108 Bif XIII N. 3 FARMACOVIGILANZA 2006 Analisi dei segnali: telitromicina e reazioni oculari Uno degli scopi principali di un sistema di segnalazione spontanea è quello di generare “segnali”, cioè identificare reazioni avverse non note o rilevare un aumento della frequenza di reazioni già note. Il sistema ha però dei limiti: non è facile calcolare il dato di incidenza preciso, in quanto le reazioni sono sottosegnalate e non si conosce il numero esatto degli esposti al farmaco. Nonostante ciò, dalla segnalazione spontanea arrivano molte informazioni sul profilo di rischio di un farmaco. Analizzare questi segnali non è facile; tuttavia, l’aumento negli anni del numero di segnalazioni presenti nel database della Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) permette di passare da una selezione quantitativa delle segnalazioni a un’analisi di tipo qualitativo. Il segnale D alla Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) giungono segnalazioni che associano l’impiego della telitromicina con la comparsa di reazioni avverse oculari note e non comuni. La telitromicina, è un agente semisintetico appartenente ai ketolidi, una nuova classe di antimicrobici strutturalmente correlati al macrolide eritromicina. La telitromicina, commercializzata in Italia nel gennaio 2002, è impiegata nel trattamento della polmonite contratta in comunità di “ Nella maggior parte dei casi i disturbi visivi si sono verificati dopo la prima o la seconda dose e, di solito, hanno avuto una durata di parecchie ore ” gravità da lieve a moderata, dell’esacerbazione acuta di bronchite cronica, della sinusite acuta e delle tonsilliti e faringiti provocate da ß-streptococchi di gruppo A, come alternativa agli antibiotici ß-lattamici nel caso non siano adeguati. Lo spettro di attività antibatterica della telitromicina è simile a quello dei macrolidi. Specifiche modifiche strutturali conferirebbero alla telitromicina la capacità di superamento della macrolido-resistenza, che sembra variare a seconda della specie batterica. I più comuni effetti indesiderati della telitromicina includono diarrea, nausea, vomito, cefalea, vertigini, diarrea, disgeusia. Meno comune tra gli effetti correlati all’uso del farmaco è l’alterazione della funzionalità epatica caratterizzata dall’incremento delle transaminasi. Tale effetto solitamente è asintomatico e reversibile. In letteratura sono stati descritti casi di epatite1 acuta associata all’uso della telitromicina. La telitromicina ha un modesto effetto sull’intervallo QT2. I risultati di uno studio3 hanno, tuttavia, rilevato che la telitromicina non determina allungamento dell’intervallo QT quan- AIFA - Ministero della Salute do somministrata a soggetti sani. Come altri macrolidi la telitromicina può causare esacerbazione della miastenia gravis4. Recentemente, l’impiego della telitromicina è stato associato a disturbi visivi reversibili quali diplopia, offuscamento visivo e difficoltà nella messa a fuoco. Alcuni autori2 hanno stimato che l’incidenza di tali effetti è più elevata nelle donne di età inferiore a 40 anni. Nella maggior parte dei casi i disturbi visivi si sono verificati dopo la prima o la seconda dose e, di solito, hanno avuto una durata di parecchie ore. La gravità degli effetti oculari è stata valutata prevalentemente lieve o moderata. Tuttavia, sono stati anche riportati casi di reazioni oculari gravi. In alcuni pazienti i disturbi visivi si sono risolti nel corso del trattamento, mentre in altri hanno continuato a persistere per tutta la durata della terapia. Da una ricerca bibliografica condotta utilizzando le banche dati PubMed ed Embase (ultimo accesso effettuato in giugno 2006) non sono stati rilevati lavori in cui venga analizzata la correlazione causa-effetto tra utilizzo di telitromicina e comparsa di disturbi visivi. bollettino d’informazione sui farmaci Bif XIII N. 3 I dati della Rete Nazionale di Farmacovigilanza 109 2006 oculari e quelle con altre tipologie di ADRs. L’andamento temporale di queste segnalazioni mostra come nel 2002 e nel 2005 le reazioni oculari rappresentano più del 50% del totale delle segnalazioni (figura 1). Il 5% (4) delle segnalazioni di ADRs oculari è stato classificato come grave (2 ospedalizzazioni, 1 invalidità e 1 in pericolo di vita), il 59% come non grave e per il 36% delle segnalazioni non è stato indicato il livello di gravità. Il maggior numero di ADRs oculari si è osservato nelle donne: il rapporto F/M è stato pari a 2,3 (53 femmine e 23 maschi). L’età media dei pazienti è risultata pari a 38 anni, con un range compreso tra 14 e 90 anni. L’86% (69) delle ADRs oculari da telitromicina ha riguardato i disturbi visivi propriamente detti. In particolare, nel 43% dei casi sono stati descritti problemi di visione offuscata, nel 19% disturbi visivi non specificati, nel 14% disturbi dell’accomodazione, nel 10% diplopia, nel 7% miopia, nel 3% acuità visiva ridotta, nell’1% amaurosi fugace e nell’1% ipermetropia. Di particolare interesse sono anche le ADRs Nell’analisi di seguito presentata sono state prese in esame le schede di segnalazione di sospette reazioni avverse (ADRs – adverse drug reactions) registrate nella RNF dal 01/01/2002 al 15/06/2006, associate ai farmaci appartenenti alla classe ATC (anatomica terapeutica chimica) dei macrolidi. Complessivamente nella RNF sono pervenute 622 segnalazioni di sospette ADRs da macrolidi, telitromicina inclusa (tabella I). Prendendo in considerazione le segnalazioni totali per ogni singolo principio attivo si osserva che il 47% delle segnalazioni da telitromicina è relativo a ADRs oculari, mentre per claritromicina e azitromicina queste sono rispettivamente il 3% e il 2%. Per gli altri macrolidi non sono state segnalate reazioni avverse di tipo oculare. Vista l’elevata percentuale di segnalazioni di ADRs oculari da telitromicina rispetto al totale delle segnalazioni della molecola, si è proceduto ad analizzarle in dettaglio. Le segnalazioni della telitromicina sono state quindi suddivise in due gruppi: quelle con ADRs Tabella I – Segnalazioni di ADRs oculari da macrolidi. Periodo 2002-2006. Principio Attivo (PA) Segnalazioni con ADRs oculari Totale segnalazioni % Segnalazioni di ADRs oculari/ segnalazioni totali per PA TELITROMICINA 76 163 47% CLARITROMICINA 9 338 3% AZITROMICINA 3 121 2% TOTALE 88 622 14% Figura 1 – Segnalazioni di ADRs da telitromicina. Periodo 2002-2005. 30 25 20 15 10 5 0 2002 2003 2004 Segnalazioni con ADRs non oculari Segnalazioni con ADRs oculari AIFA - Ministero della Salute 2005 110 FARMACOVIGILANZA Bif XIII N. 3 2006 quali edema palpebrale (3), ptosi palpebrale (3), blefarospasmo (1) e midriasi (1), non incluse nei disturbi visivi ma in altre patologie oculari, e non riportate nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP). La maggior parte delle ADRs segnalate si è verificata entro le 24 ore ed è insorta dopo la prima o la seconda dose risolvendosi in maniera completa (tabella II). Solo in 2 casi la risoluzione è stata con postumi. Nella maggior parte dei casi (83%), la somministrazione del farmaco è stata sospesa, nell’8% dei casi il farmaco è stato risomministrato e nel 3% dei casi i sintomi sono ricomparsi. Nel RCP le reazioni oculari descritte riguardano soltanto i disturbi visivi, quali visione offuscata, difficoltà nella messa a fuoco e diplopia. La frequenza d’insorgenza riportata nel RCP è minore dell’1%. Dalle segnalazioni di sospette ADRs da telitromicina emerge: • un numero elevato di reazioni oculari rispetto a quanto riportato nel RCP; • la percentuale di reazioni oculari della telitromicina rispetto agli altri macrolidi è nettamente maggiore; • alcune ADRs segnalate non sono note. Sulla base di questi dati vale la pena prestare attenzione al rischio di reazioni oculari associate all’uso di telitromicina, soprattutto riguardo alla capacità di guidare veicoli e all’uso di macchinari. Una riduzione del rischio potrebbe anche derivare dal riservare l’uso della telitromicina al trattamento di quelle specifiche condizioni in cui viene isolato uno pneumococco macrolide-resistente o penicillino-resistente. Infatti, la prescrizione non appropriata di telitromicina è legata ad un aumento del rischio di precoce insorgenza del fenomeno della resistenza verso l’intera classe dei ketolidi. Bibliografia Tabella II – Tempo di insorgenza delle ADRs oculari da telitromicina. Tempo di insorgenza N° ADRs (ore) segnalazioni % segnalazioni Entro le 24 ore 50 66,7% Entro le 48 ore 11 14,7% Entro le 72 ore 6 8,0% Oltre le 72 ore 8 10,7% Totale 75 100% a proposito di… 1. Clay KD, Hanson JS, Pope SD, et al. Brief communication: severe hepatotoxicity of telithromycin: three case reports and literature review. Ann Intern Med 2006; 144: 415-20. 2. Lonks JR, Goldmann DA. Telithromycin: a ketolide antibiotic for treatment of respiratory tract infections. Clin Infect Dis 2005 1; 40: 1657-64. 3. Demolis JL, Vacheron F, Cardus S, Funck-Brentano C. Effect of single and repeated oral doses of telithromycin on cardiac QT interval in healthy subjects. Clin Pharmacol Ther 2003; 73: 242-52. 4. Nieman RB, Sharma K, Edelberg H, Caffe SE. Telithromycin and myasthenia gravis. Clin Infect Dis 2003; 37: 1579. Codice comunitario dei medicinali Il 6 luglio 2006 è entrato in vigore il Decreto Legislativo1 di recepimento del codice comunitario dei medicinali. Tale decreto raccoglie in un unico testo disposizioni in materia di autorizzazione all’immissione in commercio, produzione e importazione, etichettatura e fogli illustrativi, classificazione ai fini della fornitura, distribuzione all’ingrosso, pubblicità e farmacovigilanza dei medicinali. 1 D.Lgs. 24 aprile 2006, n. 219, pubblicato sul Supplemento ordinario n. 153/L alla Gazzetta Ufficiale n. 142 del 21 giugno 2006 – Serie generale. AIFA - Ministero della Salute