LA PRIMA GUERRA MONDIALE Quando? Dove? I protagonisti 1914-1918 Europa Centrale e orientale, colonie Francesco Giuseppe (Imperatore dell'Austria-Ungheria), Francesco Ferdinando (erede di Francesco Giuseppe), Gavril Princip (studente nazionalista serbo), Guglielmo II (Imperatore di Germania), Gabriele d'Annunzio, Luigi Cadorna, Armando Diaz, Thomas Wilson (presidente USA) I termini chiave Triplice Intesa, Triplice Alleanza, revanscismo, ultimatum, guerra-lampo, guerra di trincea, guerra di posizione e di logoramento, trincea, neutralisti, interventisti, armistizio, genocidio. LE CAUSE Perché? - In Europa si sono creati due blocchi di alleanze che, già all'inizio del secolo, rendono tesi i rapporti fra nazioni. - Triplice Alleanza (fine '800): Germania, Austro-Ungheria, Italia. - Triplice Intesa (1907): Francia, Gran Bretagna, Russia. - La Russia prende le distanze dall'Austria-Ungheria che vuole espandersi nei Balcani - La Francia ha un forte desiderio di vendetta (revanscismo) verso la Germania per la sconfitta nella guerra franco-prussiana del 1870. - La Gran Bretagna guarda con sospetto la rapida crescita economica della Germania e si sente fortemente frenata nel suo progetto coloniale dalla grande colonia tedesca nata in centro Africa che spezzai n due i domini inglesi. - L'Italia sopporta un'alleanza con l'antica nemica Austria per proteggerei suoi fragili confini e con il sogno di ottenere, in cambio di questa alleanza, i territori irredenti (Trento, Trieste, Friuli). - Nel 1914, il 28 giugno, l'erede al trono dell'Impero austro-ungarico, l'arciduca Francesco Ferdinando, e la moglie Sofia vengono assassinati a Sarajevo da uno studente nazionalista serbo. I FATTI Che cosa? I primi mesi di conflitto: la creazione dei blocchi - L'Austria invia un ultimatum alla Serbia, considerata colpevole dell'assassinio dell'Arciduca e consorte. L'ultimatum viene rifiutato perché prevede una massiccia ingerenza politica dell'Austria in Serbia. - Il 28 luglio l'Austria dichiara guerra alla Serbia e la attacca. - La Russia si schiera in difesa dell'alleata Serbia. - La Francia, alleata della Russia, inizia la mobilitazione. - La Germania, col pretesto della mobilitazione russa, dichiara guerra all'impero degli Zar ( 1 agosto) e dichiara guerra alla Francia (3 agosto), invadendola attraverso il Belgio. Dopo un ingresso fulmineo l'esercito tedesco viene bloccato sulla Marna, a pochi chilometri da Parigi e la guerra-lampo si trasforma in guerra di posizione. - Il Belgio era stato neutrale e della sua neutralità si era fatta garante la Gran Bretagna che si vede costretta ad intervenire. L'Italia dalla neutralità all'intervento L'Italia inizialmente non intervenne nel conflitto dichiarando che la Triplice Alleanza era un patto difensivo, quindi l'attacco dell'Austria alla Serbia non ci obbligava a schierarci con gli alleati. L'Italia si trovò divisa fra neutralisti e interventisti: - I neutralisti (socialisti, operai, contadini, cattolici, liberali giolittiani) non vedevano la necessità dell'ingresso in guerra e temevano fortemente le ripercussioni del conflitto sulla già fragile crescita italiana. - Gli interventisti (nazionalisti, repubblicani, socialisti rivoluzionari come Benito Mussolini, irredentisti) vedevano la necessità e il dovere di intervenire in guerra, ma non tutti erano d'accordo su quale schieramento appoggiare. Nell'aprile 1915 il governo, appoggiato dal re Vittorio Emanuele III, firmò in segreto un patto con i paesi dell'Intesa, il patto di Londra, che prevedeva l'intervento dell'Italia contro l'Austria in cambio di alcuni territori: Trentino, Alto Adige,Trieste, Gorizia, la Dalmazia e l'Istria. Il 24 maggio 2015 l'Italia entra in guerra e attacca l'Impero Austro-ungarico. L'anno dopo, nel 1916, dichiara guerra anche alla Germania. I fronti di guerra I nuovi volti della guerra: trincee e nuove armi Gli altri paesi: la mobilitazione mondiale Nel 1915 ci sono 3 fronti: - quello orientale fra Imperi Centrali e Russia - quello occidentale fra Germania e Francia - quello meridionale fra Italia e Austria - Un altro fronte fu quello navale: nel Mare del Nord LA Gran Bretagna attua il blocco navale contro la Germania, che risponde abbattendo con i sottomarini ogni nave di passaggio (fra cui al nave passeggeri americana Lusitania). Tutti gli stati partecipanti alla Guerra erano all'inizio convinti che lo scontro si sarebbe risolto in una guerra-lampo di pochi mesi, mentre ben presto tutti i fronti divennero luoghi di battaglie di posizione, sulla Marna, sul Carso, nelle pianure dell'Europa orientale. I soldati combattevano in trincea, sotto i colpi dell'artiglieria da mortaio, i gas asfissianti come l'iprite (sperimentata la prima volta nella primavera del 1915 nella città di Ypres), i carri armati e gli attacchi dal cielo degli aeroplani. Dopo le prime fasi convulse di intervento degli stati dell'Intesa e dell'Alleanza altri paesi si schierarono: - il Giappone entro a fianco della Gran Bretagna (23 agosto 1914) - la Turchia, che temeva la vicina Russia, chiuse gli stretti del Mar Nero (29 settembre 1914) ed entrò in guerra al fianco della Germania (12 ottobre 1914). La Gran Bretagna tentò più volte di sfondare i blocchi per entrare nel Mar Nero e portare rifornimenti alla Russia, ma venne bloccata. Favorì allora la ribellione delle popolazioni arabe inviando agenti segreti che animassero la lotta (il più famoso fu Lawrence d'Arabia). La violenza nazionalista che si accese in Turchia diede un impulso decisivo nel genocidio degli Armeni, popolazione cristiana allora sottomessa all'Impero Ottomano, la cui tragedia verrà conosciuta solo alla fine della guerra mondiale. - il Portogallo si schierò a fianco dell'Intesa e, pochi giorni dopo (27 agosto 1916 ), si unì anche la Romania. - La Bulgaria si schierò con l'Austria (14 ottobre 1915), ed insieme invasero la Serbia, conquistandola, mentre l'alleata russa era impegnata contro la Germania. Nel corso dei mesi e degli anni quasi tutti i paesi si schierarono con uno dei due blocchi, a volte solo formalmente (come le isole caraibiche), altre in modo decisivo, come gli Stati Uniti, entrati in guerra il 6 aprile 1917 per contrastare la guerra sottomarina indiscriminata della Germania. In ballo c'erano anche grandi interessi economici: gli USA avevano fatto grandi prestiti all'Intesa e non potevano permettere che questi paesi perdessero. Le grandi battaglie - Sul fronte occidentale la battaglia della Marna fu la prima occasione di scontro fra i due paesi: fra il 5 e il 10 settembre 1914 i francesi bloccarono l'avanzata dell'esercito tedesco che, non riuscendo in una rapida conquista della capitale, si ritirò. - Sempre sul fronte occidentale la battaglia di Verdun si svolse fra il febbraio e giugno 1916. I Tedeschi cercarono di conquistare la fortezza di Verdun ma i francesi resistettero e, dopo alterne vicende, i Tedeschi ritirarono l'esercito per schierarlo contro la Romania. I francesi e tutta l'opinione pubblica presero la vicenda come una vittoria morale contro il tentativo di conquista della capitale. - La battaglia degli Altipiani si svolse fra Italia e austriaco/tedeschi fra maggio e giugno 1916 sugli altipiani vicentini. Gli austriaci organizzarono una “spedizione punitiva” (Strafexpedition) contro gli ex alleati, conquistando inizialmente l'altipiano di Asiago che venne però ripreso a giugno, a costo di gradi perdite. - La battaglia di Caporetto fu la peggior sconfitta dell'esercito italiano sul fronte meridionale. Fu la dodicesima battaglia svolta sull'Isonzo, ma si risolse in una totale disfatta dell'esercito regio che il 24 ottobre 1917 , anche a causa di una disastrosa gestione del Generale Cadorna, perse migliaia di uomini e armi, ritirandosi sul Piave. Il fronte orientale Sul fronte orientale all'inizio la Russia dominò, nonostante alcuni cedimenti come la ritirata dopo la battaglia dei Laghi Masuri. Successivamente però gli attacchi tedeschi portarono alla conquista di importanti città come Brest-Litovsk. Nel 1915 i russi avevano perso metà del loro esercito. Il fronte occidentale Il fronte meridionale Le sorti del fronte cambiarono quando in Russia scoppiò, nel febbraio 1917, una rivolta interna che portò alla caduta dello zar e allo scoppiare della Rivoluzione Russa. Il governo provvisorio firmò in dicembre l'armistizio con la Germania e una pace nel marzo 1918 togliendo al Russia dal conflitto mondiale Il fronte occidentale fu il più stabile della guerra. Le trincee presero subito il posto della presunta guerra-lampo e le posizioni francesi subirono attacchi a Yer, Ipres, Verdun, sulla Marna e sulla Somme. Gli inglesi affiancarono presto i francesi per sostenere l'attacco tedesco e resistettero alla battaglia di Verdun (pur perdendo 600.00 uomini) e sul fiume Somme, dove vennero impiegati per la prima volta i carri armati. Con l'uscita di scena della Russia nel 1917 la situazione avrebbe potuto degenerare, ma l'intervento degli USA rafforzò i paesi dell'Intesa. Dopo aver sconfitto la spedizione punitiva dell'Austria i soldati italiani sperimentarono la vita di trincea sulla fredde Alpi. - Gli attacchi austriaci si susseguirono costanti attorno all'Isonzo, dove si svolsero ben 12 battaglie. L'ultima, la rovinosa disfatta di Caporetto, portò alla necessità di sostituire il generale Cadorna con Diaz, al quale fu dato l'incarico di riorganizzare le truppe moralmente distrutte dalle privazioni e dalla sconfitta. - Qualche mese dopo Caporetto, Diaz riprese con una controffensiva poderosa tutti i territori occupati, sbaragliando gli austriaci a Vittorio Veneto ed entrando trionfalmente a Trento e Trieste. La fine del conflitto L'uscita della Russia dalla guerra modificò le forze in campo. L'Intesa, priva di un alleato che permetteva di dividere le forse tedesche in due fronti, trovò sollievo nell'intervento (soprattutto economico) degli USA . - L'Italia portò a termine la sua personale guerra contro l'Austria recuperando i territori irredenti e stipulando l'armistizio con l'Austria. - La monarchia asburgica, guidata da Carlo I, erede di Francesco Giuseppe, cadde e venne proclamata la repubblica. - La Germania fu travolta, all'inizio del 1918, da un'ondata di moti rivoluzionari di stampo comunista e il Kaiser preferì abbandonare lo stato rifugiandosi in Olanda, mentre l'esercito, dopo aver sedato i moti, si arrese all'Intesa. Il tavolo dei vincitori Nel gennaio 1919, a Parigi, si riunirono i vincitori del conflitto: Francia, Inghilterra, Italia e USA. La Russia non partecipò perché impegnata nella guerra civile interna. I vinti non vennero invitati - Il presidente USA Wilson presentò un programma in 14 punti che avrebbe dovuto garantire lunga pace all'Europa e permettere ad ogni popolo la possibilità di autodeterminazione. - L'accordo prevedeva tra l'altro la nascita di una Società delle Nazioni, antenata dell'ONU. - I paesi europei in realtà si mostrarono più interessati a far valere i propri vantaggi, punirono la Germania come artefice principale del conflitto, umiliandola oltremisura. o Il Trattato di Versailles infatti stabiliva che la Germania: doveva restitutire alla Francia le regione di Alsazia e Lorena doveva lasciare alla Polonia un corridoio verso il mare del Nord (Corridoio di Danzica) doveva ridimensionare flotta ed esercito per ameno 15 anni doveva pagare ingentissime somme alla Francia - Smembrarono l'Impero Austro-ungarico e l'Impero Ottomano Le questioni in sospeso - l'Italia non vide la vittoria completa perché non le furono assegnate la Dalmazia e l'Albania. Si iniziò allora a parlare di vittoria mutilata. - La Germania dovette rinunciare a territori, armamenti, colonie, ricchezze e iniziò a covare un sordo odio contro i vincitori che l'avevano umiliata. - Gli USA, contravvenendo ai principi di Monroe (dottrina dell'isolamento) si interessarono di nuovo delle sorti dell'Europa. - Da ultimo il caos e le immense perdite umane in tutto il continente sembrarono mettere in secondo piano il genocidio perpetrato dai Turchi contro gli Armeni.