Oftalmologia a cura del dr. Bruno Baldi Dirigente Medico Div. Oculistica P.O. Eboli, e di Andrea Baldi, Studente di Medicina Università di Siena Occhio e videoterminali Office Eye Sindrome. La diffusione sempre maggiore di mezzi informatici ed il loro uso prolungato mettono a dura prova le capacità visive del nostro occhio. Fugato ormai l’allarmismo di qualche anno or sono sui timori che i videoterminali (VT) potessero provocare patologie oculari per la presenza di 'radiazioni' e 'campi elettromagnetici', oggi possiamo affermare che si tratta di disturbi dovuti ad eccessivo sforzo (astenopia accomodativa*). Negli anni Ottanta autori anglosassoni ipotizzarono che l’uso prolungato dei VT potesse essere causa di cataratta, iriti, peggioramenti della miopia, retiniti e glaucoma. In verità con l’uso dei vecchi monitor a fosfori verdi, ormai in disuso, sono state descritte delle lesioni retiniche da fototraumatisma, ma questi ultimi sono stati da tempo sostituiti, mentre per quel che riguarda il glaucoma sono stati diagnosticati degli ipertoni,ma in pazienti già predisposti. (1) Oggi è accertata l’innocuità dei monitor (a tubo catodico) (2). I monitor di ultima generazione (plasma) non emettono alcuna radiazione. (3) L’occhio normale è strutturato in modo tale che mette a fuoco senza alcuno sforzo se guarda all’infinito e lo sforzo è trascurabile se mette a fuoco oggetti ad una distanza superiore a 3 m. Più l’oggetto è vicino più vengono attivati i meccanismi di messa a fuoco: l’accomodazione. Quest’ultima è resa possibile per l’azione del muscolo ciliare: per rendere l’idea la messa a fuoco di un oggetto a 5 metri comporta un’accomodazione di 0,20 diottrie mentre per un oggetto posto a 30 centimetri lo sforzo accomodativo è di 3 diottrie. Il citato muscolo ciliare è simile ad un qualsiasi muscolo scheletrico per cui il suo uso eccessivo ne esaurisce la contrattilità (stanchezza) e la sua funzione si riduce sempre più per l’accumulo di acido lattico. Da tutto ciò si comprende come anche un occhio esente da qualsiasi difetto o patologia presenta, dopo un uso eccessivo, una serie di sintomi riconducibili all’affaticamento (Office Eye Sindrome). I più frequenti sono rappresentati da tre categorie di sintomi: oculari, visivi e generali. - Oculari: bruciore, prurito, arrossamento, lacrimazione, fotofobia, aumento dell’ammiccamento, dolore; - Visivi: visione offuscata e diplopia; - Generali: cefalea, vertigini, disturbi psichici e psicosomatici. Naturalmente tutti questi disturbi si accentuano se sono presenti fattori favorenti che possono essere oculari, ambientali o legati al videoterminale. 1) Fattori oculari: difetti refrattivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo), presbiopia, ambliopia (4), irritazioni oculari croniche o una non corretta visione binoculare. 2) Fattori ambientali: illuminazione non corretta degli ambienti di lavoro, arredamento inappropriato, microclima degli ambienti di lavoro. 3) Fattori legati al mezzo tecnico: dimensione, curvatura, mobilità e superficie dello schermo, sfondo, dimensione e nitidezza dei caratteri, stabilità dell’immagine (flicker). Per concludere è opportuno dare alcune indicazioni ergonomiche ricavate da ricerche sperimentali e da esperienze pratiche. L’attenzione va focalizzata dapprima su una buona illuminazione ambientale (luce diffusa 200-400 lux) e ad una corretta regolazione dello schermo (sfondo a bassa luminanza, assenza di riflessi, schermi a contrasto positivo). In secondo luogo bisogna programmare un'adeguata progettazione del posto di lavoro: arredamenti specifici con tastiere mobili, tavoli e sedie con altezze regolabili, sostegni per le mani e avambracci. Infine non va trascurata la correzione di eventuali difetti visivi e la programmazione dei tempi lavorativi con pause brevi e frequenti. (5) Bibliografia: 1)Osteberg O. : Accomodation and visual fatigue in display work. In Grandjean E., Vigliani E. : Ergonomic aspect of visual display terminal. Taylor and Francis, London, 1980; 41. 2) Terrana T. et all. : Electromagnetic radiations emitted by visual display units. Taylor and Francis, London, 1980; 13. 3) Loperfido F. : Implicazioni accommodative al videoterminale. Medicina del Lavoro. Milano 1999; 46-48. 4) Baldi B., Baldi A. : Ambliopia. Salutare n° 49. Ed. Ass. Culturale Salutare. Avellino 2009; 24. 5) Maina G., Romano C., Sonnino A. : Ergonomia dei videoterminali. In : Giornale di oftalmologia Occupazionale. Ed. SOMSE. Torino 1983; 55 24 www.salutare.info www.salutare.info