OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA E SALUTE UMANA Dr. Vincenzo Longo Istituto Fisiologia Clinica, CNR, Pisa L’olio di oliva si ricava da un frutto attraverso tecniche che non modificano eccessivamente la qualità dei nutrienti del prodotto finale. Esso viene estratto dalle olive con operazioni puramente meccaniche , a freddo o comunque con una temperatura non superiore a 40 gradi. L’olio di oliva extravergine, ricavato dalla drupa dell’oliva con operazioni meccaniche di spremitura ed estrazione, deve avere caratteristiche organolettiche conformi alla legislazione comunitaria con una massima acidità (espressa in acido oleico) non superiore all’1%. Dal punto di vista nutrizionale, non vi sono differenze significative nella composizione in acidi grassi tra i differenti tipi di olio di oliva. Al contrario il contenuto degli antiossidanti è molto più elevato nell’olio extravergine. L’olio è un ingrediente fondamentale della nostra alimentazione e il suo valore scientifico è stato da tempo preso in considerazione dai ricercatori per i contenuti significativi che apporta all’organismo. Nell’olio extravergine di oliva il costituente presente in percentuale più elevata è l’acido oleico (70-75 %), monoinsaturo meglio utilizzabile dall’organismo umano. In quantità variabili (15-20 %) sono presenti gli acidi grassi essenziali linoleico e linolenico. La digeribilità dell’olio extravergine di oliva è ottima per la sua facile emulsionabilità con i succhi digestivi. Esso è un prodotto stabile poiché non subisce facilmente autoossidazione, per la modica presenza di acidi grassi polinsaturi, ma soprattutto per l’abbondanza di antiossidanti naturali quali fenoli, tocoferoli, composti aromatici, idrocarburi e steroli. I FENOLI Sono contenuti nell’olio di oliva di prima spremitura extravergine e svolgono numerose attività biologiche: principalmente azione antiossidante. Studi epidemiologici evidenziano che il regolare consumo di olio di oliva soprattutto extravergine è inversamente correlato a diversi tipi di neoplasia. Sembra esserci una relazione tra olio di oliva extravergine e tumore alla mammella, allo stomaco, colon, ovaio, prostata, endometrio, e sulle lesioni precancerose dell’apparato digerente. I fenoli sono in grado di evitare l’ossidazione delle lipoproteine a bassa densità (LDL). Le LDL ossidate con il meccanismo chemiotattico attraggono i monociti circolanti e inibiscono la motilità dei macrofagi (con formazione di placche nei vasi). Inoltre le LDL ossidate sono citotossiche nei confronti delle cellule endoteliali. Quando l’endotelio è alterato e perde la sua elasticità i fenomeni che favoriscono l’aterosclerosi prendono il sopravvento. I composti fenolici aumentano la produzione di ossido nitrico (NO) che riduce anch’esso l’ossidazione delle lipoproteine a bassa densità. L’NO ha attività vasodilatante e quindi abbassa i valori della pressione arteriosa. I composti fenolici possiedono anche attività antiinfiammatorie. I TOCOFEROLI L’olio di oliva extravergine contiene l’α−tocoferolo (12-25 mg/100g) che risulta essere il composto con maggiore attività vitaminica E. L’α−tocoferolo inibisce la proliferazione di cellule della muscolatura liscia dei vasi e l’aggregazione piastrinica. GLI IDROCARBURI Quello presente in maggiore quantità è lo squalene (metabolita della sintesi del colesterolo). Sono stati condotti degli studi che attribuiscono allo squalene un’azione preventiva nei confronti del tumore della mammella e di quello del pancreas; GLI STEROLI Essi riducono la colesterolemia ed in particolare il sistosterolo esercita un’azione sulla crescita delle cellule del tumore prostatico. Studi condotti su individui con cardiomiopatia hanno evidenziato che il consumo di olio extravergine di oliva diminuisce i livelli plasmatici di LDL ossidate e di lipoperossidi, conosciuti questi ultimi per il loro effetto tossico. Inoltre negli individui che consumavano olio extravergine si ritrovava un aumento della glutatione perossidasi, che è un enzima detossificante e quindi in grado di ridurre lo stress ossidativo nell’uomo. Interpretazione dei dati ottenuti sui campioni di olio fatti analizzare negli anni 2005 e 2006 nell'ambito del progetto dimostrativo sul miglioramento qualitativo dell'olio d'oliva. I campioni sono stati ottenuti tutti con minifrantoio aziendale del Sig. Gagliolo di Stellanello. A giudicare dai dati visti si può affermare che gli oli analizzati nell’ambito del progetto dimostrativo sono particolarmente buoni in quanto presentano una concentrazione di antiossidanti piuttosto elevata. Infatti si ritrova in notevole quantità sia l’idrossitirosol che il tirosol. Inoltre è piuttosto alto il contenuto di α-tocoferolo, che come già detto in precedenza ha attività vitaminica E ed è conosciuto inibire sia la proliferazione cellulare della muscolatura liscia dei vasi che l’aggregazione piastrinica. Ciò significa che le procedure di coltivazione e di estrazione sono state buone poiché la concentrazione degli antiossidanti è da loro influenzata. Tutte le componenti analizzate sono sotto i limiti di soglia. In particolare i perossidi che possono portare a danno cellulare sono piuttosto bassi. Si può concludere che gli oli, ottenuti nell’ambito del progetto dimostrativo, possiedono tutte quelle componenti conosciute essere importanti per la riduzione dello stress ossidativo nell’uomo. Possiamo concludere che un consumo con la dieta dei suddetti oli può avere un effetto benefico sulla salute dell’uomo.