LA SOCIOLOGIA Si divide in: Macrosociologia, approccio macrosociale, che si interroga su quali sono i modelli della società e Microsociologia, approccio microsociale, che si interroga su quali sono i rapporti di interazione tra gli individui. Nata nel 1824 in ambito positivista ad opera del francese Auguste Comte per designare la “scienza della società” in sostituzione della fisica sociale. Le analisi del contesto sociale precedono quella data, si pensi a Platone e Aristotele o all’opera di Hobbes. Dal XIX secolo si impone l’esigenza di una disciplina scientifica che concentri il proprio ambito d’indagine sui fenomeni e sulle relazioni sociali. Come si spiega che le collettività umane esistono e si mantengono? Come si rapporta l’individuo alle collettività? Come si produce e si spiega il cambiamento e l’evoluzione delle società umane? (Guy Rocher). Con lo storicismo tedesco (nel corso dell’800) e la distinzione tra scienze naturali e scienze dello spirito o storico-sociali, si rivendica la volontà di forme di sapere diverse da quelle scientifiche. Nell’analisi sociologica è costante la collaborazione con altre scienze come l’antropologia e la psicologia, ma si attuano riferimenti anche alla linguistica, matematica, statistica (interdisciplinarietà). Metodi di ricerca sociologica: 1. Analisi per campione 2. Esperimenti di laboratorio 3. Esperienza sul campo 4. Ricerca storica 5. Ricerca comparata Cultura La cultura consente agli esseri umani di adattarsi agli ambienti più diversi, modificando e talvolta trasgredendo l’istintività del comportamento che condiziona in modo rigido le altre specie animali. La cultura comprende ogni attività umana, conoscitiva, affettiva e relativa al campo dell’azione condivisa da una pluralità di individui in vari contesti. Attraverso la cultura l’uomo percepisce la realtà e la controlla Socializzazione E’ il processo mediante il quale gli individui e i gruppi apprendono e interiorizzano le norme culturali e i valori propri del contesto sociale di appartenenza. Si tratta di un processo elaborativo che dalla prima infanzia si estende all’età adulta, secondo fasi e modalità differenti. La socializzazione si distingue in: Primaria: legata all’infanzia e allo sviluppo psico-fisico in stretta relazione con la famiglia. Secondaria: dipendente, in particolare, dall’assunzione di un ruolo lavorativo. La socializzazione è il processo che consente la trasmissione di norme sociali da una generazione all’altra. Nella socializzazione primaria, la vita stessa del neonato dipende dal rapporto con gli individui che lo accudiscono e ne soddisfano i bisogni. Il piccolo grazie ai genitori accoglie i modelli sociali attraverso i quali percepisce il mondo. La socializzazione primaria consente al bambino di divenire membro della società. Avviene mediante un processo di identificazione con l’altro, in cui ha ampio spazio il coinvolgimento emotivo. L’individuo, in questa fase, prende coscienza di se. La socializzazione secondaria riguarda processi di socializzazione particolari (professionale, religiosa, politica, associativa), che contribuiscono alla formazione complessiva della personalità sociale dell’individuo. Si parla di socializzazione secondaria anche nel caso in cui un individuo estraneo ad un contesto culturale ne assimila le norme, il linguaggio, i valori. Lo sviluppo della personalità mediante socializzazione costituisce un ambito molto importante, dove un grande contributo è stato dato dalla psicologia, in particolare da Erik Erikson (sviluppo psicosociale). Erikson ritiene che la strutturazione degli impulsi individuali avvenga aulla base del rapporto con l’ambiente sociale, seguendo 8 stadi che vanno dalla fiducia, all’integrità dell’IO. Per garantire la socializzazione, le società hanno elaborato ambiti, definiti agenzie di socializzazione: Famiglia Scuola Gruppo dei Pari Mass media Le relazioni umane (interazioni sociali) sono rese possibili dalla comunicazione, che si viene a creare tra gli individui. I Fattori della comunicazione: l’Emittente (la fonte della comunicazione) il Ricevente (il destinatario) il Messaggio (ciò che si vuole comunicare) il Medium (il canale che consente il trasferimento dell’informazione nella comunicazione) [esempio giornali, radio, televisione ecc..] Feedback, è l’effetto di risposta al messaggio (condivisione di uno stesso sistema di codifica) Il Gruppo Gruppo sociale è un insieme di persone che entrano in rapporto reciproco, sulla base di valori e interessi comuni. Gruppo primario: (C.Cooley) è costituito da un gruppo limitato di persone che interagiscono in modo diretto e personale, contatto face to face. Si sviluppa un forte senso di identificazione reciproca, un sentimento del “NOI” (esempio la famiglia e il gruppo dei pari). Gruppo secondario: è composto da un numero elevato di persone, le cui relazioni interpersonali sono affettivamente neutre. I rapporti sono strumentali, cioè diretti al raggiungimento di uno scopo, a perseguire un’obiettivo (esempio istituti ospedalieri, apparati militari, scuole, università ecc..) (G. Simmel). Diade: è il tipo di gruppo di 2 persone, duale, esempio fidanzati. Triade: è il gruppo di 3 persone, coppia con un figlio. Ciò può rafforzare il legame tra i due genitori oppure può provocare gelosie e conflitti. Nella triade ciascuno può ignorare gli altri senza disgregare il gruppo.