Stop ai marcatori di resistenza agli antibiotici Viene rettificato il decreto che recepisce la Direttiva europea Di Claudio D’Antonio Entrano in vigore nel nostro paese le nuove scadenze sul divieto di produrre OGM contenenti geni che conferiscono resistenza agli antibiotici, gli stessi che vengono comunemente impiegati sia in medicina umana sia in medicina veterinaria. Con la pubblicazione dell’avviso di rettifica del D.Lgs. 224/2003 (Attuazione della direttiva 2001/18/CE concernente l'emissione deliberata nell'ambiente di organismi geneticamente modificati), nella G.U. Serie Generale del 23 giugno 2005 n.144, si stabilisce che l’uso dei marcatori di resistenza agli antibiotici negli OGM in commercio è consentito solo fino al 31 dicembre 2004; mentre per gli OGM destinati a sperimentazione la scadenza è fissata al 31 dicembre 2008. Dopo queste due date, la procedura di laboratorio che prevede l’inserimento dei suddetti geni per distinguere le piante effettivamente modificate da quelle insensibili alla trasformazione sarà illegale. La rettifica è puramente formale ma era necessaria per risolvere un errore commesso dai nostri legislatori. Al momento del recepimento della Direttiva Europea 2001/18/CE, infatti, essi avevano invertito le due scadenze, determinando una situazione di sostanziale illegalità per le sperimentazioni già autorizzate che riguardavano OGM contenenti il gene marcatore per la resistenza alla kanamicina. Stando all’interpretazione italiana, dunque, tali sperimentazioni si sarebbero dovute interrompere a partire dal primo gennaio 2005. Per saperne di più: Uso dei geni marcatori di antibiotici secondo la Direttiva Europea e il Decreto legislativo di recepimento in Italia http://www.consigliodirittigenetici.org/agrobiotech/displaynormativa.php?id=26&parola=antibi otici http://www.consigliodirittigenetici.org/agrobiotech/displaynormativa.php?id=31&parola=antibi otici