Appunti sull’ Integrale Indefinito e Definito Il concetto d’integrale nasce per risolvere due classi di problemi: Integrale Definito Integrale Indefinito • calcolo dell’ area e del perimetro di figure delimitate da curve • calcolo di volumi • calcolo del lavoro di una forza • calcolo dello spazio percorso ….. • Problema inverso del calcolo della derivata: nota la derivata di una funzione calcolare la funzione stessa. 1 Calcolo delle Aree • Area dei poligoni: È la situazione più semplice in quanto qualunque poligono può essere scomposto in triangoli e la sua area ricondotta all’area di un rettangolo equivalente. Area del Rettangolo A=bh Basta ricoprire la superficie del rettangolo con quadratini di area unitaria 2 Calcolo delle Aree • Poligoni regolari Scomponendoli in triangoli congruenti è facile calcolare l’area Area di un esagono regolare Atriangolo l a 2 a l a l n a (l n) a 2 p Apoligono n a p 2 2 2 2 a l' area di un poligono regolare e' uguale al semiperimetro l per l' apotema (raggio del cerchio inscritto) 3 Calcolo delle Aree • Poligoni Irregolari Basta scomporli opportunamente in triangoli Area di un Poligono qualsiasi n A poligono Atriangoli 1 4 Calcolo delle Aree • Area del Cerchio Il calcolo dell’area è molto più complesso in quanto non è possibile scomporre il cerchio in triangoli. E’ possibile però calcolare l’area per approssimazioni successive servendosi del concetto di limite: Indichiamo con A la classe dei poligoni regolari inscritti nel cerchio, 3, 4, 5, 6, n lati rispettivamente e con a3, a4, a5, … an le relative aree; di e con B la classe dei poligoni regolari circoscritti al cerchio di 3, 4, 5, 6, …n lati e con b3, b4, b5, bn le rispettive aree. Se S è l’area del cerchio (incognita) sarà sempre: an S bn 5 Calcolo delle Aree e passando al limite di infiniti lati: lim an lim bn S Area Cerchio n n L’area del cerchio è uguale al limite comune, quando il numero lati , al quale tendono le successioni formate dalle aree dei poligoni inscritti e circoscritti al cerchio e si può dimostrare che questo limite è p r2 dove r è il raggio del cerchio 6 Integrale Definito - Calcolo delle Aree • Area del Rettangoloide (o Trapezoide) Vogliamo calcolare l’area della figura mistilinea determinata dal diagramma di una funzione y = f(x) definita e continua nell’intervallo [a, b] che in un primo momento supponiamo anche non negativa che si dice Rettangoloide o Trapezoide determinato da f e da [a, b] Osserva che non è richiesto che la funzione sia derivabile infatti la C funzione del grafico presenta un punto angoloso y D A B a b x 7 Integrale Definito - Calcolo delle Aree Possiamo determinare l’area approssimandola con dei rettangoli inscritti e dei rettangoli circoscritti Utilizzando lo stesso metodo usato per il cerchio. Dividendo in n parti l’intervallo [a, b], avremo n rettangoli di base h = (b – a)/n y C Indichiamo con sn = areaRett.inscritti D A L’area del plurirettangolo inscritto B a b x 8 Integrale Definito - Calcolo delle Aree Analogamente possiamo determinare l’area Sn del plurirettangolo circoscritto Indichiamo con Sn = areaRett.circoscritti y C D A B a b x L’area S del trapezoide sarà sempre compresa tra sn e Sn areaRett.inscritti S areaRett.circoscritti 9 Integrale Definito - Calcolo delle Aree Aumentando il numero dei rettangoli l’approssimazione di S sarà sempre più precisa. Considerando un numero di rettangolini via via crescente avremo due successioni di aree di plurirettangoli inscritti s1, s2, … sn, … e di plurirettangoli circoscritti S1, S2, …Sn,… che convergono all’area del trapezoide ABCD Teorema 1. Se y = f(x) è continua e non negativa in [a, b], allora le successioni delle aree s1, s2, … sn, … e S1, S2, …Sn,… convergono allo stesso limite S uguale all’area del rettangoloide ABCD lim sn lim Sn S n n 10 Integrale Definito - Calcolo delle Aree Possiamo finalmente giungere al concetto d’integrale definito • Integrale Definito Data la funzione y=f(x) definita, continua e non negativa in [a, b], dopo aver diviso l’intervallo in n parti, indichiamo con mi = min f(x) e con Mi = max f(x) nell’intervallino i-esimo di ampiezza h ARettcircoscritto. = Mih Arettinscritto = mih y C Mi D sn =AreaPluriRettinscr. = mih Sn =AreaPluriRettcirco. = Mih mi i A a . h B b x 11 Integrale Definito - Calcolo delle Aree Allora, indicando con f(i ) il valore della funzione in un punto qualsiasi dell’intervallo i-esimo, tenendo conto del teorema del confronto (dei «carabinieri»)e del teorema 1 y mi f ( i ) M i m f ( ) M i i i m h f ( ) h M h i i i Le somme f ( i ) h prendono il nome di Mi D C SOMME DI RIEMANN f(i ) dato che lim mi h lim M i h S mi n A B i a b x n avremo che: mi h lim M i h lim f ( i ) h S n n n lim 12 Integrale Definito - Calcolo delle Aree Se la funzione y = f(x) definita e continua nell’intervallo [a, b] è invece non positiva y a b A B D C x 13 Integrale Definito - Calcolo delle Aree Possiamo determinare l’area approssimandola con dei rettangoli inscritti e dei rettangoli circoscritti allo stesso modo di come abbiamo fatto per le funzioni non negative nelle diapositive 7,8 e 9. Otterremo ugualmente che L’area S del trapezoide sarà sempre compresa tra sn e Sn areaRett.inscritti S areaRett.circoscritti Aumentando il numero dei rettangoli l’approssimazione di S sarà sempre più precisa. Considerando un numero di rettangolini via via crescente avremo due successioni di aree di plurirettangoli inscritti s1, s2, … sn, … e di plurirettangoli circoscritti S1, S2, …Sn,… che convergono all’area del rettangoloide ABCD 14 Integrale Definito - Calcolo delle Aree Il Teorema 1 si può quindi riformulare anche per le funzioni non positive continue in un intervallo Teorema 1*. Se y = f(x) è continua e non negativa oppure non positiva in [a, b], allora le successioni delle aree s1, s2, … sn, … e S1, S2, …Sn,… convergono allo stesso limite S uguale all’area del rettangoloide ABCD 15 Integrale Definito - Calcolo delle Aree A questo punto si possono ripetere tutti i passaggi effettuati a partire dalla diapositiva n°11 e, tenendo presente che in questo caso i valori della funzione sono non positivi, dopo aver diviso l’intervallo in n parti, indichiamo con mi = min f(x) e con Mi = max f(x) nell’intervallino i-esimo di ampiezza h y ARettcircoscritto. = - mih Arettinscritto = - Mih a h b A x Sn =AreaPluriRettinscr.= - Mih sn =AreaPluriRettcirco.= - mih B Mi i D mi C 16 Integrale Definito - Calcolo delle Aree Allora, indicando con f(i ) il valore della funzione in un punto qualsiasi dell’intervallo i-esimo, tenendo conto del teorema del confronto (dei «carabinieri») e del teorema 1* si hanno i passaggi esplicitati nella successiva diapositiva: y h a b A B f(i ) x Mi D mi C 17 Integrale Definito - Calcolo delle Aree mi f ( i ) M mi f ( i ) M m f ( ) M i i i m h f ( ) h M i i i h lim mi h lim mi h n n lim M i h lim M i h n n lim f ( i ) h lim f ( i ) h n n quindi da lim mi h lim M i h S n n segue lim mi h lim M i h lim f ( i ) h S n n n 18 Integrale Definito - Calcolo delle Aree Allora, possiamo dare la seguente definizione: Definizione. Data la funzione y=f(x) definita e continua in [a, b], si dice Integrale definito di f(x) relativo all’intervallo [a, b] il limite delle SOMME DI RIEMANN lim mi h lim M i h lim f ( i ) h n n n b e si indica con f ( x )dx a Esso rappresenta geometricamente, per una funzione non negativa l’area S del Rettangoloide determinato da f e da [a, b] oppure per una funzione non positiva rappresenta l’ opposto –S di tale area. 19 Integrale Definito - Calcolo delle Aree Poniamoci ora la seguente questione: Cosa rappresenta l’ Integrale definito di f(x) relativo all’intervallo [a, b] per una funzione continua ma che può assumere segno diverso nell’ intervallo [a, b] ? b f ( x )dx a Non ci vorrebbe molto a dimostrare e si può intuire che rappresenta la differenza fra le due aree dei Rettangoloidi relativi alle due funzioni che si ottengono da f considerando la parte non negativa di f e la parte non positiva di f. in [a, b] come è illustrato nella figura successiva. 20 Integrale Definito - Calcolo delle Aree Significato geometrico generale dell’ Integrale definito b y f ( x)dx area( R2) area(R1) area(R3) a a b R2 R1 R3 x 21 Integrale Definito - Proprietà • Proprietà dell’Integrale definito b a) a a f ( x)dx f ( x)dx a f ( x)dx 0 b) b a Proprietà di linearità c) d) b b a a kf ( x )dx k f ( x )dx b b b a a a f ( x ) g ( x )dx f ( x )dx g ( x )dx Proprietà di additività e) b c b a a c f ( x )dx f ( x )dx f ( x )dx 22 Integrale Definito - Proprietà Proprietà di monotonia f) f ( x) g ( x) da b b a a f ( x)dx g ( x)dx segue Proprietà del modulo (o valore assoluto) b g) a b f ( x)dx f ( x ) dx a 23 Integrale Definito - Proprietà • Teorema del valore intermedio Se y = f(x) è una funzione continua nell’intervallo chiuso e limitato [a, b] allora essa assume almeno una volta ogni valore compreso tra il massimo M e il minimo m. Il teorema è una diretta conseguenza del teorema di Weierstrass, non lo dimostriamo ma ne diamo una interpretazione grafica. y M m A B a b x 24 Integrale Definito - Proprietà • Teorema della Media Se y = f(x) è una funzione continua nell’intervallo chiuso e limitato [a, b] allora esiste almeno un punto c(a, b) tale che: b f ( x)dx (b a) f (c) a y f(c) f(c) Cioè esiste sempre un rettangolo di base AB e altezza uguale a f(c) avente la stessa area del rettangoloide. C D A c a c B b x 25 Integrale Definito - Proprietà Dimostrazione Essendo f continua in a , b , per il teorema diWeierstrass essa è dotata di massimo M e di minimo m in a , b , quindi si ha : m f ( x) M per la proprietà di monotonia dell' integralde definito si ha b b b a a a mdx f ( x)dx Mdx ma m e M sono due costanti quindi b mdx m(b a) cioè l' integrale definito è l'area del rettangolo a di base b - a e altezza m b Mdx M (b a) cioè l' integrale definito è l'area del rettangolo a di base b - a e altezza M 26 Integrale Definito - Proprietà quindi si ha: b m(b - a ) f ( x ) dx M (b - a ) a dividendo per b - a b m f ( x ) dx M a (b - a ) per il teorema del valore intermedio esiste un punto c nell' intervallo [ a, b] per cui si ha b f (c) f ( x ) dx a (b - a ) Tale valore viene detto valore medio di f ( x ) nell' intervallo [ a, b] b Vm f ( x ) dx a (b - a ) 27 Integrale Definito - Calcolo dell’integrale Il calcolo dell’integrale come lim è estremamente complesso e per nulla conveniente, occorre allora trovare un altro sistema per calcolarlo. abbiamo bisogno di approfondire il concetto di primitiva e del teorema di Torricelli-Barrow Funzione Primitiva Il problema del calcolo della Primitiva è il problema inverso del calcolo della derivata: calcolare la primitiva significa: data la derivata f(x) di una certa funzione non nota F(x) calcolare la funzione y=F(x), quindi F’(x) = f(x) 28 Integrale Definito - Calcolo dell’integrale Derivata ? F(x) f(x) Primitiva Definizione: Diremo che F(x) è una primitiva della funzione y=f(x) in [a, b] se F(x) è derivabile in [a, b] e risulta: F’(x) = f(x) x [a, b] 29 Integrale Definito - Calcolo dell’integrale • Primitive, alcuni esempi: Primitiva (2x) = x2 --- infatti D(x2) = 2x Primitiva (cosx) = senx --- infatti D(senx) = cosx Primitiva (1/x) = lnx --- infatti D(lnx) = 1/x Primitiva (1/cos2x) = tgx --- infatti D(tgx) = 1/cos2x Osserviamo anche che: D(x2-1) = 2x --- quindi Primitiva (2x) = x2 –1 D(x2+5) = 2x --- quindi Primitiva (2x) = x2 +5 D(x2+a) = 2x --- quindi Primitiva (2x) = x2 +a 30 Integrale Definito - Calcolo dell’integrale • Osservazione molto importante Se F(x) è una primitiva di f(x) allora anche G(x) = F(x) + c c R è una primitiva di f(x) e viceversa se F(x) e G(x) sono primitive di f(x) allora G(x) = F(x) + c Allora una funzione ammette infinite primitive che differiscono per una costante reale e costituiscono una famiglia di infinite curve ottenibili per traslazione secondo l’asse y. 31 Integrale Definito - Calcolo dell’integrale • Definizione L’insieme di tutte le primitive di una funzione y = f(x) si chiama INTEGRALE INDEFINITO di f(x), si indica col simbolo: f ( x)dx e si legge “Integrale indefinito di f(x) in dx” 32 Integrale Definito - Calcolo dell’integrale Allora, riprendendo gli esempi precedenti D x f ( x)dx Pr imitive f ( x) 2 2 xdx Pr imitive ( 2 x ) x c cos xdx Pr imitive(cos x) sin x c D f ( x )dx f ( x ) 1 1 x dx Pr imitive x ln x c 1 Dln x c x 1 cos 2 x dx Pr imitive cos 2 x tgx c Dtgx c 1 2 c 2x Dsin x c cos x 1 cos 2 x 33 Integrale Definito - Proprietà • Teorema di Torricelli- Barrow o Teorema fondamentale del calcolo integrale (Funzione integrale) Sia y = f(x) funzione continua nell’intervallo [a, b], consideriamo un punto x variabile (a, b) Al variare di x l’integrale x f (t )dt a è una funzione di x che indicheremo con F(x) e chiameremo funzione integrale e rappresenta l’area colorata in azzurro se f ≥ 0 y f(x) x C F ( x) f (t )dt D a A x a B b x 34 Integrale Definito - Proprietà In particolare Se x = a a b F ( a ) f (t )dt 0 se x = b a F (b ) f (t )dt a Avremo allora il seguente • Teorema di Torricelli- Barrow o teorema fondamentale del calcolo integrale Se y = f(x) è continua in [a, b] allora la funzione integrale x F ( x) f (t )dt a è derivabile e risulta: F’(x) = f(x); cioè F(x) è una primitiva di f(x). 35 Integrale Definito - Proprietà •Dimostrazione Consideriamo l’intervallino [x, x+h]: avremo x y F ( x ) f (t )dt a C xh D F ( x h) f (t )dt a A B a x x+h b x L’incremento di F(x) (area del rettangoloide di base x, x+h) è: F F ( x h ) F ( x ) xh x a a f (t )dt f (t )dt 36 Integrale Definito - Calcolo dell’integrale semplificando F xh x x xh x xh a a a x a x f (t )dt f (t )dt f (t )dt f (t )dt f (t )dt f (t )dt e, per il teorema della media: xh F f (t )dt f ( c )h x da cui, avremo il rapporto incrementale F F ( x h) F ( x ) f (c ) h h e, passando al limite per h 0, osservando che c x F ' ( x ) lim h 0 F F ( x h) F ( x) lim lim f (c ) f ( x ) h h h 0 h 0 Cioè la derivata di F(x) = f(x) F ' ( x) f ( x) 37 Integrale Definito - Proprietà • Calcolo dell’Integrale Definito mediante la formula di NewtonLeibniz detta anche formula fondamentale del calcolo integrale Finalmente possiamo calcolare l’integrale definito b f (t ) dt a Considerando la funzione integrale avremo: a x f (t )dt G ( x ) c a G (a ) e Da cui c c =G(a) e per x = a f (t )dt G ( a ) c 0 a x f (t )dt G ( x ) c G ( x ) G ( a ) a b e per x = b a f (t )dt G(b) G( a ) G( x )a b 38 Integrale Definito - Proprietà Formula fondamentale del calcolo integrale o formula di Newton-Leibniz L’integrale definito di una funzione continua y=f(x), calcolato nell’intervallo [a, b], è uguale alla differenza tra i valori che una qualunque primitiva di f(x) assume agli estremi superiore e inferiore dell’intervallo [a, b], che si dice intervallo d’integrazione. b f (t )dt G(b) G(a) G( x) b a a 39 Isaac Barrow (Londra, 1630 – Londra, 4 maggio 1677) è stato un matematico, teologo, erudito ed ecclesiastico inglese. Gli viene attribuito un ruolo (ancorché non di primo piano) nello sviluppo del calcolo moderno. In particolare viene ricordato per i suoi lavori sul calcolo della tangente. Isaac Newton fu allievo di Barrow Sir Isaac Newton (Woolsthorpe-by-Colsterworth, 25 dicembre 1642 – Londra, 20 marzo 1727) è stato un matematico, fisico, filosofo naturale, astronomo, teologo e alchimista inglese; citato anche come Isacco Newton, è considerato uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi e fu Presidente della Royal Society. Evangelista Torricelli (Roma, 15 ottobre 1608 – Firenze, 25 ottobre 1647) è stato un matematico e fisico italiano. Oltre all'attività di matematico e studioso di geometria, nel corso della quale elaborò diversi importanti teoremi e anticipò il calcolo infinitesimale, egli si dedicò alla fisica, studiando il moto dei gravi e dei fluidi e approfondendo l'ottica. Possedeva un laboratorio nel quale realizzava egli stesso lenti e telescopi. Torricelli si dedicò anche allo studio dei fluidi, giungendo ad inventare il barometro a mercurio chiamato "tubo di Torricelli" o "tubo da vuoto di Torricelli" 40 Gottfried Wilhelm von Leibniz, (Lipsia, 1º luglio 1646 – Hannover, 14 novembre 1716), è stato un matematico, filosofo, scienziato, logico, diplomatico, giurista, storico, magistrato. A lui si deve il termine "funzione", che egli usò per individuare le proprietà di una curva, tra cui l'andamento, la pendenza e la perpendicolare in un punto, la corda. A Leibniz, assieme a Isaac Newton, vengono generalmente attribuiti l'introduzione e i primi sviluppi del calcolo infinitesimale, in particolare il concetto di integrale, per il quale si usano ancora oggi molte sue notazioni. Karl Theodor Wilhelm Weierstrass (Ostenfelde, 31 ottobre 1815 – Berlino, 19 febbraio 1897) è stato un matematico tedesco, spesso chiamato "padre dell'analisi moderna". Karl Weierstrass era il primo fra i quattro figli di Wilhem Weierstrass, un ufficiale governativo, e Theodora Vonderforst, morta quando lui aveva 12 anni. Il suo interesse per la matematica iniziò quando era ancora uno studente di gymnasium. Si occupò di definire rigorosamente i fondamenti dell'analisi, dando per primo l'esempio di una funzione continua ovunque ma non derivabile. Il suo nome è legato al Teorema di Weierstrass, al Teorema di Bolzano-Weierstrass e al criterio di Weierstrass per la convergenza uniforme delle serie. Continuò a tenere lezioni all'università anche dopo che la sua malattia lo aveva ridotto su una sedia a rotelle. Morì di polmonite nel 1897. Dopo la sua morte tutti i suoi scritti e le sue opere furono raccolti in sette volumi a Berlino nel 1903. 41 Joseph-Louis Lagrange, nato Giuseppe Lodovico Lagrangia (Torino, 25 gennaio 1736 – Parigi, 10 aprile 1813), è stato un matematico e astronomo italiano attivo, nella sua maturità scientifica, per ventuno anni a Berlino e per ventisei a Parigi. Lagrange viene unanimemente considerato tra i maggiori e più influenti matematici del XVIII secolo. La sua più importante opera è Mécanique analytique, pubblicata nel 1788. In campo matematico Lagrange è ricordato per i contributi dati alla teoria dei numeri, per aver sviluppato il calcolo delle variazioni, per aver delineato i fondamenti della meccanica razionale, nella formulazione nota come meccanica lagrangiana, per i risultati nel campo delle equazioni differenziali e per essere stato uno dei pionieri della teoria dei gruppi. Nel settore della meccanica celeste condusse ricerche sul fenomeno della librazione lunare e, in seguito, sui movimenti dei satelliti del pianeta Giove; indagò con il rigore del calcolo matematico il problema dei tre corpi e del loro equilibrio dinamico. 42 Georg Friedrich Bernhard Riemann (Breselenz, 17 settembre 1826 – Selasca, 20 luglio 1866) è stato un matematico e fisico tedesco. Contribuì in modo determinante allo sviluppo delle scienze matematiche nell’ 800. Nacque nella famiglia di un pastore protestante. Crebbe in condizioni di indigenza che ostacolarono i suoi studi giovanili, ridotti, fino all'età di 14 anni, alle sole nozioni insegnategli dal genitore. Bernhard era un bambino calmo, estremamente introverso, con un timore quasi ossessivo di parlare in pubblico. Riemann soffriva di una forma acuta di tubercolosi. Negli ultimi anni della sua vita fece lunghi viaggi in Italia e in particolare a Pisa cercando sollievo nel mite clima mediterraneo. Morì nel corso del terzo viaggio in Italia durante il suo soggiorno a Selasca sul Lago Maggiore. Aveva quasi 40 anni. Fu sepolto nel cimitero di Biganzolo di Verbania. Oggi la tomba di Riemann non esiste più: venne distrutta durante alcuni lavori di ristrutturazione. Resta la sua lapide, appoggiata a un muro del cimitero, dove è scritto: « Qui riposa in Dio Georg Friedrich Bernhard Riemann, professore a Gottinga, nato a Breselenz il 17 settembre 1826. Morto a Selasca il 20 luglio 1866. Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio. » 43