“ETICA E BIOTECNOLOGIE”
Progetto speciale Istituto Rosmini 5BD
Nov. 2007 Progetto speciale etica e biotech
Introduzione agli OGM
Cos’è un O G M?
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Introduzione agli OGM
“organismo il cui materiale genetico è
stato modificato in modo diverso da
quanto avviene in natura con
l'accoppiamento e/o la ricombinazione
genetica naturale" (Art. 2, Direttiva
2001/18/CE del 12/03/01
Può contenere uno o più geni modificati
e/o nuovi geni aggiunti
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Introduzione agli OGM
Come si crea un OGM…..
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Introduzione agli OGM
Gli OGM vengono ottenuti attraverso l’uso di tecniche di
ingegneria genetica che permettono di inserire, all’interno del
genoma di un organismo, frammenti di DNA provenienti
anche da altri esseri viventi. Il DNA così ottenuto è definito
DNA ricombinante.
Ma che cos’è il DNA?
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IL DNA
E’ l’acido desossiribonucleico e rappresenta il nostro patrimonio
genetico.
• è presente nel nucleo di ogni cellula
• è identico per ogni cellula dello stesso organismo
• può contenere una numero di geni variabile a secondo
dell’organismo
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Introduzione agli OGM
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Introduzione agli OGM
Le tecniche di ingegneria genetica utilizzate sono molteplici
a seconda dell’organismo in cui si vuole inserire la modifica,
la più conosciuta è quella per la modifica di batteri mediante
l’uso di plasmidi
Quando si crea un OGM i frammenti di DNA da
inserire vengono estratti dal DNA di origine
utilizzando enzimi di restrizione che tagliano il gene
di interesse ai suoi estremi funzionando come vere e
proprie forbici molecolari
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Il gene di interesse, grazie all’enzima LIGASI, che
funge da vera e propria colla chimica, viene inserito su
un filamento di DNA circolare di origine batterica
chiamato plasmide
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Il plasmide
modificato viene
inserito in un
battere che
acquisirà il gene
d’interesse
diventando così
un OGM
Non va dimenticato però che…..
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Introduzione agli OGM
• Non in tutte le cellule trattate si inserisce il
gene estraneo
• Solo una cellula su 10.000 diventa OGM
• Per riconoscere le cellule trasformate devo
inserire un gene marcatore (resistenza ad
antibiotico o erbicida, fluorescenza, enzimi
metabolici)
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Alcuni esempi di Organismi Geneticamente Modificati:
Flavr Savr , un pomodoro modificato per rallentare il
processo di decomposizione, messo in vendita in USA
nel 1994.
E.coli, un batterio modificato in grado di produrre
insulina umana, poi purificata e utilizzata da persone
diabetiche.
Mais Bt, un mais modificato in grado di
produrre le tossine necessarie a combattere gli
insetti dannosi più comuni.
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LE PIANTE OGM PIU’
DIFFUSE NEL MONDO
MAIS
23%
COTONE
COLZA
11%
5%
SOIA
61%
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DOVE SI COLTIVANO GLI OGM
ISAAA
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In Europa…
• 19 sono le sementi geneticamente modificate autorizzate dalla
comunità europea: la modifica consiste nell’inserimento di un gene
per la resistenza ad un erbicida o ad un parassita;
• 2 sono le sementi autorizzate che possono essere COLTIVATE sul
territorio europeo
• L’EFSA (European Food Safety Authority) è l’ente preposto al
controllo degli OGM e dei prodotti da essi derivati nell’Unione
Europea.
• Le sementi geneticamente modificate devono subire un iter per
l’autorizzazione che prevede una serie di analisi chimiche, genetiche
e biologiche effettuate in più di 40 laboratori in Europa;
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La Legislazione Europea regola:
l’emissione deliberata di ogm nell’ambiente
la commercializzazione di alimenti e mangimi
prodotti o derivati da OGM
l’etichettatura e la tracciabilità degli OGM
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E in Italia ????
In Italia non è possibile coltivare per scopi
commerciali nessuna delle piante GM autorizzate
in Europa
La coltivazione di piante GM è permessa solo a
scopo sperimentale
L’introduzione di OGM nell’ambiente a scopi sperimentali è
controllata e garantita dalla normativa europea 2001/18/CE,
recepita dall’Italia con il decreto legislativo n. 224 del
08.07.2003.
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In Europa quindi il principio di precauzione è
diventato norma di controllo per l’immissione di OGM
nell’ambiente.
Con tale principio si intende una politica di condotta
cautelativa per quanto riguarda le decisioni politiche
ed economiche sulla gestione delle questioni
scientificamente controverse.
“nel caso esista il rischio di una significativa riduzione della
diversità biologica, la mancanza di certezze scientifiche sugli
esiti di una tecnologia non deve essere utilizzata per evitare
l’adozione di misure volte a minimizzare tale rischio”.
Definizione data dalla Dichiarazione di Rio del 1992
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Negli Stati Uniti invece vige il principio della sostanziale
equivalenza secondo cui essendo i prodotti dell’ingegneria
genetica identici (o simili) ai prodotti ottenuti attraverso le
tecniche tradizionali di sviluppo, i rischi collegati ai primi
devono essere necessariamente identici (o simili) a quelli
collegati ai secondi
“per alimenti e componenti alimentari derivati da organismi
sviluppati attraverso l'applicazione della moderna
biotecnologia, l'approccio più pratico alla determinazione
(del rischio) è quello di considerare se essi sono
sostanzialmente equivalenti ai prodotti analoghi già
esistenti…”
Definizione data dalla OECD (Organization for Economic Co-operation and
Development, nel 1986)
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Le due posizioni si pongono quindi sostanzialmente
in antitesi:
Mentre in Europa la procedura di autorizzazzione risulta essere
complessa e più lunga….
….negli Stati Uniti l’immissione sul mercato è più immediata
e l’iter per l’approvazione di un nuovo OGM più semplice.
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L’ingegneria genetica ha raggiunto livelli sino a pochi
anni fa inimmaginabili portando ad applicazioni
importanti non solo in agricoltura ma anche in settori
quali la medicina e la farmacologia.
Le reazioni a tutto ciò sono state contrastanti: mentre
le applicazioni di tipo biomedico e farmacologico non
hanno dato origine a perplessità e opposizioni, nel campo
agroalimentare la produzione di piante da cui derivare
alimenti transgenici ha sollevato un acceso dibattito sotto
molti aspetti.
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Aspetti economici:
• I maggiori produttori di OGM nel mondo sono
USA, Argentina, Canada e Cina;
• Le principali colture OGM nel mondo sono soia,
mais, cotone e colza;
• La ricerca in campo OGM è principalmente
condotta da multinazionali;
• Le sementi OGM e le tecniche utilizzate per
ottenerle vengono brevettate diventando fonte di
reddito per l’autore della scoperta.
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Alcuni quesiti da valutare:
• gli OGM rispondono o meno ad obiettivi di sviluppo
sostenibile per l’agricoltura (competitività, sostenibilità
ambientale, sviluppo rurale, coesistenza,ecc)?
• Qual è il confronto dei costi di produzione tra
l’agricoltura convenzionale e quella transgenica?
• Con l’adozione di colture transgeniche, potrebbe
aumentare il reddito dell’agricoltore?
• Quali sono i possibili rischi di mercato legati alla
produzione di colture transgeniche?
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Aspetti ambientali
Le principali obiezioni in campo ambientale agli OGM
riguardano il rischio di inquinamento genetico di coltivazioni
tradizionali e piante selvatiche sessualmente compatibili.
• gli OGM diminuiscono la
biodiversità (intesa come varietà di
forme viventi)?
• Le piante GM possono esercitare
effetti negativi su organismi nontarget (impollinatori, predatori e altri)?
(Ad esempio, il mais che produce una
tossina per combattere il parassita
piramide rischia di avvelenare anche la
farfalla monarca?)
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• È possibile che l’utilizzo su larga scala di piante GM
favorisca lo sviluppo di caratteristiche di resistenza ai
pesticidi (nei parassiti) e tolleranza agli erbicidi (nelle
erbacce)?
• Vi è la possibilità che la pianta GM diventi infestante
e/o invasiva?
• Esistono degli effetti diretti sugli organismi non
target del suolo e della rizosfera (lombrichi, nematodi,
protozoi, batteri e funghi)?
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Aspetti relativi alla salute umana
• Prima di essere immesso su mercato un OGM deve subire
delle analisi chimiche e biologiche che valutano la possibile
allergenicità e tossicità. La valutazione della potenziale
allergenicità è richiesta anche se la proteina rappresenta meno
dello 0,4% dell’alimento
• Gli allergeni sono composti che provocano una risposta da
parte del sistema immunitario dei soggetti sensibili,
scatenando così l’allergia. Molti alimenti ne sono ricchi, come
le fragole, le mele, il riso, il kiwi, le arachidi o i crostacei.
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• Alcuni OGM in commercio, oltre
al gene di interesse, contengono
come marcatore un gene che
conferisce la resistenza a un
antibiotico. Vi sono timori che
questa caratteristica si possa
trasmettere ai batteri della flora
intestinale umana.
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Introduzione agli OGM
Aspetti etici
Le problematiche sull’ingegneria genetica suscitano
domande a cui spesso non si riesce a trovare risposte. Le
soluzioni alle problematiche dipendono infatti dai valori
che gli si attribuisce. Alcuni ritengono fondamentali i
valori riguardanti il benessere della natura, altri
ritengono più importanti i valori della dignità e del
benessere umano sia morale che economico.
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Introduzione agli OGM
Molti sono gli interrogativi:
• È giusto creare organismi “non naturali”?
• Quali sono gli organismi naturali?
• Come decidere fino a che punto si può modificare?
• A chi spetta decidere?
• È giusto investire tanti soldi nella ricerca?
• Si può brevettare la vita?
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