono gerarchicamente
ordinate, in esse esiste un superiore ed un
subordinato.
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L’organizzazione sociale in Cina
Quindi il comportamento morale di una
persona non è definito in base a PRINCIPI
ETICI, ma si definisce in base al
CONTESTO relazionale in cui si trovano
due persone.
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L’organizzazione sociale in Cina
Le società occidentali sono di tipo
individualista perché:
1. Le relazioni tra individui e gruppi sono
negoziate in base a principi astratti.
2. Gli individui sono autonomi nel decidere il
proprio ruolo o il grado di adesione.
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L’organizzazione sociale in Cina
La società cinese è egocentrica perché:
1. Ogni reticolo relazionale è incentrato su un
singolo individuo.
2. La sfera relazionale si sviluppa come cerchi
concentrici attorno all’individuo.
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La famiglia tradizionale cinese
Le cinque relazioni fondamentali della
tradizione confuciana regolano l’ordine
familiare, di cui la società ne è la
manifestazione.
Esse hanno un ordine gerarchico e ogni
relazione è gerarchica in se stessa,
prevede cioè un superiore e un
subordinato.
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La famiglia tradizionale cinese
A regolare i rapporti di potere all’interno delle
relazioni vi sono tre elementi ordinatori:
1. anzianità generazionale
2. età
3. genere
La rettitudine dell’individuo sta nel far fede agli
obblighi connessi alla sua posizione all’interno
della famiglia.
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La famiglia tradizionale cinese
La famiglia occidentale è un’istituzione
che si preoccupa della crescita
dell’individuo, per garantirgli da adulto
autonomia nella società.
La famiglia tradizionale cinese non
sostiene la crescita dell’individuo, ma è
l’individuo che garantisce il
sostentamento della famiglia.
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L’organizzazione scolastica
Il sistema scolastico cinese
Scuola materna:
Inizia a 3 anni d’età e dura 3 anni.
I bambini imparano a prendersi cura di se
stessi e degli altri, e a comportarsi
educatamente.
Il gioco spontaneo ha poco spazio.
Il programma nazionale prevede che i
bambini imparino a scrivere.
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Il sistema scolastico cinese
Scuola elementare
Comincia a 6 anni (anche a 7 nelle aree rurali)
Dura 5 o 6 anni e prevede 29 ore settimanali.
Le materie sono:
cinese, matematica, educazione morale, conoscenza della
natura, educazione fisica, musica, disegno, storia, geografia,
attività manuali.
Dagli anni ’90 si è cercato di introdurre l’insegnamento
della lingua inglese.
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Il sistema scolastico cinese
Scuola elementare
I bambini trascorrono a scuola tutta la
giornata.
Non è raro che essi facciano lavori di
artigianato, di pulizia dell’ambiente, di
agricoltura, o anche lavoro aziendale.
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Il sistema scolastico cinese
Scuola media
Dura tre anni
Vi sono 31 ore la settimana
Le materie insegnate sono:
cinese, matematica, lingua straniera,
geografia, storia, politica, fisica, chimica,
scienze, educazione fisica.
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Il sistema scolastico cinese
Scuola superiore e Università
La scuola superiore è di due-quattro anni.
Vi sono le scuole superiori che preparano
all’università e una serie di istituti tecnici.
Dopo la scuola superiore sia accede
all’università tramite un esame
impegnativo.
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Le metodologie didattiche in Cina
Gli allievi sono sottoposti a una disciplina
molto ferrea.
Sono irreggimentati in attività collettive
che sviluppano in loro un forte senso di
responsabilità sociale.
Le attività scolastiche sono proposte in
modo rigido e ben dettagliato.
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Le metodologie didattiche in Cina
Non si sviluppa nei bambini una coscienza
critica, e non si dà spazio all’ispirazione
personale.
L’insegnamento è percorso da finalità
morali, civili e politiche (i 5 amori: per la
patria, per il popolo, per il lavoro, per la
scienza, per il socialismo)
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Le metodologie didattiche in Cina
La mole di lavoro degli studenti è
grandissima, così come gli esami da
sostenere.
L’insegnante, grazie alla tradizione
confuciana, ha un ruolo di grande
importanza. A lui è delegata l’educazione
dei figli, sia quella dei saperi che quella
etico-morale.
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Le metodologie didattiche in Cina
Tratto da: AA. VV., Le metodologie didattiche in Cina, Regione Toscana
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Le metodologie didattiche in Cina
Tratto da: AA. VV., Le metodologie didattiche in Cina, Regione Toscana
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Le metodologie didattiche in Cina
Tratto da: AA. VV., Le metodologie didattiche in Cina, Regione Toscana
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Scrittura e lingua
La scrittura cinese
Le prime apparizioni della scrittura cinese
risalgono alla dinastia Shang (XIV-XI
secolo a.c.).
La scrittura cinese è costituita da
caratteri che corrispondono ad un
morfema (minima unità significante).
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Iscrizioni su ossa oracolari
Tratto da: M. Abbiati, La lingua cinese, Cafoscarina, 1992
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La scrittura cinese
Tratto da: Li lieyi, Tracing the roots of chinese characters: 500 cases, Beijing Language University Press, 1993
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La scrittura cinese
Aspetti negativi della scrittura cinese:
1.
2.
Difficile da apprendere per il vasto numero di caratteri
(50.000).
Si adegua scarsamente ad un’era tecnologica come la
nostra.
Aspetti positivi della scrittura cinese:
1.
2.
E’ comprensibile per tutti i cinesi.
Ha determinato la continuità storico-culturale della Cina.
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La lingua cinese
La lingua cinese è sillabica.
Con l’avvento della Repubblica Popolare
cinese (1949) in Cina viene adottata la
lingua standard chiamata putonghua, è
cioè il mandarino.
Nel 1958 si diffonde il sistema di
trascrizione fonetica dei caratteri, il
pinyin.
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La lingua cinese
La lingua cinese possiede 4 toni.
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La lingua cinese
La lingua cinese è una lingua isolante:
Il caso, il numero, il genere e i tempi verbali non
esistono.
Il valore grammaticale di una parola viene data dalla
sua posizione all’interno della frase.
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L'immigrazione cinese
L’immigrazione cinese
XII secolo: la migrazione cinese diviene un fenomeno
massiccio (soprattutto nel Sud-Est asiatico)
XIX secolo: i cinesi immigrati giungono in America e
in Australia.
Fine prima guerra mondiale: l’immigrazione cinese
giunge in Europa.
1949-fine anni ’70: recessione del fenomeno
migratorio.
1979: Con Deng Xiaoping l’immigrazione cinese
riprende.
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L’immigrazione cinese in Italia
In Italia i Cinesi arrivano negli anni ’20 e
si insediano a Milano nella zona CanonicaSarpi.
Dopo Milano, ancheTorino, Bologna,
Firenze e Roma dopo la 2ª Guerra
Mondiale vedono la presenza di cinesi
Anni ’90: I cinesi cominciano ad essere
presenti nella città di Brescia in numero
consistente.
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I cinesi a Brescia
N.
CITTADINANZA
2008
2010
Incremento % 2010 su 2008
1
PAKISTAN
2.910
3.388
16,43
2
ROMANIA
2.469
2.687
8,83
3
EGITTO
2.180
2.355
8,03
4
CINA POPOLARE
2.101
2.150
2,33
5
UCRAINA
2.095
2.526
20,57
6
ALBANIA
2.064
2.278
10,37
7
BANGLADESH
1.851
1’939
4,75
8
MOLDAVIA
1.739
2.383
37,03
9
INDIA
1.644
1.024
17,03
SRI LANKA
1.350
1.430
5,93
22.411
23.060
2,90
7.883
10.604
34,52
30.294
33.664
11,12
10
TOTALE PRIME 10
LE ALTRE
TOTALE GENERALE
Fonte: Ufficio Diffusione Statistica Brescia
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L’immigrazione cinese
Gli immigrati cinesi provengono dai distretti attorno
alla città di Wengzhou.
I cinesi emigrano per un desiderio di emancipazione
economico-sociale.
Intraprendono il loro progetto migratorio grazie
1.
2.
alla rete familiare che li supporta
alla capacità di procacciarsi guanxi (relazioni privilegiate)
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L’immigrazione cinese
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Wengzhou
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Wengzhou
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L’imprenditoria cinese
Gli immigrati cinesi vogliono diventare
imprenditori perché:
1. Il Zhejiang è un provincia dove gli
imprenditori lo sono per vocazione
2. E’ il settore che può farli guadagnare in tempi
brevi.
3. Consente di tenere unita la famiglia,
preservandone la struttura e la cultura.
L’impresa cinese, infatti, ripropone al suo
interno la struttura familiare.
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I minori cinesi nella scuola italiana
Problematiche riscontrate:
Iniziale senso di disorientamento.
Difficoltà linguistiche.
Solitudine.
Continui trasferimenti dei genitori per
motivi di lavoro.
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FINE
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