SCHEDA PAESE
SERBIA
Informazioni generali
La Repubblica di Serbia è uno stato del
sud-est dell'Europa, nella regione dei
Balcani. Confina con Ungheria, Romania,
Bulgaria, Macedonia, con l'Albania per
mezzo del territorio a status conteso del
Kosovo, Montenegro, Bosnia ed Erzegovina,
Croazia; si tratta di uno stato senza sbocco al
mare. La capitale è Belgrado.
La Serbia era unita al Montenegro
nell'Unione Statale di Serbia e Montenegro,
ma in seguito al referendum del 21 maggio
2006, il Montenegro ha votato per
l'indipendenza. A seguito del referendum, la
Confederazione è stata sciolta e la Serbia
(così come il Montenegro) è divenuta uno
Stato sovrano.
Nel 1999 la provincia autonoma del KosovoMetohija venne posta sotto il protettorato
internazionale UNMIK e NATO con la
Risoluzione del Consiglio di sicurezza delle
Nazioni Unite numero 1244 del 1999, che
prevedeva l'elezione di un Parlamento
locale; falliti i negoziati che avrebbero
dovuto definire lo status della regione, il
Parlamento del protettorato ha approvato la
dichiarazione d'indipendenza del Kosovo il
17 febbraio 2008. Il giorno seguente il
Parlamento della Serbia ha dichiarato di
considerare nulla e priva di ogni effetto la
predetta proclamazione.
Attualmente il Kosovo è riconosciuto come
Stato da 89 dei Paesi membri dell'ONU (tra
cui 22 dell'Unione europea) più Taiwan e
Sovrano Militare Ordine di Malta.
La Repubblica di Serbia è un paese membro
delle Nazioni Unite, del Consiglio d'Europa е
dell'Organizzazione della Cooperazione
Economica del Mar Nero. L'entrata
nell'OMC è prevista per l'anno 2012. La
Serbia è considerata dal Fondo Monetario
Internazionale come un paese dallo sviluppo
medio-alto con un'economia in crescita ed è
stata proclamata dalla Freedom House paese
libero.
I cittadini della Serbia dal 2009 possono
viaggiare senza obbligo di visto nei Paesi
dell'Unione europea.
Il 2 marzo 2012 la Repubblica di Serbia è
diventata ufficialmente candidato per
l'adesione all'Unione Europea.
Ordinamento
dello Stato
Suddivisioni amministrative
La Serbia è suddivisa in 29 distretti, 5 dei
quali si trovano in Kosovo, quindi fuori
dell'amministrazione del Governo centrale,
a cui si aggiunge la città di Belgrado.
Inoltre, i distretti sono suddivisi in 108
comuni. Il Paese ha due province
autonome: Kosovo e Metohija nel sud (con
30
comuni),
attualmente
sotto
amministrazione ONU, e la Voivodina nel
nord (con 54 comuni).
La parte della Serbia esterna al Kosovo e
alla Vojvodina viene chiamata Serbia
centrale ma non è una suddivisione
amministrativa del Paese e non ha, al
contrario delle due province autonome, un
governo regionale proprio.
Sul territorio serbo si trova la piccola
exclave bosniaca Sastavci attualmente
amministrata dalla Serbia (distretto di
Priboj) e rivendicata dalla Bosnia. I confini
non sono definiti con precisione.
Dati amministrativi
Nome completo Repubblica di
Serbia
Nome ufficiale Република
Србија
Republika Srbija
Lingue ufficiali Serbo
Capitale Belgrado (2.400.000
ab. / 2010)
Popolazione
Totale 10.147.398 ab. (stima
2007) (81º)
Densità 106,34 ab./km²
Superficie
Totale 88.361 km² (110º)
A titolo di curiosità: il 17 luglio 1945
Winston Churchill, per permettere la nascita
in territorio jugoslavo dell'erede al trono
jugoslavo Aleksandar Karađorđević i cui
genitori erano in esilio a Londra dichiarò,
per un giorno, la suite 212 del Claridge
Hotel territorio jugoslavo.
Politica
La vita politica pluralista della Serbia si è
aperta con le elezioni del 1992, che segnano
la continuità del predominio di Slobodan
Milošević e del suo Partito Socialista di
Serbia (SPS), erede della Lega dei
Comunisti Jugoslavi.
Dopo la sconfitta di Milošević nelle elezioni
presidenziali del 5 ottobre 2000, si resero
necessarie nuove elezioni parlamentari il 28
dicembre, in cui trionfò la coalizione
Opposizione Democratica di Serbia (DOS),
composta da Partito Democratico (DS),
Partito Democratico di Serbia (DSS) e da
varie altre forze di minor seguito, che ha
governato il Paese. Le tensioni all'interno
dei vari partiti della coalizione sono
aumentate, fino all'uscita dal governo del
DSS di Vojislav Koštunica, di tendenza
conservatrice. L'esecutivo venne retto da
quel momento dai riformisti del DS di
Zoran Đinđić, che venne assassinato nel
marzo 2003.
Il 27 giugno 2004, dopo una serie di
elezioni invalidate per mancanza di
quorum, è stato eletto presidente della
Serbia Boris Tadić, del Partito Democratico
(DS). Le elezioni parlamentari tenutesi l'11
maggio 2008 furono caratterizzate da un
sostanziale pareggio tra blocco europeista
(con la coalizione "Per una Serbia Europea"
sostenuta dal presidente Tadić, al 39%) e
conservatore (con il SRS al 28% ed i DSS di
Koštunica all'11%); dove il Partito Socialista
Serbo (SPS, partito che fu di Milošević) con
un inaspettato 8% giocava un ruolo di ago
della bilancia.
Dopo essersi dimesso il presidente Tadic ha
indetto nuove elezioni parlamentari e
presidenziali il 6 maggio 2012. Al primo
posto è arrivata la coalizione di centrodestra guidata dal Partito Progressista
Serbo (SNS) di Tomislav Nikolić, che ha
formato una coalizione. Come premier è
stato nominato il leader di SPS Ivica Dačić.
Alle elezioni presidenziali invece dopo il
primo turno, si sono nuovamente sfidati
Boris Tadić (DS) e Tomislav Nikolić (SNS).
Nel secondo turno Tomislav Nikolić è
riuscito a battere il suo rivale dopo tre
competizioni elettorali, diventando nuovo
capo di stato del paese.
Istituzioni
La Serbia è una Repubblica Democratica
Parlamentare nella quale il Primo Ministro è il
capo del Governo e vige un sistema a pluralità
di partiti.
•Il potere esecutivo viene esercitato dal
Governo della Serbia (Vlada Republike Srbije)
guidato da un Primo ministro (Predsednik
Vlade), comunemente abbreviato in premier
(premijer). Il Primo ministro è scelto
dall'Assemblea Nazionale; mentre i Ministri
sono nominati dal Primo Ministro e scelti dal
Parlamento.
•Il potere legislativo è detenuto dall'Assemblea
Nazionale della Repubblica di Serbia
(Narodna skupština Republike Srbije)
composta da 250 membri, che vengono eletti
per un mandato quadriennale.
•Il potere giudiziario è separato ed
indipendente dall'esecutivo e dal legislativo.
Economia
In economia molto pesanti sono le
conseguenze delle guerre e delle scelte
politiche in cui la Serbia è stata coinvolta
dal Governo di Slobodan Milošević
(isolamento, decrescita economica, lungo
periodo
di
sanzioni
economiche
internazionali,
danneggiamento
delle
infrastrutture nazionali e della reputazione
del Paese).
Nel gennaio del 2005 il PIL si attestava al
50-60% del valore raggiunto nel 1990. A
partire dal 2001 tuttavia molti indicatori
economici sono positivi, anche grazie a
numerosi investimenti stranieri.
La crescita del PIL si attestava nel 2004
attorno all'8%, nel 2009 il PIL ha subito
una contrazione del 3,5%, nel 2010 la
crescita è stata dell'1%, nel 2011 del 2,3%.
Statistiche economiche
PIL prodotto: $43,9 miliardi (2011 est.) (Fonte: CIA - The World Factbook)
PIL pro capite - $10.700 (2011 est.) (Fonte: CIA - The World Factbook)
Tasso di crescita della produzione industriale: 7,1% (2004), 1,3% (2005), 3,5%
(2011)
Tasso di disoccupazione: 16,7% (2011)
Inflazione: 11,3% (2011)
Debito estero: $15,43 miliardi (2005)
Debito pubblico: 41% del PIL (2011)
Investimenti stranieri nel 2005: $1.481 miliardi (Source: NBS)
Settori economici
Settore primario
La quota di addetti nel settore primario
ammonta al 3%. L'agricoltura risulta essere
particolarmente importante in Europa
dell'est ad esempio, in Serbia grazie alla
presenza di grandi aree di terreno fertile. Si
coltivano prevalentemente cereali (mais,
frumento), patate e barbabietole. Estesa è
anche la viticoltura. Molto diffusa è la
coltivazione degli alberi da frutto, come il
prugno: dalle prugne si ricava un distillato
tipicamente nazionale, la sljivovica. La
Serbia può vantare di essere il secondo
produttore mondiale di lamponi subito
dietro alla Russia e seconda al mondo nella
produzione di prugne subito dietro la Cina.
Attualmente un terzo della produzione
mondiale di lamponi avviene nella Serbia
Centrale, soprattutto nei pressi di Arilje.
Mentre circa il 70% della produzione di
prugne serbe è destinata alla produzione
della Sljivovica.
Settore secondario
Gli addetti nel settore secondario sono circa
il 30%. I settori industriali più importanti
sono
quelli
agroalimentari,
chimici,
meccanici e manufatturieri. Le industrie più
importanti sono localizzate a Belgrado,
(Novi Sad, Kragujevac, Subotica) e
Smederevo. A Kragujevac, Serbia Centrale,
ha sede la fabbrica di autovetture e autocarri
Zastava, che due anni fa ha siglato un
contratto con la FIAT per la produzione in
Serbia della Punto (seconda serie) con il
nome di Zastava 10. Sempre a Kragujevac
dal 2012 viene prodotta la Fiat 500L; entro
la fine dell'anno verranno realizzati circa
40.000 esemplari che saliranno a 100.000
l'anno, una volta a regime nel 2013.
Settore terziario
C'è un 67% di addetti a questo settore. Negli
ultimi anni in Serbia si è assistito a massicci
investimenti stranieri, in particolare da
Germania e dall'Italia e dalla Grecia, perciò il
turismo è una delle attività più importanti
nel Paese. Non disponendo di un accesso al
mare, il turismo in Serbia si concentra
soprattutto su quello termale, l'agriturismo e
sulle grandi città come Belgrado e Novi Sad
adesso completamente ricostruite dopo i
bombardamenti. Sulla riva destra del
Danubio, poco lontano dal confine con la
Croazia, si incontra la Fruska Gora una
catena di colline alte non più di 600 metri
che movimentano il paesaggio della piatta
pianura. L'area è stata dichiarata Parco
Nazionale e ospita al suo interno una ricca
varietà di flora e fauna oltre a custodire i
monasteri ortodossi, veri scrigni della
cultura serba.
Opportunità d’investimento
Il costo del lavoro in Serbia è molto basso, il più
basso dell'area dei Balcani e nettamente inferiore
alla media europea. La media dei salari e stipendi
mensili nell'industria manifatturiera è mediamente
inferiore ai 400 euro: un lavoratore serbo
percepisce infatti un salario che oscilla dai 200 ai
380 euro mensili, a seconda della tipologia di
lavoro e del settore d’impiego.
Il sistema fiscale è tra i più competitivi: a) la più
bassa aliquota fiscale sugli utili (10%), mentre i
Paesi concorrenti si attestano mediamente sul
20%; b) la più bassa imposta sui redditi personali
in Europa (12%), con i Paesi confinanti che
registrano tassi del 16, 19 o addirittura 36%. A tutto
ciò, va aggiunta l'esenzione decennale dall’imposta
sugli utili per investimenti superiori agli 8 milioni
di euro, le agevolazioni fiscali per gli investimenti
fissi e l'esenzione dai dazi doganali per alcuni mezzi
di produzione.
Un altro elemento che rende appetibile investire in
Serbia sono gli accordi di libero scambio che il
Paese gode nei confronti di economie a forte
crescita. La Serbia si trova al centro dell’area di
libero scambio CEFTA, che significa accesso ad un
mercato di 30 milioni di persone. L’ASA (Accordo
di Stabilizzazione e Associazione) firmato con l'UE
assicura l’esportazione dei prodotti verso l’UE
senza dazi aggiuntivi e prevede uno status
privilegiato nel commercio con gli Stati Uniti. Tra il
2007 ed il 2009 inoltre la Serbia ha firmato accordi
di libero scambio con Russia, Bielorussia e Turchia.
In altre parole, se un’azienda estera decide di
produrre in Serbia può liberamente accedere ad un
mercato di oltre 300 milioni di persone senza
tariffe doganali aggiuntive.
Gli investitori europei hanno classificato
la Serbia fra i primi 25 paesi riguardo
alle opportunità di investimento a livello
globale.
I vantaggi della Serbia includono:
· Posizionamento strategico per i mercati
in Europa, in Asia, e in Medio Oriente
· Accesso esente da dazio alla Zona di
libero commercio dell’Europa del SudEst, con 60 milioni di consumatori
· Unico paese fuori della CSI che ha
accordo di libero scambio con la
Federazione russa
· Paese non ancora un membro dell’UE,
con una più grande flessibilità e vantaggi
di investimento
· Tasso d'imposta sull’utile aziendale AL
10% il più basso in Europa
·
Lavoro specializzato ad un costo
ragionevole
· Percentuale più alta di persone che
parlano inglese in Europa Centrale e del
Sud-Est
· Economia stabile
· Una sana politica monetaria e una
rapida attuazione delle normative
macro-economiche più importanti
· Regolamentazione semplificata del
commercio estero e degli investimenti
stranieri
· Agevolazione delle procedure aziendali
operative e di avviamento, incluso il
regime di residenza per i cittadini
stranieri, la registrazione dell’impresa e
le dogane
Grazie per la vostra
partecipazione
WEBSITE D’INTERESSE
http://it.serbia.travel/
http://scb.travel/index.php
http://europa.eu/abouteu/countries/candidatecountries/serbia/index_it.htm
http://www.investireinserbia.com/
http://siepa.gov.rs/it/
Note: