Besozzi capitoli III e IV

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Besozzi: Società, Cultura, Educazione
Capitolo 3. Problematizzazione del rapporto
Discontinuità, interdipendenza e interazione.
educazione-società.
Capitolo 4. Socializzazione, identità, integrazione.
1.La crisi che ha investito, nella seconda metà degli anni 60, i sistemi di
istruzione dei paesi occidentali ha contribuito a una messa in discussione:
a. del modello formativo;
b. del modello formativo scuola centrico;
c. della scuola di massa.
2. Il fenomeno dell’esplosione della domanda di formazione porta all’avvento
della:
a. scuola per pochi;
b. scuola di massa;
c. scuole di elite.
3. Cosa si intende con il concetto di policentrismo formativo?
4. La concezione policentrica della formazione richiama in modo chiaro
l’emergere del:
a. pluralismo sociale ;
b. pluralismo culturale;
c. pluralismo morale.
5. Descrivi la teoria del consenso e la teoria del conflitto.
6. Bourdieu rifiuta una visione sostanziale degli individui e dei gruppi per
privilegiare:
a. le relazioni sociali;
b. le relazioni soggettive;
c. le relazioni oggettive.
7. ________________ non si possono mostrare o toccare con mano e
bisogna conquistarle, costruirle e convalidarle attraverso il lavoro scientifico:
a. le relazioni soggettive;
b. le relazioni oggettive;
c. le relazioni sociali.
8. Il conflitto per il mantenimento delle posizioni all’interno di un determinato
spazio sociale avviene a partire da:
a. dimensione economica e sociale;
b. dimensione economica e culturale;
c. dimensione sociale e culturale.
9. Cosa si intende per habitus?
10. Gli habitus sono:
a. differenziati;
b. uniti;
c. complementari.
11. Gli habitus sono:
a. prodotti della cultura;
b. prodotti dei condizionamenti sociali;
c. prodotti dell’economia.
12. Bourdieu non si concentra sul concetto di classe ma piuttosto su quello di:
a. spazio culturale;
b. spazio sociale;
c. spazio libero.
13. Cosa intende Dahrendorf per chances di vita?
14. Dahrendorf ritiene il conflitto come:
a. un dato sociale universale;
b. un elemento rischioso della vita sociale;
c. un elemento probabile ma non indispensabile della vita sociale.
15. Dahrendorf precisa che le chances di vita:
a. sono attributi dei singoli;
b. non sono attributi dei singoli;
c. sono solo attributi dei gruppi.
16. Cosa si intende per entitlements e provisions?
17. Per Dahrendorf la libertà è una libertà attiva nella misura in cui:
a. il suo più alto fine è l’annullamento delle chances di vita;
b. il suo più alto fine è l’estensione delle chances di vita dei vincenti a tutti;
c. il suo più alto fine è l’esclusione delle chances di vita dei vincenti a tutti;
18. Cosa si intende per svolta comunicativa?
19. La svolta comunicativa pone al centro della sua indagine:
a. la centralità della società;
b. la centralità dell’individuo;
c. la centralità della comunicazione.
20. La corrente dell’interazionismo simbolico nasce ad opera di:
a. Goffman;
b. Garfinkel;
c. Mead.
21. In Parsons si perde l’elemento più significativo presente
nell’interazionismo simbolico:
a. l’aspetto creativo di costruzione della realtà e di produzione di significati;
b. l’aspetto critico di costruzione della realtà e di produzione di significati;
c. l’aspetto creativo di costruzione della società e di produzione di significati;
22. Cos’hanno in comune interazionismo simbolico e corrente
fenomenologica:
a. il simbolismo;
b. il soggetto simbolico;
c. la simbologia.
23. L’intersoggettività diventa il luogo privilegiato di analisi della
comunicazione fra:
a. il singolo e la realtà del mondo esterno;
b. i gruppi e la realtà del mondo esterno;
c. i singoli individui.
24. Fenomenologia e interazionismo simbolico contribuiscono a portare
all’attenzione della sociologia:
a. un’analisi dell’intersoggettività e dei rapporti interpersonali;
b. un’analisi della soggettività e dei rapporti interpersonali;
c. un’analisi dell’oggettività e dei rapporti sociali.
25. Cosa intende Schutz per tipizzazione?
26. L’approccio di Dubet di una sociologia dell’esperienza può essere messo
in relazione con quello che, negli anni 90, viene definito:
a. il ritorno dell’oggetto;
b. la socializzazione;
c. il ritorno del soggetto.
27. Per autopoiesi si intende:
a. l’autocreazione di un sistema;
b. l’autonomia di un sistema;
c. l’autodistruzione di un sistema.
28. Cosa si intende per new directionalist?
29. Secondo Luhmann per interpenetrazione si intende:
a. una relazione intrasistemica tra sistemi che appartengono ad ambienti
diversi;
b. una relazione intersistemica tra sistemi che appartengono l’uno
all’ambiente dell’altro;
c. una relazione extrasistemica tra sistemi che appartengono l’uno
all’ambiente dell’altro;
30. Luhmann e Schorr descrivono lo sviluppo in termini di_______________
per descrivere in sostanza un cambiamento radicale di funzione
a. sviluppo delle formule di congruenza;
b. sviluppo delle formule di contingenza;
c. sviluppo delle formule di apprendimento.
31. Il sistema educativo viene descritto da Luhmann e Schorr nei tre distinti
modi di relazionarsi con l’ambiente:
a. funzione-prestazione-formazione;
b. funzione-socializzazione-riflessione;
c. funzione-prestazione-riflessione.
32. Secondo le teorie di Margaret Archer compito della sociologia è quello di:
a. concettualizzare e teorizzare la relazione fra sistemi;
b. concettualizzare e teorizzare la relazione fra interazione tra soggetti e
cultura;
c. concettualizzare e teorizzare la relazione fra interazione tra soggetti e
strutture sociali.
33. La Archer definisce il suo approccio:
a. ontogenetico;
b. morfogenetico;
c. monogenetico.
34. In ogni società esiste la necessità di:
a. socializzare le nuove generazioni;
b. regolare i comportamenti degli individui;
c. socializzare gli adulti.
35. Quando si parla di livello formale si intende sottolineare:
a. un effetto educativo o socializzante;
b. l’intenzionalità e la progettualità del processo educativo;
c. la socializzazione tra gli individui.
36. Il livello informale descrive invece tutte quelle relazioni sociali che hanno:
a. un effetto educativo o socializzante;
b. l’intenzionalità e la progettualità del processo educativo;
c. la socializzazione tra gli individui.
37. Cesareo intende per educazione:
a. un rapporto esclusivamente simmetrico tra chi insegna e chi apprende;
b. un rapporto non sempre asimmetrico tra chi insegna e chi apprende;
c. un rapporto esclusivamente asimmetrico tra chi insegna e chi apprende
38. La concezione funzionalista della socializzazione ha le sue radici nell’idea
dell’educazione di:
a. Durkheim;
b. Weber;
c. Goffman.
39. ____________________ intende l’educazione come il mezzo per il quale
la società rinnova perpetuamente l’educazione della propria esistenza:
a. Durkheim;
b. Weber;
c. Goffman.
40. L’educazione viene inoltre definita come:
a. quell’azione esercitata dalle istituzioni sui soggetti;
b. quell’azione esercitata dalle generazioni adulte su quelle che non sono
ancora mature per la vita sociale;
c. quell’azione esercitata esclusivamente dalle agenzie educative.
41. A monte della concezione normativa e funzionalista dell’educazione ci
sono alcuni presupposti fondamentali, quali?
42. Per uomo “egoistico” si intende:
a. un soggetto ineducabile e asociale;
b. un soggetto che se lasciato allo stato di natura sarebbe un essere
asociale;
c. un uomo egoista.
43. La scuola:
a. viene investita più della famiglia nel compito di educare nuove generazioni;
b. è secondaria alla famiglia nel compito di educare nuove generazioni;
c. non è un’agenzia educativa ma di solo apprendimento.
44. Secondo Parsons la socializzazione è un processo che:
a. riguarda soltanto lo sviluppo del bambino;
b. non riguarda soltanto lo sviluppo del bambino;
c. avviene soltanto in età adulta.
45. Cosa intende Parsons per socializzazione primaria e socializzazione
secondaria?
46. Il ruolo della famiglia come agenzia educativa riguarda solo:
a. la socializzazione primaria;
b. la socializzazione secondaria;
c. entrambe.
47. Parsons distingue 5 meccanismi fondamentali di apprendimento, quali?
48. Attraverso questi meccanismi Parsons spiega come avvenga il
conseguimento di un effetto:
a. educativo;
b. socializzante;
c. cognitivo.
49. La scuola in questo contesto si inserisce tra:
a. famiglia e società;
b. famiglia e gruppo dei pari;
c. famiglia e mondo del lavoro.
50. La socializzazione scolastica presenta due aspetti fondamentali:
a. quello intellettuale e culturale;
b. quello educativo e culturale;
c. quello intellettuale e morale.
51. Il modello di socializzazione nel quadro di un’analisi funzionalista si
presenta articolato lungo la dimensione:
a. della conformità e dell’educazione;
b. della conformità e dell’adattamento;
c. dell’educazione e dell’adattamento.
52. Il modello conflittualista è:
a. parallelo a quello funzionalista;
b. convergente con quello interazionista;
c. opposto a quello funzionalista.
53. L’approccio conflittuali sta assume il conflitto come:
a. categoria fondamentale di descrizione dei rapporti sociale;
b. categoria fondamentale di descrizione del processo di educazione;
c. categoria fondamentale di descrizione del processo di apprendimento;
54. La scuola è considerata come:
a. un luogo di apprendimento;
b. uno strumento di indottrinamento e coercizione;
c. un’agenzia educativa indispensabile.
55. Habermas sottolinea l’importanza:
a. del conflitto ai fini della socializzazione;
b. dell’aspetto linguistico e della competenza comunicativa;
c. della lotta come affermazione di potere.
56. L’approccio interazionista-comunicativo trova le sue prime radici in:
a. Simmel;
b. Dubet;
c. Aecher
57. Il punto di partenza della prospettiva interazionista è che:
a. l’uomo costruisce attivamente la realtà sociale;
b. l’uomo subisce la realtà sociale;
c. l’uomo influenza la realtà sociale ed è da questo condizionato;
58. L’azione sociale è:
a. immersa interamente e costantemente nel simbolismo;
b. immersa interamente e costantemente nella lotta;
c. immersa interamente e costantemente nella cultura.
59. Alla capacità di produrre simboli si associa:
a. la capacità di produrre gesti;
b. l’attribuzione di significato;
c. la capacità di produrre segni.
60. Berger e Luckmann assumono come dato di partenza:
a. la realtà lavorativa;
b. la realtà della vita quotidiana;
c. il contesto familiare.
61. Nel corso della socializzazione primaria, gli agenti di socializzazione
concorrono alla formazione di quella che Parsons definisce:
a. personalità formale;
b. personalità di base;
c. personalità informale.
62. Cosa si intende per personalità modale?
63. La personalità di base si costruisce durante:
a. la socializzazione primaria;
b. la socializzazione secondaria;
c. entrambe.
64. Riesman distingue tre tipi di personalità:
a. l’uomo diretto – l’uomo autodiretto – l’uomo eterodiretto;
b. l’uomo indiretto – l’uomo autodiretto – l’uomo etero diretto;
c. l’uomo indiretto – l’uomo autodiretto – l’uomo interdiretto.
65.Gallino individua, in rapporto al processo di industrializzazione quattro tipi
di personalità:
a. adattivo-acquisitivo-interazionista-idealista;
b. adattivo-acquisitivo-integrativo-idealista;
c. adattivo-acquisitivo-integrativo-ideologico;
66.Personalità e identità:
a. sono sinonimi;
b. l’una rimanda all’altra;
c. Sono la stessa cosa.
67. L’identità possiede quale caratteristica fondamentale:
a. la relatività;
b. la socialità;
c. la relazionalità.
68. l’identità è unh concetto che va collocato dentro la relazione:
a. io mondo culturale;
b. io mondo relazionale;
io mondo sociale.
69. l’interazionismo simbolico poggia sostanzialmente su tre premesse,
quali?
70. Mead distingue due componenti fondamentale del sé:
a. il me e l’altro;
b. il me e l’io;
c. l’io e l’altro.
71.Nella costruzione del sé, Mead sottolinea l’importanza:
a. dell’apprendimento;
b. del linguaggio;
c. del gioco.
72.Per Parsons l’identità è una componente fondamentale del sistema della
personalità; quest’ultimo si distingue per quattro sottosistemi, quali?
73. Lo spazio definito della modernità societaria è uno spazio:
a. indipendente;
b. chiuso;
c. gestito e controllato.
74. L’impianto complessivo della socializzazione per Parsons si articola
attorno all’asse:
a. conformità/diversità;
b. conformità/deviazione;
c. diversità/deviazione.
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