© Lonely Planet Publications
Grecia centrale
Delfi e la Stereá
Elláda. . . . . . . . . . . . . . 200
Tebe. . . . . . . . . . . . . . . . 201
Delfi. . . . . . . . . . . . . . . 203
Dintorni di Delfi. . . . . . 210
Monte Parnaso. . . . . . . 211
Aráhova. . . . . . . . . . . . . 211
Galaxídi. . . . . . . . . . . . . 213
Náfpaktos. . . . . . . . . . . 215
Karpenísi. . . . . . . . . . . . 217
Lamía. . . . . . . . . . . . . . 220
Parco Nazionale
dell’Íti. . . . . . . . . . . . . . . 221
Vólos . . . . . . . . . . . . . . 224
Penisola del Pelio. . . . 228
Tríkala . . . . . . . . . . . . . 236
Kalambáka. . . . . . . . . 243
Perché andare?
Per fare un viaggio al ‘centro della Terra’, com’era considerata questa regione dall’antico oracolo di Delfi. E proprio le
rovine di Delfi sono oggi uno dei siti archeologici più visitati
di tutta la Grecia, nonché il punto di partenza di escursioni
lungo sentieri secolari da cui si ammira il Golfo di Corinto.
A far concorrenza a Delfi ci sono soltanto le Meoteore, gli
spettacolari pinnacoli rocciosi sulla cui sommità sorgono
i monasteri.
La Grecia centrale (kentriké Elláda, kεντρική Ελλάδα)
riserva anche numerose sorprese, in genere trascurate
dai più. I pascoli e valli alpine della catena del Pindo meridionale offrono varie opportunità di rafting e trekking,
mentre la bella Penisola del Pelio è percorsa da una fitta
rete di sentieri acciottolati che collegano pittoreschi villaggi
montani intervallati da meravigliose insenature e spiagge.
La gente, inoltre, offre una calorosa ospitalità e soprattutto
una fantastica cucina.
Quando andare
Delfi
I migliori
ristoranti
»» Taverna Vakhos (p209)
»» Bebelis (p214)
»» I Loutsa (p221)
»» Taverna Palia Istoria (p237)
I migliori hotel
»» Hotel Apollonia (p207)
»» Hotel Ganimede (p213)
»» Hotel Panellinion (p237)
»» Lost Unicorn Hotel (p234)
°C/°F Temp
Precipitazioni pollici/mm
0.79/20
40/104
30/86
0.39/15
20/68
0.2/5
10/50
0/32
0
G
F
M
Apr e mag I fiori
selvatici tappezzano i pascoli
alpini.
A
M
G
L
Set Il tempo è
bello e ci sono
meno turisti.
A
S
O
N
D
Pasqua ortodossa Processioni religiose e
cibo in abbondanza nei villaggi.
200
DELFI E LA STEREÁ
ELLÁDA
Mito e storia sembrano fondersi e rivivere
anche nell’aspro e scenografico paesaggio
della Stereá Elláda (Στερεά Ελλάδα). Sulle
pendici del Parnaso e a ridosso del Golfo di
Corinto sorge Delfi, considerata dagli antichi
greci il centro del mondo. Al di là di essa,
verso est, il territorio si spinge fino in Atti-
ca, teatro delle vicende del leggendario re
Edipo, e verso ovest arriva fino a Messolóngi
(l’antica Missolungi), dove il poeta inglese
Byron morì di meningite durante la guerra
greca per l’indipendenza. In effetti, l’area
acquisì il nome di Stereá Elláda (Grecia
Continentale) nel 1827, quando diventò parte
del neonato stato greco.
La Stereá Elláda è delimitata dagli stretti
golfi di Corinto e Patrasso a sud e dall’Epiro
Grecia ce ntr ale D el f i e la S te r e Á E ll Á da
Il meglio della Grecia centrale
1 Sorseggiare uno
tsípouro o due con la gente
del posto a Vólos (p228)
2 Gustare una trota
appena pescata nei torrenti
di montagna vicino a
Karpenísi (p217)
3 Affrontare le rapide in
gommone nella regione di
Tría Potamía (p238)
4 Seguire i percorsi
acciottolati che conducono
al mare sulla Penisola del
Pelio (p228)
5 Salire sui pinnacoli
sormontati dai monasteri
delle Meteore (p239)
6 Meditare sulle ultime
luci del giorno al Santuario
di Atena Pronea (p206),
nell’antica Delfi
7 Fotografare i capanni
dei pescatori e i pellicani
che volano sulla Laguna di
Klísova (p216)
a nord. Gran parte di questa regione montuosa viene chiamata anche Ágrafa, ovvero
‘non registrata’, nome che le fu attribuito
quando la Tourkokratia (occupazione turca) escluse dai registri fiscali i villaggi di
montagna più difficili da raggiungere perché
era troppo complicato andarvi a riscuotere
le tasse. Oggi queste stesse montagne sono
celebri per la loro bellezza e sono meta di
escursionisti e appassionati di rafting.
Tebe
Θήβα
POP. 22.000
1Che cosa vedere
Museo Archeologico
MUSEO
(% 22620 27913) In onore al suo illustre
passato, Tebe ospita un notevole Museo
Archeologico, che è chiuso per restauri dal
2007 e ancora non ha reso nota la data della
riapertura. Vale la pena di tenersi aggiornati, però, perché al suo interno sono custoditi
anche i gioielli rinvenuti nei palazzi micenei,
maschere di terracotta e sarcofagi decorati.
4Pernottamento e pasti
Hotel Niovi
HOTEL €
(%22620 29888; www.hotelniovi.gr; Epaminonda
63; singole/doppie con prima colazione €43/55;
aW) L’Hotel Niovi è un albergo moderno
ma accogliente, con piante fiorite che
abbelliscono le scale di marmo, TV satellitare e connessione wi-fi gratuita. Sorge
in posizione centrale, lungo la pedonale
Ladhokolla
CUCINA DI MARE €
(portate principali €6,50-14) Situato sulla piaz-
za, questo locale serve gustosi piatti di pesce
(in particolare gli ‘spaghetti del pescatore’,
€14) e buoni secondi alla griglia.
Dionysos Restaurant
TAVERNA €
(Epaminonda 88; portate principali €6-9) Il
proprietario Takis si vanta di essere l’unico
cuoco tradizionale di Tebe e cucina di tutto.
I suoi piatti hanno senza dubbio un gusto
forte e olio in abbondanza. Meglio venirci a
pranzo, perché gli stessi piatti rimangono
esposti tutto il giorno.
8Per/da Tebe
Gli autobus per Atene partono dall’autostazione
KTEL Thiva (%22620 27512), 500 m a sud di
Plateia Agios Kalotinis (€8, 1 h 30 min, ogni ora).
La fermata KTEL Amfissa (%22650 28226) per
i mezzi diretti a Livadiá (€4,50, ogni ora) e Delfi
(€8, 50 min, 6 corse al giorno) si trova invece
accanto alla stazione di rifornimento Shell nel
sobborgo di Pirí, a 1 km dal centro di Tebe sulla
strada Atene–Livadiá.
I treni in partenza dalla stazione di Tebe
(%22620 27531), 500 m a nord del museo,
raggiungono Atene (normale/espresso/intercity
[IC] €5/9/10,30, 75/70/60 min, 10 partenze al
giorno) e Thessaloníki (normale/espresso/IC
€16,70/25/33, 4 h/5 h/5 h 30 min, 10 partenze
al giorno).
Dintorni di Tebe
Fra Atene e Tebe si erge la ben conservata
Fortezza di Eleftherés, che sorveglia il Passo di Káza sul Monte Kythairón (Citerone);
secondo il mito, è su questa cima al confine
con l’Attica che Edipo fu abbandonato da
bambino per essere poi salvato da un pastore. Gli amanti della storia apprezzeranno
anche le rovine vicino a Erythrés – località
in cui fu combattuta la battaglia di Platea
(479 a.C.) che segnò la fine della guerra
persiana – anche se purtroppo oggi il sito
è abbandonato a se stesso. Una volta superate le rovine, vale la pena di imboccare
la diramazione per Pórto Germenó lungo
la strada Elefsína–Tebe: questo itinerario
molto scenografico conduce alla Fortezza
di Aigosthéna, risalente al IV secolo a.C.,
dove si possono ammirare le mura fortificate meglio conservate di tutta la Grecia.
La fortezza si affaccia sul grazioso Pórto
Germenó, una pittoresca località balneare
(45 km a sud-ovest di Tebe).
D e lfi e l a S te re Á E ll Áda T e b e
Tebe (Thíva) è considerata la località che
diede i natali all’eroe Eracle e al divino
Dioniso. Nel V secolo a.C., durante l’età
d’oro della Grecia, era una potente cittàstato, in quanto occupava una posizione
strategica fra la Grecia settentrionale e il
Peloponneso. Ma il tragico destino dei suoi
re, narrato dal mito di Edipo, non fu molto
diverso da quello dell’antica Micene, così la
Tebe di oggi preserva poche vestigia della
sua antica gloria.
Dopo la guerra di Troia del XII secolo
a.C., Tebe era diventata la città più importante della regione della Beozia e nel 371
a.C. uscì vittoriosa da una battaglia contro
l’invincibile Sparta. La sua gloriosa ascesa
si arrestò tuttavia bruscamente nel 335
a.C., quando fu saccheggiata da Alessandro
Magno per essersi ribellata ai macedoni e
schierata con la Persia. Alessandro risparmiò i templi, ma 6000 tebani perirono nella
sanguinosa battaglia e altri 30.000 furono
fatti prigionieri.
Epaminonda e sopra al supermercato
201
Carrefour Express.
202
Grecia ce ntr ale D el f i e la S te r e Á E ll Á da