La diagnostica mineralogico petrografica nello studio delle malte antiche Fabio Fratini Malte antiche e malte da restauro: leganti, aggregati, impasti Aosta 14 dicembre 2007 Fabio Fratini CNR-ICVBC Firenze [email protected] Le malte Miscela di leganti inorganici od organici, aggregati prevalentemente fini, acqua ed eventuali aggiunte e/o additivi organici e/o inorganici (o una miscela di solo legante ed acqua) in proporzioni tali da conferire all’impasto, allo stato fresco una opportuna lavorabilità ed allo stato indurito adeguate caratteristiche fisiche, meccaniche, di aspetto , di durabilità, ecc. (Doc UNI 10924) La caratterizzazione di una malta: - legante - aggregato - additivi e altri componenti - confezionamento dell’impasto - messa in opera - fase di presa I leganti inorganici leganti aerei Leganti leganti idraulici - calci calciche - calci magnesiache - calce idraulica naturale - leganti a base di Portland leganti idraulicizzati gesso - calce + pozzolana - calce + terracotta macinata - calce + caolino cotto L’aggregato - origine - composizione - granulometria - sabbia/ghiaia di depositi sedimentari - frantumazione di rocce Il confezionamento dell’impasto - rapporto legante/aggregato impasto grasso impasto magro - distribuzione dell’aggregato - quantità di acqua d’impasto porosità Messa in opera applicazione di pressione orientazione dei granuli Fase di presa attenzione nel mantenere la malta umida fessurazione da ritiro Le tecniche di studio mineralogico-petrografiche - diffrazione a raggi x (XRD) composizione mineralogica - osservazioni in sezione sottile in luce trasmessa al microscopio ottico Diffrazione a raggi X - sul campione totale - sul legante separato - sull’aggregato separato - sui frammenti non cotti e sui grumi di calce sui frammenti non cotti, grumi e sul legante separato: XRD composizione mineralogica Calcite Vaterite Portlandite Brucite Hydromagnesite Magnesite Tobermorite Ettringite Thaumasite calce non carbonatata calce magnesiaca cemento cemento in degrado Osservazioni petrografiche in sezione sottile - composizione origine vagliatura frantumazione - forma dei granuli aggregato - granulometria - distribuzione nell’impasto - orientazione dei granuli rapporto legante/aggregato frammenti non cotti grumi di calce porosità attenzione nella preparazione pressione nella messa in opera (intonaco) impasto grasso impasto magro pietra da calce utilizzata, attenzione nella preparazione della calce quantità d’acqua utilizzata nell’impasto, problemi di ritiro Quantità di legante Palazzo Te a Mantova (sec XVI) malta magra Cupola Duomo Firenze (sec XV) malta grassa Selezione dell’ aggregato Carceri della Penitenza (sec XVII) Palazzo Steri-Palermo granulometria bimodale Terme romane di Fiesole (I sec) granulometria unimodale Forma dell’aggregato Palazzo Steri (PA) (sec XVII) granuli arrotondati Tursi (MT) granuli angolosi Distribuzione dell’aggregato Duomo Prato (XII-XIV sec) aggregato mal distribuito Cupola Duomo Firenze (sec XV) aggregato ben distribuito Orientazione dei granuli Campanile Duomo Pietrasanta (XV-XVI sec) Composizione dell’aggregato Montarrenti (SI) (sec XII) aggregato carbonatico Cupola Duomo Firenze (sec XV) sabbia silicea Composizione dell’aggregato Chiesa di Santa Maria della Pietà a Squillace (sec XIII) granuli biotitici Rocca di Pietracassa-val d’Era aggregato di frammenti serpentinitici Composizione dell’aggregato Pompei-Insula IX, granuli di roccia vulcanica cristallina 600 µm Pompei-Insula IX, cristalli di pirosseni di origine vulcanica 600 µm Composizione dell’aggregato Campanile Duomo Pietrasanta (XV-XVI sec), granuli metamorfici 600 µm Pompei-Insula IX frammenti di scorie vulcaniche Composizione dell’aggregato Duomo Orvieto (XII-XIV sec) aggregato gessoso Rocca di Radicofani (SI) frammento di malta di reimpiego Composizione aggregato Terme romane di Fiesole (I sec) malta di impermeabilizzazione a cocciopesto Struttura del legante Rocca di Radicofani(SI) legante a struttura microsparitica Statua dell’Appennino di Giambologna, Pratolino (FI), (sec XVI), legante a struttura micritica Tipo di legante Montarrenti (SI), legante magnesiaco Cupola Duomo Firenze (sec XV), legante debolmente idraulico Tipo di legante Borgo Medievale di Torino, pietra artificiale di Casa Cuorgné (fine XIX sec), legante idraulico cemento Portland Reazione legante-aggrgato Campanile Duomo di Pietrasanta (XV-XVI sec), bordo di reazione con laterizio Ponte di Augusto a Narni (fine I sec ac), bordo di reazione con selce Ricristallizzazioni Sainte Baume (Provenza) cristallizzazioni di idromagnesite Terme romane di Fiesole (I sec), riprecipitazione calcitica Resti di pietra da calce parzialmente cotti Duomo di Prato (XII-XIV sec) incotto di Pietra Alberese Cupola Duomo Firenze (sec XV) incotto di Pietra Alberese Resti di pietra da calce parzialmente cotti Chiesa di Santa Maria della Pietà a Squillace (CZ) (sec XIII), Campanile Duomo di Pietrasanta (XV-XVI sec), incotto di marmo Grumi di legante Statua dell’Appennino di Giambologna, Pratolino (FI) (sec XVI) Palazzo Te a Mantova (sec XVI) Grumi di legante Chiesa di Santa Maria della Pietà a Squillace (CZ) (sec XIII) Montarrenti (SI) Difetti Cupola Duomo Firenze (sec XV) fessure da ritiro Cappella Tornabuoni (sec XV), Basilica di Santa Maria Novella (FI) porosità per eccesso di acqua d’impasto Difetti Montarrenti (SI) disgregazione in un grumo Statua dell’Appennino di Giambologna, Pratolino (FI), (sec XVI), fessure da ritiro in un grumo Cosa non si riesce a fare in sezione sottile - capire se il legante è una calce idraulica naturale ottenuta da cottura di calcari marnosi (indizi possono venire dai resti di cottura) - capire se il legante è una calce idraulica naturale ottenuta da cottura di calcari silicei (indizi possono venire dai resti di cottura) - capire se sono stati aggiunti additivi idraulicizzanti come caolino cotto e farina fossile - capire se il legante è un legante idraulico moderno (indizi possono venire da tracce di alite e belite non idratata) Aspetti del legante Rocca di Radicofani(SI) legante a struttura microsparitica 100 µm Cupola Duomo Firenze (sec XV), Legante a struttura micritica 100 µm Carsulae, rivestimento cisterna romana 400 µm 100 µm Spello, malta romana 400 µm Genova, mura del XIV sec 400 µm Rocca di Radicofani (XII-XV sec) 400 µm Narni, malta romana Ponte di Augusto 400 µm Acquedotto romano a Quarto (Firenze) 150 µm 200 µm - le malte, materiali spesso dall’ aspetto dimesso, non nobile, ma ricchissimi di informazioni e degni di essere studiati e conservati ...ed è importante ricordare che moltissimi dati possono essere acquisiti da un semplice studio di tipo petrografico