profilo di sicurezza d`uso dei farmaci aniepilettici

PROFILO DI SICUREZZA D’USO DEI FARMACI ANTIEPILETTICI
Studio condotto dal Gruppo Interregionale di Farmacovigilanza (GIF)
Gli effetti indesiderati da antiepilettici sono comuni e, talvolta, tali da mettere in pericolo la vita dei
pazienti.
Il GIF, per favorire l’utilizzo più sicuro di questi farmaci, ne ha analizzato tutte le segnalazioni spontanee
pervenute dal 1988 al giugno 2005, cioè quelle relative ad una popolazione di 24 milioni di abitanti, pari
al 60% delle segnalazioni italiane.
Invece, i dati di consumo analizzati si riferiscono al periodo 2003 – giugno 2005, ricavati dai dati di
vendita dell’IMS Health ed espressi in DDD/1000 abitanti die.
Dall’analisi è emerso che, in Italia, si utilizzano soltanto antiepilettici tradizionali e che il 2% circa delle
segnalazioni è associato ad almeno un farmaco antiepilettico.
In particolare, il Fenobarbital è risultato quello più utilizzato, seguito da Carbamazepina, Valproato e
Gabapentin.
La Carbamazepina è stata associata al maggior numero di segnalazioni (208), seguita da Fenobarbital
(98), Gabapentin (80), Fenitoina (56), Valproato (55), Lamotrigina (51), Oxacarbazepina (43) e
Vigabatrin (35).
Relativamente al tipo di reazione avversa osservata, sono emerse le associazioni di seguito precisate:
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Fenobarbital
Valproato
Vigabatrin
Fenitoina
Gabapentin
reazioni cutanee (69%) e muscoloscheletriche (13%)
reazioni ematologiche (25%)
reazioni a carico degli organi di senso (97%)
reazioni epatiche (30%)
reazioni neurologiche, psichiatriche, gastrointestinali e urinarie.
Raccomandazioni:
In considerazione delle reazioni avverse rilevate e delle caratteristiche individuali dei pazienti da trattare,
è sempre necessario considerare i differenti profili di tossicità dei singoli farmaci in adozione.
U.O. di FARMACOVIGILANZA
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