IL RISORGIMENTO ITALIANO NEL QUADRO POLITICO EUROPEO

IL RISORGIMENTO ITALIANO NEL QUADRO POLITICO
EUROPEO
1848 è un anno preceduto da gravi crisi economiche e carestia. Il
prezzo dei generi alimentari cresce assorbendo l’ intero salario
delle famiglie operaie.
In FRANCIA cresce il risentimento verso Luigi Filippo, il re
borghese, accusato insieme alla classe affaristica di fare solo i
propri interessi.
Nel febbraio 1848 il governo vieta una riunione politica e ciò fa
scoppiare un tumulto sanguinoso. Il re , impaurito, è costretto alla
fuga dal popolo in rivolta.
Viene dichiarata la repubblica : il governo concede il suffragio
universale maschile ,provvedimenti a difesa dei lavoratori :
1) Il lavoro è un diritto
2) Sono create officine statali per combattere la disoccupazione
3) Riduzione della giornata lavorativa a 10, 11 ore.
Queste riforme impauriscono i proprietari che temono di perdere le
loro proprietà in nome dell’ uguaglianza sociale.
Le votazioni a suffragio universale danno la maggioranza ai
moderati e la borghesia mantiene il controllo e impedisce con la
forza che la rivolta si estenda.
In altre parti d’ Europa , in nome dell’ uguaglianza sociale , le rivolte
assumono l’ aspetto della lotta per l’ indipendenza e la
costituzione:
In GERMANIA si solleva la Prussia
In AUSTRIA si ribellano i vari popoli sottomessi come Croati,
Sloveni, Slovacchi e Ungheresi
In ITALIA , saputi i fatti di Vienna, la prima a insorgere è Venezia, il
17 marzo 1848 , seguita da Milano con le famose cinque giornate,
che mettono in fuga gli Austriaci e accendono d’ entusiasmo i
patrioti di tutta la penisola;
comincia il RISORGIMENTO ITALIANO.
I liberali chiedono aiuto a Carlo Alberto , vogliono che dichiari
guerra all’ Austria , ma il re esita, temendo la superiorità austriaca e
le forze dei patrioti milanesi molti dei quali di fede repubblicana.
Finalmente , il 23 marzo, quando già Milano si è liberata da sé, si
decide facendo cominciare la prima guerra d’ indipendenza
italiana (23 marzo 1848).
Nell’ entusiasmo generale accorrono truppe regolari e corpi di
volontari da tutti gli altri stati italiani : Toscana, Stato della Chiesa,
Regno delle due Sicilie.
I principi di questi stati temono però l’ ingrandimento del Piemonte;
così , dietro il pretesto di non voler fare guerra ad un paese
cattolico , si ritira per primo Pio IX, seguito dagli altri sovrani.
Il Piemonte vince ancora a Goito e Peschiera poi viene battuto a
Custoza.
Nel 1849 Carlo Alberto compie un secondo tentativo, ma è vinto a
Novara; abdica in favore del figlio Vittorio Emanuele II.
La sconfitta non scoraggia le città che ancora combattono contro gli
Austriaci.
Venezia eroicamente continua a resistere.
Roma e Firenze sono in rivolta;
il papa , in aperto contrasto con i liberali , abbandona la città e
chiede protezione a Ferdinando II rifugiandosi a Gaeta, seguito dal
granduca di Toscana.
In assenza del papa a Roma si forma un governo repubblicano
retto da triumviri di cui è esponente Giuseppe Mazzini.
Comincia una feroce repressione: Francia, Spagna, Austria,
Regno delle due Sicilie si alleano per riportare il papa sul trono,
mentre la repubblica romana viene difesa da liberali come
Giuseppe Garibaldi, Goffredo Mameli;
il 3 luglio del 1849 i triumviri dichiarano la resa e in agosto è la
volta di Venezia.
Anche in Europa falliscono le insurrezioni.
In Germania fallisce il tentativo di formare uno stato federale sotto
la guida del re di Prussia .
L’ Ungheria viene ridotta all’ obbedienza dall’ energico imperatore
Francesco Giuseppe.
In Francia la repubblica viene rovesciata dal un giovane presidente
che si chiama Luigi Napoleone, nipote del Bonaparte che trasforma
la Francia nel secondo impero assumendo il titolo di Napoleone
III, sostenuto dalla ricca borghesia.
1852 nel Piemonte costituzionale di Vittorio Emanuele II ,
guardato con simpatia dai patrioti , viene eletto primo ministro del
parlamento Camillo Benso conte di Cavour.
Liberale moderato, dopo aver visitato mezza Europa , Cavour
rende il Piemonte moderno grazie a molte opere di costruzione; la
sua abilità maggiore però è la diplomazia che gli fa ottenere
alleanze per battere l’ Austria.
L’ occasione è la guerra per il possesso della Crimea contesa tra
impero russo e ottomano.
Favorevoli ai Turchi e contro l’ espansione della Russia sono
Francia e Inghilterra.
In aiuto della Francia Cavour decide l’ invio di truppe in modo da
essere invitato ai trattati di pace successivi e far conoscere la
situazione dell’ Italia ai sovrani d’ Europa;
riesce ad ottenere gli accordi segreti di Plombières in base ai quali
Napoleone III si impegna ad aiutare il Piemonte ma solo in caso d’
attacco da parte dell’ Austria, accettando anche l’espansione del
Piemonte fino Lombardo-Veneto e Romagna, e il Piemonte cede in
cambio Nizza e Savoia.
Con questo accordo cominciano le azioni provocatorie finché l’
Austria dichiara guerra.
26 aprile 1849 comincia la seconda guerra d’ indipendenza
italiana .
Con l’ aiuto di Napoleone III il Piemonte vince gli Austriaci a
Magenta liberando Milano, poi a Solferino e San Martino.
Intanto i patrioti degli stati di Toscana Parma e Modena cacciano
via i sovrani e chiedono l’ annessione al Piemonte. Spaventato
dalla grandezza che avrebbe avuto il regno di Sardegna,
Napoleone III ritira le sue truppe e firma con l’ Austria l’
armistizio di Villafranca con cui la Lombardia passa ai Savoia e il
Veneto rimane austriaco. Toscana Emilia e Romagna non vogliono
i vecchi sovrani e votano dei plebisciti chiedendo di essere uniti al
Piemonte, mentre Nizza e Savoia vanno alla Francia.
Il Regno di Sardegna così comprende:Piemonte, Liguria,
Sardegna, Lombardia, Emilia Romagna ;
i democratici chiedono la liberazione delle due Sicilie;
volontari raccolgono denaro e armi .
L’ impresa però è rischiosa come avevano dimostrato i tentativi dei
fratelli Bandiera e di Pisacane;
quando però a Palermo scoppia una sommossa ,Garibaldi , con
l’appoggio di Vittorio Emanuele II, parte da Quarto presso
Genova con mille volontari in camicia rossa nella famosa impresa,
il 6 maggio 1860. I garibaldini battono i borbonici a Calatafimi e a
Milazzo. Ogni rivolta popolare di contadini che chiedono terra e
libertà dalla servitù, è duramente soffocata ;
temendo che le forze garibaldine popolari e repubblicane abbiano il
sopravvento nell’ impresa e che Garibaldi arrivi a Roma provocando
un inevitabile intervento francese in difesa del papa, Cavour manda
le truppe piemontesi ad incontrare Garibaldi che sta risalendo la
penisola.
Il 2 ottobre nella battaglia del Volturno Vittorio Emanuele prende il
comando delle truppe e vince.
Successivi plebisciti stabiliscono l’ annessione al Piemonte di
Marche, Umbria e Regno delle due Sicilie.
Il 26 ottobre avviene lo storico incontro di Garibaldi con il re a
Teano e Garibaldi consegna a Vittorio Emanuele le terre
conquistate.
All’ unità del regno d’ Italia mancano solo più Veneto Trento e
Trieste e il Lazio con Roma ;
il 17 marzo 1861 il parlamento di Torino proclama Vittorio
Emanuele II re d’ Italia. Torino rimane ancora capitale provvisoria in
attesa che possa diventarlo Roma, come è nei piani di Cavour.